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Lettera di una mamma italiana alla Gelmini

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2010 01:14
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02/07/2010 14:17
 
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Gentile Ministro Gelmini,
l'altro giorno, leggendo la sua intervista sul Corriere della Sera, in cui dichiarava che l'ASTENSIONE OBBLIGATORIA DOPO IL PARTO è un privilegio, sono rimasta basita.

Che lei fosse poco ferrata sui problemi dell'educazione, non era necessaria la laurea in pedagogia, che io possiedo e lei no, o i tre corsi post laurea, che io possiedo e lei no, visto quello che sta combinando alla scuola statale. Ma almeno speravo avesse competenze giuridiche, essendo lei avvocato ed io no.

Certo, dato che lei, ora paladina della regionalizzazione, si è abilitata in "zona franca" (quel di Reggio Calabria), perché più facile (come da lei con un'ingenuità e candore imbarazzante affermato), lo si poteva supporre. E allora, prima le faccio una piccola lezione di diritto e poi parliamo d'educazione. L'astensione dopo il parto, sulla quale lei oggi con tanta leggerezza motteggia, è definita OBBLIGATORIA ed è un diritto inalienabile previsto da quelle leggi, per cui donne molto più in gamba di lei e di me, hanno combattuto strenuamente, a tutela delle lavoratrici madri.
Discorso diverso è il congedo parentale, di cui si può fruire, dopo i tre mesi di vita del bambino, per un totale di 180g, solo in parte retribuiti integralmente. Ovviamente per persone come lei, con un reddito di oltre 150.000 euro l'anno, pari quasi a quello del governatore della California Arnold Schwarzenegger, discutere di retribuzione, in questo caso più che un privilegio, è un'eresia.

Ovviamente lei non può immaginare, perché può permettersi tate, tatine, nido "aziendale" al ministero, ma LA GENTE NORMALE, che lei dice di comprendere, ha a che fare con file d'attesa interminabili per nidi insufficienti e costi per baby-sitter superiori a quelli della propria retribuzione.
Voglio dirle una cosa però, consapevole che le mie affermazioni susciteranno più clamore delle sue, DA PEDAGOGISTA E DA ESPERTA, affermo che fruire dell'astensione OBBLIGATORIA oltre che un DIRITTO è anche un DOVERE, prima di tutto morale e poi anche sociale.
Come vede ho più volte sottolineato la parola OBBLIGATORIA, che già di per se dovrebbe suggerirle qualcosa. Ma preferisco spiegarmi meglio, anche se è necessaria una piccola premessa doverosa.
Lei come tante donne, crede che l'essere madre, anche se nel suo caso da pochi giorni, le dia la competenza per parlare e pontificare su educazione e sviluppo del bambino, ai quali grandi studiosi hanno dedicato anni e anni di studio. In realtà, per dibattere sulla pedagogia, oggi chiamata più propriamente SCIENZE DELL'EDUCAZIONE, bisogna avere competenze specifiche, che dalle sue dichiarazione lei non sembra possedere.
Le potrei parlare della teoria sull'attaccamento di Bowlby, dell'imprinting e di etologia, ma non voglio confonderle le idee e quindi ricorro ad esempi più accessibili.
Basta guardare il regno animale per rendersi conto come le femmine di tutte le specie non si allontanano dai cuccioli e dedicano loro attenzione massima e cura FINO ALLO SVEZZAMENTO Non è una legge specifica relativa agli umani, ma della natura tutta. Procreare, infatti, implica delle responsabilità precise, è una scelta di vita, CHE SE CAMBIA IL COMPORTAMENTO ANIMALE, A MAGGIOR RAGIONE CAMBIA LA VITA DI UNA DONNA.
Sbaglia chi crede che l'arrivo di un figlio, non comporti cambiamenti nella propria vita. Un bambino non chiede di nascere, fare un figlio non è un capriccio da togliersi, ma una scelta di servizio, di dono di se stessi e anche del proprio tempo. Non sono i figli che devono inserirsi nella nostra vita, siamo noi che dobbiamo cambiarla per renderla a loro misura. Se non facciamo questo, potremmo fare crescere bambini soli, senza autostima e con poca sicurezza di sé. Bambini affamati di attenzioni, perché non gliene è stata data abbastanza nel momento in cui ne avevano massimo bisogno, cioè i primi mesi di vita. L'idea che non capiscono niente, che non percepiscono la differenza ad esempio tra un seno materno e un biberon della tata, è solo nostra. Ciò non vuol certo dire che tutti bambini allattati artificialmente o che tutti bambini con genitori che tornano subito a lavoro, saranno dei disadattati. Ma bisogna fare del nostro meglio per farli crescere bene, come quando in gravidanza assumevamo l'acido folico, per prevenire la "spina bifida".
I bambini hanno nette percezioni, già nel grembo materno. L'idea, che se piangono non si devono prendere in braccio "perché si abituano alle braccia", è un luogo comune.
Le "abitudini" arrivano dopo i 6 mesi, fino ad allora è tutto AMORE. Non è un caso che studi recenti, riabilitano il co-sleeping, (dormire nel lettone) e i migliori pediatri sostengono la scelta dell'allattamento a richiesta. Il volere educare i bambini inquadrandoli come soldati, già dai primi giorni di vita, non solo é antisociale, perché una generazione cresciuta senza il rispetto dei suoi ritmi di crescita può essere inevitabilmente compromessa, ma è un comportamento al di fuori delle più elementari regole umane e naturali.
Poi è anche vero che per molte donne, tornare a lavorare subito dopo il parto sia una necessità assoluta. Ma per questo problema dovrebbe intervenire adeguatamente lo Stato e non certo con affermazioni come le sue.

