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Israele attacca flottiglia di navi Ong diretta a Gaza, almeno 19 morti e 30 feriti

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2010 19:11
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05/06/2010 16:17
 
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Re: Re: Re: Re:
gran generale, 05/06/2010 0.30:



segno evidente di legittima difesa..




...o di suicidio...
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05/06/2010 16:54
 
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gcgcgc, 05/06/2010 16.17:



...o di suicidio...



Seriamente,
sono stati trovati con colpi alla nuca e non alle tepie.

Da un punto di vista anatomico è impossibile suicidarsi sparandosi un colpo proprio in quel punto, anche per un contorsionista.

E poi se tu vuoi suicidarti andresti a farlo in bagno?
Hai un ragionamento assai contorto, forse sei proprio un troll. [SM=x43608]

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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05/06/2010 23:04
 
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Re:
Etrusco, 05/06/2010 16.54:



Seriamente,
sono stati trovati con colpi alla nuca e non alle tepie.

Da un punto di vista anatomico è impossibile suicidarsi sparandosi un colpo proprio in quel punto, anche per un contorsionista.

E poi se tu vuoi suicidarti andresti a farlo in bagno?
Hai un ragionamento assai contorto, forse sei proprio un troll. [SM=x43608]




Per curiosità...ma da dove è sbucata questa notizia?
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06/06/2010 06:22
 
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Re:
giusperito, 05/06/2010 12.35:

Ogni informazione sull'accaduto credo non cambi la sostanza. Si tratta di una fiera delle ovvietà, ma soprattutto non permette di ricostruire una vicenda che in sè cmq non è ricostruibile.
Israele è ipercriticato ed è oggetto di gogna mediatica senza che venga spiegato che le azioni militari sono le conseguenze di mesi di attentati. Tuttavia ho grandi dubbi sula santità di Israele, perchè in guerra nessuno Stato potrebbe essere garante della giustizia (non venitemi fuori con Grozio)




Il punto è che su quella nave non c'era nessun missile pronto a partire.
Non solo: per ammissione degli stessi militari israeliani, l'errore sarebbe nato perché erano stati male informati sul fatto che sulla nave avrebbero trovato solo pacifisti assolutamente imbelli, per cui i militari non sarebbero stati pronti e avrebbero perso il controllo nel momento in cui i manifestanti hanno reagito cercando di impedire fisicamente il sequestro della nave e del carico.
Non è che erano tesi perché temevano ci fossero bombe ovunque. Non solo non c'erano queste bombe (nè proprio armi da fuoco, a quanto pare), ma sapevano anche benissimo che non avrebbero dovuto affrontare guerriglieri armati di tutto punto.

Quindi la storia che è tutto conseguenza di mesi di attentati, non si regge in piedi. Oppure regge, se il senso è: Israele adesso è un Paese isterico, che vi aspettavate??
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06/06/2010 06:24
 
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Re: Re:
gcgcgc, 05/06/2010 23.04:




Per curiosità...ma da dove è sbucata questa notizia?




Ma perché, tu davvero credi che quella gente sia andata un attimo fin là a suicidarsi?
Anche se fossero stati colpiti alla tempia o al torace, non penso tu possa aver troppi dubbi sul fatto che siano tutti morti ammazzati dall'esercito.
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06/06/2010 11:50
 
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Re:


Israele sottopone ad embargo una popolazione intera. Mesi fa ascoltai a Radio2 (precisamente Caterpillar) un reportage estremamente significativo sul lavoro e sulle condizioni di vita nella striscia di Gaza, su come i palestinesi debbano svegliarsi alle 4 di notte per superare una coda lunga kilometri per potere superare i posti di blocco israeliani e come debbano fare le stesse operazioni anche al ritorno.
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06/06/2010 16:37
 
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Re: Re: Re:
Paperino!, 06/06/2010 6.24:




Ma perché, tu davvero credi che quella gente sia andata un attimo fin là a suicidarsi?
Anche se fossero stati colpiti alla tempia o al torace, non penso tu possa aver troppi dubbi sul fatto che siano tutti morti ammazzati dall'esercito.




