Israele attacca flottiglia di navi Ong diretta a Gaza, almeno 19 morti e 30 feriti

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gran generale
00lunedì 31 maggio 2010 09:45
Assalto israeliano contro una flottiglia di navi appartenenti ad organizzazioni non governative in rotta verso Gaza nel tentativo di forzare il blocco imposto da Tel Aviv nella zona. Secondo alcuni canali televisivi israeliani e fonti dello stesso esercito israeliano almeno 19 attivisti filo-palestinesi che erano a bordo sono morti, mentre diversi altri, almeno una trentina, sarebbero rimasti feriti. Secondo i media israeliani le forze armate di Tel Aviv avrebbero cercato di impossessarsi delle navi, ma l'assalto è finito nel sangue.

L'ASSALTO - Poco prima delle immagini mostrate dalla tv israeliana, il canale televisivo del movimento islamico Hamas aveva parlato di diversi feriti e aveva mostrato le immagini di membri di un commando scesi da un elicottero e di persone sdraiate sul ponte della nave. Una portavoce di Free Gaza Movement, una delle organizzazioni che ha organizzato il convoglio umanitario, ha detto che almeno due persone a bordo della nave turca sono state uccise, e una trentina ferite. Il pronto soccorso israeliano, Zaka, ha riferito che sette persone sono state ricoverate in un ospedale ad Haifa, la principale base navale israeliana, e una è in serie condizioni. Secondo l'esercito israeliano i militari di Tel Aviv sarebbero stati oggetto di un attacco da parte di armi da fuoco dalle persone presenti sulle navi. Negli scontri secondo l'esercito israeliano più di 10 attivisti sarebbero morti, mentre almeno 4 militari sarebbero rimasti feriti.

FARNESINA - La Farnesina sta verificando se, nell'assalto israeliano siano stati coinvolti anche gli italiani che erano sul convoglio di navi. Lo si apprende da fonti diplomatiche che hanno sottolineato che l'ambasciata e il consolato italiani sono in stretto contatto con le autorità israeliane.

CHI C'ERA A BORDO - Le navi di Freedom Flotilla portavano più di 700 passeggeri di 40 nazionalità diverse (tra cui almeno 5 italiani) e volevano consegnare 10mila tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cemento, medicine, generi alimentari, e altri beni fondamentali per la popolazione di Gaza. A bordo anche case prefabbricate, 500 sedie a rotelle elettriche e cinque parlamentari (di Irlanda, Italia, Svezia, Norvegia e Bulgaria) oltre a esponenti di ong, associazioni e semplici cittadini filo-palestinesi intenzionati a forzare il blocco di aiuti umanitari a Gaza. L'obiettivo della spedizione, salpata giovedì dalla Turchia, era rompere l'assedio a Gaza e introdurre materiale. Le autorità israeliane avevano minacciato di utilizzare la forza se i militanti avessero tentato di avvicinarsi alle coste della Striscia di Gaza.

PROTESTE IN TURCHIA - Alcune delle navi attaccate battevano bandiera turca. L'attacco israeliano ha così generato una protesta ad Istanbul dove manifestanti hanno lanciato pietre contro il consolato tentando di fare irruzione. Israele avrebbe quindi chiesto ai suoi concittadini di lasciare immediatamente la Turchia. Lo riferisce la tv panaraba al-Arabiya.

RAMMARICO DEL GOVERNO - Un ministro israeliano ha espresso il proprio «rammarico per tutte le vittime» dell'assalto della marina alla flotta di attivisti pro-palestinesi diretti a Gaza.

TENSIONE IN ISRAELE - Intanto la polizia israeliana ha elevato lo stato di allerta nelle zona del Wadi Ara (60 chilometri a nord di Tel Aviv), dopo che nella città di Um el-Fahem si era sparsa la voce - finora non confermata - che nell'attacco della marina israeliana alla flotta di attivisti filo-palestinesi diretti a Gaza sia stato ferito dai militari lo sceicco Raed Sallah, leader del Movimento islamico nel Nord di Israele, che vive a Um el-Fahem. La radio militare aggiunge che i vertici della polizia israeliana hanno condotto stamane una seduta di emergenza e che continuano a seguire da vicino l'evolversi della situazione nella popolazione araba.

