| | | | Post: 25.993 Post: 15.773 | Utente Gold | | OFFLINE |
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27/12/2007 13:42 | |
angel in the sky, 27/12/2007 13.16:
l'altro giorno una badante ucraina mi ha detto che da loro la spazzatura viene messa direttamente in un tubo che percorre tutti gli appartamenti,poi giunge in un deposito al piano terra del condominio e ,infine, il camion si reca lì a prelevarla.
Finanche l'Ucraina sta messa meglio di noi
in verità è un sistema che esiste anche in alcuni palazzi a napoli
nn è che hanno inventato granchè
solo che i palazzi ucraini sono leggermenti diversi da quelli napoletani del centro storico
_________________
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| | | | Post: 3.378 Post: 2.521 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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28/12/2007 12:53 | |
robbydam, 27/12/2007 13.42:
in verità è un sistema che esiste anche in alcuni palazzi a napoli
nn è che hanno inventato granchè
solo che i palazzi ucraini sono leggermenti diversi da quelli napoletani del centro storico
sono io ad essermi spiegata male.
Non intendevo esaltare il metodo,piuttosto mettere l'accento sul fatto che in Ucraina un sistema per levare di mezzo l'immondizia lo hanno trovato(vecchio o nuovo,ma almeno c'è),mentre noi qui non riusciamo a realizzarne uno.
E nel frattempo loro ci sfottono pure
Martin Niemoller :
Quando i nazisti vennero per i comunisti, | Io restai in silenzio; | Non ero comunista. || Quando rinchiusero i socialdemocratici, | Rimasi in silenzio; | Non ero un socialdemocratico. || Quando vennero per i sindacalisti, | Io non feci sentire la mia voce; | Non ero un sindacalista. || Quando vennero per gli ebrei, | Rimasi in silenzio; | Non ero un ebreo. || Quando vennero per me,
Non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.
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02/01/2008 19:19 | |
auahuahauahauahauh! che popolo di merda... -.- |
| | | | Post: 26.007 Post: 15.787 | Utente Gold | | OFFLINE |
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02/01/2008 19:22 | |
angel in the sky, 28/12/2007 12.53:
sono io ad essermi spiegata male.
Non intendevo esaltare il metodo,piuttosto mettere l'accento sul fatto che in Ucraina un sistema per levare di mezzo l'immondizia lo hanno trovato(vecchio o nuovo,ma almeno c'è),mentre noi qui non riusciamo a realizzarne uno.
E nel frattempo loro ci sfottono pure
possono sempre tornare in ucraini a fare i pezzenti quali sono e sempre saranno _________________
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| | | | Post: 20.255 Post: 15.442 | Utente Gold | | OFFLINE |
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03/01/2008 02:06 | |
angel in the sky, 28/12/2007 12.53:
sono io ad essermi spiegata male.
Non intendevo esaltare il metodo,piuttosto mettere l'accento sul fatto che in Ucraina un sistema per levare di mezzo l'immondizia lo hanno trovato(vecchio o nuovo,ma almeno c'è),mentre noi qui non riusciamo a realizzarne uno.
E nel frattempo loro ci sfottono pure
noi abbiamo cambiato un altro commissario, dopo Pansa....che entro questo scorso dicembre doveva chiudere l'emergenza.....
ora qst'altro la deve chiudere entro novembre 2008...
fra poco arriva qualcuno e dice che è ancora colpa di bassolino...
...Kusovme
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| | | | Post: 60 Post: 60 | Utente Junior | | OFFLINE |
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03/01/2008 10:21 | |
Invece di considerare le indiscutibili responsabilità di chi ha gestito finora un'emergenza che è oramai diventata normalità quello che mi stupisce è che in questa regione ognuno in modo pilatesco se ne lava le mani.
Ognuno di noi si lamenta per i cumuli di rifiuti sotto casa, ma guai a pensare di portare le ecoballe vicino a casa nostra! Scattano fiere proteste, si portano i bambini per le strade, si difende un agricoltura che non basterebbe a sfamare nemmeno il quartiere dove è insediata. Si difendono a spada tratta le "bellezze paesaggistiche" di terre devastate dall'abusivismo edilizio, potete costruirci qualsiasi orribile centro commerciale ma guai a voi se pensate di mettere degli impianti per rifiuti. Insomma, come hanno ben sintetizzato gli inglesi con l'acrostico NIMB, l'emergenza rifiuti ci riguarda solo se non ci pulite le strade. Se volete stoccare i rifiuti passate al paese accanto.
