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rissa alla facolta' di giurisprudenza

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2012 01:33
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17/01/2012 11:06
 
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Re:
giusperito, 17/01/2012 10.39:

A me sembra che l'unico dato certo sia l'aggressione. Cosa abbiano fatto i ragazzi è tutto da capire. Inoltre mi auguro, per onor di coerenza, che questi genitori così aggressivi e ligi alla difesa della sanità morale dei loro figli siano poi attenti al linguaggio, alle amicizie e alla programmazione televisiva concessa ai loro figli.
Posso legittimamente immaginare che la signora si sia infastidita, ma in quale mondo la violenza può ripagare il pudore violato? Soprattutto mi domando quanto c'entri davvero il pudore in questa situazione. Un gesto così primordiale e violento non ha spiegazione né giustificazione alcuna. Inoltre è talmente tanta la violenza che ritengo assurdo dover argomentare in ordine all'eventuale frequenza di condotte affettive discutibili. Quale insegnamento per i figli può derivare da un gesto di tale violenza? Se è vero che ognuno deve essere libero nel suo pudore, è anche vero che tra un atto d'amore ed uno di violenza folle credo sia fin troppo facile scegliere.
Ritengo diversamente che la questione sia inquadrabile in quella tipica protervia violenta di una parte consistente dell'ignorante abitante del luogo, straniero rispetto alla storia di questa città. Si tratta dell'affermazione del proprio diritto ad imporre legge laddove anche un alito di vento può infastidire la violenta intolleranza di questa gente abituata a rinviare la questione al più violento. La moglie minaccia l'intervento del marito che si fa spalleggiare da altri membri della sua razza, straniera rispetto a quella umana. E' gente abituata a vivere così con buona pace del pudore che è solo l'alibi, la spiegazione pseudo morale, di un comportamento che si riproduce costantemente dal parcheggiatore abusivo fino al diritto di passare con il rosso e fermare la macchina se osi protestare.




Condivido ogni rigo!


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17/01/2012 11:11
 
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Re:
napulitanboy, 17/01/2012 11.05:

Aggiungo alle parole di sgomento una sola cosa: la vigilanza e, più in generale, le persone che siedono nel gabbiotto agli ingressi di via marina e via porta di massa, sono un inutile spreco per l'università. Vorrei tanto capire qual è il loro ruolo se, in linea di massima, io li vedo sempre: o poltrire sulla sedia, o grattarsi le natiche davanti all'istituto a parlare col "tizio" di turno (che spesso risulta essere anche il parcheggiatore "rosso" che svolge un servizio ILLEGALE). La loro inutilità è suffragata da questo evento clamoroso, ma non solo. Sono così tante le loro negligenze che non possono sfuggire. Fosse solo per questo caso, per quanto grave, si potrebbe obiettare che non può valutarsi il lavoro di queste persone da un evento isolato. Tuttavia ci sono tantissimi "mini eventi" che CHI DOVREBBE ESSERE COMPETENTE non sa gestire. Parlo del fumo nei corridoi, del fumo ANCHE NELLE AULE STUDIO, di gente che gioca a carte nelle aule studio ( o addirittura tombolate collettive).

Questo è un limpidissimo esempio di soldi spesi male, di gente che scende la mattina ed alla quale, tutti i giorni, pago lo stipendio per ricevere un servizio pari a zero!

Chi cura l'apparato amministrativo ed il personale universitario queste cose dovrebbe saperle, e credo le sappia (sono sotto gli occhi di tutti). Invece, si preferisce, ogni anno, aumentare le tasse.


Perdonate la piccola parentesi.



analisi perfetta
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17/01/2012 12:33
 
