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Evasione fiscale

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2011 20:21
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27/09/2011 19:02
 
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Re:
nekonika, 27/09/2011 18.57:

Napulitanboy:


"Ma certo che mi viene un moto d'animo... e che mi viene da dire "......"
Come te sono più che convinto che, finché si resti in questo pantano politico, possiamo pure recuperare tutti i soldi delle evasioni, tanto... continueremo a vivere in un contesto sociale pessimo con servizi pessimi o assenti del tutto. Però non condivido i tentativi di "giustificazione" dell'evasione... tutto qui"
--------------------------------------------------------------------------------------------------------


A parte che quoto tutto quello che hai detto. Però , secondo me, è chiara a tutti la necessità di uscire dal pantano politico in cui ci troviamo per attuare una politica seria di lotta all'evasione, corruzione e sprechi della politica. E' il presupposto di ogni discorso che non voglia essere solo critico ma anche costruttivo.






E soprattutto realistico....
[Modificato da nekonika 27/09/2011 19:03]
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
napulitanboy, 27/09/2011 18.50:








Mi ha fatto piacere leggerti. Ti rinnovo la mia stima e rilancio con: andiamoci a prendere una birra insieme una di queste sere.

Credo che arriviamo quasi alle stesse conclusioni, sebbene abbiamo delle diversità di impostazione.

Non concordo sul ritenere società di diritti un sistema che in alcuni casi viola costantemente i principi fondamentali ed i diritti inviolabili. Può avvenire tranquillamente che all'interno di uno Stato di diritto avvenga una violazione assoluta dei diritti. Nelle costituzioni flessibili si enunciavano diritti e si facevano le elezioni, ma il giudizio di Marx era perfetto e calzante. Ora nelle costituzioni rigide secondo me non è cambiato poi molto (lascio stare per questioni di tempo il pippone... salvo per te non sia determinante e allora argomento). Il vero problema secondo me sta nell'equilibro tra i poteri e nel concreto assetto del sistema.
Senza dilungarmi ti faccio un esempio pratico: le carceri italiane. Ti sembra che oggi il carcere, le norme penali e la vita carceraria siano degne di uno Stato di diritto? Mi dirai che senza carceri c'è l'anarchia, ma l'ingiustizia può essere di Stato? può essere normale che un carcerato viva in 2 mq? che si vada in carcere in attesa di giudizio per i poveri cristi? che per qualche grammo di erba si vada in carcere? che si venga picchiati? Insomma a me questa visione della giustizia non appartiene. E' per questo che dico che le leggi anche se prodotte da un sistema come il nostro non necessariamente sono giuste e da rispettare... quando si tratta di norme penali, il mancato rispetto è sanzionato con le pene ed è illegale, ma anche forme di protesta come lo sciopero fiscale o altre forme non violente possono essere considerate illegali (o possono diventarlo ad libitum della maggioranza... tu mi dirai ma c'è la corte costituzionale.. ed io ti dirò che non mi pare sufficiente e che soprattutto non è una garanzia perché:
1) basta un B. qualunque per portarsi a cena i giudici
2) ci sono sentenze aberranti come quella famosa dell'adulterio femminile diverso e più grave di quello maschile)

Insomma nel rispetto delle libertà e dei diritti di chi non la pensa come noi è legittimo violare la legge ingiusta...
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27/09/2011 19:22
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
giusperito, 27/09/2011 19.10:




Mi ha fatto piacere leggerti. Ti rinnovo la mia stima e rilancio con: andiamoci a prendere una birra insieme una di queste sere.

Credo che arriviamo quasi alle stesse conclusioni, sebbene abbiamo delle diversità di impostazione.

Non concordo sul ritenere società di diritti un sistema che in alcuni casi viola costantemente i principi fondamentali ed i diritti inviolabili. Può avvenire tranquillamente che all'interno di uno Stato di diritto avvenga una violazione assoluta dei diritti. Nelle costituzioni flessibili si enunciavano diritti e si facevano le elezioni, ma il giudizio di Marx era perfetto e calzante. Ora nelle costituzioni rigide secondo me non è cambiato poi molto (lascio stare per questioni di tempo il pippone... salvo per te non sia determinante e allora argomento). Il vero problema secondo me sta nell'equilibro tra i poteri e nel concreto assetto del sistema.
Senza dilungarmi ti faccio un esempio pratico: le carceri italiane. Ti sembra che oggi il carcere, le norme penali e la vita carceraria siano degne di uno Stato di diritto? Mi dirai che senza carceri c'è l'anarchia, ma l'ingiustizia può essere di Stato? può essere normale che un carcerato viva in 2 mq? che si vada in carcere in attesa di giudizio per i poveri cristi? che per qualche grammo di erba si vada in carcere? che si venga picchiati? Insomma a me questa visione della giustizia non appartiene. E' per questo che dico che le leggi anche se prodotte da un sistema come il nostro non necessariamente sono giuste e da rispettare... quando si tratta di norme penali, il mancato rispetto è sanzionato con le pene ed è illegale, ma anche forme di protesta come lo sciopero fiscale o altre forme non violente possono essere considerate illegali (o possono diventarlo ad libitum della maggioranza... tu mi dirai ma c'è la corte costituzionale.. ed io ti dirò che non mi pare sufficiente e che soprattutto non è una garanzia perché:
1) basta un B. qualunque per portarsi a cena i giudici
2) ci sono sentenze aberranti come quella famosa dell'adulterio femminile diverso e più grave di quello maschile)

Insomma nel rispetto delle libertà e dei diritti di chi non la pensa come noi è legittimo violare la legge ingiusta...