GRECIA - Il ministero degli Esteri greco ha attivato l'Unità di crisi. Della flottiglia per Gaza, facevano parte due unità battenti bandiera ellenica, il cargo «Libertà del Mediterraneo» e la passeggeri «Sfendoni», a bordo delle quali si trovavano cittadini greci e palestinesi. Atene ha indicato di non avere finora notizie ufficiali su quanto accaduto e sulla sorte dei propri concittadini. Secondo attivisti greci a bordo delle unità, citati dalla radio Skai, gli israeliani avrebbero dato l'arrembaggio con elicotteri e gommoni ed avrebbero fatto uso di «proiettili veri».
gran generale
00lunedì 31 maggio 2010 09:48
J.Rebus
00lunedì 31 maggio 2010 10:34
ma quando finirà questo massacro?:(
Etrusco
00lunedì 31 maggio 2010 10:58
Re:

Proteste in Turchia, attacco al consolato di Tel Aviv a Istanbul
Israele attacca flottiglia di navi Ong diretta a Gaza, almeno 19 morti e 30 feriti.
Assalto per impossessarsi dei natanti finito nel sangue


CHI C'ERA A BORDO - Le navi di Freedom Flotilla portavano più di 700 passeggeri di 40 nazionalità diverse (tra cui almeno 5 italiani) e volevano consegnare 10mila tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cemento, medicine, generi alimentari, e altri beni fondamentali per la popolazione di Gaza.
A bordo anche case prefabbricate, 500 sedie a rotelle elettriche e 5 parlamentari
(di Irlanda, Italia, Svezia, Norvegia e Bulgaria) oltre a esponenti di ong, associazioni e semplici cittadini filo-palestinesi intenzionati a forzare il blocco di aiuti umanitari a Gaza. L'obiettivo della spedizione, salpata giovedì dalla Turchia, era rompere l'assedio a Gaza e introdurre materiale. Le autorità israeliane avevano minacciato di utilizzare la forza se i militanti avessero tentato di avvicinarsi alle coste della Striscia di Gaza.

Fonte: Corriere della Sera
31 maggio 2010



J.Rebus, 31/05/2010 10.34:

ma quando finirà questo massacro?:(




Purtroppo hai detto bene: Israele negli ultimi decenni ha messo in atto veri e propri massacri in Medio Oriente
e sembra che tutti i suoi crimini (comprendendo anche l'utilizzo di armi proibite, non convenzionali) rimarranno a lungo impunite, grazie alla compiacenza delle lobby ebraiche che in Usa hanno un peso assai influente sulla politica estera e non solo... [SM=x43607]


J.Rebus
00lunedì 31 maggio 2010 11:12
Re: Re:
Etrusco, 31/05/2010 10.58:


Proteste in Turchia, attacco al consolato di Tel Aviv a Istanbul
Israele attacca flottiglia di navi Ong diretta a Gaza, almeno 19 morti e 30 feriti.
Assalto per impossessarsi dei natanti finito nel sangue


CHI C'ERA A BORDO - Le navi di Freedom Flotilla portavano più di 700 passeggeri di 40 nazionalità diverse (tra cui almeno 5 italiani) e volevano consegnare 10mila tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cemento, medicine, generi alimentari, e altri beni fondamentali per la popolazione di Gaza.
A bordo anche case prefabbricate, 500 sedie a rotelle elettriche e 5 parlamentari
(di Irlanda, Italia, Svezia, Norvegia e Bulgaria) oltre a esponenti di ong, associazioni e semplici cittadini filo-palestinesi intenzionati a forzare il blocco di aiuti umanitari a Gaza. L'obiettivo della spedizione, salpata giovedì dalla Turchia, era rompere l'assedio a Gaza e introdurre materiale. Le autorità israeliane avevano minacciato di utilizzare la forza se i militanti avessero tentato di avvicinarsi alle coste della Striscia di Gaza.

Fonte: Corriere della Sera
31 maggio 2010







Purtroppo hai detto bene: Israele negli ultimi decenni ha messo in atto veri e propri massacri in Medio Oriente
e sembra che tutti i suoi crimini (comprendendo anche l'utilizzo di armi proibite, non convenzionali) rimarranno a lungo impunite, grazie alla compiacenza delle lobby ebraiche che in Usa hanno un peso assai influente sulla politica estera e non solo... [SM=x43607]







ti dico la verità,le responsabilità vanno accertate ci mancherebbe e magri punite...però ke i morti portino la bandiera isareliana o palestinese ormai per me non ha nessuna impprtanza(c0me x te credo),è deprimente sentire giorno dopo giorno di sangue ke vine versato...non se ne può più....
la cosa brutta è ke non riesco ad essere ottimista,purtroppo i bambini già nella pancia vengono ammaestrati ad odiare... [SM=x43630]
Astronascente86
00lunedì 31 maggio 2010 18:03
Ormai tra israelini e palestinesi e' storia infinita.La verita' e' che il dialogo e i negoziati di pace non interessano fino in fondo a entrambe le parti... quelli vogliono solo ammazzarsi a vicenda.
Etrusco
00lunedì 31 maggio 2010 23:22
Ora già sono divampate manifestazioni in tutto il mondo.
Trovo molto significativa quest'immagine di un ebreo che a Londra è sceso anche lui in piazza a manifestare pro-Palestina:

