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Guerra in Libia

Ultimo Aggiornamento: 01/05/2011 11:36
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14/03/2011 14:37
 
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Pareva che da un momento all'altro dovessero imporre la no fly zone.
Pareva che da un momento all'altro Gheddafi dovesse capitolare ed espatriare chissà dove.
E adesso? Quasi non se ne parla più.
Il dittatore sta riconquistando città dopo città massacrando gli insorti, tra il silenzio generale.
Quante libiche avrà promesso il dittatore, o quante azioni Unicredit ci avrà svenduto, per ottenere che ognuno si facesse infine i fattacci suoi?
E che situazione ci ritroveremo tra poco al confine se adesso Gheddafi si ritroverà di nuovo pienamente in sella??

Insorti abbandonati al loro destino per accordicchi sottobanco?
Qualcuno sa che è successo?? [SM=x43606]
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14/03/2011 15:07
 
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Già! Sembrava che il regime avesse i giorni contati, ora sento in tv che le truppe di Gheddafi hanno quasi riconquistato tutto! Sarkozy era stato l'unico a prendere una posizione forte "sono pronto anche a bombardare", poi secondo me è arrivata la catastrofe del Giappone e un po' tutti i Paesi hanno cominciato a guardare in casa loro, adesso il problema mondiale è il nucleare. Che vergogna, non oso pensare quale sarà la vendetta di Gheddafi su chi ha osato andargli contro.
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15/03/2011 10:13
 
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Re:
Paperino!, 14/03/2011 14.37:

Pareva che da un momento all'altro dovessero imporre la no fly zone.
Pareva che da un momento all'altro Gheddafi dovesse capitolare ed espatriare chissà dove.
E adesso? Quasi non se ne parla più.
Il dittatore sta riconquistando città dopo città massacrando gli insorti, tra il silenzio generale.
Quante libiche avrà promesso il dittatore, o quante azioni Unicredit ci avrà svenduto, per ottenere che ognuno si facesse infine i fattacci suoi?
E che situazione ci ritroveremo tra poco al confine se adesso Gheddafi si ritroverà di nuovo pienamente in sella??

Insorti abbandonati al loro destino per accordicchi sottobanco?
Qualcuno sa che è successo?? [SM=x43606]





Ue e Nato han fatto la scelta peggiore : da un lato condannare e congelare i beni del dittatore, dall'altro non far nulla per i ribelli e la restante popolazione.

Eppure sarebbe bastato poco: bombardare le basi aeree libiche dalle quali partivano gli aerei col compito di stroncare la ribellione.

Finanche la lega araba si era pronunciata a favore della no-fly zone!

Adesso ci ritroviamo coi ribelli che ci odiano (a noi europei e agli Usa) per averli lasciati completamente soli e col dittatore di nuovo al comando pronto a vendicarsi contro di noi.


Un capolavoro di insipienza.

L'ennesimo fallimento della politica europea e americana [SM=x43619] verso i paesi arabi







[Modificato da angel in the sky 15/03/2011 10:13]
Martin Niemoller :
Quando i nazisti vennero per i comunisti, | Io restai in silenzio; | Non ero comunista. || Quando rinchiusero i socialdemocratici, | Rimasi in silenzio; | Non ero un socialdemocratico. || Quando vennero per i sindacalisti, | Io non feci sentire la mia voce; | Non ero un sindacalista. || Quando vennero per gli ebrei, | Rimasi in silenzio; | Non ero un ebreo. || Quando vennero per me,
Non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.