Giusperito, ho letto te e lui e non mi sembra proprio....
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27/09/2011 19:31
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
nekonika, 27/09/2011 18.47:




1-Ma dov'è che sbaglio con te?!?! [SM=x43619] [SM=x43619] [SM=x43619]
Ho specificato che non è realtà: ho immaginato cosa si sarebbe potuto fare se si fosse combattuta l'evasione.....
Non so davvero come spiegarti.
Ho detto: facciamo finta, immaginiamo che il Governo attui una vera politica di lotta all'evasione e che dunque rientri il capitale evaso. Con questo tesoretto si potrebbe abbassare la pressione fiscale, ecc, ecc.....


Ma credi che sia rimbambita?! Che mentre dico: gli operai con questa pressioni muiono di fame e che Berlusconi ed il suo governo non ha mai fatto nulla per combattere davvero l'evasione poi dica che è tutto a posto: sono stati recuperati i soldi dell'evasione e gli operai godono di un abbassamento delle tasse...



2-Io quindi dico: con i soldi sottratti all'evasione il governo potrebbe abbassare la pressione fiscale(senza utilizzarli per i servizi...) e con la lotta agli sprechi e alla corruzione che si dovrebbe attuare contemporaneamente si potrebbero recuperare soldi da investire in servizi diventati più efficienti...
Ecco.




Neko era un esempio... prendevo in considerazione le due eventualità visto che la tua frase era equivoca.


Ti ho detto anche perché il tuo discorso non regge. Te lo spiego con un altro esempio:
Dal 2001 la pressione fiscale è cresciuta, sono aumentate le risorse del fisco e nel 2010 sono stati recuperati ben 11 miliardi di evaso. Tutte le statistiche parlano di un aumento della repressione fiscale (equitalia ha funzionato una bomba, salvo poi vedere quanto abbia agito legalmente e quanto il recuperato sia davvero dovuto, ma per questo si sa dobbiamo aspettare almeno 10 anni di processi).
Ora se le risorse del fisco sono aumentate, secondo il tuo modello le tasse dovevano scendere ed invece sono aumentate ancora, perché parallelamente è aumentato il debito pubblico. Ora l'aumento del debito pubblico non si spiega con il miglioramento dei servizi e quindi si spiega con il magna magna. Da questo discorso si evince che pur aumentando la la repressione (sono due facce della stessa medaglia) le tasse non diminuiscono ed i servizi non migliorano. Ci sono centinaia di evidenze che lo dimostrano.
Se le cose andassero come dici tu, avremo 150 miliardi di tasse regalata a B. e co. per i loro affari. Pensa una parte di questi soldi verrebbe usata per fare il ponte sullo stretto di messina (ricordo si parlasse di 40 miliardi), tempo fa si parlava della banca del mezzogiorno (100 miliardi) sotto la guida di Tremonti, cioè lo stesso che controllava Finmeccanica e la Finanza e Milanese... insomma neko questi 150 miliardi non servirebbero ad abbassare le tasse, perché questa classe politica almeno da 20 anni per non andare troppo indietro non l'hai mai fatto. Un altro esempio è la patrimoniale di Amato nel 1992... più di così non so che dirti... poi se la tua è una speranza, è pure condivisibile che i ricchi paghino le tasse per diminuirle al ceto medio e basso (addirittura potrei essere d'accordo), ma non va così nella realtà e non andrà così.

Poi credo tu faccia un errore, permettimi. Le tasse non sono solo quelle sul reddito, anzi quelle incidono solo in parte. Gli ultimi studi parlano di una pressione fiscale su ogni cittadino pari al 52%. Ora se prendi un insegnante le sue tasse sul reddito sono del 27%. Per arrivare al 52% significa che paga in modo indiretto almeno un altro 25% di tasse che incidono sul suo reddito (tali tasse sono le accise sulla benzina, l'iva sui consumi, l'università, etc...). Ora questo restante 25% può essere evaso da chiunque. Quando l'idraulico ti dice 100 euro senza fattura e non 121, non sta evadendo solo lui, ma anche tu. E allora posso capire bene che tu dica voglio la fattura, ma significa che quei 21 € gravano sul tuo reddito. Inoltre anche le tasse sul reddito di qualsiasi libero professionista viene traslato sul consumatore. In pratica senza evasione fiscale quella pressione al 52% salirebbe ancora ed inciderebbe ancora di più sul reddito. Ora se tu arrivi a fine mese, puoi pretendere senza porti problemi il pagamento delle tasse. Se non arrivi a fine mese, risparmiare 200-300 di tasse dagli altri è una manna...
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27/09/2011 19:36
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
giusperito, 27/09/2011 19.31:




Neko era un esempio... prendevo in considerazione le due eventualità visto che la tua frase era equivoca.