Londra


Madrid


Roma


Milano


Napoli

Paperino!
00martedì 1 giugno 2010 00:54
Sono degli assassini. E' un governo che fa della strage il suo principale mezzo di affermazione e risoluzione delle questioni internazionali, sventolando in maniera scientifica l'accusa di antisemitismo contro chiunque osi evidenziare tutte queste mostruosità.
E' un governo criminale, dovrebbero essere processati a Norimberga per i loro crimini contro l'umanità. Questi sono come i nazisti.
...Leon...
00martedì 1 giugno 2010 08:29
Re:
Paperino!, 01/06/2010 0.54:

Sono degli assassini. E' un governo che fa della strage il suo principale mezzo di affermazione e risoluzione delle questioni internazionali, sventolando in maniera scientifica l'accusa di antisemitismo contro chiunque osi evidenziare tutte queste mostruosità.
E' un governo criminale, dovrebbero essere processati a Norimberga per i loro crimini contro l'umanità. Questi sono come i nazisti.




Ciò che scrivi è tristemente noto a chi abbia avuto modo di informarsi nel corso degli ultimi decenni sulle pratiche del governo isrealiano.
Ora però la situazione è diversa, perchè non è più solo interna o sbandierata dai radicali di sinistra accusati per il contrasto con Israele di essere anti-semiti (assurdità linguistica che molti ignoranti ancora avallano): è stata coinvolta una nave turca, internazionalmente contraria ad Isreale, sono stati attaccati in maniera palese cittadini di stati formalmente alleati ad Israele.
Questo nei codici di guerra è un segnale ben diverso, una linea Maginot da non superare: è stato fatto in maniera troppo aperta e nei confronti di troppi paese. Io credo che questo porterà obbligatoriamente a qualche modificazione nei rapporti di forza.
Etrusco
00martedì 1 giugno 2010 09:03
Re: Re:
...Leon..., 01/06/2010 8.29:




Ciò che scrivi è tristemente noto a chi abbia avuto modo di informarsi nel corso degli ultimi decenni sulle pratiche del governo isrealiano.
Ora però la situazione è diversa, perchè non è più solo interna ...: è stata coinvolta una nave turca, internazionalmente contraria ad Isreale, sono stati attaccati in maniera palese cittadini di stati formalmente alleati ad Israele.
Questo nei codici di guerra è un segnale ben diverso, una linea Maginot da non superare: è stato fatto in maniera troppo aperta e nei confronti di troppi paese. Io credo che questo porterà obbligatoriamente a qualche modificazione nei rapporti di forza.




Però, scusami, ma la situazione è ancor più grave di come la vedi tu,
perchè la Turchia fino a poco fa era l'unico alleato rimasto in M.O. ad Israele:
ora con quest'ennesima strage l'ha perso definitivamente insieme agli Usa che già hanno manifestato sfiducia (ma tra Netanyahu e Obama è reciproca); tra l'altro il presidente turco ha già dichiarato che quell'assalto alle navi era inutile, visto che erano già state ispezionate dalle autorità turche! [SM=x43619]
Per il resto concordo con lo sfogo di Paperino!
...Leon...
00martedì 1 giugno 2010 09:56
Re: Re: Re:
Etrusco, 01/06/2010 9.03:




Però, scusami, ma la situazione è ancor più grave di come la vedi tu,
perchè la Turchia fino a poco fa era l'unico alleato rimasto in M.O. ad Israele:
ora con quest'ennesima strage l'ha perso definitivamente insieme agli Usa che già hanno manifestato sfiducia (ma tra Netanyahu e Obama è reciproca); tra l'altro il presidente turco ha già dichiarato che quell'assalto alle navi era inutile, visto che erano già state ispezionate dalle autorità turche! [SM=x43619]
Per il resto concordo con lo sfogo di Paperino!