Mi rendo conto che il suo lavoro le permette di lasciare la bambina, rilasciare interviste di questo tipo (di cui noi non sentivamo la necessità) e tornare con comodo da sua figlia. Ma ci sono lavori che richiedono tempi e una fatica fisica e mentale che lei non conosce. Tempo che sarebbe inevitabilmente tolto ad un neonato che ha bisogno di una mamma "fresca", che gli dedichi la massima attenzione.

Noi donne infatti, se spesso per necessità ci comportiamo come Wonder Woman, poi siamo colpite da sindrome di sovra affaticamento.E non è vero che è importante la qualità e non la quantità:
- perché la qualità del tempo di una mamma da pochi giorni, che rientra nel tritacarne della routine quotidiana, aggiungendo il carico della gestione di un neonato, può essere compromessa.
- perché un bambino non dovrebbe scegliere tra qualità e quantità, almeno nei primi mesi, dovrebbe disporre di entrambe le cose.
Per non parlare poi del fatto, che se un genitore non può permettersi qualcuno che tenga il bambino nella propria casa, nel corso degli spostamenti, lo espone, con un bagaglio immunologico ancora carente, alle intemperie o alle inevitabili possibilità di contagio presenti in un nido. Infatti, è scientificamente provato che i bambini, che vanno al Nido troppo presto, o che non vengono allattati al seno, sono più soggetti ad ammalarsi, con danno economico sia per le famiglie che per il sistema sanitario.
Poi per carità, si può obiettare, che ci sono bambini che si ammalano anche in casa, o come succede anche ai bambini allattati al seno, ma è come dire ad un medico, che giacché si è avuto un nonno fumatore campato 100 anni, non è vero che il fumo fa male.
Bisogna dunque incentivare i comportamenti da genitore virtuoso, anche con la consapevolezza che i bambini non sono funzioni matematiche, ma si può fare molto, per favorire una crescita armoniosa, già dalla prima infanzia, se non addirittura durante la gravidanza.

E allora le domando Ministro, di svolgere il suo ruolo importante istituzionale con maggiore serietà, cercando di evitare affermazioni fuori luogo come questa, o come quella secondo cui "studiare non è poi così importante", prendendo Renzo Bossi come esempio.

Si dovrebbe impegnare di più nell'analisi dei problemi, per evitare valutazioni errate e posizioni dannose per lei, per gli altri e per il Paese.
Perché forse qualcuno potrebbe aver pensato che tutto sommato il suo era un ministero poco importante, che se guidato da un giovane ministro senza competenze specifiche, "non poteva arrecare grossi danni", soprattutto obbedendo ciecamente ai dettami del Tesoro, ma lei con la sua presunzione di voler parlare di cose che non conosce, sta contribuendo a minare il futuro di un'intera generazione.

Un'ultima cosa, lei che di privilegi se ne intende bene, essendo un politico, la usi con maggiore pudore questa parola.

