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Il boom di De Magistris!!!

Ultimo Aggiornamento: 01/06/2011 11:00
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27/05/2011 12:56
 
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"Lettieri? Tiene famiglia" di Emiliano Fittipaldi
Fratelli arrestati per droga. Tra guai giudiziari e retate anticamorra. Ecco i parenti scomodi del candidato Pdl. Di cui lui non parla mai(26 maggio 2011)Gianni LettieriIl ristorante dove la famiglia Lettieri serve pizze e altre specialità napoletane si chiama Marechiaro. Non è a Posillipo, come si potrebbe pensare, ma a cento chilometri di distanza da Napoli, in una strada della periferia di Formia. Giuseppe, cappellino e grembiule d'ordinanza, stesso nome di battesimo del nonno, manda avanti il locale da due anni. Il padre Daniele è il vero proprietario della trattoria, dove la Margherita Doc (quella con la mozzarella di bufala) pare sia davvero squisita. Ecco. Bisogna arrivare fino a uno slargo a due passi dall'Appia per scoprire che Giovanni Lettieri, candidato sindaco di Napoli, ha una famiglia "segreta". Tre fratelli e due sorelle di cui non parla mai con nessuno. E che, dicono i bene informati, non vede mai. Forse perché qualcuno in passato ha avuto guai seri con la giustizia. Nelle cronache ci sono arresti per droga, condanne per reati finanziari, persino operazioni della Direzione distrettuale antimafia.
Anche a Gaeta, dove l'ex presidente degli industriali trascorreva le estati con la moglie e i figli in un'elegante villetta bifamiliare, nessuno ha mai sentito parlare di loro.

Taciturno, timido e riservato, così ricordano Gianni nel paesino turistico. "Aveva una bella barca, ma stava sempre con la famiglia della moglie. Non frequentava i suoi parenti", spiega un negoziante che dice di averlo conosciuto. Eppure Gianni, nato vicino a piazza Garibaldi, è cresciuto giocando nei vicoli della Duchesca con Nicola, Daniele, Gennaro, Assunta e Mariarosa. Il capofamiglia Giuseppe, originario del paesino di Arienzo, e la madre Anna Tortora decisero nel 1957 di lasciare la provincia di Caserta e di tentare la fortuna sotto il Vesuvio. Prima vendendo radio al mercato, poi lanciandosi nel settore abbigliamento. E' Giuseppe che getterà le fondamenta su cui il figlio più sveglio costruirà un piccolo impero che riuscirà a quotare in Borsa trent'anni dopo. E' sempre Giuseppe che da piccolo "pannazzaro" inventa aziende specializzate in produzione e commercio all'ingrosso (le imprese erano vicino a Capodichino, dove la Tortora risulta essere ancora proprietaria di vari immobili per oltre 500 metri quadri) e che decide di diversificare fondando una società immobiliare.

Se Gianni segue la via indicata dal padre (o meglio, dalla madre: è lei l'amministratore della Confemil spa, che nel 1975 assume il giovane Gianni come direttore commerciale), suo fratello Daniele è invece meno fortunato. La sua vita non sarà mai facile, come racconta la lista dei suoi precedenti: nel 1985 viene condannato per reati finanziari, mentre nel 1993 viene arrestato dalla squadra mobile di Napoli insieme all'altro fratello Nicola, quattro anni prima già denunciato a piede libero dalla Guardia di finanza per traffico di stupefacenti. I due Lettieri finiscono nell'inchiesta della Dda di Napoli chiamata "Hurricanes in Naples", che come raccontano le cronache del tempo sgominò quattro organizzazioni internazionali dedite al commercio di hashish e cocaina. Un'operazione gigantesca che portò in galera, con l'accusa di traffico di droga, anche personaggi legati ai clan camorristi dei Pirozzi e dei Nuvoletta.
Nicola torna a lavorare con il padre nel 1997 (dai documenti della Camera di Commercio i due risultano soci della Ita Sas, sempre ramo tessile, insieme alla mamma), mentre Daniele viene scarcerato nel 1996 con l'obbligo di firma. Torna subito nel basso Lazio, tra Formia e Itri, dove risiedeva dal 1988. Una scelta che aveva fatto tre anni prima pure il fratello Gennaro. Già: i Lettieri devono amare davvero quella terra, tanto che il candidato sindaco qualche tempo fa è entrato in affari con un gruppo di itticultori di Gaeta: tra loro c'è un personaggio assai noto come Damiano Magliozzi, fratello dell'ex sindaco del Pdl, che oltre a detenere quote della Medfish è attualmente presidente della squadra di calcio della città.