Il presidente turco non ha dichiarato che quell' assalto alle navi era inutile, ha detto che l'assalto "è terrorismo di Stato". Da quando c'è Erdogan al potere l'alleanza tra i due paesi è stata carattirezzata da molte differenziazioni e quest' atto militare isrealiano (ma basterebbe dire Israliano)ha rotto insanabilmente i rapporti tra i due paesi.
Machiavelli88
00martedì 1 giugno 2010 10:09


[SM=x43624]

gran generale
00martedì 1 giugno 2010 10:54
Re:
Machiavelli88, 01/06/2010 10.09:



[SM=x43624]




poi se dico che è un quotidiano per mentecatti qualcuno si offende pure...
Etrusco
00martedì 1 giugno 2010 11:14
Re: Re: Re: Re:
...Leon..., 01/06/2010 9.56:




Il presidente turco non ha dichiarato che quell' assalto alle navi era inutile,
ha detto che l'assalto "è terrorismo di Stato".
Da quando c'è Erdogan al potere l'alleanza tra i due paesi è stata carattirezzata da molte differenziazioni e quest' atto militare isrealiano (ma basterebbe dire Israliano)ha rotto insanabilmente i rapporti tra i due paesi.




Allora i rapporti con la Turchia sono compromessi irreversibilmente [SM=x43624]

Del resto è già dalla Strage di Sabra e Shatila . . . che gli israeliani (ma sarebbe meglio definirli sionisti) collezionano crimini di Stato e contro l'umanità:
ogni tentativo di far pagare il conto, nei tribunali, ai principali responsabili (Ariel Sharon) è stato vanificato da improvvisi attentati che hanno improvvisamente eliminato i testimoni chiave (Elie Hobeika, fatto saltare in aria nonostante il suo SUV blindato: 36 ore prima aveva deciso di far "rivelazioni" sui massacri di Sabra e Shatila e sui rapporti che ebbe durante quei giorni con i generali israeliani che dipendevano dal ministro israeliano della difesa)

Medio Oriente. Assassinato capo delle milizie maronite. Senatore belga: era minacciato per rivelazioni su Sabra e Shatila, news di RaiNews24 del 24 gennaio 2002

Lei è il boss, signor Sharon, articolo di Ramzy Baroud, Palestine Chronicle, traduzione di arabcomint.com
Paperino!
00martedì 1 giugno 2010 14:17
Re:
Machiavelli88, 01/06/2010 10.09:



[SM=x43624]





No dai. Non è possibile...ma questa gente è pronta a tutto (parlo dei giornalisti).
Altro che professionalità violata, qui siamo alla prostituzione pura.
(Hydra)
00martedì 1 giugno 2010 15:18
Re:
Machiavelli88, 01/06/2010 10.09:



[SM=x43624]





mio nonno (un uomo incredibile, di una cultura e genialità rara) acquistava il quotidiano 'libero' unicamente per piazzarlo nella gabbietta dei diamantini...

diceva che più delle altre "carte" questa era perfetta come raccoglitore di escrementi!

quanto mi manca
gcgcgc
00martedì 1 giugno 2010 16:48
Re:
Machiavelli88, 01/06/2010 10.09:








[SM=x43625]


Etrusco
00martedì 1 giugno 2010 18:47
gcgcgc, 01/06/2010 16.48:


[SM=x43625]




Dagli estimatori de "Il Giornale" mi piacerebbe leggere commenti meglio articolati,
qualcosa che vada oltre una sola e semplice faccina...
Chiedo forse troppo?! [SM=x43667]
Massimo Volume
00martedì 1 giugno 2010 19:11
Re:
Etrusco, 01/06/2010 18.47:




Dagli estimatori de "Il Giornale" mi piacerebbe leggere commenti meglio articolati,
qualcosa che vada oltre una sola e semplice faccina...
Chiedo forse troppo?! [SM=x43667]




Da un lettore medio del Giornale e votante di B. si. Tendenzialmente si esprimono a gesti.
Machiavelli88
00martedì 1 giugno 2010 19:42

[SM=x43624] [SM=x43624]



Machiavelli88
00martedì 1 giugno 2010 19:52


"C’è stata una provocazione terribile nei confronti di Israele. Parliamo di un gruppo di attivisti, in parte violenti, che andavano ad aiutare Hamas, l’organizzazione terroristica che domina Gaza e che ha giurato di distruggere Israele e di uccidere tutti gli ebrei.
...
È un peccato, mi dispiace per coloro che hanno perso la vita. Ci sono stati anche parecchi soldati israeliani feriti, di cui uno grave.
...
Non si può condurre una provocazione del genere contro Israele senza aspettarsi una reazione.
...
Le belve sono quelle che se la prendono con Israele dal 1948, un Paese pacifico, florido e che porta soltanto benessere e democrazia e tutti i Paesi che si trovano intorno, circondato com'è dalle forze islamiste che vogliono distruggerlo".
___________________________________
[Dall'intervista rilasciata a L'Occidentale, Fiamma Nirenstein. La giornalista scrive per Il Giornale e Panorama, ma soprattutto è una Parlamentare, Deputata Pdl e Vicepresidente della Commissione Affari Esteri alla Camera]

nonleggerlo.blogspot.com/


gcgcgc
00martedì 1 giugno 2010 20:34
Re:
Etrusco, 01/06/2010 18.47:




Dagli estimatori de "Il Giornale" mi piacerebbe leggere commenti meglio articolati,
qualcosa che vada oltre una sola e semplice faccina...
Chiedo forse troppo?! [SM=x43667]




...beh, il titolo dice tutto...
Etrusco
00martedì 1 giugno 2010 20:42
Massimo Volume, 01/06/2010 19.11:




Da un lettore medio del Giornale e votante di B. si.
Tendenzialmente si esprimono a gesti.




O con Four-letter word... [SM=x43812]
Etrusco
00martedì 1 giugno 2010 20:51
Re:
Machiavelli88, 01/06/2010 19.52:


...
Le belve sono quelle che se la prendono con Israele dal 1948, un Paese pacifico, florido e che porta soltanto benessere e democrazia ......





Perchè senti il bisogno di urlare (scrivere a caratteri cubitali) le tue opinioni?
Non hai fiducia nella loro validità e pertanto pensi di compensare in tal modo?

Ricordati che "belva" è chi, avendo possibilità di scegliere altrimenti,
opta per la violenza.

Perchè finora Israele ha sempre rifiutato la diplomazia, ai vari livelli?
Perchè ha spesso preferito il gioco sporco? (Ad esempio quando gli faceva comodo foraggiava Hamas contro Arafat, ora invece Hamas si è trasformato improvvisamente nel suo peggior nemico?)
E la "guerra dell'acqua"? Ci sono troppe dinamiche recondite da approfondire prima di precipitarsi su giudizi sommari sugli scenari mediorientali, altrimenti si rischia di rimanere troppo in superficie.

PS per fermare quella nave non era necessario uccidere 19 esseri umani
e ferirne altrettanti.
Etrusco
00martedì 1 giugno 2010 20:51
LA STAMPA ISRAELIANA ACCUSA
E I militari israeliani ammettono di aver clamorosamente sbagliato
, l’altra notte, nel caotico e drammatico assalto alla nave TURCA

Errori nella fase d'intelligence,
errori nell'equipaggiamento dei soldati, soprattutto errori tattici.
I militari israeliani ammettono di aver clamorosamente sbagliato
, l'altra notte, nel caotico e drammatico approdo sulla nave che portava aiuti umanitari sulla rotta verso Gaza.
Nonostante il governo israeliano difenda i suoi soldati di fronte all'indignazione internazionale e alle recriminazioni interne - i giornali di Tel Aviv parlano apertamente di "fiasco" - si fa fatica a non rievocare il calo di fiducia subìto dopo il ritiro delle truppe dal Libano nel 2006.

Il ministro della Difesa, Ehud Barak ha assicurato che aprirà un'inchiesta su quanto è avvenuto, pur insistendo nel dire che sono stati gli attivisti pro-palestinesi a provocare l'esito sanguinoso dell'operazione. Il comportamento del commando della marina israeliana viene così attribuito al fallimento nel lavoro di intelligence.

"Non ci aspettavamo una resistenza così tenace dal gruppo di attivisti, dal momento che ci era stato detto che avremmo avuto a che fare con organizzazioni umanitarie", hanno affermato alcuni militari che facevano parte del commando, e che hanno ottenuto uno speciale permesso per essere intervistati dalla radio delle forze armate. "Ci siamo trovati di fronte una situazione diversa da quella che ci aspettavamo, abbiamo affrontato un comportamento inappropriato degli attivisti".

Sebbene la polizia israeliana tenga "in quarantena" le persone fermate a bordo della Mavi Marmara per impedire la diffusione delle loro testimonianze, un video realizzato da uno dei passeggeri mostra come due marines vengano bastonati e accoltellati.
I militari israeliani hanno anche realizzato delle riprese nelle quali si vedono sei soldati assaltati da una trentina di attivisti.

Jason Alderwick, esperto di guerra navale del London's International Institute for Strategy Studies,
ha affermato che i marines israeliani avrebbero dovuto disporre di navi più efficienti.
"Il successo di una missione ha a che fare con la pianificazione e con l'intelligence che la precede. Azioni di questo genere erano già state compiute. Questa volta non sono stati abbastanza duri, abbastanza veloci, né in numero sufficiente per stabilire il totale controllo della situazione".