05-05-10 Rosalinda Gianguzzi


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02/07/2010 14:26
 
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la Gelmini è il classico ministro fantoccio di questo governo. Obbediente al padrone, (probabilmente avrà anche aperto le cosce a chi di dovere in passato), assolutamente incompetente, nonchè poco intelligente. Dialogare con lei è impossibile, oltre che inutile visto che non fa altro che dare applicazione a modo suo ad ordini superiori.




~Luca
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02/07/2010 15:11
 
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il non essere intelligenti e manifestatamente stupidi fino al ridicolo è un presupposto per essere eletti..almeno in qsto governo [SM=x43665]
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02/07/2010 15:12
 
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Re:
ma quanto saccente è sta donna?

mammamia riesce a farmi stare simpatica la Gelmini!!!

padagoga...educatrice...lezioni di diritto...




Astronascente86, 02/07/2010 14.17:

Gentile Ministro Gelmini,
l'altro giorno, leggendo la sua intervista sul Corriere della Sera, in cui dichiarava che l'ASTENSIONE OBBLIGATORIA DOPO IL PARTO è un privilegio, sono rimasta basita.

Che lei fosse poco ferrata sui problemi dell'educazione, non era necessaria la laurea in pedagogia, che io possiedo e lei no, o i tre corsi post laurea, che io possiedo e lei no, visto quello che sta combinando alla scuola statale. Ma almeno speravo avesse competenze giuridiche, essendo lei avvocato ed io no.

Certo, dato che lei, ora paladina della regionalizzazione, si è abilitata in "zona franca" (quel di Reggio Calabria), perché più facile (come da lei con un'ingenuità e candore imbarazzante affermato), lo si poteva supporre. E allora, prima le faccio una piccola lezione di diritto e poi parliamo d'educazione. L'astensione dopo il parto, sulla quale lei oggi con tanta leggerezza motteggia, è definita OBBLIGATORIA ed è un diritto inalienabile previsto da quelle leggi, per cui donne molto più in gamba di lei e di me, hanno combattuto strenuamente, a tutela delle lavoratrici madri.
Discorso diverso è il congedo parentale, di cui si può fruire, dopo i tre mesi di vita del bambino, per un totale di 180g, solo in parte retribuiti integralmente. Ovviamente per persone come lei, con un reddito di oltre 150.000 euro l'anno, pari quasi a quello del governatore della California Arnold Schwarzenegger, discutere di retribuzione, in questo caso più che un privilegio, è un'eresia.