A Itri forse Daniele spera di star lontano dai guai. Nel 2000 decide di buttarsi come il resto della famiglia nell'abbigliamento. Fonda la Immagine srl, ma le cose non sembrano voler andare per il verso giusto: nel 2007 i carabinieri lo arrestano in flagranza di reato, con 49 grammi di coca nascosti negli slip. Daniele Lettieri si fa qualche mese di domiciliari e viene scarcerato definitivamente nel maggio del 2010. La sua odissea giudiziaria non è ancora finita. Insieme a un'altra ventina di persone è indagato dalla procura di Latina: nel dicembre 2009 il pm Giuseppe Miliano ha chiesto le misure cautelari per tutti, ma a fine 2009 il gip le ha respinte. Ora si attende che il giudice decida sull'eventuale rinvio a giudizio. Daniele e gli altri, ovviamente, incrociano le dita.

Come le colpe dei padri non ricadono sui figli, quelle dei fratelli non devono ricadere sul candidato del Pdl. E' assai strano, però, che della storia della famiglia dell'imprenditore che vuole fare il sindaco della terza città d'Italia nessuno, a Napoli, sapesse nulla di nulla.

espresso.repubblica.it/dettaglio/lettieri-tiene-famiglia...

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27/05/2011 13:34
 
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Ieri, mentre andavo a fare delle fotocopie, ho incontrato DeMa che passeggiava(?) a corso umberto [SM=x43829] [SM=x43811] [SM=x43625]






"Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"

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incendio doloso nel comitato di lettieri!!




[SM=x43820] [SM=x43820] [SM=x43820]


Che dite,è stato Pisapia?? [SM=x43636]

nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

Niccolò Fabi-Costruire

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27/05/2011 13:42
 
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Re:
diegoo., 27/05/2011 13.36:

incendio doloso nel comitato di lettieri!!




[SM=x43820] [SM=x43820] [SM=x43820]


Che dite,è stato Pisapia?? [SM=x43636]





Lettieri ha detto che è colpa di De Magistris. La verità è che si son dati fuoco da soli perchè son disperati e non sanno più che carta giocarsi per guadagnare qualche voto..
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Lettieri: mi hanno incendiato i gazebo. E' colpa di De Magistris
youtu.be/AHWmtwFmfHE
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Re:
diegoo., 27/05/2011 13.36:

incendio doloso nel comitato di lettieri!!




[SM=x43820] [SM=x43820] [SM=x43820]


Che dite,� stato Pisapia?? [SM=x43636]





Ovvio [SM=x43606]











"Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"

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27/05/2011 15:00
 
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Luigi De Magistris all'Università Federico II di Napoli
youtu.be/27wc8AeqpMc
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Re: Re:
tigrottoo, 27/05/2011 13.42:




Lettieri ha detto che è colpa di De Magistris. La verità è che si son dati fuoco da soli perchè son disperati e non sanno più che carta giocarsi per guadagnare qualche voto..




Questa cosa è provata? O esiste un Verbo divino che erge il sospetto a regola di pensiero?

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27/05/2011 19:49
 
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Re: Re: Re:
giusperito, 27/05/2011 19.24:




Questa cosa è provata? O esiste un Verbo divino che erge il sospetto a regola di pensiero?