...sul suicidio stavo scherzando.....mi dispiace per loro...o forse no, 19 potenziali terroristi in meno...

...diciamo però che sono curioso di sapere qual è la fonte di questa notizia...nessuno mi ha ancora risposto...
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06/06/2010 16:50
 
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Re: Re:
Massimo Volume, 06/06/2010 11.50:



Israele sottopone ad embargo una popolazione intera. Mesi fa ascoltai a Radio2 (precisamente Caterpillar) un reportage estremamente significativo sul lavoro e sulle condizioni di vita nella striscia di Gaza, su come i palestinesi debbano svegliarsi alle 4 di notte per superare una coda lunga kilometri per potere superare i posti di blocco israeliani e come debbano fare le stesse operazioni anche al ritorno.




E fa benissimo!
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06/06/2010 22:32
 
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Re: Re: Re: Re:
gcgcgc, 06/06/2010 16.37:




...sul suicidio stavo scherzando.....mi dispiace per loro...o forse no, 19 potenziali terroristi in meno...

...diciamo però che sono curioso di sapere qual è la fonte di questa notizia...nessuno mi ha ancora risposto...




azz e stai a giurisprudenza... [SM=x43830]
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07/06/2010 00:24
 
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Un ritratto dei cosiddetti pacifisti che erano sulle navi.