Ti ho detto anche perché il tuo discorso non regge. Te lo spiego con un altro esempio:
Dal 2001 la pressione fiscale è cresciuta, sono aumentate le risorse del fisco e nel 2010 sono stati recuperati ben 11 miliardi di evaso. Tutte le statistiche parlano di un aumento della repressione fiscale (equitalia ha funzionato una bomba, salvo poi vedere quanto abbia agito legalmente e quanto il recuperato sia davvero dovuto, ma per questo si sa dobbiamo aspettare almeno 10 anni di processi).
Ora se le risorse del fisco sono aumentate, secondo il tuo modello le tasse dovevano scendere ed invece sono aumentate ancora, perché parallelamente è aumentato il debito pubblico. Ora l'aumento del debito pubblico non si spiega con il miglioramento dei servizi e quindi si spiega con il magna magna. Da questo discorso si evince che pur aumentando la la repressione (sono due facce della stessa medaglia) le tasse non diminuiscono ed i servizi non migliorano. Ci sono centinaia di evidenze che lo dimostrano.
Se le cose andassero come dici tu, avremo 150 miliardi di tasse regalata a B. e co. per i loro affari. Pensa una parte di questi soldi verrebbe usata per fare il ponte sullo stretto di messina (ricordo si parlasse di 40 miliardi), tempo fa si parlava della banca del mezzogiorno (100 miliardi) sotto la guida di Tremonti, cioè lo stesso che controllava Finmeccanica e la Finanza e Milanese... insomma neko questi 150 miliardi non servirebbero ad abbassare le tasse, perché questa classe politica almeno da 20 anni per non andare troppo indietro non l'hai mai fatto. Un altro esempio è la patrimoniale di Amato nel 1992... più di così non so che dirti... poi se la tua è una speranza, è pure condivisibile che i ricchi paghino le tasse per diminuirle al ceto medio e basso (addirittura potrei essere d'accordo), ma non va così nella realtà e non andrà così.

Poi credo tu faccia un errore, permettimi. Le tasse non sono solo quelle sul reddito, anzi quelle incidono solo in parte. Gli ultimi studi parlano di una pressione fiscale su ogni cittadino pari al 52%. Ora se prendi un insegnante le sue tasse sul reddito sono del 27%. Per arrivare al 52% significa che paga in modo indiretto almeno un altro 25% di tasse che incidono sul suo reddito (tali tasse sono le accise sulla benzina, l'iva sui consumi, l'università, etc...). Ora questo restante 25% può essere evaso da chiunque. Quando l'idraulico ti dice 100 euro senza fattura e non 121, non sta evadendo solo lui, ma anche tu. E allora posso capire bene che tu dica voglio la fattura, ma significa che quei 21 € gravano sul tuo reddito. Inoltre anche le tasse sul reddito di qualsiasi libero professionista viene traslato sul consumatore. In pratica senza evasione fiscale quella pressione al 52% salirebbe ancora ed inciderebbe ancora di più sul reddito. Ora se tu arrivi a fine mese, puoi pretendere senza porti problemi il pagamento delle tasse. Se non arrivi a fine mese, risparmiare 200-300 di tasse dagli altri è una manna...



Ma si tratta di scelte politiche: in passato è successo questo ma in futuro, grazie anche alla crisi che ha evidenziato molti problemi( soprattutto gli sprechi , l'inettitudine e la corruzione della classe dirigente), nulla toglie che le scelte potrebbero essere quelle che dico io.
Un radicale cambiamento di rotta è indispensabile altrimenti è inutile di parlare di qualunque cosa.
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27/09/2011 19:37
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
nekonika, 27/09/2011 19.22:




Giusperito, ho letto te e lui e non mi sembra proprio....





Sono d'accordo... tuttavia la disuguaglianza non nasce anche dalle possibilità di evadere, ma dal ritorno in servizi. Ti faccio un esempio, so che tu puoi capire il senso del ragionamento senza deviare dal nocciolo:
X soggetto contribuisce al servizio Y con un importo pari a Z.. a causa dell'incidenza della cifra Z è costretto a tenersi quel servizio Y pena non avrebbe nulla in cambio (nel concreto penso ai fondi pensione.. visto che paghi Z per la previdenza non hai i soldi per sceglierti la previdenza che preferisci e ritieni più credibile).
Ora prendiamo un soggetto X1 che contribuisce al servizio Y con un importo pari a Z1 > Z.. Tale soggetto è costretto a causa della tipologia di mercato a ricevere lo stesso servizio Y del soggetto X pur contribuendo di più. Ora anche questa è una disuguaglianza che è giustificabile laddove Y sia un servizio valido per tutti e che non è giustificabile laddove Y non lo sia. Non è giustificabile per due ordini di ragioni:
1) il soggetto X è vittima della sua condizione economica
2) il soggetto X1 può e vuole richiedere un servizio Y1 migliore che ha dei costi maggiori di Y, ma tuttavia è costretto a contribuire ad un servizio di cui non si serve. In pratica questo soggetto si trova a pagare Y+Y1, quindi altro che progressività ma furto... se dovesse accontentarsi solo di Y si troverebbe a subire un furto perché paga tanto un servizio scadente (motivo per cui poi si esce dal mercato o non si sviluppano competenze... vedi il sistema universitario)

Diciamo che, a mio avviso, la diseguaglianza nasce in un momento precedente rispetto a quello che individui tu, però insomma, le conclusioni alle quali arriviamo sono più o meno simili, dunque mi pare superfluo dibattere sul punto.