Font: La Repubblica, 01-06-2010

[SM=x44515]
Machiavelli88
00martedì 1 giugno 2010 21:07
Re: Re:
Etrusco, 01/06/2010 20.51:




Perchè senti il bisogno di urlare (scrivere a caratteri cubitali) le tue opinioni?
Non hai fiducia nella loro validità e pertanto pensi di compensare in tal modo?

Ricordati che "belva" è chi, avendo possibilità di scegliere altrimenti,
opta per la violenza.

Perchè finora Israele ha sempre rifiutato la diplomazia, ai vari livelli?
Perchè ha spesso preferito il gioco sporco? (Ad esempio quando gli faceva comodo foraggiava Hamas contro Arafat, ora invece Hamas si è trasformato improvvisamente nel suo peggior nemico?)
E la "guerra dell'acqua"? Ci sono troppe dinamiche recondite da approfondire prima di precipitarsi su giudizi sommari sugli scenari mediorientali, altrimenti si rischia di rimanere troppo in superficie.

PS per fermare quella nave non era necessario uccidere 19 esseri umani
e ferirne altrettanti.






Dovresti leggere meglio:
ho riportato l'intervista di un deputato PDL (e Vicepresidente della Commissione Affari Esteri alla Camera) che dice quelle parole.
L'ho scritto in maiuscolo proprio per sottolineare l'assurdità di queste affermazioni.
[SM=x43639]





Etrusco
00martedì 1 giugno 2010 21:25
Re: Re: Re:
Machiavelli88, 01/06/2010 21.07:



Dovresti leggere meglio:
ho riportato l'intervista di un deputato PDL (e Vicepresidente della Commissione Affari Esteri alla Camera) che dice quelle parole.
L'ho scritto in maiuscolo proprio per sottolineare l'assurdità di queste affermazioni.
[SM=x43639]





Ok, scusa,
di solito quando vedo qualcuno che "strilla" non mi soffermo quasi per nulla,
comunque si capisce poco l'intento di sottolineare l'assurdità (che ormai se ne vedono anche troppe e non si capisce più quando uno ci ironizza o fa sul serio), la prox volta potresti usare qualche faccina in più, magari... [SM=x43812]
Paperino!
00mercoledì 2 giugno 2010 01:44
Sarebbe interessante vedere questi video.
Io non mi schiero mai per partito preso o preconcetto ideologico.
C'è una remotissima possibilità che quegli "umanitari" o tra loro vi fossero persone che avessero più interesse ad accoltellare israeliani che a portare soccorso a persone in difficoltà.
Se vi erano persone animate da intenzioni "belliche", dalla volontà di uccidere più che di salvare, fossero stati armati anche solo con coltelli o temperini contro carri armati, il mio punto di vista sulla cosa cambierebbe.
Per ora, francamente, son più propenso a ritenere che adesso gli israeliani stiano cercando di buttare fango per nascondere la loro barbarie e mitigare le loro responsabilità.
Il problema è che spesso, troppo spesso, la verità sta nel mezzo...e questa è una gran brutta cosa...
Etrusco
00mercoledì 2 giugno 2010 01:50
AscoltaASCOLTA

L'Egitto riapre i valichi per Gaza, scontro tra gerusalemme e l'Onu

Erdogan: "Israele deve essere punito"
Usa: «Situazione a Gaza inaccettabile»

Nato: "Liberare subito civili e navi coinvolte."

 La Santa Sede: "Occupazione, ingiustizia politica contro palestinesi"

Hillary Clinton (Reuters)
Hillary Clinton (Reuters)
- La situazione a Gaza è «insostenibile e inaccettabile, non può andare avanti». Sono parole dure quelle pronunciate dal segretario di Stato americano Hillary Clinton che ribadisce la preoccupazione per la situazione umanitaria nella regione all'indomani del raid israeliano contro le navi della "Freedom Flotilla" che dovevano portare aiuti umanitari ai palestinesi della Striscia: «Va rispettata l'esigenza israeliana di sicurezza tanto quanto le richieste palestinesi di assistenza umanitaria e l'accesso regolare ai mezzi di ricostruzione» spiega. La Clinton ha poi difeso la risposta prudente degli Stati Uniti al blitz facendo appello alla necessità di «reazioni attente e ponderate» di fronte a una situazione difficile e ha aggiunto che Washington appoggia l'ipotesi di un'inchiesta israeliana sull'attacco, a patto che sia «immediata, imparziale, trasparente e credibile».