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15/03/2011 10:47
 
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Però vorrei capire una cosa. Quando Bush è andato in Iraq ad esportare la democrazia abbiamo detto che era un'indebita intromissione. Ora l'America doveva bombardare. Cosa cambia che una parte della popolazione è contro Gheddafi? Anche in Iraq una parte della popolazione era contro il dittatore Saddam solo che non aveva avuto la forza e l'occasione di manifestarlo. La preoccupazione di Obama è stata proprio evitare che il mondo arabo potesse vedere un'altra invasione americana. Inoltre perché prendersela con la Libia e non con l'Iran. Lì di manifestazione represse con la violenza ce ne sono tutti gli anni. Dovremmo forse auspicare l'intervento americano contro l'Iran oppure lì la democrazia e l'aiuto alla popolazione cedono di fronte alla forza del nemico?
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15/03/2011 12:28
 
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Re:
giusperito, 15/03/2011 10.47:

Però vorrei capire una cosa. Quando Bush è andato in Iraq ad esportare la democrazia abbiamo detto che era un'indebita intromissione. Ora l'America doveva bombardare. Cosa cambia che una parte della popolazione è contro Gheddafi? Anche in Iraq una parte della popolazione era contro il dittatore Saddam solo che non aveva avuto la forza e l'occasione di manifestarlo. La preoccupazione di Obama è stata proprio evitare che il mondo arabo potesse vedere un'altra invasione americana. Inoltre perché prendersela con la Libia e non con l'Iran. Lì di manifestazione represse con la violenza ce ne sono tutti gli anni. Dovremmo forse auspicare l'intervento americano contro l'Iran oppure lì la democrazia e l'aiuto alla popolazione cedono di fronte alla forza del nemico?





non confondere le scemenze dette da Bush per giustificare la guerra in Iraq con quello che è accaduto in Libia.
Sai benissimo che non si trattava di esportare democrazia in Iraq.

In realtà i ribelli libici volevano che Ue e Usa facessero qualcosa in loro favore,l'averli abbandonati senza aver fatto nulla di nulla(nè viveri,nè armi sono stati consegnati loro) è stato un mega-errore politico.



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Re: Re:
angel in the sky, 15/03/2011 12.28:





non confondere le scemenze dette da Bush per giustificare la guerra in Iraq con quello che è accaduto in Libia.
Sai benissimo che non si trattava di esportare democrazia in Iraq.

In realtà i ribelli libici volevano che Ue e Usa facessero qualcosa in loro favore,l'averli abbandonati senza aver fatto nulla di nulla(nè viveri,nè armi sono stati consegnati loro) è stato un mega-errore politico.






Infatti BUsh aveva detto che era andato lì per le armi di distruzione di massa e non per la democrazia. In un secondo momento è sorta nell'opinione pubblica questa idea per cui la democrazia non può né deve essere esportata. Ora mi domando perché è legittimo intervenire in Libia su richiesta dei ribelli e non in Iraq su desideri di tutta la popolazione? Tra le altre cose Saddam è stato un dittatore ben più sanguinario di Gheddafi. Stesso discorso vale per l'Iran. In pratica le dichiarazioni di Bush sono la vuota forma così come sarebbe vuota forma fingere che l'intervento degli USA e Ue possa essere giustificato dalla sola democrazia. Di conseguenza qualsiasi scemenza detta da Bush in passato non sarebbe diversa dall'animo buono di Sarko.
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Re:
giusperito, 15/03/2011 10.47:

...perché prendersela con la Libia e non con l'Iran. Lì di manifestazione represse con la violenza ce ne sono tutti gli anni. Dovremmo forse auspicare l'intervento americano contro l'Iran oppure lì la democrazia e l'aiuto alla popolazione cedono di fronte alla forza del nemico?




Credi seriamente che adesso si possano mettere sullo stesso piano Libia e Iran?
Non credi che ci siano differenze sostanziali nelle forme di repressione contro la popolazione civile, nelle forme di governo, etc.? [SM=x43667]

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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Re: Re: Re:
giusperito, 15/03/2011 12.34:



Infatti BUsh aveva detto che era andato lì per le armi di distruzione di massa e non per la democrazia. In un secondo momento è sorta nell'opinione pubblica questa idea per cui la democrazia non può né deve essere esportata. Ora mi domando perché è legittimo intervenire in Libia su richiesta dei ribelli e non in Iraq su desideri di tutta la popolazione? Tra le altre cose Saddam è stato un dittatore ben più sanguinario di Gheddafi. Stesso discorso vale per l'Iran. In pratica le dichiarazioni di Bush sono la vuota forma così come sarebbe vuota forma fingere che l'intervento degli USA e Ue possa essere giustificato dalla sola democrazia. Di conseguenza qualsiasi scemenza detta da Bush in passato non sarebbe diversa dall'animo buono di Sarko.




confondi i vari tipi di intervento: in Iraq si è trattato di un intervento massiccio e duraturo, stavolta si sarebbe trattato di colpire le basi aeree libiche.Stop. Nessuna invasione.