Qua stai dicendo una vaccata, scusa il termine ma è proprio una vaccata. Farò parte anche delle schiera degli ottusi superuomini, però ti stimo troppo per non dirti che stai dicendo una vaccata. Secondo questo tuo ragionamento uccidere un nazista e fare guerriglia urbana contro i fascisti è barbarie? Gandhi e Mandela sono stati in carcere e non hanno rispettato la legge e le sentenze dei giudici...Le norme ingiuste non vanno rispettate, assolutamente non vanno rispettate... le norme ingiuste vanno violate! Metti gente come Salvo D'acquisto per il tuo ragionamento sarebbero dei fuorilegge... Prendi gente come Washington, Benjamin e co. questi hanno organizzato una guerra per liberarsi dall'ingiustizia.
Ma da quando una sentenza ed una legge è diventata più importante dei principi e delle idee? Da quando una persona di sinistra come te può dire che le norme ingiuste vanno rispettate? Rimpiango Marx e la sua sovrastruttura. Pensa Cicerone costretto all'esilio da una legge retroattiva e ad personam... La vogliamo finire con questo porgi l'altra guancia? La legge ingiusta non va rispettata. Non scherziamo. Ma soprattutto da quando i diritti degli oppressori sono uguali a quelli degli oppressi? Dai Nap ti prego almeno tu non cadere in questo assurdo legalismo formalista.


Chiarisco: "ottuso e superuomo" era riferito a chi nell'altro topic interpretava il mio discorso sulla giustezza di un sistema fiscale che individuasse i suv o le successioni come base imponibile, come un discorso di "assoluta necessità" di tassazione delle stesse. Il mio discorso era differente, ed ho dovuto precisare.

Ora, in una società di diritto(e di diritti) non ci si può permettere il ragionamento che tu hai delineato. D'Acquisto, Washington,Gandhi, Mandela: hai menzionato situazioni storico-sociali particolari. Gius, si era in dittatura e/o sottomissione in ognuno di quei casi. Se ognuno di noi volesse agire di testa propria contra legem, perché si ritenga ingiusta una norma o per qualsiasi altra ragione, sarebbe il caos. Laddove si richiedesse - perché oppressi da un sistema sociale e politico che si rivelasse non più democratico ma dittatoriale - una spinta ideologica che vada oltre la legge, sta sicuro che questo sarebbe ben al di sopra, per ciò che mi riguarda, del "legalismo formalista".


Tieni presente che tuo padre paga tasse per 4000€ (giusto?) e in tasca gli arriva al netto da tutte le spese X... Possiamo immaginare che lo stesso X al netto vada al commerciante che tra le altre cose non ha le stesse garanzie e gli stessi ammortizzatori sociali di tuo padre?
Il commerciante ha spese che il dipendente pubblico non ha. Tolte tutte le spese che ho elencato in un post di qualche pagina fa, ha diritto ad intascare gli stessi soldi di tuo padre? Oppure a quel valore X deve poi sottrarre tutte le spese?


Qua il discorso è un pò tendenzioso...mica ritengo che il negoziante debba morir di fame oppresso dalle tasse se non vende? Il negoziante ha tutto il diritto di arrivare ad X(ove X lo si intenda come una somma minima di sussistenza che assumiamo utile (ed idonea) ad un commerciante per provvedere alle esigenze sue e della sua famiglia e sopperire alla mancanza di garanzie e la differenza di ammortizzatori sociali rispetto ad un dipendente d'azienda). Naturalmente il diritto è quello di ottenere X al netto di tutte le spese che hai elencato in precedenza... altrimenti non è più X ma Y, una somma inferiore. Ora lasciando stare mio padre, che essendo stato un dirigente guadagnava molto sopra la media, ritengo che se non evadendo un commerciante, ottiene X (che questi sia una "putechella" od un megastore), l'evasione abbia un ché di doloso... perché sostanzialmente " non ti serve per campare " ma per fottere gli altri nella logica del "io sono più furbo di te".


Si ma questo discorso regge sempre sulla base della condizione che la tassazione sia giusta.
Laddove la tassazione serve a foraggiare la classe politica (come penso di aver chiaramente ed abbondantemente dimostrato) non vedo perché si debbano pagare le tasse.. ribadisco che se tutti sono vittima di ingiustizia il comportamento ingiusto non diventa giusto...
Evadere le tasse\fare uno sciopero fiscale significa far diminuire le risorse per la politica a quel punto i politici dovrebbero decidere tra tagliare i servizi e far succedere la rivoluzione oppure tagliare i magna magna... solo così può sorgere una nuova classe dirigente responsabile... altrimenti paghiamo tasse per far mangiare tarantini e co.
Non ti viene un moto d'animo che dice i miei soldi non te li voglio più dare? Ti parlo da figlio di dipendenti..

Ma certo che mi viene un moto d'animo... e che mi viene da dire "......"
Come te sono più che convinto
che, finché si resti in questo pantano politico, possiamo pure recuperare tutti i soldi delle evasioni, tanto... continueremo a vivere in un contesto sociale pessimo con servizi pessimi o assenti del tutto. Però non condivido i tentativi di "giustificazione" dell'evasione... tutto qui



Questo è il post di risposta di Nap.. In grassetto (tranne il primo) i punti in cui lui dice di essere d'accordo con me..
In rosso l'unico punto di dissenso (e perciò dicevo quasi)...
Mo' te la devi prendere con Nap se lui (ripeto le parti in grassetto sono le sue) è d'accordo.. [SM=x43665]

A me sembra che tu pur di non essere d'accordo con me, daresti ragione al "diavolo"...
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27/09/2011 19:40
 