E nel frattempo penso a Venezia che un termovalizzatore a 8 (dico otto, non 80 o 40, 8 come la distanza tra Posillipo e il Centro Storico) dal campanile di Piazza San Marco, a Vienna che riscalda le case (e gli inverni viennesi sono belli rigidi...) bruciando la sua spazzatura. Penso ad una raccolta differenziata che non ha mai superato il 10% in Campania soprattutto perchè ci si "scoccia" a dividere i rifiuti, ma chi me lo fa fare, tanto non riciclano, è tutto un magna magna e poi la campana sta lontana.
Allora, pensando male dato che raramente si sbaglia, mi vien da dire che quest'emergenza esisterà fin quando "il sistema" non avrà avuto modo di organizzarsi per sfruttare economicamente i rifiuti come ha fatto fino a 10 anni fa. Solo allora tutto si sbloccherà, i cantieri funzioneranno velocemente, non ci saranno più picchetti o blocchi stradali, e avremo la nostra bella "normalità" di una strada pulita dalla camorra.
P.S. Al primo che dirà "Tanto tu vivi a Napoli, la monnezza sotto casa tua non la porteranno mai perciò parli così": vivo a due chilometri da una centrale elettrica a ciclo combinato che ogni due settimane passa al carbone facendo emissioni di fumo che si vedono (penso) da tutta Napoli. Io mi prendo la mia quota di solidarietà per far funzionare questo paese. Vorrei che anche altri abbiano lo stesso coraggio. |
| | | | Post: 8.048 Post: 4.366 | Utente Master | | OFFLINE |
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03/01/2008 10:30 | |
ma il problema della munnezza nn è solo politico è del sistema , o' sistema sta in guerra con tutti anche con la politica e allora i picchetti ecc...
il fatto è che nn bisognerebbe levare la spazzattura ma il sistema che poi è la vera munnezza di questa citta'..
ccmq a napoli-napoli , tranne i giorni di grave emergenza nn c'è poi tutta sta munnezzqa , la rititrano sempre (tranne i giorni famosi)
I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)
Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...
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| | | | Post: 4.656 Post: 4.538 | Utente Master | | OFFLINE |
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03/01/2008 10:37 | |
XAureliano83X, 03/01/2008 10.21:
Invece di considerare le indiscutibili responsabilità di chi ha gestito finora un'emergenza che è oramai diventata normalità quello che mi stupisce è che in questa regione ognuno in modo pilatesco se ne lava le mani.
Ognuno di noi si lamenta per i cumuli di rifiuti sotto casa, ma guai a pensare di portare le ecoballe vicino a casa nostra! Scattano fiere proteste, si portano i bambini per le strade, si difende un agricoltura che non basterebbe a sfamare nemmeno il quartiere dove è insediata. Si difendono a spada tratta le "bellezze paesaggistiche" di terre devastate dall'abusivismo edilizio, potete costruirci qualsiasi orribile centro commerciale ma guai a voi se pensate di mettere degli impianti per rifiuti. Insomma, come hanno ben sintetizzato gli inglesi con l'acrostico NIMB, l'emergenza rifiuti ci riguarda solo se non ci pulite le strade. Se volete stoccare i rifiuti passate al paese accanto.
E nel frattempo penso a Venezia che un termovalizzatore a 8 (dico otto, non 80 o 40, 8 come la distanza tra Posillipo e il Centro Storico) dal campanile di Piazza San Marco, a Vienna che riscalda le case (e gli inverni viennesi sono belli rigidi...) bruciando la sua spazzatura. Penso ad una raccolta differenziata che non ha mai superato il 10% in Campania soprattutto perchè ci si "scoccia" a dividere i rifiuti, ma chi me lo fa fare, tanto non riciclano, è tutto un magna magna e poi la campana sta lontana.
Allora, pensando male dato che raramente si sbaglia, mi vien da dire che quest'emergenza esisterà fin quando "il sistema" non avrà avuto modo di organizzarsi per sfruttare economicamente i rifiuti come ha fatto fino a 10 anni fa. Solo allora tutto si sbloccherà, i cantieri funzioneranno velocemente, non ci saranno più picchetti o blocchi stradali, e avremo la nostra bella "normalità" di una strada pulita dalla camorra.
P.S. Al primo che dirà "Tanto tu vivi a Napoli, la monnezza sotto casa tua non la porteranno mai perciò parli così": vivo a due chilometri da una centrale elettrica a ciclo combinato che ogni due settimane passa al carbone facendo emissioni di fumo che si vedono (penso) da tutta Napoli. Io mi prendo la mia quota di solidarietà per far funzionare questo paese. Vorrei che anche altri abbiano lo stesso coraggio.