Giusperito non è una cosa provata, nel senso che non esiste una sentenza. E' una mia opinione. Ho visto le immagini trasmesse in video del comitato di Lettieri e di bruciato ci sono solo 4 volantini anti-de magistris, di quelli del tipo "de magistris vuole mettere le manette alla città", che erano posizionati stranamente accanto alla porta. Non ci sono vetri rotti. Le biciclette e i volantini pro-Lettieri si sono "fortunatamente" salvati dal rogo.

Comunque ho postato il video sopra, così se vuoi puoi farti un'opinione.
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27/05/2011 20:45
 
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No, figurati il pensiero cattivo l'ho fatto anch'io.. Inizialmente avevo pensato che fosse organizzata anche l'aggressione ai decumani.. poi fu chiaro che si trattava dei centri sociali e va beh...
Tuttavia è sempre meglio dire che è un'opinione se no si fa giustizia sommaria.
In ogni caso spero che DM non paghi la sua scarsa capacità di prendere distanze nette dai centri sociali (come nell'infelice scelta dei 99posse)
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27/05/2011 22:49
 
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fonte : rainews24
[...]
Napoli "magistrale"
Palloncini arancioni, nastrini e magliette, cartelli e le bandiere dei partiti, quelli che lo hanno sostenuto fin dall'inizio e quelli con i quali ha stretto dopo "un patto elettorale" per vincere al ballottaggio.
Luigi de Magistris chiude alla rotonda Diaz la sua campagna elettorale con 15mila sostenitori in piazza. Per tirargli la volata finale, in citta' sono arrivati i leader di Sel Nichi Vendola e di Italia dei Valori Antonio Di Pietro, i segretari nazionali dei Verdi, Angelo Bonelli, e della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, Ignazio Marino del Pd. Ma la piazza e' per lui, l'ex pm che ha fatto "la campagna elettorale tra la gente", che ha ribadito piu' volte di "non essere il candidato del centrosinistra, ma di tutti". Sono quindicimila
Secondo gli organizzatori, le persone che questa sera hanno preso parte alla chiusura della campagna elettorale dell'ex pm.
Poco distante, in un albergo del lungomare, il premier Silvio Berlusconi e' arrivato per sostenere il candidato di centrodestra Gianni Lettieri. De Magistris, pero', non si dice preoccupato e anzi sottolinea che "viene a fare campagna elettorale per me perche' dira' di nuovo che chi mi vota non ha cervello e questo aumentera' il numero di persone che invece mi sceglieranno".
Ne' teme che possano pesare i voti della camorra. "Credo che stiano mettendo in campo metodi, soldi e pressione camorristiche - dice - ma Napoli non si lascia comprare". "Non e' un pecca essere magistrato, anche se non lo sono piu' perche' ho deciso di fare il sindaco - afferma - lo e' invece essere camorrista e farsi accompagnare come un bambino da un camorrista".
Detto questo, pero', l'ex pm sottolinea che "oggi e' il giorno della festa, della pace".
10 ai napoletani
"Sono stato in giro per la citta' - ha detto ancora - e ho sentito la passione dei napoletani. Ricordero' questa campagna elettorale con grande entusiasmo, anche se questa seconda fase e' stata segnata da polemiche". L'eurodeputato di Idv sottolinea che la mobilitazione dei cittadini "e' stata una rivoluzione". "Dovendo dare un voto, ai napoletani do dieci", ha precisato. Di Pietro parla di "primavera che si affaccia alle porte". Una proposta alternativa fatta "dal centrosinistra e non solo" perche' l'Idv aveva sottolineato "la necessita' anche per il centrosinistra di fare uno scatto d'orgoglio". Per Vendola, il voto del ballottaggio "sara' un segnale di disobbedienza e ribellione alla classe di governo". "Perche' - e' la linea di tutti - vincere a Napoli servira' per dare una spallata al Governo Berlusconi".
Per Ferrero, al primo punto c'e "la questione morale" e a chi crede che con la vittoria di de Magistris ci sara' un soviet in Consiglio comunale, risponde che e' una "stupidaggine". "Ci manca solo - commenta - di vedere Berlusconi che va in giro con uno scolapasta in testa".
Il Clan dei casalesi
L'invito al voto arriva da Bonelli: "Vada a votare anche chi al primo turno non l'ha fatto o ha votato per Lettieri". Secondo Marino, la vittoria del centrosinistra servira' per impedire che la citta' "cada nelle mani del clan dei casalesi di Cosentino". Poi sul palco salgono attori, comici, cantanti e sulla campagna elettorale cala il silenzio che precede i giorni del voto.

