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rissa alla facolta' di giurisprudenza

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2012 01:33
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Utente Master
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13/01/2012 23:19
 
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ragazzi, leggendo un po' di notizie sul web, ho trovato questa...



Un’aggressione agghiacciante per motivo e modalità ha avuto luogo la sera dell’11 Gennaio all’interno della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” di Napoli, presso la sede di via Marina, dove un ragazzo è stato pestato a sangue in seguito ad una rissa scoppiata per futili motivi.




Dalla ricostruzione effettuata grazie alle testimonianze oculari di numerosi studenti, il giovane Raffaele, studente di Giurisprudenza, nel tentativo di calmare gli animi durante un alterco piuttosto teso, sarebbe stato preso di mira da un gruppo di persone estranee all’Università.


I soggetti si erano introdotti nel palazzo di via Marina in seguito ad un episodio piuttosto curioso, che avrebbe visto coinvolta una signora che abita regolarmente in uno dei condomini sui quali la sede universitaria affaccia.

L’inquilina avrebbe assistito dal proprio balcone allo spettacolo offerto da una giovane coppia impegnata in effusioni particolarmente intime all’interno della Facoltà (poco frequentata di sera), attraverso le ampie finestre di cui l’edificio è interamente composto.


La signora si sarebbe recata all’interno della sede dell’Ateneo per lamentarsi dello show piccante al quale aveva involontariamente assistito, sicuramente poco degno per un luogo di cultura, ed avrebbe anche intercettato la ragazza “colpevole” del misfatto, mancando invece il compagno maschile della stessa probabilmente già andato via prima che la situazione degenerasse.


Nel tentativo di calmare gli animi della signora, il malcapitato Raffaele avrebbe cercato di fare da paciere, ma, probabilmente in seguito ad un fraintendimento, ha ricevuto la visita immediata da parte di circa 5 persone (alcuni parlano addirittura di 6) che, su presunta indicazione dell’arrabbiata signora, avrebbero cercato e picchiato selvaggiamente il ragazzo, costretto a subire inerme l’attacco del gruppo.


I testimoni parlano di ferite grottesche al volto, con evidenti traumi contusivi che hanno gonfiato e tumefatto la faccia del giovane, che sarebbe stato aggredito anche da un violento morso alla guancia destra con il quale è stata strappata parte dello strato epidermico, ed è attualmente ricoverato presso l'ospedale Loreto Mare.


Il tutto sotto gli occhi attoniti di studenti e custodi, i quali non sono riusciti ad intervenire.


Ciò che lascia sorpresi è che le telecamere della Facoltà di via Marina non fossero attive e non abbiano potuto riprendere i volti dei delinquenti, entrati indisturbati nella sede senza che nessuno si chiedesse chi fossero.

A quanto pare la guardia giurata solitamente in servizio non sarebbe stata presente sul posto, nonostante i fatti si fossero svolti praticamente davanti all’ingresso dell’edificio ed i custodi, intervistati il giorno successivo riguardo ai fatti, hanno preferito non rispondere, nascondendosi dietro ad un inspiegabile no comment.




si commenta da se'[SM=x43822]


"quando un diritto diventa privilegio,un paese diventa cattivo"!

"IAMM A DA' MAZZAT PRIM E ABBUSCA'!!!!"
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14/01/2012 09:22
 
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ma che schifo !!!!
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14/01/2012 09:54
 
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no ia...che rabbia!!
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14/01/2012 11:56
 
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No ià ma veramente, è allucinante! [SM=g2725330]
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14/01/2012 19:51
 
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Secondo me se i custodi non forniscono tutti i dovuti ragguagli alle forze dell'ordine, dovrebbero essere incriminati per favoreggiamento e allontanati per giusta causa dal posto di lavoro.
Non ha alcun senso la loro presenza ed il loro stipendio se possono succedere fatti così gravi all'interno dell'edificio e viene consentito loro di non aver visto né sentito nulla.
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Utente Gold
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15/01/2012 02:50
 
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sta vecchia acida ma perchè non si fa i cazzi suoi?
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15/01/2012 13:05
 
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Re:
Giubo, 15/01/2012 02.50:

sta vecchia acida ma perchè non si fa i cazzi suoi?