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lungi da me il giustificare l'azione di questi genitori sconsiderata e sproporzionata....
è grave che chiunque può introdursi nell'università senza che ci sia controllo alcuno....si perchè i custodi o addetti... non si è capito a cosa ...sono troppo impeganti nelle loro faccende...
chiunque può consumare un rapporto sessuale in luogo pubblico, il che neanche è normale....l'università servirebbe per sguire i corsi, studiare e sostenere gli esami....
ed è vero anche che ci sono sempre i parcheggiatori abusivi,che illegalmente pretendono soldi per il parcheggio...
e come non quotare il fatto che le tasse aumentino e all'edificio di porta di massa per andare al bagno a piano terra devi portarti l'accompagnatore che ti tenga la porta....altrimenti rimani chiuso dentro nella speranza che qualcuno ti venga a salvare....
Però ribadisco che gli atti osceni in luogo pubblico sono sanzionati penalmente dalla legge....
allora ritornando al punto della questione: non è giusto che il padre della ragazzina che ha assistito all'episodio abbia avuto questa reazione violenta, per giunta nei confronti di chi non ne ha colpa...ma non è neanche giusto che l'università venga utilizzata per compiere atti osceni....
ricordo tra l'altro che il gesto non avrebbe fatto piacere neanche alla mia vista...


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Re: Re: Re: Re:
ioete78, 17/01/2012 08.52:




è sbagliato il modo è va condannato! Pero' nn è mica normale che le persone debbano assistere ad approcci sessuali dalle proprie finestre di casa.





mah potrei tornare al discorso che feci tempo fa su mio fratello che si rinchiudeva in stanza con la fidanzata ad amoreggiare facendo incavolare mio padre....dipende sempre come la prendi. A me per esempio se mi siedo in treno e davanti a me due fidanzati si abbandonano ad effusioni non è che me ne freghi piu'di tanto..se a qualcun altro rompe può sempre alzarsi e andare da un altro posto
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17/01/2012 14:57
 
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Re:
giusperito, 17/01/2012 10.39:

A me sembra che l'unico dato certo sia l'aggressione. Cosa abbiano fatto i ragazzi è tutto da capire. Inoltre mi auguro, per onor di coerenza, che questi genitori così aggressivi e ligi alla difesa della sanità morale dei loro figli siano poi attenti al linguaggio, alle amicizie e alla programmazione televisiva concessa ai loro figli.
Posso legittimamente immaginare che la signora si sia infastidita, ma in quale mondo la violenza può ripagare il pudore violato? Soprattutto mi domando quanto c'entri davvero il pudore in questa situazione. Un gesto così primordiale e violento non ha spiegazione né giustificazione alcuna. Inoltre è talmente tanta la violenza che ritengo assurdo dover argomentare in ordine all'eventuale frequenza di condotte affettive discutibili. Quale insegnamento per i figli può derivare da un gesto di tale violenza? Se è vero che ognuno deve essere libero nel suo pudore, è anche vero che tra un atto d'amore ed uno di violenza folle credo sia fin troppo facile scegliere.
Ritengo diversamente che la questione sia inquadrabile in quella tipica protervia violenta di una parte consistente dell'ignorante abitante del luogo, straniero rispetto alla storia di questa città. Si tratta dell'affermazione del proprio diritto ad imporre legge laddove anche un alito di vento può infastidire la violenta intolleranza di questa gente abituata a rinviare la questione al più violento. La moglie minaccia l'intervento del marito che si fa spalleggiare da altri membri della sua razza, straniera rispetto a quella umana. E' gente abituata a vivere così con buona pace del pudore che è solo l'alibi, la spiegazione pseudo morale, di un comportamento che si riproduce costantemente dal parcheggiatore abusivo fino al diritto di passare con il rosso e fermare la macchina se osi protestare.



sono perfettamente d'accordo [SM=x43799]
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17/01/2012 14:59
 
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Re:
napulitanboy, 17/01/2012 11.05:

Aggiungo alle parole di sgomento una sola cosa: la vigilanza e, più in generale, le persone che siedono nel gabbiotto agli ingressi di via marina e via porta di massa, sono un inutile spreco per l'università. Vorrei tanto capire qual è il loro ruolo se, in linea di massima, io li vedo sempre: o poltrire sulla sedia, o grattarsi le natiche davanti all'istituto a parlare col "tizio" di turno (che spesso risulta essere anche il parcheggiatore "rosso" che svolge un servizio ILLEGALE). La loro inutilità è suffragata da questo evento clamoroso, ma non solo. Sono così tante le loro negligenze che non possono sfuggire. Fosse solo per questo caso, per quanto grave, si potrebbe obiettare che non può valutarsi il lavoro di queste persone da un evento isolato. Tuttavia ci sono tantissimi "mini eventi" che CHI DOVREBBE ESSERE COMPETENTE non sa gestire. Parlo del fumo nei corridoi, del fumo ANCHE NELLE AULE STUDIO, di gente che gioca a carte nelle aule studio ( o addirittura tombolate collettive).