Chissà se l’Ingegner Carlo De Benedetti sapeva chi fosse la pacifista italiana di ritorno da Gaza che ieri, sulla prima pagina di Repubblica, ha firmato un lungo racconto della sua detenzione in Israele. Angela Lano ha fatto parte del gruppo di italiani saliti a bordo della “Mavi Marmara” assaltata dai commandos israeliani. Lano è una collaboratrice di TerraSanta- Libera, uno dei principali portali dell’antisemitismo italiano monitorato anche dal Parlamento. Un sito web in cui lo stesso Carlo De Benedetti viene definito senza giri di parole “ebreo sionista”, oppure semplicemente “l’ebreo De Benedetti”. Terra- SantaLibera è una sorta di ricettacolo di tutti gli stereotipi antiebraici, sia di matrice laica sia religiosa, in nome della “solidarietà e supporto alla Palestina”. Vi si possono scaricare persino “I Protocolli dei Savi di Sion”, il falso che oggi fa bella mostra di sé nelle librerie del mondo arabo islamico.
Su TerraSantaLibera i “così detti” Protocolli sono definiti “redatti con lungimirante lucidità”. Un sito negazionista dell’Olocausto che ripropone interviste e testi di negazionisti italiani e stranieri come Roger Garaudy o Robert Faurisson. Oltre a inviti a “investigare sull’11 settembre”. Garaudy è noto per aver sostenuto che “non c’è stato alcun genocidio durante la Seconda guerra mondiale, gli ebrei hanno sostanzialmente inventato l’Olocausto per il loro tornaconto politico ed economico”. Faurisson nega le camere a gas.
E’ allora facile da capire perché l’anziano leader della onlus Italia-Palestina, Mariano Mingarelli, padrino della militanza filopalestinese in Italia, abbia rotto con l’agenzia di stampa Infopal di Angela Lano. Al Corriere fiorentino, Mingarelli ha detto: “Non voglio certi nomi accanto al mio”. Mingarelli si è dimesso dall’agenzia di stampa di cui è direttrice la pacifista Lano per la presenza di intellettuali affiancati al suo nome che, secondo Mingarelli, hanno atteggiamenti antisemiti e negazionisti. “Al suo interno ci sono alcuni intellettuali, chiamiamoli così, con posizioni antisemite o comunque che non mi trovano d’accordo”, dice Mingarelli. Il merito di aver messo in luce la propaganda d’odio di questi portali è del ricercatore Stefano Gatti del Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano. Ma di questo sfacciato negazionismo, a cui si abbeverano gli italiani in rotta su Gaza, si è occupato anche il Parlamento con il comitato per l’indagine sull’antisemitismo. Dal sito TerraSantaLibera, a cui collaborano militanti italiani tra cui Giuseppe Fallisi, si possono scaricare gratuitamente i saggi negazionisti dei francesi Serge Thion e Paul Rassinier. Il primo fu licenziato dal Cnrs (equivalente del Cnr italiano) per attività antisemite, per aver assicurato a Teheran “totale sostegno” e approvato il comportamento coraggioso del presidente Ahmadinejad, da lui considerato “un conforto” per i negazionisti. I lettori possono godersi anche lo statuto di Hamas, in cui si dice che “di fronte all’usurpazione della Palestina da parte degli ebrei dobbiamo innalzare la bandiera del jihad”. Angela Lano ha firmato un appello di Claudio Moffa, noto per aver invitato in Italia il negazionista Faurisson, in cui la Shoah viene definita “cosiddetto olocausto”. Nel comitato di redazione di Infopal c’è Enrico Galoppini, che pubblica per le Edizioni all’Insegna del veltro, la casa editrice di Claudio Mutti che ha in catalogo molti testi antiebraici e negazionisti. Angela Lano a Torino ha in programma una conferenza assieme a Mutti. Nel comitato dei consulenti di Infopal c’è anche Hamza Piccardo, già portavoce dell’Ucoii e curatore di un’edizione del Corano di ispirazione islamista e con note di matrice antiebraica, antioccidentale e anticristiana. Angela Lano collabora anche con la radio di stato iraniana Irib, principale strumento di propaganda di Ahmadinejad in Italia. La stessa radio il cui corrispondente iscritto alla Stampa estera di Roma, Hamid Masumi Nejad, è stato arrestato e incriminato per traffico d’armi dall’Italia verso la Repubblica islamica dell’Iran. Del comitato Infopal fa parte poi l’ex senatore comunista Fernando Rossi, quello che il premier di Hamas Ismail Haniyeh ha incaricato di “lavorare affinché delegazioni del governo palestinese di Gaza possano uscire dalla Striscia per incontrare ufficialmente i leader europei”. Fra gli italiani coinvolti nella spedizione su Gaza compare infine l’attivista palestinese Mohammad Hannoun, che vive da anni in Italia e la cui voce Angela Lano ospita spesso su Infopal. Hannoun è il presidente dell’Associazione “benefica” di solidarietà con il popolo palestinese, con sede a Genova, che ha raccolto aiuti umanitari per centomila euro caricati nelle stive della flottiglia della discordia. Hannoun e la sua onlus sono i capofila degli aiuti italiani della flottiglia pro Hamas. Solo pochi giorni fa la procura di Genova ha archiviato un’inchiesta nei suoi confronti per associazione con finalità di terrorismo. L’Abspp raccoglie fondi che arrivano anche alle famiglie dei terroristi suicidi. E’ stato lo stesso Hannoun ad averlo ammesso alla magistratura: “Fra i nostri assistiti ci sono figli di kamikaze”.

Meno male che non sono antisemiti.
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07/06/2010 00:30
 
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Il link con le foto dei soldati israeliani feriti, pubblicate da un giornale turco.

www.repubblica.it/esteri/2010/06/06/foto/blitz_gaza_giornale_turco_pubblica_foto_soldati_feriti-46...
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07/06/2010 00:42
 
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Una lettera di Alessandro Schwed a Israele.


Ascolta Israele. Guarda la tua mano sinistra. E’ diversa dalle mani sinistre degli altri. E’ una mano abituata a fare. In modo anomalo, e che pochi notano, la tua mano sinistra è dovuta divenire quella del lavoro quotidiano, e quello che tutto il mondo fa da sempre con la destra, tu lo fai con la sinistra. Dalla tua fondazione usi la mano destra per la prerogativa di imbracciare un fucile e difenderti, e con la sinistra lavori. E lo fai a un ritmo meno incisivo di quello che potresti, se solo tu usassi abitualmente la destra come tutti, e potessi vivere in modo normale, lavorando. Con le idee che hai, con le tue capacità, cosa non faresti con una vita normale. Ma non è così. Sei tornata a casa tua, atto per il quale i maledetti ti accusano, ti offendono, dicono nazista nelle stesse strade di Europa dove i tuoi figli furono deportati dai nazisti. E appena sei tornata a casa tua, hanno cominciato a spararti a Tel Aviv e a infamarti in Europa.

