nando85, 05/12/2011 01.17:
La mia stizza nel leggerti, invece, nasce dal fatto che tu voglia far passare i notai come paladini e depositari del diritto, mentre in realtà il 99,99% di coloro che si accingono a fare pratica notarile nella speranza di diventare notai, lo fanno solo ed esclusivamente per un motivo:
I SOLDI.
Ho amici praticanti notai che hanno l'onestà di dirlo.
Idem per uno di loro che dopo anni di studi e sacrifici è riuscito a diventare notaio e si è trasferito nel nord Italia.
Tutti hanno quest'onestà intellettuale.
Tu stai parlando da 4 pagine di teorie, teorie e teorie, omettendo il nocciolo della questione.
I SOLDI.
Se il notaio mediamente guadagna troppo, c'è un sistema deviato che tutela i loro privilegi.
Per me non si diventa notai se lo si fa solo per quello.
Ho già detto come la penso sul numero dei notai, non solo e non tanto per evitare eccessive concentrazioni economiche, ma proprio perchè insufficienti allo svolgimento del servizio,
.... liberalizzare tout court assolutamente no!
Lo studio notarile, è una “azienda” con costi altissimi, perchè garantire una serie di risultati (segretezza in alcuni casi, conservazione a mezzo della stampa, inoltro di comunicazioni, pubblicità legale tempestiva) occorrono molti strumenti, risorse umane e materiali che non si può non avere.
Per questo, pensare di dividere il lavoro per il quadruplo dei notai sarebbe improponibile.
Non converrebbe a nessuno fare questo lavoro per guadagnare quanto un impiegato pubblico, anche di alto livello. Il notaio è bravo quando dice “no”: e per dire no deve essere in condizione di farlo. Colui che deve aver paura della fine del mese o comunque avere un guadagno impiegatizio, tenderà a dire sì a qualsiasi cosa, pur di avere di più(e si è visto con l'avvocatura non è liberalizzata ma ce ne sono troppi, c'è "saturazione del mercato" e pur di guadagnare si è disposti a tutto)