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Paola Caruso, da 7 anni precaria per il Corriere della sera, in sciopero della fame

Ultimo Aggiornamento: 16/11/2010 12:58
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15/11/2010 12:17
 
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Re: Re:
(Samentha83), 15/11/2010 12.15:




Condivido dalla prima lettera all'ultimo punto.

Inoltre non si può fare il discorso "c'è chi sta peggio" o arriveremo ad una "reductio ad infinitum" banale.
Inoltre noto che sei la prima che ha sollevato un presupposto pregiudiziale importantissimo..Prima di fare tutto ciò,e dovremmo saperlo bene tutti,ti rivolgi almeno ad un avvocato..




Beh...mi sa che la prima a farlo sia stata proprio la signora caruso!Chi ci dice che il pivello non sia migliore di lei?Perciò mi piacerebbe conoscere l'intera vicenda!
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15/11/2010 12:20
 
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Re: Re: Re:
@MAYA@83, 15/11/2010 12.17:




Beh...mi sa che la prima a farlo sia stata proprio la signora caruso!Chi ci dice che il pivello non sia migliore di lei?Perciò mi piacerebbe conoscere l'intera vicenda!




Mi riferivo al tuo post.Non mi pare lei,nei suoi errori,abbia detto "va bene così,sono fortunata c'è chi sta peggio"..se no che sciopero sta portando avanti?Lo scioperto è la conferma del contrario anzi...
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15/11/2010 12:21
 
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Re:
.pisicchio., 15/11/2010 10.34:

Prendo atto che i contratti atipici vengono utilizzati sistematicamente in modo illegale. (es. tempo determinato ripetuto per anni; contratto a progetto stipulato in assenza di progetto...etc.).

La situazione migliorerebbe sensibilmente rendendo più flessibile il rapporto a tempo indeterminato. In primis, eliminando l'articolo 18 s.l.

Detto questo, non è che percaso il pivello è più bravo di lei?






Non capisco in che modo l'uso illegittimo dei contratti atipici potrebbe essere risolto con l'uso illegittimo del licenziamento- ossia eliminando l'art 18 dello Statuto dei lavoratori che non fa altro che rendere lo squilibrio delle parti( lavoratore e datore di lavoro) meno rilevante nel rapporto di lavoro e sua cessazione......
Contro la precarizzazione del lavoro a tempo determinato la precarizzazione di quello a tempo indeterminato?!?! Soprettutto perchè i datori di lavoro hanno dato buona prova del loro interesse per le sorti dei lavoratori.....
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15/11/2010 12:30
 
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Re: Re: Re: Re:
(Samentha83), 15/11/2010 12.20:




Mi riferivo al tuo post.Non mi pare lei,nei suoi errori,abbia detto "va bene così,sono fortunata c'è chi sta peggio"..se no che sciopero sta portando avanti?Lo scioperto è la conferma del contrario anzi...




Ma io sostengo che lo sciopero è una cazzata!Ritengo sia un modo x attirare l'attenzione su di sè,qualcosa di fine a se stesso. Ripeto...vorrei conoscere l'intera vicenda...ha consultato un legale?Che ha detto?
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15/11/2010 12:56
 
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Re: Re:
@MAYA@83, 15/11/2010 12:14:




E infatti!!!Non si lamenta!Quindi...che dobbiamo fare?




niente, stiamo benissimo così [SM=x43799]
precari a 40 anni, pagati a 4 euro ad articolo [SM=x43799]
e di che dobbiamo lamentarci? [SM=x43604]




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15/11/2010 13:02
 
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Re: Re: Re:
Selkis, 15/11/2010 12.56:




niente, stiamo benissimo così [SM=x43799]
precari a 40 anni, pagati a 4 euro ad articolo [SM=x43799]
e di che dobbiamo lamentarci? [SM=x43604]




Per fortuna,siamo ironici!!!! [SM=x43799] [SM=x43799] Ma se venissimo in spagna da te? [SM=x43799]
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15/11/2010 13:06
 