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Gius: tutti e due siete d'accordo che le cose non vanno bene ma diverse sono le considerazioni sull' evasione( anzi opposte: per nap nessuno è giustificato ad evadere, per te tutti tranne il notaio) che è poi l'oggetto del topic e quello per cui ci confrontiamo da 5 pagg.......
Nap ha detto quello che sto dicendo dall'inizio: l'evasione è essa stessa illegalità ed ineguaglianza e dunque non è giustificabile e soprattutto non è uno strumento di lotta sociale- in quanto è un privilegio..
[Modificato da nekonika 27/09/2011 19:44]
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27/09/2011 19:43
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
nekonika, 27/09/2011 19.36:



Ma si tratta di scelte politiche: in passato è successo questo ma in futuro, grazie anche alla crisi che ha evidenziato molti problemi( soprattutto gli sprechi , l'inettitudine e la corruzione della classe dirigente), nulla toglie che le scelte potrebbero essere quelle che dico io.
Un radicale cambiamento di rotta è indispensabile altrimenti è inutile di parlare di qualunque cosa.




Ah quindi la tua è una pia speranza, un'illusione.. okok allora me lo auguro anch'io...
tuttavia la crisi ha evidenziato molti problemi, ma soprattutto che la nostra classe dirigente è terrorista visto che pur di non fare una riforma seria hanno fatto schizzare di 100 punti lo spread.
Al momento le evidenze danno ragione a me e a Paperino.. potevamo arrivarci 3 pagine fa... in ogni caso il cambiamento di rotta indispensabile non avverrà per opera della virtù e dello spirito santo... Ergo il tuo nulla toglie (argomento molto debole) dovrebbe quindi superare:
1) l'attuale classe politica
2) le fila di educati da questa classe politica
3) le analisi di tendenza per le quali se in un momento X le cose vanno così nel momento X+1 andranno così. Purtroppo è una di quelle cose che gli economisti studiano quotidianamente. In pratica, facendo un esempio, se un'azienda è in rosso oggi, sarà prevedibile che si ritroverà in rosso anche domani. Succede anche con i buoni propositi. Mio nonno diceva: il vino fa fare i buoni propositi, i buoni propositi fanno andare in paradiso...
Insomma sperare che le conseguenze cambino è fantasia puerile se non cambiano le cause da cui originano. Ora nulla toglie che domani Gesù bambino faccia rinsavire questa classe politica (cdx e csx, nazionale e locale), ma sai nel mondo delle cose pratiche alla fine vincono sempre gli altri. E' un po' come augurarsi di vincere il superenalotto. Nulla toglie che domani possa vincere al superenalotto, ma anche se nulla toglie è preferibile evitare di comprare il suv e la casa a posilippo
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Re:
nekonika, 27/09/2011 19.40:

Gius: tutti e due siete d'accordo che le cose non vanno bene ma diverse sono le considerazioni sull' evasione( anzi opposte: per nap nessuno è giustificato ad evadere, per te tutti tranne il notaio) che è poi l'oggetto del topic e quello per cui ci confrontiamo da 5 pagg.......
Nap ha detto quello che sto dicendo dall'inizio: l'evasione è essa stessa illegalità ed ineguaglianza.




Aspettiamo che nap faccia interpretazione autentica.. per ora mi limito a riscontrare che lui stesso ha sottolineato punti di accordo, mentre tu dicevi che non è così...
Ora visto che tu dici che hai letto me e lui e che non trovi punti d'accordo (cito da te), dovresti prendertela con lui che non capisce ciò che scrivo io e non ha cognizione di ciò che scrive lui...
Mi sembra un tantino eccessivo pretendere di sapere tu per noi se siamo d'accordo.

però questa è polemica inutile
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27/09/2011 19:52
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
giusperito, 27/09/2011 19.43:




Ah quindi la tua è una pia speranza, un'illusione.. okok allora me lo auguro anch'io...
tuttavia la crisi ha evidenziato molti problemi, ma soprattutto che la nostra classe dirigente è terrorista visto che pur di non fare una riforma seria hanno fatto schizzare di 100 punti lo spread.
Al momento le evidenze danno ragione a me e a Paperino.. potevamo arrivarci 3 pagine fa... in ogni caso il cambiamento di rotta indispensabile non avverrà per opera della virtù e dello spirito santo... Ergo il tuo nulla toglie (argomento molto debole) dovrebbe quindi superare:
1) l'attuale classe politica
2) le fila di educati da questa classe politica
3) le analisi di tendenza per le quali se in un momento X le cose vanno così nel momento X+1 andranno così. Purtroppo è una di quelle cose che gli economisti studiano quotidianamente. In pratica, facendo un esempio, se un'azienda è in rosso oggi, sarà prevedibile che si ritroverà in rosso anche domani. Succede anche con i buoni propositi. Mio nonno diceva: il vino fa fare i buoni propositi, i buoni propositi fanno andare in paradiso...
Insomma sperare che le conseguenze cambino è fantasia puerile se non cambiano le cause da cui originano. Ora nulla toglie che domani Gesù bambino faccia rinsavire questa classe politica (cdx e csx, nazionale e locale), ma sai nel mondo delle cose pratiche alla fine vincono sempre gli altri. E' un po' come augurarsi di vincere il superenalotto. Nulla toglie che domani possa vincere al superenalotto, ma anche se nulla toglie è preferibile evitare di comprare il suv e la casa a posilippo