Non basta il forte senso di solidarietà.
Fai riferimenti ma dai l'impressione di parlare per sentito dire.
Le ecoballe e l'inceneritore non ce le facciamo mancare da queste parti. Le prime sono ben visibili e non le smuove nessuno, il secondo è fermo per inadeguamento tecnologico. Ti farà ridere ma è così: seppur di nuova costruzione, l'inceneritore non risponde agli attuali standard richiesti.
Agricoltura che non basta a sfamare nemmeno un quartiere? Lo dici tu.
La zona alla quale ti riferisci (quella tra acerra, caivano e marcianise) negli anni d'oro era la più fertile e produttiva di tutta la Campania: pensa che ancora oggi, con un tasso di diossina 250 volte superiore al limite massimo consentito, le suddette terre producono prodotti che finiscono sulle tavole di milioni di ignari acquirenti di tutta italia, non solo di napoli e provincia).
Il vero prob. è sempre lo stesso: la mentalità delle persone.
Non vogliono la munnezza sotto casa, se ce l'hanno la bruciano, ma al contempo guai a parlare di inceneritore e raccolta differenziata.
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| | | | Post: 61 Post: 61 | Utente Junior | | OFFLINE |
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03/01/2008 11:04 | |
lorepc, 03/01/2008 10.37:
Non basta il forte senso di solidarietà.
Fai riferimenti ma dai l'impressione di parlare per sentito dire.
Le ecoballe e l'inceneritore non ce le facciamo mancare da queste parti. Le prime sono ben visibili e non le smuove nessuno, il secondo è fermo per inadeguamento tecnologico. Ti farà ridere ma è così: seppur di nuova costruzione, l'inceneritore non risponde agli attuali standard richiesti.
Agricoltura che non basta a sfamare nemmeno un quartiere? Lo dici tu.
La zona alla quale ti riferisci (quella tra acerra, caivano e marcianise) negli anni d'oro era la più fertile e produttiva di tutta la Campania: pensa che ancora oggi, con un tasso di diossina 250 volte superiore al limite massimo consentito, le suddette terre producono prodotti che finiscono sulle tavole di milioni di ignari acquirenti di tutta italia, non solo di napoli e provincia).
Il vero prob. è sempre lo stesso: la mentalità delle persone.
Non vogliono la munnezza sotto casa, se ce l'hanno la bruciano, ma al contempo guai a parlare di inceneritore e raccolta differenziata.
Mi permetto di correggerti, solo per dimostrarti che non parlo per sentito dire:
La costruzione dell'inceneritore è ferma per sequestro giudiziario, in funzione dell'inchiesta che coinvolge anche Bassolino, e non solo per l'adeguamento tecnologico che è possibile comunque realizzare su una struttura in costruzione. Conosco molto bene il problema della diossina nell'entroterra acerrano e la tristemente famosa storia del pastore che si è ritrovato un gregge con valori 250 volte superiori al limite consentito a cui tu fai riferimento. Però questa situazione non si è creata con rifiuti "legali", ma con le discariche abusive della camorra realizzate spesso con la complicità dei proprietari dei terreni, con la Montefibre e con la cosiddetta "Fabbrica re' l'oss.". La zona a cui fai riferimento (non a caso denominata insieme a parte dell'agro casertano dai romani Campania Felix) ha oramai da anni abbandonato la sua vocazione agricola sostituendola con la costruzione di megaimpianti commerciali, interporti ed edilizia abitativa a basso costo sul cui devastante impatto ambientale ben pochi sindaci all'epoca della loro costruzione hanno avuto da ridire, benedicendoli anzi come "imperdibili occasioni di sviluppo". La disperata situazione ambientale non può quindi richiamarsi all'attuale inceneritore, tra l'altro come hai giustamente fatto notare non ancora funzionante, e non mi pare che possa peggiorare la situazione. Anzi, sarebbe stato forse più utile richiedere come condizione imprescindibile per la sua costruzione che tutti i vantaggi economici creati dall'inceneritore fossero poi concentrati sulla bonifica di un territorio così martoriato. Non mi pare sia stata scelta questa strada.
In riferimento alle ecoballe pensavo fosse chiaro che mi riferivo all'attuale situazione creatasi a Pianura, e negli altri paesi dell'entroterra campano che non permettono l'apertura di discariche neanche in zone molto lontane da centri abitati. Conosco bene la situazione dei siti di stoccaggio dalle tue parti: l'immenso stormo di gabbiani che si è creato sul sito di stoccaggio di Caivano è stato uno spettacolo che dimenticherò molto difficilmente.