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c'è la disoccupazione al 20% ma è gestita meglio.
e poi c'è il "paro", il sussidio di disoccupazione a cui hai diritto anche dopo un contratto di 6 mesi (se hai lavorato per più di un anno)




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15/11/2010 15:51
 
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Re: Re:
nekonika, 15/11/2010 12.21:




Non capisco in che modo l'uso illegittimo dei contratti atipici potrebbe essere risolto con l'uso illegittimo del licenziamento- ossia eliminando l'art 18 dello Statuto dei lavoratori che non fa altro che rendere lo squilibrio delle parti( lavoratore e datore di lavoro) meno rilevante nel rapporto di lavoro e sua cessazione......
Contro la precarizzazione del lavoro a tempo determinato la precarizzazione di quello a tempo indeterminato?!?! Soprettutto perchè i datori di lavoro hanno dato buona prova del loro interesse per le sorti dei lavoratori.....



Mi riferivo, ovviamente, all'abrogazione della tutela reale (reintegrazione).

L'imprenditore abusa dei contratti atipici perchè vuole evitare di legarsi a vita al lavoratore. Vuole essere libero di levarselo dai coglioni liquidandolo con una ragionevole somma di denaro (ove il licenziamento sia ingiusto). Piaccia o non piaccia, è così. La reintegrazione non esiste in nessun ordinamento europeo e occidentale, salvo un paio di eccezioni (mi pare Austria e Portogallo).
Pur di mantenere un gruppo ristretto di lavoratori ipertutelati e ipersindacalizzati condanniamo alla precarietà tanti giovani che meriterebbero un trattamento (retributivo e contributivo) e una prospettiva migliori.

Ovviamente è solo la mia opinione. Un tempo era condivisa da gente come Tiziano Treu, Gino Giugni etc.

Poi è subentrata la paura dello scontro sociale.

Magari avessimo avuto lo scontro sociale...sempre meglio dell'immobilismo cui ci hanno condannato.
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Re: Re: Re:
.pisicchio., 15/11/2010 15.51:



Mi riferivo, ovviamente, all'abrogazione della tutela reale (reintegrazione).

L'imprenditore abusa dei contratti atipici perchè vuole evitare di legarsi a vita al lavoratore. Vuole essere libero di levarselo dai coglioni liquidandolo con una ragionevole somma di denaro (ove il licenziamento sia ingiusto). Piaccia o non piaccia, è così. La reintegrazione non esiste in nessun ordinamento europeo e occidentale, salvo un paio di eccezioni (mi pare Austria e Portogallo).
Pur di mantenere un gruppo ristretto di lavoratori ipertutelati e ipersindacalizzati condanniamo alla precarietà tanti giovani che meriterebbero un trattamento (retributivo e contributivo) e una prospettiva migliori.

Ovviamente è solo la mia opinione. Un tempo era condivisa da gente come Tiziano Treu, Gino Giugni etc.

Poi è subentrata la paura dello scontro sociale.

Magari avessimo avuto lo scontro sociale...sempre meglio dell'immobilismo cui ci hanno condannato.




sono d'accordo con te (...la fine del mondo è vicina? [SM=x43668] )
ed infatti in tantissimi paesi europei (vedi la Danimarca) la tutela NEL rapporto è quasi pari a zero...
c'è da dire che però il lavoratore lì è iper-tutelato NEL mercato (formazione continua e permanente; ammortizzatori sociali; centri d'impiego)
da noi invece si è cercato di intervenire unicamente sul lato della flessibilità (vedi l'introduzione degli atipici) non incidendo al contempo sul lato della tutela...ed i risultati si vedono!

(egoisticamente) puntualmente mi stupisco di come molti siano in prima linea per tutelare diritti di persone ipergarantite (vedi pensionati, lavoratori a tempo indeterminato - della Fiat, ad esempio)...e poi si lascino scivolare addosso i problemi che di lì a breve li investiranno direttamente (vedi il PRECARIATO!)