Napoli milionaria
In una piazza del Plebiscito che presenta ampi spazi vuoti e' cominciato con cinquanta minuti di ritardo la manifestazione di chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco di Napoli del Pdl Gianni Lettieri che culminera' nel concerto del cantautore partenopeo Gigi D'Alessio.
Gianni Lettieri ha fatto il suo ingresso nella piazza intorno alle 21,30 accolto dagli applausi dei suoi sostenitori: "Ho parlato brevemente con Berlusconi - ha riferito ai cronisti - mi ha detto che stava parlando bene di me nelle interviste che ha concesso in albergo e che era contento e soddisfatto di come stanno andando le cose". Dovrebbe essere lo stesso premier, dopo un breve intervento, a lasciare il proscenio a Gigi D'Alessio.

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tornato dalla piscina ho visto un po' della diretta streaming del concerto per demagistris ... ho visto una persona stremata che ha veramente "buttato il sangue" in questa campagna elettorale.
Di sicuro ha ragione quando dice che a napoli con la sua campagna elettorale è tornato l'entusiasmo per la politica.
Spero che comunque vada resti questo entusiasmo anche successivamente al periodo elettorale.
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28/05/2011 01:41
 
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28/05/2011 09:13
 
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[SM=x43629]
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28/05/2011 09:23
 
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28/05/2011 09:40
 
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non voto a napoli, ma se fossi stata di napoli avrei votato al primo turno morcone, ed ora de magistris.
de magistris non mi convince pienamente, ma c'è da dire che ha fatto una campagna elettorale straordinaria, ha avuto la capacità di coinvolgere allo stesso modo persone di sinistra e di destra, ma soprattutto in questi ultimi giorni credo che abbia smosso persone ormai disinteressate verso la politica e ciò che c'è attorno.
forse non è il massimo, ma potrebbe essere il punto di partenza per un cambiamento di mentalità.
che lettieri sia vicino a cosentino, e quindi un male per napoli, è innegabile, non dimentichiamo che lo scorso anno, messo da parte quest'ultimo, l'alternativa a caldoro era lettieri, voluto dai berlusconiani doc e dallo stesso cosentino .
penso però che le possibilità che vinca de magistris siano poche. a napoli, si sa, spesso i voti si comprano, e se si aggiunge che oltre alla destra, a non volere de magistris c'è anche una parte del centro sinistra, tra cui i bassoliniani, non è difficile immaginare che gli accordi presi in queste ore possano modificare gli scenari.

se invece fosse passato al primo turno morcone, al secondo lettieri sarebbe tornato a casa di corsa. ad appoggiare morcone oltre al pd, sel, idv, ci sarebbe stato il terzo polo e, secondo il mio parere, quella parte della destra che vuole levarsi dalle scatole cosentino.

adesso paradossalmente l'elezione che avrà una certa rilevanza sulla situazione nazionale è proprio napoli, perciò ben venga de magistris.




Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali
porti gli uomini a mettersi nelle mani
del primo padrone che si presenti loro.
In effetti, nella vita di ogni popolo democratico,
vi è un passaggio assai pericoloso.
Quando il gusto per il benessere materiale si
sviluppa più rapidamente
della civiltà e dell'abitudine alla libertà,
arriva un momento in cui gli uomini
si lasciano trascinare e
quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.
Preoccupati solo di fare fortuna,
non riescono a cogliere lo stretto legame
che unisce il benessere di ciascuno
alla prosperità di tutti.
In casi del genere, non sarà neanche necessario
strappare loro i diritti di cui godono:
saranno loro stessi a privarsene volentieri...
Se un individuo abile e ambizioso
riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico,
troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso.
Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali
e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto.
Che garantisca l'ordine anzitutto!
Una nazione che chieda al suo governo
il solo mantenimento dell'ordine
è già schiava in fondo al cuore,
schiava del suo benessere
e da un momento all'altro
può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla.
Quando la gran massa dei cittadini
vuole occuparsi solo dei propri affari privati
i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo
delle moltitudini rappresentate da pochi uomini
che parlano in nome di una folla assente o disattenta,
che agiscono in mezzo all'universale immobilità
disponendo a capriccio di ogni cosa:
cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi;
tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti
nel vedere in che mani indegne e deboli
possa cadere un grande popolo
...
A. de Tocqueville

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28/05/2011 10:36
 
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Re: "Lettieri? Tiene famiglia" di Emiliano Fittipaldi
mikele88uni, 27/05/2011 12.56:

Fratelli arrestati per droga. Tra guai giudiziari e retate anticamorra. Ecco i parenti scomodi del candidato Pdl. Di cui lui non parla mai(26 maggio 2011)Gianni LettieriIl ristorante dove la famiglia Lettieri serve pizze e altre specialità napoletane si chiama Marechiaro. Non è a Posillipo, come si potrebbe pensare, ma a cento chilometri di distanza da Napoli, in una strada della periferia di Formia. Giuseppe, cappellino e grembiule d'ordinanza, stesso nome di battesimo del nonno, manda avanti il locale da due anni. Il padre Daniele è il vero proprietario della trattoria, dove la Margherita Doc (quella con la mozzarella di bufala) pare sia davvero squisita. Ecco. Bisogna arrivare fino a uno slargo a due passi dall'Appia per scoprire che Giovanni Lettieri, candidato sindaco di Napoli, ha una famiglia "segreta". Tre fratelli e due sorelle di cui non parla mai con nessuno. E che, dicono i bene informati, non vede mai. Forse perché qualcuno in passato ha avuto guai seri con la giustizia. Nelle cronache ci sono arresti per droga, condanne per reati finanziari, persino operazioni della Direzione distrettuale antimafia.
Anche a Gaeta, dove l'ex presidente degli industriali trascorreva le estati con la moglie e i figli in un'elegante villetta bifamiliare, nessuno ha mai sentito parlare di loro.

Taciturno, timido e riservato, così ricordano Gianni nel paesino turistico. "Aveva una bella barca, ma stava sempre con la famiglia della moglie. Non frequentava i suoi parenti", spiega un negoziante che dice di averlo conosciuto. Eppure Gianni, nato vicino a piazza Garibaldi, è cresciuto giocando nei vicoli della Duchesca con Nicola, Daniele, Gennaro, Assunta e Mariarosa. Il capofamiglia Giuseppe, originario del paesino di Arienzo, e la madre Anna Tortora decisero nel 1957 di lasciare la provincia di Caserta e di tentare la fortuna sotto il Vesuvio. Prima vendendo radio al mercato, poi lanciandosi nel settore abbigliamento. E' Giuseppe che getterà le fondamenta su cui il figlio più sveglio costruirà un piccolo impero che riuscirà a quotare in Borsa trent'anni dopo. E' sempre Giuseppe che da piccolo "pannazzaro" inventa aziende specializzate in produzione e commercio all'ingrosso (le imprese erano vicino a Capodichino, dove la Tortora risulta essere ancora proprietaria di vari immobili per oltre 500 metri quadri) e che decide di diversificare fondando una società immobiliare.

