C'è qualcosa che non capisco:
Leggere
stralci di atti giudiziari, mischiati a commenti e verità date dallo stesso imputato/condannato, è una cosa non solo impegnativa, ma priva di grande senso.
Per valutare correttamente quanto accaduto, occorre leggere interamente tutti gli atti processuali, ed è importante siano "puliti", ossia depurati di qualsivoglia mera opinione personale...soprattutto se proveniente dalle parti in causa.
Si tratta di un lavoraccio che qualcuno ha fatto: i giudici dei tribunali dello Stato italiano che poi hanno emesso le sentenze nei confronti di queste persone che son state condannate
per omicidio.
Qual è la verità che non ci viene raccontata? Che erano tutti innocenti? E per capirlo basterebbe leggere questi stralci pubblicati direttamente dal condannato, per il tramite di terze persone... Non si capisce nemmeno perché queste ultime stiano lì così ansiosamente ad aspettare le lettere del reo...quasi attendessero il Messia.
Da quando i processi si riformano su Facebook?
[Modificato da Paperino! 21/05/2011 12:04]