La democrazia non c'entra nulla.


Martin Niemoller :
Quando i nazisti vennero per i comunisti, | Io restai in silenzio; | Non ero comunista. || Quando rinchiusero i socialdemocratici, | Rimasi in silenzio; | Non ero un socialdemocratico. || Quando vennero per i sindacalisti, | Io non feci sentire la mia voce; | Non ero un sindacalista. || Quando vennero per gli ebrei, | Rimasi in silenzio; | Non ero un ebreo. || Quando vennero per me,
Non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.



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Quello che è successo è che Obama non si è fidato delle tribù libiche con cui stava trattando la successione.
Buttare giù Gheddafi senza sapere chi sarebbe venuto dopo, con tutto quello che sta succedendo in Egitto e nei paesi limitrofi era una incognita troppo grande in un paese come la Libia che non ha strutture politiche né un vera società civile.
Il colonnello è odioso ed imprevedibile, ma alla lunga sappiamo come tenerlo. Davanti all'indecisione della casa bianca, la posizione italiana che era parsa drasticamente inadeguata nel momento di massima debolezza del colonnello ora sembra quasi di avanguuardia.
Questa è una prova di fuoco per la nostra diplomazia. Frattini non sapeva bene che pesci pigliare, così ha richiamato in servizio la vecchia guardia dell'ex sismi capitanata dal generale pollari, gente che a tripoli è di casa, che ha subito rimesso in piedi la politica andreottiana con i paesi arabi consistente nel tenere il piede in due staffe. Il colonnello sbraita sui tradimenti, ma i nostri agenti sono già lì a tessere trame per aumentare la nostra influenza nel caso restasse al potere a scapito dei nostri amici francesi, che giustamente stanno facendo il diavolo a quattro. La verità è che se Obama non decide, il ruolo decisivo nella crisi lo giocherà David Cameron che è alla sua prima prova difficile. La gran bretagna è quella in posizione più critica, i giacimenti libici sono fondamentali per Bp. Hanno liberato il capo dei terroristi di Lockerbee pur di averli.
Siamo davanti ad alleanze che non si vedevano dalla seconda guerra mondiale: una coalizione anglo-francese interventista, contro quella italo-tedesca attendista. Quella cha riuscirà ad ottenere l'appoggio della russia prevarrà. E a quel punto si tratterà di capire se Obama vuole passare alla storia come il nuovo jimmy Carter, o se vuole dare un vero senso alla sua presidenza.

Ps per favore, asteniamoci dal dire sciocchezze su Bush. Il problema in questa crisi è che non abbiamo un Bush(e un Blair) in sella.
Tra l'altro mi sembra che l'unico paese arabo dove non ci sono proteste è l'Iraq, chissà come mai.
Magari perché gli iracheni hanno un governo eletto, hanno visto triplicato il proprio pil negli ultimi sette anni, hanno una stampa libera, hanno visto la mortalità infantile diminuire dal 130 per mille sotto saddam, al 40 per mille attuale.
Vuoi vedere che questa democrazia esportata, non era cossì male?
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15/03/2011 16:14
 
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Re: Re:
Etrusco, 15/03/2011 13.33:




Credi seriamente che adesso si possano mettere sullo stesso piano Libia e Iran?
Non credi che ci siano differenze sostanziali nelle forme di repressione contro la popolazione civile, nelle forme di governo, etc.? [SM=x43667]




Illustrami le differenze, possibilmente anche con l'Iraq.
Sulla tipologia di repressione davvero mi incuriosisci. Pensavo che la repressione nel sangue non avesse distinzioni di sorta. Non vorrei che bombardare durante una guerra civile (quello che succede in Libia) sia diverso o addirittura più grave di sparare sulla folla che protesta. Contano più 1000 morti tutti insieme o 1000 come somma di tutte le manifestazioni?

