trixam, 27/01/2011 15.34:
Guarda è forte la tentazione di dire che lo conosco, quindi preferisco evitarlo.
Però giusto per spiegarlo, diciamo che capisco le persone che lo ammirano. L'immagine del sindaco sceriffo mutuato dalla mitologia leghista fa presa, soprattutto in persone come te che non stando da quella parte lo hanno votato alle regionali, se non ho capito male. Non c'è nemmeno dubbio che salerno negli ultimi quindici anni abbia fatto dei progressi enormi su cui De luca ha dei meriti, il piano traffico che ha ridisegnato la città è stata certamente una opera meritoria. Ma dietro questo c'è poca roba. Il potere di De luca deriva dal suo patto di sangue con i palazzinari d'assalto, anche quelli napoletani perché a Salerno non disprezziamo nessuno.
E se alcune opere realizzate sono state meritorie, altre sono delle follie che sono servite solo ad alimentare il solito circolo politica-affari ecc. L'amministrazione è una guerra tra bande in cui de luca si destreggia spesso ricorrendo ad amicizie più che sospette.
Le municipalizzate e il porto sono gestite con metodi da far west.
Non ne parliamo poi dei centri commerciali e di tutto il sottobosco che si portano dietro per le licenze e company.
Insomma de luca è profondamente berlusconiano e ha trasformato salerno in una città berlusconiana, dove senza il suo assenso è impossibile fare qualsiasi cosa. L'iniziativa privata è stata sequestrata dal protagonismo del sindaco che deve mettere il suo marchio ovunque. Prendiamo la raccolta differenziata, De luca si è appropriato del merito del primato di salerno nel campo.
Ma mai come in questo campo di meriti ne aveva pochi, perchè la raccolta differenziata a salerno partì più di dieci anni fa grazie ai comitati civici la cui parola d'ordine era "non facciamo come a napoli". Comitati che per anni si sono adoperati quartiere per quartiere nell'indifferenza totale della politica e quando andavano al comune per chiedere gli aiuti nella raccolta si sentivano rispondere il classico: "nè ma ch' cazz'vulit"?
Poi una mattina lo sceriffo si è svegliato e ha scoperto che la differenziata andava fatta e in 30 giorni secondo lui convinse la città a mettersi a norma e arrivare al 57%.
Ecco se avessi voluto questo modello di governo avrei votato qualche volta per silvio originale in tutti questi anni, invece di accontentarmi della sua copia in scala ridotta.
Poi ti dirò, salerno è sempre stata una città viva culturalmente, forse la più viva nel meridione. Noi salernitani abbiamo una nostra specificità ed una storia di indipendenza.
Oggi invece la città è rinchiusa in una cappa di conformismo desolante in cui si può solo cantare le lodi dello sceriffo o essere isolati.
Interessante. Ho letto con attenzione.
Le mie osservazioni sono molto più rozze e basate su una conoscenza molto più superficiale.
Se faccio il confronto con la Salerno di 15 anni fa, non posso non vedere le differenze.
Purtroppo, le stesse evidenze lapalissiane non le ha prodotte 15 anni di gestione Berlusconi. Lo so che il governo nazionale è altra cosa...però il tuo paragone perde sostanza...l'Italia non è molto diversa da 15 anni fa...almeno avesse legalizzato coerentemente la prostituzione!
Hai ragione quando dici che siamo attratti dallo sceriffo. Ma l'attrazione nasce dai risultati che - con le buone o (come parrebbe) con le cattive - ha prodotto. Anche Cofferati assumeva un piglio simile ma è stato presto accantonato dai bolognesi.
E poi...
Perchè i suoi predecessori hanno lasciato che il centro storico fosse così degradato?
Perchè i suoi predecessori non hanno avuto l'ideona di creare un sistema di parcheggi dignitoso?
Ho molto amici veneti e lombardi. Avrei non poca paura-vergogna nel portarli in giro per Napoli. Diversamente non avrei alcun timore di portarli a spasso per Salerno.