Se Gianni segue la via indicata dal padre (o meglio, dalla madre: è lei l'amministratore della Confemil spa, che nel 1975 assume il giovane Gianni come direttore commerciale), suo fratello Daniele è invece meno fortunato. La sua vita non sarà mai facile, come racconta la lista dei suoi precedenti: nel 1985 viene condannato per reati finanziari, mentre nel 1993 viene arrestato dalla squadra mobile di Napoli insieme all'altro fratello Nicola, quattro anni prima già denunciato a piede libero dalla Guardia di finanza per traffico di stupefacenti. I due Lettieri finiscono nell'inchiesta della Dda di Napoli chiamata "Hurricanes in Naples", che come raccontano le cronache del tempo sgominò quattro organizzazioni internazionali dedite al commercio di hashish e cocaina. Un'operazione gigantesca che portò in galera, con l'accusa di traffico di droga, anche personaggi legati ai clan camorristi dei Pirozzi e dei Nuvoletta.
Nicola torna a lavorare con il padre nel 1997 (dai documenti della Camera di Commercio i due risultano soci della Ita Sas, sempre ramo tessile, insieme alla mamma), mentre Daniele viene scarcerato nel 1996 con l'obbligo di firma. Torna subito nel basso Lazio, tra Formia e Itri, dove risiedeva dal 1988. Una scelta che aveva fatto tre anni prima pure il fratello Gennaro. Già: i Lettieri devono amare davvero quella terra, tanto che il candidato sindaco qualche tempo fa è entrato in affari con un gruppo di itticultori di Gaeta: tra loro c'è un personaggio assai noto come Damiano Magliozzi, fratello dell'ex sindaco del Pdl, che oltre a detenere quote della Medfish è attualmente presidente della squadra di calcio della città.

A Itri forse Daniele spera di star lontano dai guai. Nel 2000 decide di buttarsi come il resto della famiglia nell'abbigliamento. Fonda la Immagine srl, ma le cose non sembrano voler andare per il verso giusto: nel 2007 i carabinieri lo arrestano in flagranza di reato, con 49 grammi di coca nascosti negli slip. Daniele Lettieri si fa qualche mese di domiciliari e viene scarcerato definitivamente nel maggio del 2010. La sua odissea giudiziaria non è ancora finita. Insieme a un'altra ventina di persone è indagato dalla procura di Latina: nel dicembre 2009 il pm Giuseppe Miliano ha chiesto le misure cautelari per tutti, ma a fine 2009 il gip le ha respinte. Ora si attende che il giudice decida sull'eventuale rinvio a giudizio. Daniele e gli altri, ovviamente, incrociano le dita.

Come le colpe dei padri non ricadono sui figli, quelle dei fratelli non devono ricadere sul candidato del Pdl. E' assai strano, però, che della storia della famiglia dell'imprenditore che vuole fare il sindaco della terza città d'Italia nessuno, a Napoli, sapesse nulla di nulla.

espresso.repubblica.it/dettaglio/lettieri-tiene-famiglia...




Tipico articolo infame scritto da un giornalista codardo. A parti inverse poteva firmarlo tranquillamente Sallusti.
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28/05/2011 10:44
 
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Re:
S3SI, 28/05/2011 09.40:

non voto a napoli, ma se fossi stata di napoli avrei votato al primo turno morcone, ed ora de magistris.
de magistris non mi convince pienamente, ma c'è da dire che ha fatto una campagna elettorale straordinaria, ha avuto la capacità di coinvolgere allo stesso modo persone di sinistra e di destra, ma soprattutto in questi ultimi giorni credo che abbia smosso persone ormai disinteressate verso la politica e ciò che c'è attorno.
forse non è il massimo, ma potrebbe essere il punto di partenza per un cambiamento di mentalità.
che lettieri sia vicino a cosentino, e quindi un male per napoli, è innegabile, non dimentichiamo che lo scorso anno, messo da parte quest'ultimo, l'alternativa a caldoro era lettieri, voluto dai berlusconiani doc e dallo stesso cosentino .
penso però che le possibilità che vinca de magistris siano poche. a napoli, si sa, spesso i voti si comprano, e se si aggiunge che oltre alla destra, a non volere de magistris c'è anche una parte del centro sinistra, tra cui i bassoliniani, non è difficile immaginare che gli accordi presi in queste ore possano modificare gli scenari.

se invece fosse passato al primo turno morcone, al secondo lettieri sarebbe tornato a casa di corsa. ad appoggiare morcone oltre al pd, sel, idv, ci sarebbe stato il terzo polo e, secondo il mio parere, quella parte della destra che vuole levarsi dalle scatole cosentino.

adesso paradossalmente l'elezione che avrà una certa rilevanza sulla situazione nazionale è proprio napoli, perciò ben venga de magistris.