La vecchia sarà pure acida... ma neppure si dovrebbe troppo indulgere in "sconcezze" in un luogo come l'Università (e con questo non giustifico minimamente la vecchia, sia ben chiaro!)... Infine una constatazione su quel galantuomo del ragazzo che si sarebbe dileguato lasciando la ragazza sola a fronteggiare il caso... Insomma... un vero... uomo di merda!
[Modificato da maximilian1983 15/01/2012 13:06]






Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri.
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15/01/2012 13:29
 
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Occorre chiedere a gran voce il licenziamento dei custodi. La loro presenza è inutile.
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15/01/2012 14:03
 
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Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Non entro nel merito dell'episodio "a monte" che non conosco; non so cioè che cosa stessero facendo i ragazzi che "amoreggiavano", secondo un giornale e hanno provocato la reazione di una "signora" scandalizzato, a tutela dei suoi bambini che avrebbero potuto vedere o hanno visto qualcosa e poi del marito, spalleggiato da alcuni energumeni, entrato per vendicare l'onore della moglie, che evidentemente era stata destinataria di qualche epiteto colorito (non so nulla, sto provando a girarmi un film mentale...). Mi sembra in verità difficile immaginare che - in un luogo aperto a sguardi altrui (esterni al palazzo, di chi nel palazzo si trovava a passare...) - si possano "fare sconcezze", come dice Max, ma non conosco bene i luoghi: vi è forse qualche angolo riparato dove potere appartarsi per eventualmenre andare eventualmente oltre baci e coccole? In ogni caso, qualcosa si è visto da fuori ed è già una notizia confortante, considerato lo stato abitualmente molto sporco dei vetri delle finestre... Su invito di un mio ex tesista, amico intimo del ferito, ho comunque avvertito dell'episodio il professore Settimio di Salvo, direttore della scuola delle professioni legali. Lo sapeva già e aveva a sua volta comunicato ufficialmente l'accaduto al Rettore e al direttore del Polo delle Scienze umane. Il nodo è costituito chiaramente dalla vigilanza: deve essere molto più severa, sia per sedare eventuali bollori erotici improvvisi, sia per impedire a estranei malintenzionati di entrare in un luogo che è sì aperto al pubblico, ma in cui si deve accedere solo per partecipare alle sue attività istituzionali. Oggi c'è una grande crisi sociale e la gente fa di tutto per andare in televisione: e se uno squilibrarto per avere un quarto d'ora di pubblicità, un maniaco sessuale per disturbare studentesse, un terrorista per mettere una bomba, un parente di uno studente che ritiene di avere subito un'ingiustizia e lo vuole vendicare, volessero entrare liberamente, che cosa facciamo? Gli stendiamo il tappeto rosso davanti ai piedi? Se io fossi stato una persona disturbata da certi "spettacoli" (dato per ammesso che vi fossero stati), avrei protestato secondo modi formali e interessando appunto il Rettore; ma avete presente il palazzo dov'è? Una zona popolarissima, dove abitano persone perbene, ma non credo che siano tutte così ...Tra parentesi, trovandomi in Dipartimento al V piano, avete idea di quante volte mi è capitato di vedere signore in vestaglia (pure sfatte e cellulitiche e coi bigodini...) che stendevano i panni, o vecchi in mutande di lana che prendevano il sole sul balcone? Ultima notazione: il mio ex tesista mi ha riferito che il ragazzo ferito è stato portato al Loreto mare e che lo hanno medicato con l'acqua ossigenata: al pronto soccorso non c'erano medicinali... E ho detto tutto...
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15/01/2012 15:03
 
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Re: Re:
maximilian1983, 15/01/2012 13.05:




La vecchia sarà pure acida... ma neppure si dovrebbe troppo indulgere in "sconcezze" in un luogo come l'Università (e con questo non giustifico minimamente la vecchia, sia ben chiaro!)... Infine una constatazione su quel galantuomo del ragazzo che si sarebbe dileguato lasciando la ragazza sola a fronteggiare il caso... Insomma... un vero... uomo di merda!