BERLUSCONI - In serata anche il premier Berlusconi ha chiesto con una nota che «la dinamica dei fatti sia oggetto di un'inchiesta completa e imparziale, come già richiesto dall'Unione Europea e dalle Nazioni Unite». Berlusconi si dice «profondamente preoccupato per la vicenda al largo di Gaza, che ha causato numerose vittime civili. Alle loro famiglie esprimiamo le nostre condoglianze. Il governo è in attività per seguire la sorte dei nostri connazionali, per i quali abbiamo già chiesto un immediato ritorno a casa. Auspichiamo che venga evitata ogni azione suscettibile di innalzare ulteriormente la tensione e compromettere il dialogo e invitiamo Israele a dare un deciso segnale per la soluzione della situazione umanitaria a Gaza».

«PUNIRE ISRAELE» - Durissima la reazione della Turchia, secondo cui Israele deve essere punito. Gli scontri si sono infatti verificati solo su una delle sei imbarcazioni, la Marmara, battente bandiera turca. «Il comportamento di Israele deve essere assolutamente punito» tuona da Ankara il premier Tayyip Erdogan, condannando il raid e l'uccisione di quattro connazionali. «Psicologicamente per noi è come l'11 Settembre» ha aggiunto il ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu prima di incontrare a Washington Hillary Clinton.

Davudoglu ha detto che Israele «crede di essere al di sopra di qualsiasi legge» e paragonato l'attacco a quello dei pirati al largo della Somalia.

RELAZIONI MILITARI - La minaccia di Ankara è forte: rottura delle relazioni militari ed economiche tra i due Paesi. «Nulla sarà più come prima nelle relazioni tra il nostro Paese e Israele - ha aggiunto Erdogan -. È tempo per la comunità internazionale di dire basta e l'Onu non deve fermarsi davanti a una risoluzione che condanna Israele ma deve appoggiarla. Oggi è l'inizio di una nuova era: non volteremo più le spalle ai palestinesi». Israele e la Turchia hanno da oltre dieci anni una forte alleanza militare ed economica: nel 2009 il volume dell'interscambio è stato di 2,5 miliardi di dollari per la maggior parte dovuto all'industria militare. I due Paesi collaborano anche a livello energetico: in particolare hanno approntato studi di fattibilità per la costruzione del condotto Medstream per il trasporto di gas naturale, petrolio e acqua. Secondo quanto ha riferito il ministro dell'Energia, però questi legami potrebbero presto essere rivisti: «Abbiamo esaminato le dimensioni della nostra cooperazione energetica con Israele. È possibile che una decisione strategica venga presa dal primo ministro».

SANTA SEDE - Anche dal Vaticano arriva una dura presa di posizione, pur senza riferimenti diretti all'attacco alla flottiglia. Nell'Instrumentum laboris, il documento di base del prossimo Sinodo dei vescovi sul Medio Oriente che il Papa presenterà ufficialmente il 6 giugno a Cipro (anticipato dall'agenzia Ansa), l'occupazione israeliana viene definita «un'ingiustizia politica imposta ai palestinesi». Il testo, 40 pagine frutto di un lavoro collettivo di questi ultimi mesi, affronta la difficile situazione dei cristiani nella regione, stretti tra un «estremismo islamico» che minaccia tutti, compresi i musulmani, e i conflitti regionali, con l'irrisolta questione palestinese sullo sfondo. «L'occupazione israeliana dei territori Palestinesi - si legge nel testo preparatorio dell'assemblea vaticana per il Medio Oriente - rende difficile la vita quotidiana per la libertà di movimento, l'economia e la vita sociale e religiosa (accesso ai Luoghi Santi, condizionato da permessi militari accordati agli uni e rifiutati agli altri, per ragioni di sicurezza). Inoltre, alcuni gruppi fondamentalisti cristiani giustificano, basandosi sulle Sacre Scritture, l'ingiustizia politica imposta ai palestinesi, il che rende ancor più delicata la posizione dei cristiani arabi».

NATO: «LIBERARE CIVILI» - Si fa pressante anche le richiesta di rilasciare gli attivisti arrestati. Una dura presa di posizione arriva dal segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, che chiede a Israele di liberare immediatamente i civili (circa 700) e le navi coinvolte nel blitz, unendosi agli appelli delle Nazioni Unite e dell'Unione Europea per «un'inchiesta imparziale, credibile e trasparente sull’accaduto». Parigi esige «la liberazione immediata» dei nove francesi detenuti. Anche il ministro Frattini, pur confermando «l'amicizia dell'Italia verso lo Stato d'Israele», ha condannato «l'inaccettabile uccisione di civili» e chiesto l'immediata liberazione dei sei italiani. Londra ha fatto invece sapere che sono una quarantina i britannici detenuti. L'Egitto ha aperto i valichi con la Striscia di Gaza, chiusi da quando Hamas aveva assunto il controllo delle forze di sicurezza del territorio nel 2007, per consentire il passaggio degli aiuti umanitari e sanitari. È stata autorizzata anche l'accoglienza dei palestinesi malati o feriti che vogliono farsi curare in Egitto. Nessuna durata è stata precisata, ma solitamente le aperture di Rafah, fra l’Egitto e Gaza, sono limitate a pochi giorni al mese.