Non potevo naturalmente specificare tutto questo nel mio intervento precedente, altrimenti avrei creato un post illegibile. Ti ringrazio per avermene dato l'opportunità.
Mi pare però che concordiamo sul punto fondamentale: il problema è la mentalità delle persone. Cercare sempre le responsabilità dall'alto, lamentarsi della "munnezza" e della sua pericolosità ambientale e poi bruciarla con rischi gravissimi per la salute. [Modificato da XAureliano83X 03/01/2008 11:05] |
| | | | Post: 4.657 Post: 4.539 | Utente Master | | OFFLINE |
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03/01/2008 11:12 | |
XAureliano83X, 03/01/2008 11.04:
Mi permetto di correggerti, solo per dimostrarti che non parlo per sentito dire:
La costruzione dell'inceneritore è ferma per sequestro giudiziario, in funzione dell'inchiesta che coinvolge anche Bassolino, e non solo per l'adeguamento tecnologico che è possibile comunque realizzare su una struttura in costruzione. Conosco molto bene il problema della diossina nell'entroterra acerrano e la tristemente famosa storia del pastore che si è ritrovato un gregge con valori 250 volte superiori al limite consentito a cui tu fai riferimento. Però questa situazione non si è creata con rifiuti "legali", ma con le discariche abusive della camorra realizzate spesso con la complicità dei proprietari dei terreni, con la Montefibre e con la cosiddetta "Fabbrica re' l'oss.". La zona a cui fai riferimento (non a caso denominata insieme a parte dell'agro casertano dai romani Campania Felix) ha oramai da anni abbandonato la sua vocazione agricola sostituendola con la costruzione di megaimpianti commerciali, interporti ed edilizia abitativa a basso costo sul cui devastante impatto ambientale ben pochi sindaci all'epoca della loro costruzione hanno avuto da ridire, benedicendoli anzi come "imperdibili occasioni di sviluppo". La disperata situazione ambientale non può quindi richiamarsi all'attuale inceneritore, tra l'altro come hai giustamente fatto notare non ancora funzionante, e non mi pare che possa peggiorare la situazione. Anzi, sarebbe stato forse più utile richiedere come condizione imprescindibile per la sua costruzione che tutti i vantaggi economici creati dall'inceneritore fossero poi concentrati sulla bonifica di un territorio così martoriato. Non mi pare sia stata scelta questa strada.
In riferimento alle ecoballe pensavo fosse chiaro che mi riferivo all'attuale situazione creatasi a Pianura, e negli altri paesi dell'entroterra campano che non permettono l'apertura di discariche neanche in zone molto lontane da centri abitati. Conosco bene la situazione dei siti di stoccaggio dalle tue parti: l'immenso stormo di gabbiani che si è creato sul sito di stoccaggio di Caivano è stato uno spettacolo che dimenticherò molto difficilmente.
Non potevo naturalmente specificare tutto questo nel mio intervento precedente, altrimenti avrei creato un post illegibile. Ti ringrazio per avermene dato l'opportunità.
Mi pare però che concordiamo sul punto fondamentale: il problema è la mentalità delle persone. Cercare sempre le responsabilità dall'alto, lamentarsi della "munnezza" e della sua pericolosità ambientale e poi bruciarla con rischi gravissimi per la salute.
Perfetto. Nulla da eccepire, anzi
Sono prevenuto, purtroppo, perchè spesso e volentieri c'è chi parla solo per sentito dire (non è il tuo caso come hai dimostrato).
E' un problema di mentalità dei governati (popolo) e anche di chi governa... Quando si innescano determinati giochi di potere si pensa all'interesse proprio e non quello collettivo.
Ci sarebbero pagine e pagine di 'vergogna' da mostrare... ma lasciamo perdere, non è questa la sede adatta. | |
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| | | | Post: 26.011 Post: 15.791 | Utente Gold | | OFFLINE |
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03/01/2008 12:04 | |
kusovme, 03/01/2008 2.06:
noi abbiamo cambiato un altro commissario, dopo Pansa....che entro questo scorso dicembre doveva chiudere l'emergenza.....
ora qst'altro la deve chiudere entro novembre 2008...
fra poco arriva qualcuno e dice che è ancora colpa di bassolino...
la colpa è nostra che facciamo troppa munnezza _________________
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| | | | Post: 224 Post: 224 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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03/01/2008 13:33 | |
kusovme, 03/01/2008 2.06:
fra poco arriva qualcuno e dice che è ancora colpa di bassolino...
francamente è difficile dire il contrario... |
| | | | Post: 26.013 Post: 15.793 | Utente Gold | | OFFLINE |
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03/01/2008 13:37 | |
Il governatore Antonio Bassolino non può appellarsi al principio di separazione tra attività politica e attività amministrativa per replicare all´ipotesi di truffa che gli viene contesta nell´ambito delle indagini sul ciclo dei rifiuti.