Da allora, con la destra tieni il fucile e con la mano sinistra, abile ma sottodimensionata, lavori: imballi le casse di frutta da spedire in Europa; regoli il microscopio e individui virus, microcostruisci i gangli invisibili dell’informatica, vendi ciambelline a King George St., suoni fatalmente il pianoforte e il violino.
La mano destra deve sparare. E’ sempre stato così. Ma adesso si vede bene che questa tua azione dissociata giunge al capolinea. Lo sappiamo che sei mossa da necessità ignote al mondo occidentale, alla comunità viziata e immensamente uniforme che la sera, seduta in poltrona, guarda la flottiglia di Gaza al cinema televisivo. Sei occidentale, Israele, ma vivi una vita duramente diversa – come gli ebrei sempre. C’è una disparità di condizione che nessuno conteggia, o almeno prova a farlo, tra noi e la tua vita sull’orlo del minaccioso calanco mediorientale, a un passo dal fiato di Teheran e dal nuovo profilo della Turchia, che come certe signore mature si è fatta la plastica e non la riconosce nessuno. Ora, questa signora turca è venuta sul tuo pianerottolo, e si è messa a baccagliare. Leggo analisi per cui la Turchia non solo ha cambiato asse politico, ma ha rinverdito aspirazioni di egemonia sulla regione come ai tempi di Lawrence D’Arabia.

Secondo queste analisi tu avresti deciso di stroncare sul nascere tali aspirazioni, poi transitoriamente legate alle elezioni politiche di Ankara. Che sia stata o no questa l’analisi di Netanyahu, con la tua mano destra abituata a colpire prima che sia tardi, ti sei abbattuta su un nugolo di mosche. Ho letto l’idea amena che sarebbe bastato smontare le eliche delle barcarole e farle rimanere in panne tra le correnti del Mediterraneo. Ma è tardi. Sei nell’angolo, Israele, come un pugile suonato che prende un gancio tremendo e crede di avere steso il suo avversario, ma l’avversario non c’era. E’ sulle gradinate che ghigna. Non è giusto, ma il mondo te le sta dando di santa ragione.

Ascolta Israele: la morte è lo scandalo di tutti. E la morte violenta, lo scandalo peggiore. Protesti come un bambino di nome Bibi che loro non erano pacifisti, ma terroristi. Diciamo che erano teppisti, e sarebbero bastati due schiaffi. Ma non è questo il punto. Il fatto è che se vuoi avere confini sicuri e popolo sicuro, devi vangare il terreno della pace, portare il cilicio del sacrificio. Ascolta, Israele. Ascolta l’intimità degli altri. A Gaza vive una popolazione immersa nel terrore di Hamas, dai il tuo ascolto a quella gente, conquistala all’idea di una vita normale.

E’ vero che il presidente Obama crede fermamente, forse qualche volta in modo semplificato, nel dialogo tra le nazioni, e include il bunker di Teheran – quello sì nazista – nel novero delle nazioni – ma col nemico si tratta; è vero che Shalit in Europa è una canzone dimenticata – ma tu hai molti loro prigionieri. Esiste solo la rigidità come soluzione? C’è già la loro di rigidità. E’ vero che nessuno conosce la storia ebraica del quartiere est di Gerusalemme e tutti gridano di restituirlo ai palestinesi che non lo hanno mai posseduto e ora si fregano le mani; è vero che nessuno conosce il numero delle vittime dei pogrom arabi, e che il primo fu un quindicennio dopo l’anno Seicento; è sacrosanto che nessuno ha la minima idea che gli ebrei sono a Hebron da tremila anni. Ma questo non significa aspettare che passi Ahmadinejad perché il popolo palestinese abbia non dico uno stato governato da Hamas, ma cibo, medicine, e una vita. La loro condizione è inguardabile. Se agisci per loro, Israele, agirai per te. Non considerare Storia solo le alef già vergate sui sefarim, la Storia si volge anche nel futuro. Per il futuro, sono generati i figli. Certo, coi Filistei non siamo mai andati d’accordo. Ma non è base di speranza, hatikva, uccidere dieci teppisti con i corpi di élite.