Questo è un limpidissimo esempio di soldi spesi male, di gente che scende la mattina ed alla quale, tutti i giorni, pago lo stipendio per ricevere un servizio pari a zero!

Chi cura l'apparato amministrativo ed il personale universitario queste cose dovrebbe saperle, e credo le sappia (sono sotto gli occhi di tutti). Invece, si preferisce, ogni anno, aumentare le tasse.

Perdonate la piccola parentesi.




perfettamente d'accordo anche con questo intervento [SM=x43799]
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17/01/2012 15:58
 
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Re: Re:
moggii, 17/01/2012 14.59:




perfettamente d'accordo anche con questo intervento [SM=x43799]




c'è anche gente che ruba nelle aule studio... [SM=g2725303]
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17/01/2012 16:24
 
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Sinceramente io non ci pensarci nemmeno lontanamente ad avere approcci di tipo sessuale all' interno dell'università , coi vetri più o meno trasparenti, in modo che tutti mi possano guardare! Se però c'è qualcuno altro che preferisce farlo così, bhè...io non posso che dissentire. Se li vedessi, io che sono una studentessa, gli potrei anche urlare contro se mi trovassi a passare nei paraggi. Ma certamente.....non farei una spedizione punitiva! [SM=g2728904] Che i ragazzi siano stati indecenti...non c'è dubbio(ammesso e non concesso che abbiano realmente "esagerato") ma la signora, almeno per il mio modesto parere...è VERGOGNOSA! Prendere e partire alla volta dei due amanti, arrivare sul luogo e punire in un modo primitivo la coppia, portando con se il marito e i suoi compari....ragazzi...in pratica erano andati là per "struppiarli"!!! Ma ci rendiamo conto!!! I ragazzi hanno sbagliato, ma ...sono ragazzi: bastava anche..che ne so, fare un video e farlo vedere al preside, che avrebbe potuto prendere provvedimenti. Ma andare là per mandarli in ospedale ..ma ci rendiamo conto! E per giunta se la sono anche presa col ragazzo sbagliato, che ha semplicemente cercato di difendere una ragazza...!!! Se io fossi la famiglia del ragazzo agirei penalmente anche contro la signora, per ISTIGAZIONE!!!!
Ma perchè la gente non si fa i ca...i propri MAI!! ma se tanto ti disturba e i tuoi figli, invece di giocare al computer e guardare la televisione, o fare i compiti, meglio ancora, si mette a guardare i ragazzi dell'univsità...signò, chiur o balcon!!! poi scendi e ti vai a lamentare con chi di dovere,partendo dalle guardie giurate fino ad arrivare al preside.

Ma che gente, ma che mondo di merda! [SM=g51999] Solo a Napoli succedono cose del genere!
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17/01/2012 17:27
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Giubo, 17/01/2012 12.57:




mah potrei tornare al discorso che feci tempo fa su mio fratello che si rinchiudeva in stanza con la fidanzata ad amoreggiare facendo incavolare mio padre....dipende sempre come la prendi. A me per esempio se mi siedo in treno e davanti a me due fidanzati si abbandonano ad effusioni non è che me ne freghi piu'di tanto..se a qualcun altro rompe può sempre alzarsi e andare da un altro posto




[SM=g2725316] [SM=g2725316] [SM=g2725316] [SM=g2725316] [SM=g2725316] [SM=g2725316] [SM=g2725316] [SM=g2725316] [SM=g2725316] [SM=g2725316] [SM=g2725316] [SM=g2725316]
ma stiamo scherzando?
è pur sempre casa dei tuoi genitori....
e tuo fratello deve avere rispetto delle persone che ci abitano all'interno...
il problema miei cari ragazzi è che si è perso ogni pudore e ogni rispetto verso gli altri...
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17/01/2012 18:18
 