È la tesi della Procura che si sofferma a lungo sul ruolo del presidente della Regione nelle oltre 100 pagine con le quali, nei giorni scorsi, ha chiesto la misura interdittiva delle sei società, fra cui Impregilo, Fibe e Fisia, componenti dell´Associazione temporanea di imprese aggiudicataria dei contratti per lo smaltimento dei rifiuti in Campania. Il comportamento tenuto da Bassolino nella qualità di commissario straordinario, carica ricoperta fino al febbraio 2004, appare agli occhi degli inquirenti caratterizzato «da un atteggiamento radicalmente diverso da quello dovuto». Agli atti dell´indagine dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, coordinati dal procuratore aggiunto Camillo Trapuzzano, sono richiamate intercettazioni telefoniche e anche un interrogatorio nel quale si parla di un presunto interessamento di Bassolino, tramite la sua segreteria particolare, per raccomandare tre assunzioni in Fibe.
Le ordinanze. La ricostruzione della Procura, non ancora passata al vaglio del giudice, prende in esame il periodo fino al maggio 2004 e ipotizza una serie di inadempienze del contratto, come ad esempio la produzione di cdr (combustibile derivato dai rifiuti) ritenuto non a norma. La gara d´appalto, ricordano i magistrati, aveva come «obiettivo primario» l´eliminazione della situazione di emergenza nel settore dei rifiuti che si trascina sin dal 1994. Ciò nonostante, secondo gli inquirenti, molti punti dell´accordo non sarebbero stati rispettati e il commissariato straordinario avrebbe posto in essere «comportamenti assolutamente distonici rispetto ai propri doveri e alle proprie prerogative giustificandoli in quella "emergenza" che proprio il puntuale e corretto esercizio dei poteri-doveri era preordinato a fronteggiare». In altre parole, l´emergenza sarebbe stata utilizzata come paravento per la «mancata attuazione di un progetto», nato invece con l´obiettivo di eliminare proprio quella situazione.
Il commissariato, pur avendo ricevuto «comunicazioni allarmanti» dagli organi delegati per la vigilanza, si sarebbe comportato con inerzia «rispetto al comportamento manifestamente inadempiente» delle imprese oppure addirittura «mediante la redazione di provvedimenti che, lungi dal rivestire un pubblico interesse, hanno direttamente agevolato le inadempienze». Fra questi provvedimenti, vengono citate anche ordinanze firmate da Bassolino.
Attività politica e amministrativa. In due interrogatori sostenuti in Procura, il presidente della Regione si è difeso spiegando di aver sempre impostato la propria attività istituzionale su una rigida separazione fra attività politica e amministrativa. «Mi sono occupato di scelte strategiche quali ad esempio la localizzazione degli impianti», ha ricordato Bassolino, aggiungendo di aver demandato alla struttura commissariale il compito di predisporre gli atti che venivano comunque vistati da un consulente giuridico. Ma è una versione che non convince la Procura. I pm Noviello e Sirleo sono convinti che «il ruolo amministrativo imponesse a Bassolino di sovrintendere personalmente alla cura della gestione del servizio». E questo perché «ogni eventuale, scellerata, scelta di non occuparsi dei compiti affidatigli per legge lasciandoli alle determinazioni dei suoi collaboratori avrebbe avuto il senso di un consapevole abbandono dei propri doveri». Alcuni testimoni sentiti dai pm hanno affermato che Bassolino, almeno fino 2003, aveva chiesto ai suoi collaboratori di essere informato «solo delle soluzioni e non dei problemi». Tesi definita dai pm «logicamente singolare» e che in ogni caso, a giudizio degli inquirenti, non esimerebbe «Bassolino dalle sue responsabilità in termini di doloso omesso controllo e quindi di compartecipazione alla truffa».
Le intercettazioni. L´inchiesta si avvale anche di intercettazioni telefoniche. Tutti gli atti (oltre centomila pagine) sono stati depositati dopo la chiusura delle indagini. Alcuni colloqui vengono richiamati nel capitolo della richiesta di misura interdittiva per le società nel quale si fa riferimento a Bassolino. Viene citata una conversazione del maggio 2004 nella quale l´ex subcommissario Giulio Facchi (anche lui indagato nel procedimento) si lamenterebbe dell´obbligo, che gli sarebbe stato imposto da Bassolino, di redigere una relazione finale sul periodo trascorso dal governatore al vertice del commissariato perché, è il resoconto citato nell´istanza, così avrebbe dovuto «coprire 9 anni di cazzate» di Bassolino. In un´altra conversazione l´ex vicecommissario Raffaele Vanoli (a sua volta indagato) avrebbe parlato con una donna di una «cattiva gestione del commissariato» ad opera del presidente della Regione. La Procura ritiene che le intercettazioni facciano emergere «la attiva partecipazione di Bassolino alla vicenda in esame».