----------------------------------------------------------------------------
...perchè col tempo cambia tutto, lo sai, e cambiamo anche noi...
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Re: Re: Re: Re:
°Paranoid Android°, 15/11/2010 16.06:




sono d'accordo con te (...la fine del mondo è vicina? [SM=x43668] )
ed infatti in tantissimi paesi europei (vedi la Danimarca) la tutela NEL rapporto è quasi pari a zero...
c'è da dire che però il lavoratore lì è iper-tutelato NEL mercato (formazione continua e permanente; ammortizzatori sociali; centri d'impiego)
da noi invece si è cercato di intervenire unicamente sul lato della flessibilità (vedi l'introduzione degli atipici) non incidendo al contempo sul lato della tutela...ed i risultati si vedono!

(egoisticamente) puntualmente mi stupisco di come molti siano in prima linea per tutelare diritti di persone ipergarantite (vedi pensionati, lavoratori a tempo indeterminato - della Fiat, ad esempio)...e poi si lascino scivolare addosso i problemi che di lì a breve li investiranno direttamente (vedi il PRECARIATO!)




La risposta potrebbe essere: i poveri precari non si iscrivono al sindacato, ergo non foraggiano le gerarchie dei sindacati, ergo non meritano tutela.

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Re: Re: Re: Re: Re:
.pisicchio., 15/11/2010 16.08:




La risposta potrebbe essere: i poveri precari non si iscrivono al sindacato, ergo non foraggiano le gerarchie dei sindacati, ergo non meritano tutela.





ma che il sindacato tuteli (o cerchi, più o meno, di tutelare) i diritti degli iscritti mi pare ovvio...
io invece parlo di consapevolezza, a livello personale: in tanti si infiammano per i diritti dei lavoratori di Pomigliano, per i diritti dei pensionati...e quindi giù, anche i liceali e gli universitari, a fare manifestazioni e scioperi di piazza...solidarizzando;
peccato che quei diritti loro non li vedranno nemmeno col binocolo...(ma tutto tace!)




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Re: Re:
(Samentha83), 15/11/2010 12.15:




Condivido dalla prima lettera all'ultimo punto.

Inoltre non si può fare il discorso "c'è chi sta peggio" o arriveremo ad una "reductio ad infinitum" banale.

Inoltre noto che sei la prima che ha sollevato un presupposto pregiudiziale importantissimo..Prima di fare tutto ciò,e dovremmo saperlo bene tutti,ti rivolgi almeno ad un avvocato..




Per fare una cosa del genere devono esserci i presupposti.
Evidentemente, sono proprio questi a mancare...ed allora non resta che un'azione eclatante e fine a se stessa.

Però capisco la rabbia e la frustrazione di un precario, che lavora 7 anni e non matura alcun diritto..e non si vede riconosciuto nulla di ciò che ha fatto. Non apprezzo molto il modo con cui questa donna ha agito, ma penso che non avesse proprio molto altro...
Doveva solo cercarsi un altro posto e basta. Ha voluto concedersi lo sfogo isterico...non la voglio condannare per questo.
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no ma infatti... non c'è da condannare, solo che ha avuto un effetto contrario.
Avrebbe dovuto riflettere sulle conseguenze, sia per le difficoltà lavorative che a questo punto aumenteranno, sia per quelle più immediate. Insomma non puoi metterti in condizione di dire "io mi lascio morire di fame" e farti rispondere "veramente hai capito male, fa' la persona matura".
È anche vero che quello giornalistico è uno dei settori più in crisi, e farsi assumere è molto molto molto difficile.
Poi c'è anche da vedere se lo meritasse davvero... puoi anche fare la scribacchina tappabuchi per 7 anni, e può darsi che il "pivellino raccomandato" in realtà fosse bravo sul serio, per il momento è la sua parola e nessuna controparte.