Ma allora che parliamo a fare?! Se tutto deve rimanere così concorderai che è inutile e puerile pure parlare di un taglio della spesa pubblica e della possibilità di attuare liberalizzazioni perchè in passato non è mai successo. Parlare di liberismo in Italia è inutile...parlare di una riduzione del debito pubblico poi: pura fantascienza.
E' inutile scrivere nella sezione cultura e attualità....è inutile scrivere di politica....scriviamo di creme per capelli( senza offesa eh?! per gli altri topic....che seguo in incognita).
[Modificato da nekonika 27/09/2011 19:56]
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Re: Re:
giusperito, 27/09/2011 19.47:




Aspettiamo che nap faccia interpretazione autentica.. per ora mi limito a riscontrare che lui stesso ha sottolineato punti di accordo, mentre tu dicevi che non è così...
Ora visto che tu dici che hai letto me e lui e che non trovi punti d'accordo (cito da te), dovresti prendertela con lui che non capisce ciò che scrivo io e non ha cognizione di ciò che scrive lui...
Mi sembra un tantino eccessivo pretendere di sapere tu per noi se siamo d'accordo.

però questa è polemica inutile




Infatti, inutile: ho espresso una mia opinione, da quello che ho letto mi sembrava foste su due posizioni differenti.....aspettiamo l'interpretazione di Nap [SM=x2633832]
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nekonika, 27/09/2011 19.52:



Ma allora che parliamo a fare?! Se tutto deve rimanere così concorderai che è inutile e puerile pure parlare di un taglio della spesa pubblica e della possibilità di attuare liberalizzazioni perchè in passato non è mai successo. Parlare di liberismo in Italia è inutile...parlare di una riduzione del debito pubblico poi: pura fantascienza.
E' inutile scrivere nella sezione cultura e attualità....è inutile scrivere di politica....scriviamo di creme per capelli( senza offesa eh?! per gli altri topic....che seguo in incognita).




Infatti sperare che questa classe politica faccia le liberalizzazione è assurdo... sono il primo a dire che B. è socialista.
C'è una diversità di fondo. Proporre un comportamento discontinuo può avere senso, ma proporre lo stesso comportamento sperando che produca risultati diversi è puerile.
Ti faccio un altro esempio:
Voglio risolvere il problema debito pubblico e crescita:
Propongo di vendere la Rai ed il patrimonio statale.
Propongo di aumentare le tasse e di fare la patrimoniale.

nel primo caso propongo un comportamento nuovo. Non necessariamente giusto, ma discontinuo. Nel secondo caso propongo di continuare ad operare come si è sempre fatto e come da sempre non ha funzionato... spero sia chiara la netta differenza.
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27/09/2011 21:16
 
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Re:
giusperito, 27/09/2011 20.30:




Infatti sperare che questa classe politica faccia le liberalizzazione è assurdo... sono il primo a dire che B. è socialista.
C'è una diversità di fondo. Proporre un comportamento discontinuo può avere senso, ma proporre lo stesso comportamento sperando che produca risultati diversi è puerile.
Ti faccio un altro esempio:
Voglio risolvere il problema debito pubblico e crescita:
Propongo di vendere la Rai ed il patrimonio statale.
Propongo di aumentare le tasse e di fare la patrimoniale.

nel primo caso propongo un comportamento nuovo. Non necessariamente giusto, ma discontinuo. Nel secondo caso propongo di continuare ad operare come si è sempre fatto e come da sempre non ha funzionato... spero sia chiara la netta differenza.



Per me la differenza non sussiste....
Per es.: i soldi ricavati dalla vendita della RAI e del patrimonio immobiliare dello Stato sarebbero sicuramente utilizzati per sprechi e corruzione allo stato dei fatti. Nessuna misura innovativa sarebbe indenne da questo ragionamento che secondo me è fallace perchè blocca ogni possibilità- non solo la lotta all'evasione...-.
E poi,nel proporre un finalmente serio intervento per combattere evasione e sprechi, si richiede una forte discontinuità ed innovazione( non si è mai attuato).


[Modificato da nekonika 27/09/2011 21:20]
27/09/2011 22:09
 
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Ecco perché ti sbagli:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/17/per-aumentare-la-credibilita-cacciamo-il-governo/151818/

Vendere la Rai significa diminuire le posizioni di vantaggio... la discontinuità sta in questo... in un atteggiamento diverso nei confronti della gestione del potere e del denaro...
Aumentare le tasse significa continuare a ragionare nel senso di togliere agli italiani per mangiare loro...
Diverso il discorso di vendere la Rai oppure di liberalizzare le professioni, perché significa incidere sulla struttura, cioè sulle rendite di posizione e sulle organizzazioni di potere.

Mettiamo venga venduta Finmeccanica.. Tarantini non può chiedere più l'appalto.. semplice semplice.. è in questo la discontinuità. Inoltre e non è poco si tratta di misure non recessive e che non tocca nemmeno per un centesimo traslato le tasche degli italiani.. e non mi pare poco..
Poi non mischiare le carte intervento serio contro l'evasione è una cosa, intervento serio contro sprechi è un'altra...

Altro esempio pratico:
tagliare le province è un intervento discontinuo.. perché oltre a produrre una riduzione della spesa, non tocca le tasche di nessuno e diminuisce le posizioni di potere...