Le assunzioni. Uno degli indagati, l´ingegnere Salvatore Acampora, ha riferito di aver appreso da Vanoli della richiesta di assunzione in Fibe «di tre nominativi» che sarebbe stata avanzata allo stesso Vanoli «dal segretario particolare di Bassolino, tal Boffa». Il quale non è indagato. Acampora ha aggiunto di non conoscere l´esito di questa presunta richiesta. Il particolare viene valutato dai pm come conferma di una «forte contiguità tra commissario di governo e affidataria».
Le tappe del procedimento. L´istanza di interdizione delle società contiene anche la richiesta di sequestro del termovalizzatore di Acerra (impianto ancora in costruzione) e sarà esaminata dal giudice il 26 febbraio prossimo alla presenza dei difensori. Impregilo ha già replicato alle contestazioni assicurando di essere in grado di provare la piena trasparenza del proprio operato. Agli inizi di settembre i pm hanno chiuso l´inchiesta per 28 indagati (fra cui Bassolino) per i quali si attendono, nei prossimi giorni, le richieste di rinvio a giudizio o di archiviazione. Tutti hanno respinto le accuse _________________
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| | | | Post: 62 Post: 62 | Utente Junior | | OFFLINE |
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03/01/2008 13:40 | |
robbydam, 03/01/2008 13.37:
Il governatore Antonio Bassolino non può appellarsi al principio di separazione tra attività politica e attività amministrativa per replicare all´ipotesi di truffa che gli viene contesta nell´ambito delle indagini sul ciclo dei rifiuti.
È la tesi della Procura che si sofferma a lungo sul ruolo del presidente della Regione nelle oltre 100 pagine con le quali, nei giorni scorsi, ha chiesto la misura interdittiva delle sei società, fra cui Impregilo, Fibe e Fisia, componenti dell´Associazione temporanea di imprese aggiudicataria dei contratti per lo smaltimento dei rifiuti in Campania. Il comportamento tenuto da Bassolino nella qualità di commissario straordinario, carica ricoperta fino al febbraio 2004, appare agli occhi degli inquirenti caratterizzato «da un atteggiamento radicalmente diverso da quello dovuto». Agli atti dell´indagine dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, coordinati dal procuratore aggiunto Camillo Trapuzzano, sono richiamate intercettazioni telefoniche e anche un interrogatorio nel quale si parla di un presunto interessamento di Bassolino, tramite la sua segreteria particolare, per raccomandare tre assunzioni in Fibe.
Le ordinanze. La ricostruzione della Procura, non ancora passata al vaglio del giudice, prende in esame il periodo fino al maggio 2004 e ipotizza una serie di inadempienze del contratto, come ad esempio la produzione di cdr (combustibile derivato dai rifiuti) ritenuto non a norma. La gara d´appalto, ricordano i magistrati, aveva come «obiettivo primario» l´eliminazione della situazione di emergenza nel settore dei rifiuti che si trascina sin dal 1994. Ciò nonostante, secondo gli inquirenti, molti punti dell´accordo non sarebbero stati rispettati e il commissariato straordinario avrebbe posto in essere «comportamenti assolutamente distonici rispetto ai propri doveri e alle proprie prerogative giustificandoli in quella "emergenza" che proprio il puntuale e corretto esercizio dei poteri-doveri era preordinato a fronteggiare». In altre parole, l´emergenza sarebbe stata utilizzata come paravento per la «mancata attuazione di un progetto», nato invece con l´obiettivo di eliminare proprio quella situazione.
Il commissariato, pur avendo ricevuto «comunicazioni allarmanti» dagli organi delegati per la vigilanza, si sarebbe comportato con inerzia «rispetto al comportamento manifestamente inadempiente» delle imprese oppure addirittura «mediante la redazione di provvedimenti che, lungi dal rivestire un pubblico interesse, hanno direttamente agevolato le inadempienze». Fra questi provvedimenti, vengono citate anche ordinanze firmate da Bassolino.