Sulla forma di governo davvero vorrei sapere di cosa stiamo parlando. Per l'Italia facciamo analisi sopraffini sulla dittatura di B., ma poi cavilliamo sulla diversità tra Libia e Iran. Non so devo scegliere quale dittatura è meglio?
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15/03/2011 18:33
 
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Mettiamola così: tra l'andare di nostra iniziativa, e - invece - il ritrovarsi con una popolazione che si erge autonomamente contro un tiranno, in assoluta disparità di forze e mezzi, e lo affronta eroicamente, aspettandosi ed invocando l'aiuto dei Paesi democratici, in mancanza del quale non c'è molta alternativa al massacro, io vedo una differenza abissale.
Più che l'Iraq, io avrei tirato in ballo il Kuwait.
La situazione è simile, abbiamo un regime che si sta imponendo con le armi su un governo (quello degli insorti) che rappresenta invece la popolazione e che poteva benissimo esser riconosciuto dai paesi europei. Manca l'invasione, e chessarà mai. In tutte le similitudini manca qualcosa. Non per niente le similitudini sono una cazzata. [SM=x43820]
[Modificato da Paperino! 15/03/2011 18:34]
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18/03/2011 00:24
 
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l'Onu ha imposto la No-Fly Zone

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18/03/2011 01:02
 
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Onu: sì all'uso della forza contro Gheddafi
Juppé detta i tempi: «Questione di ore»
Dieci a favore, 5 astenuti, nessun contrario: la risoluzione autorizza la «no fly zone» e tutti i mezzi necessari per imporre il cessate il fuoco. Londra: già pronti per i raid

MILANO - Con 10 voti a favore, 5 astenuti (Russia, Cina, Brasile, India e Germania) e nessun voto contrario il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato la risoluzione che autorizza l'imposizione di una no-fly zone sulla Libia «con tutti i mezzi a disposizione», incluso il ricorso all'uso della forza. La decisione arriva mentre Gheddafi sta per sferrare l'ultimo attacco in Cirenaica a Bengasi, dopo aver riconquistato quasi tutti i centri importanti che erano caduti nelle mani dei ribelli. L'obbiettivo della risoluzione è l'immediato «cessate-il-fuoco e la fine completa delle ostilità», frase inserita su richiesta della Russia, che voleva l'approvazione di un testo diverso da quello messo a punto, nella versione finale, dalla delegazione della Francia. Una limitazione, questa, che cambia di poco la sostanza delle cose: da questo momento è possibile l'uso della forza contro Gheddafi, in pratica è esclusa soltanto l'invasione della Libia. E i tempi, vista la situazione, sono stretti. Lo ha sottolineato il ministro francese Juppé nel suo intervento: «E' una questione di ore». Nessun aereo, però, partirà stanotte dalle basi italiane. Lo fanno sapere fonti del ministero della Difesa italiano, spiegando che l'aviazione militare francese, se dovesse intervenire nel giro delle prossime ore per far rispettare la no-fly zone imposta sulla Libia dal Consiglio di sicurezza dell'Onu, non utilizzerà basi militari italiane.
I PUNTI IN DISCUSSIONE - I temi chiave su cui si sono confrontati i membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu sono stati la no fly zone, la protezione dei civili, da subito, a Bengasi, il divieto di voli commerciali da e per la Libia, il rafforzamento dell'embargo di armi. L'unica esclusione esplicita è stata quella che riguarda una «forza occupante» in Libia. La Gran Bretagna, poco prima dell'approvazione del documento, aveva annunciato che la Royal Air Force era pronta a sferrare la prima ondata di raid in poche ore. La risoluzione vieta «tutti i voli nello spazio aereo». Il divieto non si applica «ai voli il cui unico obiettivo è umanitario». Gli Stati, che «potranno agire a livello nazionale o tramite organizzazioni regionali», vengono autorizzati a mettere in atto la no fly zone. Le operazioni dei jet militari andranno intraprese «dopo aver notificato il segretario generale (dell'Onu) e il segretario generale della Lega Araba».