Ovviamente lei non può immaginare, perché può permettersi tate, tatine, nido "aziendale" al ministero, ma LA GENTE NORMALE, che lei dice di comprendere, ha a che fare con file d'attesa interminabili per nidi insufficienti e costi per baby-sitter superiori a quelli della propria retribuzione.
Voglio dirle una cosa però, consapevole che le mie affermazioni susciteranno più clamore delle sue, DA PEDAGOGISTA E DA ESPERTA, affermo che fruire dell'astensione OBBLIGATORIA oltre che un DIRITTO è anche un DOVERE, prima di tutto morale e poi anche sociale.
Come vede ho più volte sottolineato la parola OBBLIGATORIA, che già di per se dovrebbe suggerirle qualcosa. Ma preferisco spiegarmi meglio, anche se è necessaria una piccola premessa doverosa.
Lei come tante donne, crede che l'essere madre, anche se nel suo caso da pochi giorni, le dia la competenza per parlare e pontificare su educazione e sviluppo del bambino, ai quali grandi studiosi hanno dedicato anni e anni di studio. In realtà, per dibattere sulla pedagogia, oggi chiamata più propriamente SCIENZE DELL'EDUCAZIONE, bisogna avere competenze specifiche, che dalle sue dichiarazione lei non sembra possedere.
Le potrei parlare della teoria sull'attaccamento di Bowlby, dell'imprinting e di etologia, ma non voglio confonderle le idee e quindi ricorro ad esempi più accessibili.
Basta guardare il regno animale per rendersi conto come le femmine di tutte le specie non si allontanano dai cuccioli e dedicano loro attenzione massima e cura FINO ALLO SVEZZAMENTO Non è una legge specifica relativa agli umani, ma della natura tutta. Procreare, infatti, implica delle responsabilità precise, è una scelta di vita, CHE SE CAMBIA IL COMPORTAMENTO ANIMALE, A MAGGIOR RAGIONE CAMBIA LA VITA DI UNA DONNA.
Sbaglia chi crede che l'arrivo di un figlio, non comporti cambiamenti nella propria vita. Un bambino non chiede di nascere, fare un figlio non è un capriccio da togliersi, ma una scelta di servizio, di dono di se stessi e anche del proprio tempo. Non sono i figli che devono inserirsi nella nostra vita, siamo noi che dobbiamo cambiarla per renderla a loro misura. Se non facciamo questo, potremmo fare crescere bambini soli, senza autostima e con poca sicurezza di sé. Bambini affamati di attenzioni, perché non gliene è stata data abbastanza nel momento in cui ne avevano massimo bisogno, cioè i primi mesi di vita. L'idea che non capiscono niente, che non percepiscono la differenza ad esempio tra un seno materno e un biberon della tata, è solo nostra. Ciò non vuol certo dire che tutti bambini allattati artificialmente o che tutti bambini con genitori che tornano subito a lavoro, saranno dei disadattati. Ma bisogna fare del nostro meglio per farli crescere bene, come quando in gravidanza assumevamo l'acido folico, per prevenire la "spina bifida".
I bambini hanno nette percezioni, già nel grembo materno. L'idea, che se piangono non si devono prendere in braccio "perché si abituano alle braccia", è un luogo comune.
Le "abitudini" arrivano dopo i 6 mesi, fino ad allora è tutto AMORE. Non è un caso che studi recenti, riabilitano il co-sleeping, (dormire nel lettone) e i migliori pediatri sostengono la scelta dell'allattamento a richiesta. Il volere educare i bambini inquadrandoli come soldati, già dai primi giorni di vita, non solo é antisociale, perché una generazione cresciuta senza il rispetto dei suoi ritmi di crescita può essere inevitabilmente compromessa, ma è un comportamento al di fuori delle più elementari regole umane e naturali.
Poi è anche vero che per molte donne, tornare a lavorare subito dopo il parto sia una necessità assoluta. Ma per questo problema dovrebbe intervenire adeguatamente lo Stato e non certo con affermazioni come le sue.

Mi rendo conto che il suo lavoro le permette di lasciare la bambina, rilasciare interviste di questo tipo (di cui noi non sentivamo la necessità) e tornare con comodo da sua figlia. Ma ci sono lavori che richiedono tempi e una fatica fisica e mentale che lei non conosce. Tempo che sarebbe inevitabilmente tolto ad un neonato che ha bisogno di una mamma "fresca", che gli dedichi la massima attenzione.

Noi donne infatti, se spesso per necessità ci comportiamo come Wonder Woman, poi siamo colpite da sindrome di sovra affaticamento.E non è vero che è importante la qualità e non la quantità:
- perché la qualità del tempo di una mamma da pochi giorni, che rientra nel tritacarne della routine quotidiana, aggiungendo il carico della gestione di un neonato, può essere compromessa.
- perché un bambino non dovrebbe scegliere tra qualità e quantità, almeno nei primi mesi, dovrebbe disporre di entrambe le cose.
Per non parlare poi del fatto, che se un genitore non può permettersi qualcuno che tenga il bambino nella propria casa, nel corso degli spostamenti, lo espone, con un bagaglio immunologico ancora carente, alle intemperie o alle inevitabili possibilità di contagio presenti in un nido. Infatti, è scientificamente provato che i bambini, che vanno al Nido troppo presto, o che non vengono allattati al seno, sono più soggetti ad ammalarsi, con danno economico sia per le famiglie che per il sistema sanitario.
Poi per carità, si può obiettare, che ci sono bambini che si ammalano anche in casa, o come succede anche ai bambini allattati al seno, ma è come dire ad un medico, che giacché si è avuto un nonno fumatore campato 100 anni, non è vero che il fumo fa male.
Bisogna dunque incentivare i comportamenti da genitore virtuoso, anche con la consapevolezza che i bambini non sono funzioni matematiche, ma si può fare molto, per favorire una crescita armoniosa, già dalla prima infanzia, se non addirittura durante la gravidanza.

E allora le domando Ministro, di svolgere il suo ruolo importante istituzionale con maggiore serietà, cercando di evitare affermazioni fuori luogo come questa, o come quella secondo cui "studiare non è poi così importante", prendendo Renzo Bossi come esempio.