Anche io avrei preferito Morcone o Pasquino ma che vuoi farci...a Napoli vogliono Masaniello...

Le tue sono sensazioni che capisco... Ma ragioniamo con I numeri.

Lettieri ha ottenuto grossomodo la stessa percentuale di ogni altro candidato di centrodestra. A mio avviso non ha strappato alcun voto al centro sinistra, che si e' diviso tra morcone e de magistris.


Io dico che De Magistris vince con una percentuale intorno al 60.
Quelli che votavano Bassolino voteranno comunque a sinistra...
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28/05/2011 10:53
 
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Re: Re: "Lettieri? Tiene famiglia" di Emiliano Fittipaldi
.pisicchio., 28/05/2011 10.36:



Tipico articolo infame scritto da un giornalista codardo. A parti inverse poteva firmarlo tranquillamente Sallusti.




credo che l'ultima parte dell'articolo sia significativa ed esprime quello che è anche il mio pensiero per questo l'ho postato. "Come le colpe dei padri non ricadono sui figli, quelle dei fratelli non devono ricadere sul candidato del Pdl. E' assai strano, però, che della storia della famiglia dell'imprenditore che vuole fare il sindaco della terza città d'Italia nessuno, a Napoli, sapesse nulla di nulla". da questo aritcolo non può desumersi che lettieri sia un camorrista però i suoi elettori devono sapere le frequentazioni e i legami della sua famiglia con certi ambienti.
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28/05/2011 11:21
 
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MILANO - Di ritorno dal G8 da Deauville, Silvio Berlusconi ha chiuso a Napoli la campagna elettorale delle amministrative e ha escluso «nel modo più categorico» crisi di governo nel caso di sconfitta ai ballottaggi di Milano e Napoli. Salito sul palco con oltre un'ora di ritardo, il premier ha ricevuto applausi ma anche numerosi fischi e ha scatenato l'entusismo quando ha detto che «il Milan non comprerà Hamsik», la star del Napoli. Poi Berlusconi ha cantato insieme a Gigi D'Alessio 'O surdato 'nammurato. «Siamo in 30 mila in questa piazza», ha detto il candidato sindaco Gianni Lettieri da piazza Plebiscito che presentava molti spazi vuoti. «De Magistris è un demagogo, parla di cose che non conosce», ha detto a Canale 21. «A Napoli sono i centri sociali a innescare episodi di violenza. A Milano c'è un clima avvelenato provocato dalla sinistra», ha aggiunto al Gr1 il presidente del Consiglio, che ribadisce che «non siamo certo noi a gettare benzina sul fuoco. L'Italia si è lasciata alle spalle il picco più alto di questa crisi, dalla quale sta uscendo meglio di altri. Chi dice che l'Italia è impoverita finge di non vedere ( [SM=x43624] )l'enorme quota del lavoro sommerso che sfugge alle statistiche». Riguardo a Napoli, il Cavaliere ha confermato che il governo «sta per varare un provvedimento per fermare fino alla fine dell'anno gli abbattimenti» delle case abusive.

Fonte Il corriere della sera



S3SY, puoi dormire sogni tranquilli: S. non ci lascerà neanche se perde ai ballotaggi ( e tu che ti stavi preoccupando [SM=x43674] )

Piuttosto, non capisco cosa vi trattiene dal votare S. [SM=x43608]
Non compra hamisk, non abbatte le case costruite abusivamente...ma cosa altro volete??? non vi sembrano validi argomenti su cui fondare le campagne elettorali?

[Modificato da Lady_21 28/05/2011 11:22]






"Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"

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