ma infatti. E'anzitutto una questione di maturità degli studenti, e che diamine! Siamo universitari, mica adolescentelli alla Moccia & co.
e comunque non spetta a stè casalinghe che non hanno una cippa da fare intervenire
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15/01/2012 15:03
 
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Re:
(pollastro), 15/01/2012 14.03:

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Non entro nel merito dell'episodio "a monte" che non conosco; non so cioè che cosa stessero facendo i ragazzi che "amoreggiavano", secondo un giornale e hanno provocato la reazione di una "signora" scandalizzato, a tutela dei suoi bambini che avrebbero potuto vedere o hanno visto qualcosa e poi del marito, spalleggiato da alcuni energumeni, entrato per vendicare l'onore della moglie, che evidentemente era stata destinataria di qualche epiteto colorito (non so nulla, sto provando a girarmi un film mentale...). Mi sembra in verità difficile immaginare che - in un luogo aperto a sguardi altrui (esterni al palazzo, di chi nel palazzo si trovava a passare...) - si possano "fare sconcezze", come dice Max, ma non conosco bene i luoghi: vi è forse qualche angolo riparato dove potere appartarsi per eventualmenre andare eventualmente oltre baci e coccole? In ogni caso, qualcosa si è visto da fuori ed è già una notizia confortante, considerato lo stato abitualmente molto sporco dei vetri delle finestre... Su invito di un mio ex tesista, amico intimo del ferito, ho comunque avvertito dell'episodio il professore Settimio di Salvo, direttore della scuola delle professioni legali. Lo sapeva già e aveva a sua volta comunicato ufficialmente l'accaduto al Rettore e al direttore del Polo delle Scienze umane. Il nodo è costituito chiaramente dalla vigilanza: deve essere molto più severa, sia per sedare eventuali bollori erotici improvvisi, sia per impedire a estranei malintenzionati di entrare in un luogo che è sì aperto al pubblico, ma in cui si deve accedere solo per partecipare alle sue attività istituzionali. Oggi c'è una grande crisi sociale e la gente fa di tutto per andare in televisione: e se uno squilibrarto per avere un quarto d'ora di pubblicità, un maniaco sessuale per disturbare studentesse, un terrorista per mettere una bomba, un parente di uno studente che ritiene di avere subito un'ingiustizia e lo vuole vendicare, volessero entrare liberamente, che cosa facciamo? Gli stendiamo il tappeto rosso davanti ai piedi? Se io fossi stato una persona disturbata da certi "spettacoli" (dato per ammesso che vi fossero stati), avrei protestato secondo modi formali e interessando appunto il Rettore; ma avete presente il palazzo dov'è? Una zona popolarissima, dove abitano persone perbene, ma non credo che siano tutte così ...Tra parentesi, trovandomi in Dipartimento al V piano, avete idea di quante volte mi è capitato di vedere signore in vestaglia (pure sfatte e cellulitiche e coi bigodini...) che stendevano i panni, o vecchi in mutande di lana che prendevano il sole sul balcone? Ultima notazione: il mio ex tesista mi ha riferito che il ragazzo ferito è stato portato al Loreto mare e che lo hanno medicato con l'acqua ossigenata: al pronto soccorso non c'erano medicinali... E ho detto tutto...




[SM=x43822] insegna ancora? Feci con lui il mio primo esame..
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15/01/2012 15:23
 
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Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Credo che il collega Di Salvo fra poco raggiungerà l'età limite, ma non ne so di più. Gran signore, bravo docente e anche ottimo avvocato civilista
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15/01/2012 19:06
 
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vero, è stato molto cordiale quel giorno di maggio di 11 anni fa con me
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16/01/2012 21:36
 