NESSUNA FORZA OCCUPANTE - Il testo autorizza l'uso di «tutte le misure necessarie» per «proteggere i civili e le aree civili popolate sotto minaccia di attacco in Libia, compresa Bengasi», citata esplicitamente per permettere un intervento prima dell'arrivo delle forze di Gheddafi. L'Onu dovrà essere «informato immediatamente delle misure intraprese dagli Stati». In questo passaggio, rispetto alla prima versione, è stato aggiunto un inciso importante che «esclude una forza occupante». La bozza impone misure ancora più dure per fermare le armi che arrivano ai soldati di Gheddafi e «al personale mercenario armato», autorizzando ispezioni in «porti e aeroporti, in alto mare, su navi e aerei». Riguardo le sanzioni contro il regime, la bozza aggiunge nuovi nomi rispetto a quelli contenuti nella risoluzione 1970, approvata qualche giorno fa. In particolare, vengono inseriti l'ambasciatore della Libia in Ciad e il governato di Ghat (nella Libia del Sud), perché «coinvolti nel reclutamento dei mercenari» da altri Paesi dell'Africa. Vengono bloccate una serie di entità finanziare libiche quali la Central Bank of Libya, la Libyan Investment Authority, la Libyan Foreign Bank, oltre che la Libyan National Oil Company. Tutti i voli di tipo commerciale da e per la Libia vengono vietati, esattamente come quelli militari, per fermare l'afflusso di denaro nelle casse del Colonnello o l'arrivo di nuovi mercenari.

INTERVENTI IMMEDIATI - Caduto il «no» di Russia e Cina, all'Onu è arrivata la svolta, particolarmente voluta dai francesi dopo l'esplicito sostegno di Sarkozy ai ribelli. Proprio il ministro francese Juppé, al consiglio di sicurezza Palazzo di vetro, spende le parole più decise: «Non c'è più tempo da perdere» e l'intervento militare è«questione di ore». Gli sUsa, fino a pochi giorni fa più prudenti, hanno mutato posizione, temendo che Gheddafi possa «tornare al terrorismo e all'estremismo violento» se riuscisse schiacciare la rivolta. Dal canto suo l'Unione europea non ha alcuna intenzione di «riprendere più i contatti con il regime di Gheddafi». Lo ha detto Michael Mann, portavoce della rappresentante per la Politica estera europea, Catherine Ashton. «Ci basiamo sulle decisioni del Consiglio europeo di venerdì scorso - ha precisato Mann - non pensiamo di riprendere il dialogo».

BERLUSCONI - Subito dopo la decisione dell'Onu è stata convocata una riunione urgente del presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi con il ministro della Difesa Ignazio La Russa e i vertici militari
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Re:
trixam, 15/03/2011 16.08:

Quello che è successo è che Obama non si è fidato delle tribù libiche con cui stava trattando la successione.
Buttare giù Gheddafi senza sapere chi sarebbe venuto dopo, con tutto quello che sta succedendo in Egitto e nei paesi limitrofi era una incognita troppo grande in un paese come la Libia che non ha strutture politiche né un vera società civile.
Il colonnello è odioso ed imprevedibile, ma alla lunga sappiamo come tenerlo. Davanti all'indecisione della casa bianca, la posizione italiana che era parsa drasticamente inadeguata nel momento di massima debolezza del colonnello ora sembra quasi di avanguuardia.
Questa è una prova di fuoco per la nostra diplomazia. Frattini non sapeva bene che pesci pigliare, così ha richiamato in servizio la vecchia guardia dell'ex sismi capitanata dal generale pollari, gente che a tripoli è di casa, che ha subito rimesso in piedi la politica andreottiana con i paesi arabi consistente nel tenere il piede in due staffe. Il colonnello sbraita sui tradimenti, ma i nostri agenti sono già lì a tessere trame per aumentare la nostra influenza nel caso restasse al potere a scapito dei nostri amici francesi, che giustamente stanno facendo il diavolo a quattro. La verità è che se Obama non decide, il ruolo decisivo nella crisi lo giocherà David Cameron che è alla sua prima prova difficile. La gran bretagna è quella in posizione più critica, i giacimenti libici sono fondamentali per Bp. Hanno liberato il capo dei terroristi di Lockerbee pur di averli.
Siamo davanti ad alleanze che non si vedevano dalla seconda guerra mondiale: una coalizione anglo-francese interventista, contro quella italo-tedesca attendista. Quella cha riuscirà ad ottenere l'appoggio della russia prevarrà. E a quel punto si tratterà di capire se Obama vuole passare alla storia come il nuovo jimmy Carter, o se vuole dare un vero senso alla sua presidenza.

