border="0"

       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Guerra in Libia

Ultimo Aggiornamento: 01/05/2011 11:36
Email Scheda Utente
Post: 1.663
Post: 1.663
Utente Veteran
OFFLINE
18/03/2011 01:02
 
Quota

Onu: sì all'uso della forza contro Gheddafi
Juppé detta i tempi: «Questione di ore»
Dieci a favore, 5 astenuti, nessun contrario: la risoluzione autorizza la «no fly zone» e tutti i mezzi necessari per imporre il cessate il fuoco. Londra: già pronti per i raid

MILANO - Con 10 voti a favore, 5 astenuti (Russia, Cina, Brasile, India e Germania) e nessun voto contrario il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato la risoluzione che autorizza l'imposizione di una no-fly zone sulla Libia «con tutti i mezzi a disposizione», incluso il ricorso all'uso della forza. La decisione arriva mentre Gheddafi sta per sferrare l'ultimo attacco in Cirenaica a Bengasi, dopo aver riconquistato quasi tutti i centri importanti che erano caduti nelle mani dei ribelli. L'obbiettivo della risoluzione è l'immediato «cessate-il-fuoco e la fine completa delle ostilità», frase inserita su richiesta della Russia, che voleva l'approvazione di un testo diverso da quello messo a punto, nella versione finale, dalla delegazione della Francia. Una limitazione, questa, che cambia di poco la sostanza delle cose: da questo momento è possibile l'uso della forza contro Gheddafi, in pratica è esclusa soltanto l'invasione della Libia. E i tempi, vista la situazione, sono stretti. Lo ha sottolineato il ministro francese Juppé nel suo intervento: «E' una questione di ore». Nessun aereo, però, partirà stanotte dalle basi italiane. Lo fanno sapere fonti del ministero della Difesa italiano, spiegando che l'aviazione militare francese, se dovesse intervenire nel giro delle prossime ore per far rispettare la no-fly zone imposta sulla Libia dal Consiglio di sicurezza dell'Onu, non utilizzerà basi militari italiane.
I PUNTI IN DISCUSSIONE - I temi chiave su cui si sono confrontati i membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu sono stati la no fly zone, la protezione dei civili, da subito, a Bengasi, il divieto di voli commerciali da e per la Libia, il rafforzamento dell'embargo di armi. L'unica esclusione esplicita è stata quella che riguarda una «forza occupante» in Libia. La Gran Bretagna, poco prima dell'approvazione del documento, aveva annunciato che la Royal Air Force era pronta a sferrare la prima ondata di raid in poche ore. La risoluzione vieta «tutti i voli nello spazio aereo». Il divieto non si applica «ai voli il cui unico obiettivo è umanitario». Gli Stati, che «potranno agire a livello nazionale o tramite organizzazioni regionali», vengono autorizzati a mettere in atto la no fly zone. Le operazioni dei jet militari andranno intraprese «dopo aver notificato il segretario generale (dell'Onu) e il segretario generale della Lega Araba».

NESSUNA FORZA OCCUPANTE - Il testo autorizza l'uso di «tutte le misure necessarie» per «proteggere i civili e le aree civili popolate sotto minaccia di attacco in Libia, compresa Bengasi», citata esplicitamente per permettere un intervento prima dell'arrivo delle forze di Gheddafi. L'Onu dovrà essere «informato immediatamente delle misure intraprese dagli Stati». In questo passaggio, rispetto alla prima versione, è stato aggiunto un inciso importante che «esclude una forza occupante». La bozza impone misure ancora più dure per fermare le armi che arrivano ai soldati di Gheddafi e «al personale mercenario armato», autorizzando ispezioni in «porti e aeroporti, in alto mare, su navi e aerei». Riguardo le sanzioni contro il regime, la bozza aggiunge nuovi nomi rispetto a quelli contenuti nella risoluzione 1970, approvata qualche giorno fa. In particolare, vengono inseriti l'ambasciatore della Libia in Ciad e il governato di Ghat (nella Libia del Sud), perché «coinvolti nel reclutamento dei mercenari» da altri Paesi dell'Africa. Vengono bloccate una serie di entità finanziare libiche quali la Central Bank of Libya, la Libyan Investment Authority, la Libyan Foreign Bank, oltre che la Libyan National Oil Company. Tutti i voli di tipo commerciale da e per la Libia vengono vietati, esattamente come quelli militari, per fermare l'afflusso di denaro nelle casse del Colonnello o l'arrivo di nuovi mercenari.

INTERVENTI IMMEDIATI - Caduto il «no» di Russia e Cina, all'Onu è arrivata la svolta, particolarmente voluta dai francesi dopo l'esplicito sostegno di Sarkozy ai ribelli. Proprio il ministro francese Juppé, al consiglio di sicurezza Palazzo di vetro, spende le parole più decise: «Non c'è più tempo da perdere» e l'intervento militare è«questione di ore». Gli sUsa, fino a pochi giorni fa più prudenti, hanno mutato posizione, temendo che Gheddafi possa «tornare al terrorismo e all'estremismo violento» se riuscisse schiacciare la rivolta. Dal canto suo l'Unione europea non ha alcuna intenzione di «riprendere più i contatti con il regime di Gheddafi». Lo ha detto Michael Mann, portavoce della rappresentante per la Politica estera europea, Catherine Ashton. «Ci basiamo sulle decisioni del Consiglio europeo di venerdì scorso - ha precisato Mann - non pensiamo di riprendere il dialogo».

BERLUSCONI - Subito dopo la decisione dell'Onu è stata convocata una riunione urgente del presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi con il ministro della Difesa Ignazio La Russa e i vertici militari
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:36. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com