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Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Secondo persone che però non sono state testimoni dirette del fatto e con cui ho parlato stamattina (il parcheggiatore di Via Porta di Massa, due custodi di questo palazzo, uno di Via Marina, 33), già in precedenza si sarebbero verificati episodi non di semplici carezze e baci, ma di accoppiamento (il linguaggio con cui mi è stata riferita questa attività è naturalmente più diretto...), sia eterosessuale, sia omosessuale. Questo sarebbe avvenuto sulle scale che portano agli ultimi piani, sia a Via Marina, 33, sia a Via Porta di Massa, in punti in cui le finestre e i balconi di palazzi vicini permettono un'agevole visione di quanto avviene nell'edificio dell'università. Un custode mi ha in particolare riferito di avere in passato trovato una ragazza intenta, a suo dire, ad un impegnativo... esame orale... con un suo compagno. La signora che in questa occasione è entrata come una furia (successivamente lo ha fatto suo marito, spalleggiato da altri compari, morsdendo in viso uno studente della SSPL che si stava semplicemente limitando a difendere la ragazza, mentre il partner dell'evento precedente si era già allontanato già prima dell'irruzione) si sarebbe lamentata anche in passato di questo andazzo. Nel caso di specie, sarebbe stata allertata da una figlia piccola, che dal balcone di casa ha assistito al coito.
Questi i fatti di cui ho sentito la ricostruzione - che riporto senza commenti - da persone che come ripeto sono abitualmente presenti sui luoghi, ma delle quali solo una mi ha detto di essere stato testimone oculare della rissa e peraltro non del precedente episodio scatenante. Il custode che l' lavora di solito era in ferie quel giorno, quello presente quel giorno era in ferie oggi
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16/01/2012 23:05
 
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al di là degli episodi da condannare (non è normale che in una università si introducano soggetti esterni e scoppi una rissa ma non è nemmeno normale che non si usi alcuna cautela in questi "slanci di passione" se è vero come sembra che a pochi metri c'erano dei bambini) credo che un applauso vada fatto anche all'architetto che ha progettato l'edificio : capisco la necessità di creare un ambiente ampio ma l'edificio si inserisce malissimo nel contesto urbanistico (diversamente da quello di via porta di massa), basti vedere la sporgenza dell'edificio che quasi lambisce il palazzo accanto nel vicoletto della segreteria o dal lato opposto il terrazzo che si trova a poco più di un metro da un balcone di un edificio vicino.
[Modificato da mikele88uni 16/01/2012 23:12]
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17/01/2012 08:52
 
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Re: Re: Re:
Giubo, 15/01/2012 15.03:




ma infatti. E'anzitutto una questione di maturità degli studenti, e che diamine! Siamo universitari, mica adolescentelli alla Moccia & co.
e comunque non spetta a stè casalinghe che non hanno una cippa da fare intervenire




è sbagliato il modo è va condannato! Pero' nn è mica normale che le persone debbano assistere ad approcci sessuali dalle proprie finestre di casa.

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Utente Master
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17/01/2012 10:04
 
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Condanno la violenza sempre e comunque
ma condanno anche i due ragazzi, ci sono milioni di posti al mondo per potersi appartare e trovo squallido che ciò avvenga davanti agli occhi di altri studenti e che dei bambini possano assistere a queste scene.....
Non c'è mai fine al peggio...si è perso ogni pudore...
Email Scheda Utente
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Utente Master
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17/01/2012 10:39
 
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A me sembra che l'unico dato certo sia l'aggressione. Cosa abbiano fatto i ragazzi è tutto da capire. Inoltre mi auguro, per onor di coerenza, che questi genitori così aggressivi e ligi alla difesa della sanità morale dei loro figli siano poi attenti al linguaggio, alle amicizie e alla programmazione televisiva concessa ai loro figli.
Posso legittimamente immaginare che la signora si sia infastidita, ma in quale mondo la violenza può ripagare il pudore violato? Soprattutto mi domando quanto c'entri davvero il pudore in questa situazione. Un gesto così primordiale e violento non ha spiegazione né giustificazione alcuna. Inoltre è talmente tanta la violenza che ritengo assurdo dover argomentare in ordine all'eventuale frequenza di condotte affettive discutibili. Quale insegnamento per i figli può derivare da un gesto di tale violenza? Se è vero che ognuno deve essere libero nel suo pudore, è anche vero che tra un atto d'amore ed uno di violenza folle credo sia fin troppo facile scegliere.
Ritengo diversamente che la questione sia inquadrabile in quella tipica protervia violenta di una parte consistente dell'ignorante abitante del luogo, straniero rispetto alla storia di questa città. Si tratta dell'affermazione del proprio diritto ad imporre legge laddove anche un alito di vento può infastidire la violenta intolleranza di questa gente abituata a rinviare la questione al più violento. La moglie minaccia l'intervento del marito che si fa spalleggiare da altri membri della sua razza, straniera rispetto a quella umana. E' gente abituata a vivere così con buona pace del pudore che è solo l'alibi, la spiegazione pseudo morale, di un comportamento che si riproduce costantemente dal parcheggiatore abusivo fino al diritto di passare con il rosso e fermare la macchina se osi protestare.
17/01/2012 11:03
 