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Concordo in toto con Giusperito e Napulitan.
Il problema di fondo (a parte quello sociale, ma vabbè...sorvoliamo...) che emerge da questa brutta vicenda, è che i custodi sono inutili.
La loro presenza è assolutamente ingiustificata, ed il loro stipendio oggettivamente un furto.
Quello non è un lavoro, è uno scaldare la sedia improduttivo e odioso. E' assurdo che debbano ancora esistere dei privilegiati con il diritto di avere uno stipendio senza il dovere di apportare non solo un utilità (sarebbe troppo) ma finanche un impegno di qualsiasi tipo.
NON FANNO ASSOLUTAMENTE NULLA TUTTO IL GIORNO.
17/01/2012 18:24
 
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piu' che inutile e' un lavoro svolto male, anzi non svolto proprio.
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Re:
--letizia22--, 17/01/2012 18.24:

piu' che inutile e' un lavoro svolto male, anzi non svolto proprio.




Ma infatti non dico che sia inutile il ruolo del custode in sé, dico che sono inutili LORO.
E' la vecchia mentalità tutta italiana di mettere i parassiti a scaldare la sedia.
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17/01/2012 20:06
 
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Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Mi ha telefonato poco fa il ragazzo aggredito (al quale - per non rinnovargli un dolore psicologico - non ho chiesto particolari; ma l'ho pregato di cercarmi con comodo per prenderci un caffè), per ringraziarmi dell'intervento su questo forum. Sta lentamente guarendo, ma aspetta che si cicatrizzi la guancia, prima di prendere in considerazione un'eventuale plastica. Intanto ha denunciato gli aggressori, incaricando un penalista. Sulle opinioni da voi espresse, concordo su quanto segue: a) Il palazzo di Via Marina, 33 ho l'impressione che in alcuni punti non mantenga nemmeno le distanze legali dagli edifici vicini, come da regolamento edilizio; b) non solo in esso, ma in certi tribuali, la scelta di troppe finestre è assurda (i vetri si sporcano e vanno puliti, il che non si fa bene e con la dovuta frequenza, anche perché costa; se non fuziona l'aria condizionata, d'estate di crepa. L'unica attenuante è che - se non ci fossero - l'interno del palazzo riceverebbe poca luce); c) io - se qualcuno mi guarda mentre faccio pipì in un bagno pubblico - mi blocco, figuriamoci il resto (e comunque non si può scrivere che se le affettuosità altrui disturbano ci si può sempre spostare: la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, in questo caso anche bambini e io non posso mettere nessuno in imbarazzo per affermare un ipotetico diritto al libero esercizio della mia sessualità; d) signora e marito, nonché spalleggiatori, sono semplicemente inqualificabili, anche se pare avessero protestato in un'occasione precedente (= accoppiamento visibile dal loro balcone di due ragazzi gay); e) custodi e vigilantes dovrebbero ricevere sanzioni disciplinari: come ribadisco, non si può lasciare entrare in un luogo aperto al pubblico, ma destinato ad attività istituzionali, chiunque voglia (i copulatori, gli aggressori, eventuali maniaci futuri, o chi volesse aggredire un professore perché gli ha bocciato il figlio, o mettere una bomba, ecc...); in concreto, se aprissero un procedimento disciplinare contro qualcuno, i colleghi sicuramente sciopererebbero e l'università resterebbe chiusa; f) non costerebbe molto collocare telecamere di sorveglianza (ma alcune già ci sono): ve lo garantisco, perché le ho installate a sorvegliare l'ingresso e le adiacenze della villa dove abito, nonché un giardino posteriore, o FINGERE DI AVERNE MESSE DI FUNZIONANTI (false telecamere con la lucina rossa accesa, alimentata da una pila, costano veramente pochi euro!), mettendo dovunque il cartello "area videosorvegliata", eccc...
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17/01/2012 21:37
 
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sarebbe proprio il colmo delle distanze legali...proprio nel luogo dove si insegna la legge..
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17/01/2012 23:55
 
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Ma i limiti strutturali di Via Marina adesso non è che c'entrino poi molto...
Se due compiono oscenità in luogo pubblico, e i vicini anziché protestare con civiltà danno sfogo alla loro oscenità interiore scatenando una violenza disumana, non è un problema di strutture.
Purtroppo, la questione è molto più grave e molto più difficilmente risolvibile.
Sul fatto che un ipotetico e eventuale [SM=x43803] procedimento disciplinare scatenerebbe gli scioperi dei colleghi, non fa che farmi cadere ulteriormente le braccia.
Ovviamente anche i colleghi non è che siano di un livello superiore dei due o tre "sfortunati" che erano di turno in quel momento.