Attività politica e amministrativa. In due interrogatori sostenuti in Procura, il presidente della Regione si è difeso spiegando di aver sempre impostato la propria attività istituzionale su una rigida separazione fra attività politica e amministrativa. «Mi sono occupato di scelte strategiche quali ad esempio la localizzazione degli impianti», ha ricordato Bassolino, aggiungendo di aver demandato alla struttura commissariale il compito di predisporre gli atti che venivano comunque vistati da un consulente giuridico. Ma è una versione che non convince la Procura. I pm Noviello e Sirleo sono convinti che «il ruolo amministrativo imponesse a Bassolino di sovrintendere personalmente alla cura della gestione del servizio». E questo perché «ogni eventuale, scellerata, scelta di non occuparsi dei compiti affidatigli per legge lasciandoli alle determinazioni dei suoi collaboratori avrebbe avuto il senso di un consapevole abbandono dei propri doveri». Alcuni testimoni sentiti dai pm hanno affermato che Bassolino, almeno fino 2003, aveva chiesto ai suoi collaboratori di essere informato «solo delle soluzioni e non dei problemi». Tesi definita dai pm «logicamente singolare» e che in ogni caso, a giudizio degli inquirenti, non esimerebbe «Bassolino dalle sue responsabilità in termini di doloso omesso controllo e quindi di compartecipazione alla truffa».
Le intercettazioni. L´inchiesta si avvale anche di intercettazioni telefoniche. Tutti gli atti (oltre centomila pagine) sono stati depositati dopo la chiusura delle indagini. Alcuni colloqui vengono richiamati nel capitolo della richiesta di misura interdittiva per le società nel quale si fa riferimento a Bassolino. Viene citata una conversazione del maggio 2004 nella quale l´ex subcommissario Giulio Facchi (anche lui indagato nel procedimento) si lamenterebbe dell´obbligo, che gli sarebbe stato imposto da Bassolino, di redigere una relazione finale sul periodo trascorso dal governatore al vertice del commissariato perché, è il resoconto citato nell´istanza, così avrebbe dovuto «coprire 9 anni di cazzate» di Bassolino. In un´altra conversazione l´ex vicecommissario Raffaele Vanoli (a sua volta indagato) avrebbe parlato con una donna di una «cattiva gestione del commissariato» ad opera del presidente della Regione. La Procura ritiene che le intercettazioni facciano emergere «la attiva partecipazione di Bassolino alla vicenda in esame».
Le assunzioni. Uno degli indagati, l´ingegnere Salvatore Acampora, ha riferito di aver appreso da Vanoli della richiesta di assunzione in Fibe «di tre nominativi» che sarebbe stata avanzata allo stesso Vanoli «dal segretario particolare di Bassolino, tal Boffa». Il quale non è indagato. Acampora ha aggiunto di non conoscere l´esito di questa presunta richiesta. Il particolare viene valutato dai pm come conferma di una «forte contiguità tra commissario di governo e affidataria».
Le tappe del procedimento. L´istanza di interdizione delle società contiene anche la richiesta di sequestro del termovalizzatore di Acerra (impianto ancora in costruzione) e sarà esaminata dal giudice il 26 febbraio prossimo alla presenza dei difensori. Impregilo ha già replicato alle contestazioni assicurando di essere in grado di provare la piena trasparenza del proprio operato. Agli inizi di settembre i pm hanno chiuso l´inchiesta per 28 indagati (fra cui Bassolino) per i quali si attendono, nei prossimi giorni, le richieste di rinvio a giudizio o di archiviazione. Tutti hanno respinto le accuse
le classiche toghe rosse.... no, aspè.... c'è qualcosa che non mi quadra...
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| | | | Post: 26.014 Post: 15.794 | Utente Gold | | OFFLINE |
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03/01/2008 14:48 | |
XAureliano83X, 03/01/2008 13.40:
le classiche toghe rosse.... no, aspè.... c'è qualcosa che non mi quadra...
certo che quando nn sapete che dire dite tutti la stessa cazzata
ma seguite un corso?
nel frattempo quando esci x strada e vedi cumuli di munnezza
quando guardi tg e leggi i giornali
sii orgoglioso del tuo voto a bassolino e sii felice di quello che hai contribuito a creare
(ora aspetto il prossimo genio che risponderà: credi che con il cdx nn sarebbe successo....affrettatevi vincerete il premio sacchettino d'oro) _________________
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| | | | Post: 63 Post: 63 | Utente Junior | | OFFLINE |
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03/01/2008 15:11 | |
robbydam, 03/01/2008 14.48:
certo che quando nn sapete che dire dite tutti la stessa cazzata
ma seguite un corso?
nel frattempo quando esci x strada e vedi cumuli di munnezza
quando guardi tg e leggi i giornali
sii orgoglioso del tuo voto a bassolino e sii felice di quello che hai contribuito a creare
(ora aspetto il prossimo genio che risponderà: credi che con il cdx nn sarebbe successo....affrettatevi vincerete il premio sacchettino d'oro)
Mi dispiace distruggere ancora una volta le tue solide certezze, ma non ho assolutamente votato Bassolino (ed ho votato alle ultime regionali). Ma quando vedo la monnezza più che alla colpa mi viene da pensare a come risolvere la situazione, perchè che sia di tizio o di caio la responsabilità ,la monnezza in mezzo alla via resta.