LO SCONTRO - Intanto è scontro tra l'Onu e Israele. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che è rimasto riunito per oltre dodici ore, ha condannato gli atti sfociati nella perdita di vite umane durante l'operazione israeliana contro la flottiglia di attivisti filo-palestinesi. Ha quindi chiesto un'inchiesta «rapida, imparziale, credibile e trasparente» e il rilascio degli attivisti e delle imbarcazioni. Una ricostruzione fatta dal Guardian avanza l'inquietante ipotesi del sabotaggio: due navi degli attivisti, la Challenger I e la Challenger II, hanno riportato dei danni nello stesso momento e allo stesso modo. Secondo il quotidiano inglese le imbarcazioni potrebbero essere state danneggiate da militari israeliani.

ISRAELE: «CONDANNA IPOCRITA» - Israele, sebbene non citato direttamente nella dichiarazione dell'Onu, ha replicato definendo «ipocrita» la condanna del Consiglio di sicurezza. Per il portavoce del ministero degli Esteri, Yigal Palmor, la dichiarazione è stata «precipitosa e non ha lasciato un tempo i riflessione per considerare tutti i fatti». Si è trattato, ha aggiunto, di «un riflesso condizionato basato unicamente su certe immagini televisive e su una certa dose di ipocrisia, non sulla conoscenza dei fatti». Palmor ha anche spiegato che finora è stato difficile dare un nome ai nove morti nel blitz israeliano sulle navi perché gli altri attivisti si rifiutano di identificarli.

IL COMPROMESSO - I rappresentanti dei Paesi membri del Consiglio Onu sono rimasti riuniti per oltre 12 ore prima di arrivare a una conclusione, frutto di una lunga e difficile mediazione. Distanti le posizioni della Turchia, assolutamente intransigente, e Stati Uniti, tradizionali alleati di Israele e orientati verso un documento più morbido. Grazie agli Usa, infatti, nella risoluzione non è apparsa alcuna condanna esplicita dell’assalto condotto dalla marina dello Stato ebraico. Nel corso della riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza, il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu ha ribadito la sua condanna all’incidente, chiedendo che sia svolta una inchiesta per fare luce sui fatti. Il capo della diplomazia turca ha detto che Israele ha «perso ogni legittimità internazionale, commettendo un grave crimine in spregio a tutti i valori che abbiamo giurato di difendere dopo la creazione delle Nazioni Unite». La dichiarazione è stata approvata all’unanimità.

INSOSTENIBILE SITUAZIONE A GAZA - Il Consiglio Onu «sottolinea che la situazione a Gaza non è sostenibile» e ribadisce l’importanza di un’attuazione piena delle sue risoluzioni 1850 e 1860. Quest’ultima, che risale all’8 gennaio 2009, chiede che «siano forniti e distribuiti aiuti umanitari senza alcun ostacolo». Infine, «il Consiglio esprime il suo sostegno ai negoziati indiretti» tra israeliani e palestinesi sotto l’egida degli Stati Uniti, «ed esprime la sua preoccupazione per il fatto che questo incidente si verifica proprio mentre queste discussioni sono in corso». Il documento si conclude con l'esortazione che le parti in causa diano «prova di moderazione ed evitino ogni atto unilaterale e di provocazione».

LE PROTESTE NEL MONDO - Non si fermano nel mondo le manifestazioni di protesta per l'attacco israeliano alla spedizione pro-Palestina. A Roma un centinaio di persone si sono riunite davanti all'ambasciata israeliana al grido di "Libera Palestina", "Boicotta Israele", "Assassini". Tra le sigle presenti Cobas e Sinistra critica. A Parigi 150 persone si sono radunate davanti al ministero degli Esteri srotolando un'immensa bandiera palestinese e gridando "No al blocco di Gaza", "Siamo tutti palestinesi". A Istanbul centinaia di tassisti si sono radunati davanti al consolato israeliano suonando a lungo i clacson in segno di protesta. Migliaia di persone sono scese di nuovo in piazza in Grecia, ad Atene e Salonicco.

 

 

Fonte: Corriere della Sera, 01 giugno 2010

gcgcgc
00mercoledì 2 giugno 2010 03:54
...tutta questa tragedia per una volta che (forse) ha sbagliato!
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