Ps per favore, asteniamoci dal dire sciocchezze su Bush. Il problema in questa crisi è che non abbiamo un Bush(e un Blair) in sella.
Tra l'altro mi sembra che l'unico paese arabo dove non ci sono proteste è l'Iraq, chissà come mai.
Magari perché gli iracheni hanno un governo eletto, hanno visto triplicato il proprio pil negli ultimi sette anni, hanno una stampa libera, hanno visto la mortalità infantile diminuire dal 130 per mille sotto saddam, al 40 per mille attuale.
Vuoi vedere che questa democrazia esportata, non era cossì male?



perchè, sai cosa avrebbero fatto?
cercato le armi di distruzione di massa? o esportato la democrazia come una passeggiata (a quanto pare)?
a me viene questo in mente... o ricordo male?
[Modificato da kusovme 18/03/2011 12:09]


...Kusovme
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18/03/2011 10:56
 
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la no-fly zone arriva tardi, forse è troppo tardi ormai. [SM=x43801]





Martin Niemoller :
Quando i nazisti vennero per i comunisti, | Io restai in silenzio; | Non ero comunista. || Quando rinchiusero i socialdemocratici, | Rimasi in silenzio; | Non ero un socialdemocratico. || Quando vennero per i sindacalisti, | Io non feci sentire la mia voce; | Non ero un sindacalista. || Quando vennero per gli ebrei, | Rimasi in silenzio; | Non ero un ebreo. || Quando vennero per me,
Non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.



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18/03/2011 12:42
 
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Credo che a breve si arriverà ad un conflitto internazionale..e stavolta la Libia è fin troppo vicina..
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Re:
(peter crouch), 18/03/2011 12.42:

Credo che a breve si arriverà ad un conflitto internazionale..e stavolta la Libia è fin troppo vicina..




Italia pronta a concedere le basi.
Altro sangue verrà versato.

xxx Meglio essere vittima che complice.xxx
http://www.studibiblici.it/conferenze.html

Schiavo di nessuno,Servo di tutti.
http://www.studibiblici.it/videoomelieindiretta.html
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Libia sospende operazioni militari 80 –
Le forze libiche fedeli a Muammar Gheddafi hanno sospeso tutte le operazioni militari per garantire la protezione dei civili, in linea con la risoluzione Onu che ha imposto la No Fly Zone. L'"immediato cessate il fuoco" è stato annunciato dal ministro degli Esteri libico, Mousa Koussa, conversando con i giornalisti a Tripoli.
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18/03/2011 14:01
 
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"Il colpo di scena arriva nel primo pomeriggio libico. "Le forze libiche fedeli a Muammar Gheddafi hanno sospeso tutte le operazioni militari per garantire la protezione dei civili, in linea con la risoluzione Onu che ha imposto la No Fly Zone". A parlare è il ministro degli Esteri libico, Mousa Koussa, conversando con i giornalisti a Tripoli. E' un cessate il fuoco a tutti gli effetti, che giunge poche ore dopo il voto positivo delle Nazioni Unite alla no-fly zone sulla Libia".
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18/03/2011 14:12
 
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Mi puzza troppo questo cessate il fuoco . Gheddafi starà prendendo tempo per decidere come agire..
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