Si dovrebbe impegnare di più nell'analisi dei problemi, per evitare valutazioni errate e posizioni dannose per lei, per gli altri e per il Paese.
Perché forse qualcuno potrebbe aver pensato che tutto sommato il suo era un ministero poco importante, che se guidato da un giovane ministro senza competenze specifiche, "non poteva arrecare grossi danni", soprattutto obbedendo ciecamente ai dettami del Tesoro, ma lei con la sua presunzione di voler parlare di cose che non conosce, sta contribuendo a minare il futuro di un'intera generazione.

Un'ultima cosa, lei che di privilegi se ne intende bene, essendo un politico, la usi con maggiore pudore questa parola.

05-05-10 Rosalinda Gianguzzi


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Re: Re:
.pisicchio., 02/07/2010 15.12:

ma quanto saccente è sta donna?

mammamia riesce a farmi stare simpatica la Gelmini!!!

padagoga...educatrice...lezioni di diritto...











io penso che qsta donna voglia sottolineare che perlomeno lei è competente nell' ambito in cui ha numerose specializzazioni a differenza della Gelmini che dice di avere una laurea in legge(cosa di cui fortemente dubito, dato che dalla sua bocca escono affermazioni tali da far capire che nn sà una mazza di diritto )
[Modificato da cucciolottastupenda 02/07/2010 15:23]
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Re: Re:
.pisicchio., 02/07/2010 15.12:

ma quanto saccente è sta donna?

mammamia riesce a farmi stare simpatica la Gelmini!!!

padagoga...educatrice...lezioni di diritto...












quoto pisicchio


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cucciolottastupenda, 02/07/2010 15.22:



io penso che qsta donna voglia sottolineare che perlomeno lei è competente nell' ambito in cui ha numerose specializzazioni a differenza della Gelmini che dice di avere una laurea in legge(cosa di cui fortemente dubito, dato che dalla sua bocca escono affermazioni tali da far capire che nn sà una mazza di diritto )




Se MariaStella Gelmini per passare l'esame di stato si è vista costretta di rifugiarsi a Catanzaro...
probabilmente la sua carriera universitaria è stata alquanto lacunosa,
ma tant'è [SM=x43606]


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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02/07/2010 17:01
 
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lezioni di modestia credo che alcuni di noi non ne possano proprio dare (io in primis).. in ogni caso rispondere nel merito è sempre più utile..ma a volte quando non si sa cosa rispondere meglio prendersela con la persona. (fallacia time)
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02/07/2010 17:05
 
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La gelmini è una grandissima testa di c....o!Ma la signora pure non scherza...a dare dell'ignorante e dell'incompetente ad un'altra persona,non è che si faccia una grandissima figura!
Vabbè...pensiero mio..



For you I was a flame....love, is a losing game....


Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
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Re:
MARTINA.SANNINO83, 02/07/2010 17:05:

La gelmini è una grandissima testa di c....o!Ma la signora pure non scherza...a dare dell'ignorante e dell'incompetente ad un'altra persona,non è che si faccia una grandissima figura!
Vabbè...pensiero mio..




...anche quando lo è?




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02/07/2010 17:30
 
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Re:
giusperito, 02/07/2010 17:01:

lezioni di modestia credo che alcuni di noi non ne possano proprio dare (io in primis).. in ogni caso rispondere nel merito è sempre più utile..ma a volte quando non si sa cosa rispondere meglio prendersela con la persona. (fallacia time)




ma che ti aspetti... in un Paese in cui più dei contenuti si nota se li esponi in maniera simpatica o antipatica...




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Re:
MARTINA.SANNINO83, 02/07/2010 17.05:

La gelmini è una grandissima testa di c....o!Ma la signora pure non scherza...a dare dell'ignorante e dell'incompetente ad un'altra persona,non è che si faccia una grandissima figura!
Vabbè...pensiero mio..



a parte che trovo più che civile il modo in cui si è espressa l'autrice della lettera, quindi questa magra figura nn la vedo; e poi scusami, dire che la Gelmini non abbia "competenze specifiche" correlate con il suo ministero è offendere o dire la verità?




----------------------------------------------------------------------------
...perchè col tempo cambia tutto, lo sai, e cambiamo anche noi...
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02/07/2010 18:24
 
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Re: Re:
Selkis, 02/07/2010 17.30:




ma che ti aspetti... in un Paese in cui più dei contenuti si nota se li esponi in maniera simpatica o antipatica...