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Re:
giusperito, 17/01/2012 10.39:

A me sembra che l'unico dato certo sia l'aggressione. Cosa abbiano fatto i ragazzi è tutto da capire. Inoltre mi auguro, per onor di coerenza, che questi genitori così aggressivi e ligi alla difesa della sanità morale dei loro figli siano poi attenti al linguaggio, alle amicizie e alla programmazione televisiva concessa ai loro figli.
Posso legittimamente immaginare che la signora si sia infastidita, ma in quale mondo la violenza può ripagare il pudore violato? Soprattutto mi domando quanto c'entri davvero il pudore in questa situazione. Un gesto così primordiale e violento non ha spiegazione né giustificazione alcuna. Inoltre è talmente tanta la violenza che ritengo assurdo dover argomentare in ordine all'eventuale frequenza di condotte affettive discutibili. Quale insegnamento per i figli può derivare da un gesto di tale violenza? Se è vero che ognuno deve essere libero nel suo pudore, è anche vero che tra un atto d'amore ed uno di violenza folle credo sia fin troppo facile scegliere.
Ritengo diversamente che la questione sia inquadrabile in quella tipica protervia violenta di una parte consistente dell'ignorante abitante del luogo, straniero rispetto alla storia di questa città. Si tratta dell'affermazione del proprio diritto ad imporre legge laddove anche un alito di vento può infastidire la violenta intolleranza di questa gente abituata a rinviare la questione al più violento. La moglie minaccia l'intervento del marito che si fa spalleggiare da altri membri della sua razza, straniera rispetto a quella umana. E' gente abituata a vivere così con buona pace del pudore che è solo l'alibi, la spiegazione pseudo morale, di un comportamento che si riproduce costantemente dal parcheggiatore abusivo fino al diritto di passare con il rosso e fermare la macchina se osi protestare.




[SM=x43799]
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17/01/2012 11:05
 
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Aggiungo alle parole di sgomento una sola cosa: la vigilanza e, più in generale, le persone che siedono nel gabbiotto agli ingressi di via marina e via porta di massa, sono un inutile spreco per l'università. Vorrei tanto capire qual è il loro ruolo se, in linea di massima, io li vedo sempre: o poltrire sulla sedia, o grattarsi le natiche davanti all'istituto a parlare col "tizio" di turno (che spesso risulta essere anche il parcheggiatore "rosso" che svolge un servizio ILLEGALE). La loro inutilità è suffragata da questo evento clamoroso, ma non solo. Sono così tante le loro negligenze che non possono sfuggire. Fosse solo per questo caso, per quanto grave, si potrebbe obiettare che non può valutarsi il lavoro di queste persone da un evento isolato. Tuttavia ci sono tantissimi "mini eventi" che CHI DOVREBBE ESSERE COMPETENTE non sa gestire. Parlo del fumo nei corridoi, del fumo ANCHE NELLE AULE STUDIO, di gente che gioca a carte nelle aule studio ( o addirittura tombolate collettive).

Questo è un limpidissimo esempio di soldi spesi male, di gente che scende la mattina ed alla quale, tutti i giorni, pago lo stipendio per ricevere un servizio pari a zero!

Chi cura l'apparato amministrativo ed il personale universitario queste cose dovrebbe saperle, e credo le sappia (sono sotto gli occhi di tutti). Invece, si preferisce, ogni anno, aumentare le tasse.

Perdonate la piccola parentesi.


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