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16/11/2010 10:30
 
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Re: Re: Re: Re:
°Paranoid Android°, 15/11/2010 16.06:




sono d'accordo con te (...la fine del mondo è vicina? [SM=x43668] )
ed infatti in tantissimi paesi europei (vedi la Danimarca) la tutela NEL rapporto è quasi pari a zero...
c'è da dire che però il lavoratore lì è iper-tutelato NEL mercato (formazione continua e permanente; ammortizzatori sociali; centri d'impiego)
da noi invece si è cercato di intervenire unicamente sul lato della flessibilità (vedi l'introduzione degli atipici) non incidendo al contempo sul lato della tutela...ed i risultati si vedono!

(egoisticamente) puntualmente mi stupisco di come molti siano in prima linea per tutelare diritti di persone ipergarantite (vedi pensionati, lavoratori a tempo indeterminato - della Fiat, ad esempio)...e poi si lascino scivolare addosso i problemi che di lì a breve li investiranno direttamente (vedi il PRECARIATO!)



Ma allora se il problema è la mancanza di un mercato competitivo del lavoro, ammortizzatori sociali e centri d'impiego, come si può pensare che incidendo sulle garanzie del lavoro a tempo indeterminato si risolvano i problemi del precariato?!
Allora oltre al precario starebbe a spasso o sotto il ricatto del datore di lavoro anche l'ex a tempo indeterminato.....

Secondo me per i precari vale il concetto( se mi permettete l'espressione) di mancanza di una consapevolezza di classe, cioè fino a che non lo sei speri di non diventarlo mai.....e quando lo sei ti nascondi. Solo da poco si è iniziato a parlarne e si è capito che purtroppo è diventata la regola....
[Modificato da nekonika 16/11/2010 10:31]
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16/11/2010 10:35
 
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Re: Re: Re:
.pisicchio., 15/11/2010 15.51:



Mi riferivo, ovviamente, all'abrogazione della tutela reale (reintegrazione).

L'imprenditore abusa dei contratti atipici perchè vuole evitare di legarsi a vita al lavoratore. Vuole essere libero di levarselo dai coglioni liquidandolo con una ragionevole somma di denaro (ove il licenziamento sia ingiusto). Piaccia o non piaccia, è così. La reintegrazione non esiste in nessun ordinamento europeo e occidentale, salvo un paio di eccezioni (mi pare Austria e Portogallo).
Pur di mantenere un gruppo ristretto di lavoratori ipertutelati e ipersindacalizzati condanniamo alla precarietà tanti giovani che meriterebbero un trattamento (retributivo e contributivo) e una prospettiva migliori.

Ovviamente è solo la mia opinione. Un tempo era condivisa da gente come Tiziano Treu, Gino Giugni etc.

Poi è subentrata la paura dello scontro sociale.

Magari avessimo avuto lo scontro sociale...sempre meglio dell'immobilismo cui ci hanno condannato.





Ma in che modo un disoccupato in più a spasso(ex lavoratore a tempo indeterminato licenziato senza giusta causa) può aiutare un precario?! Si ritrovano cmq entrambi in un mercato del lavoro che offre poco, soprattutto agli ultra quarantenni e senza un adeguato sostegno da parte dello Stato.
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16/11/2010 12:58
 
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Re: Re: Re: Re:
nekonika, 16/11/2010 10.35:





Ma in che modo un disoccupato in più a spasso(ex lavoratore a tempo indeterminato licenziato senza giusta causa) può aiutare un precario?! Si ritrovano cmq entrambi in un mercato del lavoro che offre poco, soprattutto agli ultra quarantenni e senza un adeguato sostegno da parte dello Stato.




Il disoccupato di cui parli (e tutti i disoccupati con lui) troverebbero più facilmente un nuovo lavoro.

L'imprenditore assumerebbe il rischio derivante dall'assunzione a tempo indeterminato sapendo di poter poi licenziare più facilmente.

Il lavoratore a tempo indeterminato "meno tutelato", inoltre, avrebbe molte più garanzie di quante ne abbiano i lavoratori a tempo determinato, interinale etc. etc.

La situazioe attuale, invece, scoraggia la stipulazione di contratti a tempo indeterminato e impone all'imprenditore un utilizzo distorto di fattispecie come l'apprendistato, il tempo determinato etc.

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