Mi preme solo far notare che nessun partito politico attuale può dirsi senza responsabilità e senza vergogna. L'emergenza rifiuti è iniziata con Rastrelli (che, per usare un modo di dire, è roba tua), quindi non credo che il centrodx possa usare l'emergenza rifiuti per tornaconti politici.
Sarebbe apprezzabile vedere proposte concrete per chi si candida a sostiture questa fallimentare esperienza di governo. Ma cavalcare la protesta solo per finire sui telegiornali e accreditare poi alla magistratura credibilità ad intermittenza mi sembra quanto meno poco coerente.
Di questo passo Bassolino al potere ci rimane per altri 15 anni, e mi viene da pensare forse a ragione.
[Modificato da XAureliano83X 03/01/2008 15:12] |
| | | | Post: 26.015 Post: 15.795 | Utente Gold | | OFFLINE |
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03/01/2008 15:30 | |
XAureliano83X, 03/01/2008 15.11:
Mi dispiace distruggere ancora una volta le tue solide certezze, ma non ho assolutamente votato Bassolino (ed ho votato alle ultime regionali). Ma quando vedo la monnezza più che alla colpa mi viene da pensare a come risolvere la situazione, perchè che sia di tizio o di caio la responsabilità ,la monnezza in mezzo alla via resta.
Mi preme solo far notare che nessun partito politico attuale può dirsi senza responsabilità e senza vergogna. L'emergenza rifiuti è iniziata con Rastrelli (che, per usare un modo di dire, è roba tua), quindi non credo che il centrodx possa usare l'emergenza rifiuti per tornaconti politici.
Sarebbe apprezzabile vedere proposte concrete per chi si candida a sostiture questa fallimentare esperienza di governo. Ma cavalcare la protesta solo per finire sui telegiornali e accreditare poi alla magistratura credibilità ad intermittenza mi sembra quanto meno poco coerente.
Di questo passo Bassolino al potere ci rimane per altri 15 anni, e mi viene da pensare forse a ragione.
ringraziando dio nn può (almeno ufficialmente) _________________
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| | | | Post: 64 Post: 64 | Utente Junior | | OFFLINE |
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03/01/2008 15:34 | |
robbydam, 03/01/2008 15.30:
ringraziando dio nn può (almeno ufficialmente)
De Mita, in un modo o nell'altro, è 30 anni che ce lo abbiamo tra i piedi... vuoi vedere che Bassolino è da meno? |
| | | | Post: 26.016 Post: 15.796 | Utente Gold | | OFFLINE |
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03/01/2008 15:37 | |
e cmq giusto x la cronaca la crisi rifiuti in campania è iniziata nel 2001 con l'avvento di Bassolino e cmq anche se ci fossero responsabilità (che nn ci sono) della giunta Rastrelli è penoso...vergognoso....allucinante che in 7 anni nn si sia mai trovata una soluzione e che questi "signori" siano ancora li ai propri posti senza avere manco la dignità di dimettersi
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| | | | Post: 3.342 Post: 3.329 | Utente Master | | OFFLINE |
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03/01/2008 15:47 | |
robbydam, 03/01/2008 15.37:
e cmq giusto x la cronaca la crisi rifiuti in campania è iniziata nel 2001 con l'avvento di Bassolino e cmq anche se ci fossero responsabilità (che nn ci sono) della giunta Rastrelli
è penoso...vergognoso....allucinante che in 7 anni nn si sia mai trovata una soluzione e che questi "signori" siano ancora li ai propri posti senza avere manco la dignità di dimettersi
ad onor del vero il primo stato d'emergenza fu dichiarato nel 1994
(o giù di lì) con la nomina di un relativo commissario, qualche anno
dopo i poteri passarono all'allora presidente della regione...
Rastrelli.
Lo scempio seguente imputabile a Bassolino & co. è sotto i nostri occhi
e nessuno sta provando a ridimensionarlo... quindi concordo con la
seconda parte.
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