[SM=x43601]
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02/07/2010 18:30
 
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Re:
giusperito, 02/07/2010 17.01:

lezioni di modestia credo che alcuni di noi non ne possano proprio dare (io in primis).. in ogni caso rispondere nel merito è sempre più utile..ma a volte quando non si sa cosa rispondere meglio prendersela con la persona. (fallacia time)




Il mio intervento voleva essere utile invece.

A gente così suggerirei di prendere un'aspettativa dal lavoro per il troppo livore e le troppe frustrazioni accumulate!

Anche io odio la Gelmini perchè ha sostenuto l'esame a Catanzaro...ma quando è troppo è troppo. La lettera è un cumulo di insulti...per piacere...
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02/07/2010 18:42
 
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Re:
Etrusco, 02/07/2010 16.50:




Se MariaStella Gelmini per passare l'esame di stato si è vista costretta di rifugiarsi a Catanzaro...
probabilmente la sua carriera universitaria è stata alquanto lacunosa,
ma tant'è [SM=x43606]





Laureati.
Fai 2 anni di pratica.
Vai a fare l'esame da avvocato.
Lotta con altri 3mila sfigati.
Attendi 10 mesi per sapere i risultati degli scritti.
Attendi altri 4 mesi per sostenere l'orale.
Supera l'orale (se lo fai a Napoli la cosa è quasi automatica, a Milano e a Brescia assolutamente no).


Dopo aver fatto tutte queste non scriverai quello che hai scritto.
Non è stata "costretta"...ha fatto semplicemente la furba...come molti italiani che scelgono la strada più breve e facile.

Solo che poi ha scelto di fare il ministro...e si è permessa di parlare di meritocrazia.... ed è giusto che le si faccia un culo così su questa storia. Anzi, in un paese diverso avrebbe dovuto dare le dimissioni.

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02/07/2010 18:46
 
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e poi spiegatemi una cosa.....perchè una donna DOVREBBE OBBLIGATORIAMENTE astenersi dal lavorare dopo il parto????
chi l'ha detto???
E' UN PRIVILEGIO CHE LA SIGNORA LO VOGLIA O NO...
e la Gelmini non vuole usufruirne....problemi???
i figli crescono senza amore e blablabla....la signora(mittente della lettera) è anche capace di decidere come debbano andare cresciuti i figli della gelmini????
MA PER FAVOREEEE
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02/07/2010 18:50
 
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nient [SM=x52003]
[Modificato da °Paranoid Android° 02/07/2010 18:54]




----------------------------------------------------------------------------
...perchè col tempo cambia tutto, lo sai, e cambiamo anche noi...
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02/07/2010 18:53
 
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ragazzi non giudico nè la gelmini nè l'autrice del testo, perchè non conosco nessuna delle due, ma quello che è evidente invece è questo...le donne che non ricoprono la carica di ministro hanno molteplici difficoltà nel trovare asili pubblici dove mandare i loro figli....
e non tutte sono fortunate nel potersi permettere in caso non ci fossero i posti in quello pubblico, quello privato.....
siamo su due pianeti differenti la gelmini non potrà mai capire le vere esigenze delle donne che lavorano.......e che non hanno il suo stipendio.....
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02/07/2010 19:44
 
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Re:
Pata1991, 02/07/2010 18:46:

e poi spiegatemi una cosa.....perchè una donna DOVREBBE OBBLIGATORIAMENTE astenersi dal lavorare dopo il parto????
chi l'ha detto???
E' UN PRIVILEGIO CHE LA SIGNORA LO VOGLIA O NO...
e la Gelmini non vuole usufruirne....problemi???
i figli crescono senza amore e blablabla....la signora(mittente della lettera) è anche capace di decidere come debbano andare cresciuti i figli della gelmini????
MA PER FAVOREEEE




privilegio? si chiama DIRITTO




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02/07/2010 19:56
 
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Re: Re:
°Paranoid Android°, 02/07/2010 17.47:



a parte che trovo più che civile il modo in cui si è espressa l'autrice della lettera, quindi questa magra figura nn la vedo; e poi scusami, dire che la Gelmini non abbia "competenze specifiche" correlate con il suo ministero è offendere o dire la verità?




In più una giurista che definisce un diritto privilegio è alquanto ridicola.
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