Ascolta: chi scrive, viene da tuoi lombi. E’ tua microscopica fibra. Ti ama. Ha nel proprio dna la paura concentrazionaria dei ghetti, il senso di accerchiamento ossessivo che porta a pensare che l’unica strada per salvarsi è quella breve: una pelle di capra per sembrare Esaù; un’antica strada romana nel deserto sulla quale gettarsi e colpire il nemico alle spalle, e sopravvivere un’altra volta. Ma oggi ci sei tu, Israele: una nazione in piedi, stanziale, forte, con case, scuole, auditorium, industrie, esercito – e ciò, non nell’ordine contrario, partendo ancora una volta dall’esercito. La tua guerra più difficile, ora che sei adulta, è l’edificazione della normalità. I falsi amici di tutto il mondo, naturalmente escludendo dagli amici Israele, si riempiono la bocca della parola pace. La cantilenano come ebeti che mastichino un cibo che non sanno neanche come sia finito in bocca. Tu, lo sai benissimo: la pace è la vita normale che da sessant’anni cerchi di attuare tutti i giorni senza riuscirci.

Ricorda i tempi dei kamikaze, quando i genitori con i figli piccoli avevano i turni per andare al super, e una volta andava il padre, una la madre, in modo che uno dei due si salvasse. Non è normalità: è la vita dei pogrom, della rivolta del ghetto di Varsavia che tu trattieni nelle vene; nei sonni notturni dei tuoi padri e delle tue madri che si svegliano di soprassalto, e guardano nella penombra per vedere se la casa c’è. Ricorda, Israele, la soluzione (da me personalmente condivisa) del muro di Sharon, per fermare l’onda di esplosioni che dei tuoi figli faceva pezzi irriconoscibili. Fu giusto edificare in fretta quella barriera di pietra che il mondo criticò perfino esteticamente. Il brutto muro di Sharon fu diga, arrestò la violenza di Hamas. Ora è lì, inerte. I muri non bastano. I nipoti di Teheran, e di Istanbul, stanno trovando altre strade per colpirti. Gridano che lo faranno ancora dal mare. Non vogliono davvero passare tra le tue linee per portare aiuti a Gaza stremata.

Sai che gliene frega al mondo arabo dei palestinesi, a parte farne uso per i propri particolarismi. Ti impongono una nuova sfida. Sottolineano il tuo arroccamento, ti fanno sembrare accerchiata. L’islam del XXI secolo cerca un consenso interno per mantenere i propri regimi, minacciati dalla vista televisiva della vita in occidente: giovani per strada abbracciati fra loro, le ragazze vestite come credono, omosessuali liberi. Il mondo arabo del XXI secolo ha bisogno dei propri martiri, e non puoi essere tu, Israele, a donarli negli eccessi fisiologici della guerra e della morte dei civili – gli scudi umani di cui il jihad fa abbondante uso, donne, bambini; i pacifisti – scudi umani che credono che la minuscola Israele sia l’Unione federale e i palestinesi le tribù indiane decimate fino alla sparizione. Dieci morti, e dicono Shoah. Infami. Ma tu ascolta, Israele, le strade brevi che hai sempre cercato e trovato sono finite. Gli atti di quella chirurgia fulminea sono reperti archeologici di un modernità fulmineamente divenuta antichità. Macerie del muro di Sharon, del sud del Libano, di piombo fuso, e di corpi palestinesi. Dolore inutile, il nostro come il loro.
Israele, sii forte fra le tue mura. Inizia a costruire una paziente normalità. E’ quella la pace.
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07/06/2010 02:59
 
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Re:
trixam, 07/06/2010 0.24:

Un ritratto dei cosiddetti pacifisti che erano sulle navi.



Meno male che non sono antisemiti.



