"Il fasciocomunista" di Pennacchi, da cui è stato (molto) liberamente tratto "Mio fratello è figlio unico" di Lucchetti.
bel libro: divertente, commuovente, pieno di vita, scritto in un modo che mi ha fatto impazzire e, secondo me, con un insegnamento: mai dimenticarsi dell'uomo dietro l'ideologia.
Mentre lo leggevo mi tornava in mente un'intervista recente di Pennacchi in cui raccontava che Il Manifesto, recensendo "Canale Mussolini", lo aveva accusato di trattare i fascisti come persone, quasi fossero qualcosa di altro rispetto al resto del genere umano. Ebbene Pennacchi riteneva proprio questa forma mentis fascista più di ogni altra cosa.
Dal minuto 3:20 più o meno.
Prossimo libro: "Il Vangelo secodno Gesù Cristo" di Josè Saramago.