Spero di essere stato chiaro...
Anche perché continuare a prelevare dalle tasche degli italiani è comunque ingiusto e in certi contesti insostenibile. Se tutti facessero la fattura, il costo della vita schizzerebbe..


firmato badoglio (giusperito)
[Modificato da Comtesse Mercedes 27/09/2011 22:10]
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mi piacete perchè siete agguerriti proprio [SM=x43668]
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da noisefromamerika.org
Il linguaggio orwelliano nasce ben prima di Orwell. Ad esempio la Chiesa chiamava indulgenze i tentativi (infruttuosi) di corrompere un’autorità posta molto in alto e dai vasti poteri. Nella contemporanea apoteosi orwelliana di utilizzatori finali, cene eleganti, compagni che sbagliano, amici bisognosi, signorine di madrelingua, deputati responsabili, bene del Paese, libere elezioni et similia, la definizione di tassa patrimoniale si fa strada nella hit parade del bispensiero, ma senza scalarne le vette. Conscio di commettere uno psicoreato in questo post provo a lanciare un sasso contro il vetro blindato del neocollettivismo oligarchico.

Tassa patrimoniale è una definizione brillante. Marketing politico allo stato puro, efficace e suadente. Non a caso è stata riportata in auge dalla mantide del craxismo (in arte il Dott. Sottile), rilanciata da un banchiere per grazia partitica a nome Modiano, e abbracciata da un altro con fremiti politici come Profumo, facendo poi abboccare all'amo dell’ineluttabile extrema ratio un arco trasversale di sindacalisti, giornalisti ed economisti. Sandro ha dimostrato in questo post e in quest'altro, la malafede o l'ignoranza di chi sbraita sulle "diseguaglianze". Un altro contributo collettivo recente l'hanno fornito Alberto, Michele e Sandro.

La cosa divertente è che in Italia quasi tutti sono convinti che il patrimonio, per definizione, appartenga a qualcun altro. La casa dove rientrano la sera (e su cui pagano il mutuo), la macchina che guidano, il conto in banca, l’orto lasciato dal nonno e la quota nel negozio non vi ricadono. Sono immuni dalle mondizie della politica fiscale, secondo la percezione dei teleminzolati. Nessuno si considera un possidente. La grancassa sulla tassa trae ispirazione dallo slogan orwelliano “L’ignoranza è forza”. E infatti nella lotta si è arruolato Warren Buffett (ignorando che il saggio di Omaha parlava di imposte sul reddito).

Per scardinare la rassegnazione (persino Oscar Giannino non vede alterantive alla resa) bisogna finirla di stare al gioco semantico truccato. Cominciamo a chiamare quest' ancora di salvezza finanziaria del regime con il suo nome vero: ESPROPRIO DEL RISPARMIO PRIVATO. Tanto per cominciare si chiarisce il concetto e poi si apre la strada a delle scoperte interessanti, come l’articolo Art. 47 della Costituzione il cui primo comma recita (e non si tratta di una commedia):

La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.
In un paese dove al primo stormir di fronda si invoca la Costituzione, soprattutto da parte dei maggiori sponsor dell’esproprio, va gridato che il patrimonio è frutto del risparmio, anzi è IL RISPARMIO. Per cui, a meno che non si dimostri per vie legali che è stato acquisito illegalmente, la Costituzione lo tutela “senza se e senza ma” in tutte le sue forme: conti bancari, immobili, titoli di stato, azioni, gioielleria, ecc. Una volta pagate le imposte sul reddito, quello che rimane è intoccabile. Inviolabile come il diritto all'uguaglianza. Così come si tutelano i diritti dei lavoratori, vanno tutelati i diritti dei risparmiatori, che, en passant, in buona misura sono gli stessi lavoratori di cui sopra.

È importante qui riconoscere che il termine "risparmio" può avere una connotazione ambigua perché alcuni (tra cui gli economisti) fanno riferimento alle definizioni della contabilità nazionale e lo intendono come flusso (quello che non consumo in un certo periodo di tempo), mentre altri (tra cui alcuni giornalisti un po' ignoranti e il ministro dell'economia più ignorante che ci sia in Italia in questo momento) fanno riferimento al linguaggio comune e intendono il risparmio come stock (il valore accumulato e capitalizzato di quello che non ho consumato durante in passato). Emblematica la Giornata Mondiale del Risparmio che si celebra il il 31 ottobre: questa si riferisce al risparmio accumulato (lo stock), non a quello dell'anno in corso (il flusso). La Banca d'Italia per evitare questa ambiguità parla nelle sue pubblicazioni di "flussi di risparmio" (vedasi a pagina 7 qui).

Cosa intendevano i "padri costituenti" italiani? Il flusso o lo stock? Nella nostra Costituzione il senso è abbastanza chiaro. Infatti non c'è alcuna indicazione nella giurisprudenza costituzionale di un'interpretazione in linea con l'accezione della contabilità nazionale. Tutto lascia pensare, insomma, che negli anni 40 del 1900 i "padri costituenti" scriverssero "risparmio" avendo in mente lo stock. Il contrario sarebbe illogico vista la lettera dell'art. 47: significherebbe che la tutela è limitata all'ammontare risparmiato nell'anno in corso, ma non si applicherebbe a quello accumulato negli anni precedenti.

Il problema dell’ordinamento giuridico italiano è che un diritto costituzionale (a meno che il Presidente della Repubblica rifiuti di firmare la legge per manifesta incostituzionalità) si può far valere solo sollevando un’eccezione in Tribunale. Allora, per far capire che all’esproprio a cui si aggrappa la casta politico-sindacale non ci si rassegnerà, bisognerebbe organizzare un’azione di disubbidienza civile.