Antisemiti, antisemiti...era ovvio che si arrivasse qui alla fine, come sempre. [SM=x43820]
Quello che forse sfugge è che qui non si sta facendo una campagna elettorale tra due partiti politici. Non dobbiamo votare nessuno, stiamo solo cercando di capire i fatti.
Che adesso sia partita la campagna per costruire la giusta immagine di mostri a quelli della spedizione, era prevedibile. Ma quel che io non capisco è:"ammesso e non concesso che fossero antisemiti, cosa c'entra ora????"
Giustifica il fatto che se vanno con una nave a portare aiuti umanitari a Gaza devono essere massacrati??
Non erano l'esercito russo armato di bombe nucleari, erano 19 attivisti armati di suole di scarpe e mattarelli e cibo e materiali per usi civili. Senza entrare nel merito del fermarli si - fermarli no: un esercito organizzato come quello israeliano doveva sterminarli per riuscire a fermarli??
Questa tattica della demonizzazione della "vittima" al fine di distogliere l'attenzione dal punto focale è vecchia come il cucco.
Qui non importa stabilire chi sono i buoni e chi i cattivi, quando la finiremo con questo gioco delle 3 carte???
Vi svelo una chicca: non esistono i buoni, e non esistono neppure i cattivi. E' una favoletta che raccontano i "potenti"...e ovviamente ogni potente racconta ai suoi cittadini che i buoni sono loro, che si muovono sotto la bandiera dell'amore e della pace...nascondendo le atrocità che sotto quella bandiera sono state commesse.

Adesso inventiamocene un'altra...
Ah si, erano solo degli antisemiti. Non avevano con sè nessuna arma di distruzione di massa, però sono stati trucidati. [SM=x43641]
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Re: Re:
Paperino!, 07/06/2010 2.59:



Antisemiti, antisemiti...era ovvio che si arrivasse qui alla fine, come sempre. [SM=x43820]
Quello che forse sfugge è che qui non si sta facendo una campagna elettorale tra due partiti politici. Non dobbiamo votare nessuno, stiamo solo cercando di capire i fatti.
Che adesso sia partita la campagna per costruire la giusta immagine di mostri a quelli della spedizione, era prevedibile. Ma quel che io non capisco è:"ammesso e non concesso che fossero antisemiti, cosa c'entra ora????"
Giustifica il fatto che se vanno con una nave a portare aiuti umanitari a Gaza devono essere massacrati??
Non erano l'esercito russo armato di bombe nucleari, erano 19 attivisti armati di suole di scarpe e mattarelli e cibo e materiali per usi civili. Senza entrare nel merito del fermarli si - fermarli no: un esercito organizzato come quello israeliano doveva sterminarli per riuscire a fermarli??
Questa tattica della demonizzazione della "vittima" al fine di distogliere l'attenzione dal punto focale è vecchia come il cucco.
Qui non importa stabilire chi sono i buoni e chi i cattivi, quando la finiremo con questo gioco delle 3 carte???
Vi svelo una chicca: non esistono i buoni, e non esistono neppure i cattivi. E' una favoletta che raccontano i "potenti"...e ovviamente ogni potente racconta ai suoi cittadini che i buoni sono loro, che si muovono sotto la bandiera dell'amore e della pace...nascondendo le atrocità che sotto quella bandiera sono state commesse.

Adesso inventiamocene un'altra...
Ah si, erano solo degli antisemiti. Non avevano con sè nessuna arma di distruzione di massa, però sono stati trucidati. [SM=x43641]




[SM=x43826]

...19 vittime innocenti...poverini...