I custodi dell'Università hanno il ruolo di scaldare le sedie ed intrattenere le fanciulle nella speranza, patetica ed ineluttabilmente delusa, di accedere al loro frutto proibito.


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18/01/2012 10:59
 
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Re:
giusperito, 17/01/2012 10.39:

A me sembra che l'unico dato certo sia l'aggressione. Cosa abbiano fatto i ragazzi è tutto da capire. Inoltre mi auguro, per onor di coerenza, che questi genitori così aggressivi e ligi alla difesa della sanità morale dei loro figli siano poi attenti al linguaggio, alle amicizie e alla programmazione televisiva concessa ai loro figli.
Posso legittimamente immaginare che la signora si sia infastidita, ma in quale mondo la violenza può ripagare il pudore violato? Soprattutto mi domando quanto c'entri davvero il pudore in questa situazione. Un gesto così primordiale e violento non ha spiegazione né giustificazione alcuna. Inoltre è talmente tanta la violenza che ritengo assurdo dover argomentare in ordine all'eventuale frequenza di condotte affettive discutibili. Quale insegnamento per i figli può derivare da un gesto di tale violenza? Se è vero che ognuno deve essere libero nel suo pudore, è anche vero che tra un atto d'amore ed uno di violenza folle credo sia fin troppo facile scegliere.
Ritengo diversamente che la questione sia inquadrabile in quella tipica protervia violenta di una parte consistente dell'ignorante abitante del luogo, straniero rispetto alla storia di questa città. Si tratta dell'affermazione del proprio diritto ad imporre legge laddove anche un alito di vento può infastidire la violenta intolleranza di questa gente abituata a rinviare la questione al più violento. La moglie minaccia l'intervento del marito che si fa spalleggiare da altri membri della sua razza, straniera rispetto a quella umana. E' gente abituata a vivere così con buona pace del pudore che è solo l'alibi, la spiegazione pseudo morale, di un comportamento che si riproduce costantemente dal parcheggiatore abusivo fino al diritto di passare con il rosso e fermare la macchina se osi protestare.



Quei due geniacci di Matt Stone e Trey Parker ci hanno fatto una puntata di south park (la prima dell'ottava serie) su questo (condivisibilissimo) discorso.







Sono una nerd :|

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18/01/2012 14:51
 
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Re:
(pollastro), 17/01/2012 20.06:

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Mi ha telefonato poco fa il ragazzo aggredito (al quale - per non rinnovargli un dolore psicologico - non ho chiesto particolari; ma l'ho pregato di cercarmi con comodo per prenderci un caffè), per ringraziarmi dell'intervento su questo forum. Sta lentamente guarendo, ma aspetta che si cicatrizzi la guancia, prima di prendere in considerazione un'eventuale plastica. Intanto ha denunciato gli aggressori, incaricando un penalista. Sulle opinioni da voi espresse, concordo su quanto segue: a) Il palazzo di Via Marina, 33 ho l'impressione che in alcuni punti non mantenga nemmeno le distanze legali dagli edifici vicini, come da regolamento edilizio; b) non solo in esso, ma in certi tribuali, la scelta di troppe finestre è assurda (i vetri si sporcano e vanno puliti, il che non si fa bene e con la dovuta frequenza, anche perché costa; se non fuziona l'aria condizionata, d'estate di crepa. L'unica attenuante è che - se non ci fossero - l'interno del palazzo riceverebbe poca luce); c) io - se qualcuno mi guarda mentre faccio pipì in un bagno pubblico - mi blocco, figuriamoci il resto (e comunque non si può scrivere che se le affettuosità altrui disturbano ci si può sempre spostare: la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, in questo caso anche bambini e io non posso mettere nessuno in imbarazzo per affermare un ipotetico diritto al libero esercizio della mia sessualità; d) signora e marito, nonché spalleggiatori, sono semplicemente inqualificabili, anche se pare avessero protestato in un'occasione precedente (= accoppiamento visibile dal loro balcone di due ragazzi gay); e) custodi e vigilantes dovrebbero ricevere sanzioni disciplinari: come ribadisco, non si può lasciare entrare in un luogo aperto al pubblico, ma destinato ad attività istituzionali, chiunque voglia (i copulatori, gli aggressori, eventuali maniaci futuri, o chi volesse aggredire un professore perché gli ha bocciato il figlio, o mettere una bomba, ecc...); in concreto, se aprissero un procedimento disciplinare contro qualcuno, i colleghi sicuramente sciopererebbero e l'università resterebbe chiusa; f) non costerebbe molto collocare telecamere di sorveglianza (ma alcune già ci sono): ve lo garantisco, perché le ho installate a sorvegliare l'ingresso e le adiacenze della villa dove abito, nonché un giardino posteriore, o FINGERE DI AVERNE MESSE DI FUNZIONANTI (false telecamere con la lucina rossa accesa, alimentata da una pila, costano veramente pochi euro!), mettendo dovunque il cartello "area videosorvegliata", eccc...




