Non approvo per vari motivi: in un settore come quello giornalistico il contratto fisso è molto molto molto raro. E non viene dato per anzianità.
Comunque è un discorso un po' lungo per cui vado per punti:
- Ti fanno un torto sul piano lavorativo. Come reagisci?
1) capisci che dove lavori non ti apprezzano, non ti apprezzeranno mai e invece vanno avanti i raccomandati. Hai aspettato 7 anni, decidi di arrivare a 8 e nel frattmpo cerchi un posto dove ti apprezzino, dato che sei brava e in 7 anni ci sarà qualcuno che ti conosce, in altre redazioni.
2) reagisci. Per cui
a) vai a parlare con i tuoi superiori per esporre le tue esigenze e lamentarti dell'ingiustizia.
se il punto a) non ha effetti, o torni all'opzione 1) o decidi di
b) rivolgerti ad avvocati, sindacati e quant'altro, perchè un torto è un torto, eccheccazzo. Nel frattempo
c) mobiliti, per quanto ti è possibile, l'opinione pubblica, esponendo i fatti in maniera precisa, documentata e convincente, ché stiamo parlando di una giornalista, no?
Come extrema ratio ci vedo anche lo sciopero della fame. Ma porca miseria, affrontato in maniera adulta.
Per cui a maggior ragione rafforzi la fase C: la gente deve sapere PERCHÈ lo fai, e un "hanno assunto un pivello raccomandato al posto mio" non è una spiegazione sufficiente. Poi
d) scegli lo SCOPO: cosa vuoi ottenere? il contratto? (curioso, chiedi il contratto per anzianità, non per merito. Dato che nonlo ottieni, lo chiedi per ricatto/pietà. Ancora non per merito). Una generica "sensibilizzazione sull'argomento"? E come fai a capire quando il mondo è abbastanza sensibilizzato?.
e) scegli il MODO: smettere di mangiare e bere non è il modo. Perchè chi fa una cosa del genere è seguito da un medico, è idratato tramite flebo. Farlo in maniera diversa non è eroico, non è coraggioso, è infantile e da isterica.
f) inizi questo benedetto sciopero e incroci le dita.
Ora, questo genio della comunicazione ha deciso di optare per il piano 2. Saltando a piè pari ogni tipo di programmazione, che io ho semplificato in 6 punti, ma immagino sia ancora più complesso.
Cosa ha ottenuto? Che il direttore le ha risposto "Questo
periodo, perdurando lo stato di crisi, non e' stata fatta alcuna assunzione. Non ho mai ricevuto dalla collega Paola Caruso la richiesta di un colloquio -dice il direttore del Corriere della Sera-. Se lo fara', la ricevero' volentieri, come faccio con tutti. Prego la collega Caruso di smettere lo sciopero della fame e di ritrovare serenita' e misura''. Insomma ha fatto una figura ridicola.
E soprattutto, adesso che farà? Perchè non credo abbia la faccia tosta di fare marcia indietro tornare al suo lavoro al corriere, le tocca cercare un altro lavoro (toh, l'opzione 1). Con l'aggravante che ora è nota per essere una mezza squilibrata.
Voi l'assumereste una persona così? Una che, in caso di problema, minaccia di uccidersi invece di venire nel vostro ufficio e discuterne come un'adulta?
Tra l'altro, una GIORNALISTA che ha iniziato un'azione del genere senza preoccuparsi della gestione mediatica (parliamo di due righe su un blog, niente di più) lasciando invece che la rete si riempia di "pare che" "l'ho sentita e dice che" ?
[Modificato da Selkis 15/11/2010 10:08]