...peccato che in un'intervista dicevano apertamente: "I wanna be a shahid"...che al paese mio significa "voglio essere un martire"...
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Re: Re: Re: Re: Re:
giusperito, 06/06/2010 22.32:




azz e stai a giurisprudenza... [SM=x43830]




[SM=x43799]

...vedi sopra...
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Re: Re:
Paperino!, 07/06/2010 2.59:



Antisemiti, antisemiti...era ovvio che si arrivasse qui alla fine, come sempre. [SM=x43820]
Quello che forse sfugge è che qui non si sta facendo una campagna elettorale tra due partiti politici. Non dobbiamo votare nessuno, stiamo solo cercando di capire i fatti.
Che adesso sia partita la campagna per costruire la giusta immagine di mostri a quelli della spedizione, era prevedibile. Ma quel che io non capisco è:"ammesso e non concesso che fossero antisemiti, cosa c'entra ora????"
Giustifica il fatto che se vanno con una nave a portare aiuti umanitari a Gaza devono essere massacrati??
Non erano l'esercito russo armato di bombe nucleari, erano 19 attivisti armati di suole di scarpe e mattarelli e cibo e materiali per usi civili. Senza entrare nel merito del fermarli si - fermarli no: un esercito organizzato come quello israeliano doveva sterminarli per riuscire a fermarli??
Questa tattica della demonizzazione della "vittima" al fine di distogliere l'attenzione dal punto focale è vecchia come il cucco.
Qui non importa stabilire chi sono i buoni e chi i cattivi, quando la finiremo con questo gioco delle 3 carte???
Vi svelo una chicca: non esistono i buoni, e non esistono neppure i cattivi. E' una favoletta che raccontano i "potenti"...e ovviamente ogni potente racconta ai suoi cittadini che i buoni sono loro, che si muovono sotto la bandiera dell'amore e della pace...nascondendo le atrocità che sotto quella bandiera sono state commesse.

Adesso inventiamocene un'altra...
Ah si, erano solo degli antisemiti. Non avevano con sè nessuna arma di distruzione di massa, però sono stati trucidati. [SM=x43641]



...si dà il caso che i presunti aiuti umanitari, se di aiuti si trattava, se li fotte hamas...grazie alla complicità di alcune ong...non c'è differenza tra "pacifisti" o terroristi, dovrebbero fare tutti la stessa fine...
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07/06/2010 14:57
 
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Re: Re: Re:
@gcgcgc

ti(vi) consiglio di vedere questo bellissimo film


ti posto un passaggio











acqua che non si aspetta altro che benedetta acqua che porta male sale dalle scale sale senza sale sale acqua che spacca il monte che affonda terra e ponte ...nu l'è l'aaegua de 'na rammâ 'n calabà 'n calabà...
acqua che ha fatto sera che adesso si ritira bassa sfila tra la gente come un innocente che non c'entra niente fredda come un dolore Dolcenera senza cuore atru de rebellâ â nu n'à â nu n'à...altro da trascinare non ne ha non ne ha
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07/06/2010 15:28
 
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Re: Re: Re: Re:
(Hydra), 07/06/2010 14.57:

@gcgcgc

ti(vi) consiglio di vedere questo bellissimo film


ti posto un passaggio












...grazie, già visto, ma non ricordavo il titolo... [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799]

...ma dove vorresti arrivare?
[Modificato da gcgcgc 07/06/2010 15:29]
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07/06/2010 15:35
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
gcgcgc, 07/06/2010 15.28:






...grazie, già visto, ma non ricordavo il titolo... [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799]

...ma dove vorresti arrivare?




da nessuna parte

leggevo le vostre riflessioni e mi è venuto alla mente questo film (spettacolo).


Però c'è anche che non mi piace il modo in cui esprimi le tue idee. Ci leggo fanatismo. Ed io detesto i fanatici.






acqua che non si aspetta altro che benedetta acqua che porta male sale dalle scale sale senza sale sale acqua che spacca il monte che affonda terra e ponte ...nu l'è l'aaegua de 'na rammâ 'n calabà 'n calabà...
acqua che ha fatto sera che adesso si ritira bassa sfila tra la gente come un innocente che non c'entra niente fredda come un dolore Dolcenera senza cuore atru de rebellâ â nu n'à â nu n'à...altro da trascinare non ne ha non ne ha
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07/06/2010 16:30
 
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ripeto sempre stai a giurisprudenza??

Se dico voglio uccidere gcgc, non mi possono arrestare.. ti informo degli ultimi aggiornamenti del cp.. sono recenti percè il fascismo è finito ieri, ma sarebbe meglio saperlo...
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