professore nn concordo assolutamente con quanto affermato. quindi qua comanda il primo che passa?????
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18/01/2012 15:10
 
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Re:
(pollastro), 17/01/2012 20.06:

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Mi ha telefonato poco fa il ragazzo aggredito (al quale - per non rinnovargli un dolore psicologico - non ho chiesto particolari; ma l'ho pregato di cercarmi con comodo per prenderci un caffè), per ringraziarmi dell'intervento su questo forum. Sta lentamente guarendo, ma aspetta che si cicatrizzi la guancia, prima di prendere in considerazione un'eventuale plastica. Intanto ha denunciato gli aggressori, incaricando un penalista. Sulle opinioni da voi espresse, concordo su quanto segue: a) Il palazzo di Via Marina, 33 ho l'impressione che in alcuni punti non mantenga nemmeno le distanze legali dagli edifici vicini, come da regolamento edilizio; b) non solo in esso, ma in certi tribuali, la scelta di troppe finestre è assurda (i vetri si sporcano e vanno puliti, il che non si fa bene e con la dovuta frequenza, anche perché costa; se non fuziona l'aria condizionata, d'estate di crepa. L'unica attenuante è che - se non ci fossero - l'interno del palazzo riceverebbe poca luce); c) io - se qualcuno mi guarda mentre faccio pipì in un bagno pubblico - mi blocco, figuriamoci il resto (e comunque non si può scrivere che se le affettuosità altrui disturbano ci si può sempre spostare: la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, in questo caso anche bambini e io non posso mettere nessuno in imbarazzo per affermare un ipotetico diritto al libero esercizio della mia sessualità; d) signora e marito, nonché spalleggiatori, sono semplicemente inqualificabili, anche se pare avessero protestato in un'occasione precedente (= accoppiamento visibile dal loro balcone di due ragazzi gay); e) custodi e vigilantes dovrebbero ricevere sanzioni disciplinari: come ribadisco, non si può lasciare entrare in un luogo aperto al pubblico, ma destinato ad attività istituzionali, chiunque voglia (i copulatori, gli aggressori, eventuali maniaci futuri, o chi volesse aggredire un professore perché gli ha bocciato il figlio, o mettere una bomba, ecc...); in concreto, se aprissero un procedimento disciplinare contro qualcuno, i colleghi sicuramente sciopererebbero e l'università resterebbe chiusa; f) non costerebbe molto collocare telecamere di sorveglianza (ma alcune già ci sono): ve lo garantisco, perché le ho installate a sorvegliare l'ingresso e le adiacenze della villa dove abito, nonché un giardino posteriore, o FINGERE DI AVERNE MESSE DI FUNZIONANTI (false telecamere con la lucina rossa accesa, alimentata da una pila, costano veramente pochi euro!), mettendo dovunque il cartello "area videosorvegliata", eccc...




Sarebbe un bel momento per la nostra università se si facesse carico delle spese legali per la costituzione di parte civile della vittima dell'aggressione. Ancor meglio sarebbe se qualche assistente o docente delle materie penalistiche (stanno tutti lì...) assumesse il patrocinio pro bono del ragazzo aggredito...






Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri.
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18/01/2012 17:05
 
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Re: Re:
maximilian1983, 18/01/2012 15.10:




Sarebbe un bel momento per la nostra università se si facesse carico delle spese legali per la costituzione di parte civile della vittima dell'aggressione. Ancor meglio sarebbe se qualche assistente o docente delle materie penalistiche (stanno tutti lì...) assumesse il patrocinio pro bono del ragazzo aggredito...




UTOPIA [SM=x43799]
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

Niccolò Fabi-Costruire

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18/01/2012 17:29
 
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Re: Re:
maximilian1983, 18/01/2012 15.10:




Sarebbe un bel momento per la nostra università se si facesse carico delle spese legali per la costituzione di parte civile della vittima dell'aggressione. Ancor meglio sarebbe se qualche assistente o docente delle materie penalistiche (stanno tutti lì...) assumesse il patrocinio pro bono del ragazzo aggredito...




Beh, quella del gratuito patrocinio è una buona proposta (sulla responsabilità civile: dubito l'Uni scucirà alcunché fin quando non fosse dichiarata responsabile di quanto avvenuto per culpa in eligendo, insomma, per responsabilità oggettiva, e credo sia anche giusto così).

Ritengo che l'Uni dovrebbe piuttosto farsi carico del problema dell'inadeguatezza di tutto il personale composto dai custodi, che è pressocché un'insalata di raccomandati e scaldasedie che non si sa come hanno fatto a metterli tutti insieme in un unico posto. O meglio: si intuisce perfettamente come.
Può mai essere che non ne abbiano assunto nemmeno uno che abbia la mentalità di svegliarsi la mattina e scendere all'Università col proposito di fare qualcosa?

Gli esempi delle mancanze, strafottenze e scarsa voglia di lavorare di questi soggetti non si contano, negli anni in cui ho frequentato l'Università. Semplicemente la rendono inadeguata.
Per fare un piccolissimo esempio: i corsi di procedura penale erano sempre affollatissimi, eppure il numero di sedie disponibili era sempre molto esiguo. Le persone si sedevano a terra, e seguire e prendere appunti in quelle condizioni era oltremodo scomodo. Facciamo notare la cosa al custode di turno (un tipo piuttosto spiccio e maleducato nei modi) il quale ci risponde che sedie non ce ne sono, e non è colpa sua. Dopo qualche giorno di corsi, alcuni studenti si accorgono che nell'aula attigua sono accatastate moltissime sedie. Come si può immaginare, tutti quelli costretti a terra per non aver avuto la fortuna di trovare un posto a sedere, si alzano, vanno di là e se ne procurano una. Il finimondo!
Il custode a fine corso si accorge dello spostamento, e comincia a sbraitare contro gli studenti, urlando che lui è il responsabile e che le sediedevono restare di là, al loro posto. [SM=x43822]
Forse temeva che spostando le sedie si creasse disordine nell'aula, e che i professori che sarebbero venuti a fare corsi negli altri giorni potessero chiedere a lui di togliere quelle in più. Insomma, il rischio di dover fare qualcosa, nella sua giornata scandita da caffé e accidia, l'aveva reso furibondo.
Ci sorbimmo gli improperi del custode, e il giorno dopo le sedie erano chiuse a chiave, e tornammo a sederci tutti per terra, nonostante ci fossero tante sedie "disponibili" a pochi metri da noi.

Quali sono i criteri con cui sono selezionati? C'è un concorso?
Quanto son trasparenti e pubbliche le procedure con cui è selezionato il personale che deve ricoprire quei posti?
Cosa fa l'Ateneo per garantire la correttezza delle procedure in questione, e scongiurare le solite segnalazioni/raccomandazioni, che hanno come unico effetto quello di portare sul posto i peggiori rubastipendi che una società può annoverare?
Come si può pensare che uno che si è visto calare il posto di lavoro dal cielo, in virtù di una conoscenza, possa poi giungere sul posto di lavoro carico di voglia di rendersi utile in qualche modo?

Son queste le domande cui occorre rispondere, se vogliamo che questa orribile vicenda produca qualcosa di positivo.
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