Ecco quindi la proposta. Basterebbe che un numero congruo di contribuenti già da ora si impegni a versare un euro in meno di quanto preteso nella legge di esproprio, di autodenunciarsi per la violazione e poi sollevare l’eccezione di incostituzionalità. Se lo fa un individuo isolato sarebbe facile per la casta esercitare pressioni su un guidice, senza nemmeno bisogno di un Bisignani, per respingere l’eccezione. Se lo fanno in migliaia almeno una delle eccezioni di incostituzionalità verrebbe accolta. Un missile legale a testata multipla, di cui basta una sola che vada a bersaglio.

La sola minaccia di un’azione del genere costituirebbe un deterrente all’esproprio perché i mercati sconterebbero il rischio di una sentenza favorevole mettendo comunque in dubbio la stabilità dei conti pubblici. E il contenzioso terrebbe alta la tensione dell’opinione pubblica evitando che subìto il latrocinio, ognuno si metta l’animo in pace. Io mi impegno sin da ora ad essere il primo ad autodenunciarsi. C’e’ qualche avvocato tra i lettori disposto ad assistermi? E disposto a mettere una bustina di thé nel plico contenente i documenti legali? Sperando che i Giudici della Consulta non manchino di cogliere il sostrato amerikano del messaggio.

Collegamenti con altri articoli: patrimoniale risparmio tasse
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28/09/2011 00:08
 
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Molto più semplicemente io parto dall'assunto che, la pressione fiscale attuale impedisce a molte persone di svolgere serenamente un'attività commerciale in proprio, senza la preoccupazione per domani.

Ora, l'evasione è in linea di principio una scorrettezza nei confronti di chi invece paga le tasse(oltre a creare diseguaglianze, laddove ci sia chi non può evadere perché materialmente impedito)

Nel mio post precedente ho però detto che l'evasione va comunque valutata CASO PER CASO. Quando l'evasione è dolosa - cioè quando è dettata unicamente dal "io sono più furbo di te e ti fotto" - non vedo alcuna differenza(a dispetto di chi - mi pare il papero - invece, la constatava e l'ha più volte ribadita) tra piccolo e medio imprenditore e grande imprenditore. Non sono, infatti, le dimensioni o le qualità delle imprese a fare da discrimine.

Se, invece, si è NECESSARIAMENTE portati ad evadere perché non si riesce ad arrivare a fine mese con ciò che si guadagna(e sempre partendo dalla considerazione di cui sopra - cioè l'alto carico fiscale - )riesco, ma solo moralmente, giustificarla.
De Andrè diceva "C'hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane, ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame "

Ebbene, il discorso a questo punto è molto complesso, perché sconfina nella morale... e a quest'ora mi si chiede troppo... [SM=x43668]



Ehm... chi ha vinto? [SM=g9242]



Ps: Giusp, ci sono per la birra, anzi... considerando che la stima è reciproca, ne sarei più che felice( e naturalmente SOLO se pago io) [SM=x43805]
[Modificato da napulitanboy 28/09/2011 00:08]


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28/09/2011 15:25
 
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minchia quanto scrivete [SM=x43830]


mi avete fatto passare la voglia di leggere [SM=x43630]
 "...E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell'aria.
Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte,
chiudi gli occhi e cercami.
Ci si parla.
Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio..."
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Re:
napulitanboy, 28/09/2011 00.08:

Molto più semplicemente io parto dall'assunto che, la pressione fiscale attuale impedisce a molte persone di svolgere serenamente un'attività commerciale in proprio, senza la preoccupazione per domani.

Ora, l'evasione è in linea di principio una scorrettezza nei confronti di chi invece paga le tasse(oltre a creare diseguaglianze, laddove ci sia chi non può evadere perché materialmente impedito)

Nel mio post precedente ho però detto che l'evasione va comunque valutata CASO PER CASO. Quando l'evasione è dolosa - cioè quando è dettata unicamente dal "io sono più furbo di te e ti fotto" - non vedo alcuna differenza(a dispetto di chi - mi pare il papero - invece, la constatava e l'ha più volte ribadita) tra piccolo e medio imprenditore e grande imprenditore. Non sono, infatti, le dimensioni o le qualità delle imprese a fare da discrimine.

Se, invece, si è NECESSARIAMENTE portati ad evadere perché non si riesce ad arrivare a fine mese con ciò che si guadagna(e sempre partendo dalla considerazione di cui sopra - cioè l'alto carico fiscale - )riesco, ma solo moralmente, giustificarla.
De Andrè diceva "C'hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane, ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame "

Ebbene, il discorso a questo punto è molto complesso, perché sconfina nella morale... e a quest'ora mi si chiede troppo... [SM=x43668]



Ehm... chi ha vinto? [SM=g9242]



Ps: Giusp, ci sono per la birra, anzi... considerando che la stima è reciproca, ne sarei più che felice( e naturalmente SOLO se pago io) [SM=x43805]




E ce lo dovevi dire tu.....cmq io [SM=x43604]
Per giusperito: [SM=g9242]
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28/09/2011 15:59
 
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Re:

Ps: Giusp, ci sono per la birra, anzi... considerando che la stima è reciproca, ne sarei più che felice( e naturalmente SOLO se pago io) [SM=x43805]



Io non ho capito se si faranno fare o meno lo scontrino [SM=x43826]
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