nando85, 13/03/2011 12.34:
Secondo me, è proprio il contrario di quanto state dicendo voi.
Le centrali nucleari Giapponesi dimostrano di aver raggiunto un grado di sicurezza tale da resistere ad uno dei terremoti più forti della storia dell'umanità. Per intenderci, il terremoto dell'Aquila ai Giapponesi avrebbe fatto un baffo...
Il punto è: NOI italiani, che risparmiamo sul cemento e sui materiali ferrosi utilizzati per costruire scuole, ospedali, strade ecc., saremmo in grado di costruire una centrale nucleare a regola d'arte come hanno fatto i Giapponesi?!?!?
La mia risposta è assolutamente no. Qua non sanno fare un termovalorizzatore, figuriamoci una centrale nucleare!!!
Ma idem dicasi per le centrali poste ai confini italiani.
Col cavolo che sono sicure come quelle di Fukishima, non credo proprio che resisterebbero ad un sisma di tale portata.
Considerando il fatto che sono al confine e quindi che il pericolo in sostanza ce l'abbiamo in patria...che fare? Nucleare o continuare a bruciare petrolio e carbone?!? La questione non è di così semplice risoluzione. Per piacere non ve ne uscite con la storiella dell'energie alternative che ad oggi non sono minimamente in grado di sostituire le fonti "tradizionali" di energia...
E comunque, teniamo conto che alcune zone d'Italia, vedi Sardegna ad esempio, non sono a rischio sismico.
Non è che una nuova centrale la si debba fare a L'Aquila, in Irpinia, in Friuli o a Messina o sotto al Vesuvio!
Sono d'accordo con ciò che hai scritto, però in merito al punto che ho evidenziato, guarda qui:
dailymotion.virgilio.it/video/xgekc9_jeremy-rifkin-le-energie-rinnovabili-cristina-gabe... tratto da "striscia la notizia".
Se abbiamo la possibilità di scegliere, perché farci schiavizzare dal nucleare?
[Modificato da |Lyuba| 13/03/2011 13:01]