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Magnifica ossessione

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2009 13:25
05/01/2009 17:59
 
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Raccolgo qua alcuni degli ultimi film visti, partendo da quello che, a mio avviso, è un cartone di una poetica disarmante: Nausicaa nella valle del vento, del maestro japponese Hayao Miyazaki.

Da mymovies:
Il film mostra la Terra nel futuro, dopo le terribili guerre che l'hanno devastata e che hanno dato vita a una giungla tossica che copre quasi tutto il pianeta, eccetto alcune "isole felici". In una di queste "isole" vive Nausicaa, principessa della Valle del vento. L'eroina si trova in mezzo ad una guerra combattuta tra due imperi nemici che mettono a repentaglio l'esistenza della Valle del vento e il futuro della terra.

Intenso, poetico, bellissimo.
E profondamente anarchico: è chiaro il paradigma di libertà, autodeterminazione dei popoli, antimilitarismo, ecologia e rispetto per il pianeta, critica al progresso e all'inquinamento; tematiche tratteggiate attraverso le vicende di una comunità che non ha capi nè padroni (ma soltanto guide), pacifica, libera, e attraverso un personaggio femminile di enorme grandezza morale.

[SM=x43799]
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05/01/2009 18:05
 
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DellaMorte DellAmore
Michele Soavi

Da wikipedia:

Francesco Dellamorte (Rupert Everett) è il guardiano del cimitero di Buffalora, un paese immaginario; vive nel camposanto completamente isolato dal mondo e dalla vita sociale assieme all'aiutante Gnaghi (François Hadji-Lazaro) il quale è incapace di parlare e ha apparentemente il quoziente intellettivo di un bambino.
L'"abitudinaria" vita di Francesco (manutenere le tombe, collezionare necrologi e di conseguenza cancellare i deceduti dall'elenco del telefono) è da un po' di tempo movimentata da una strana epidemia: dopo sette giorni dal decesso gran parte dei morti si risvegliano come zombi (da lui definiti "ritornanti") ed è costretto a colpirli in testa per neutralizzarli definitivamente. Ma ciò che sconvolgerà Francesco sarà l'incontro con una bellissima vedova (Anna Falchi) che involontariamente ucciderà scambiandola per una ritornante.


Il film è molto particolare per ambientazioni e dialoghi, sicuramente apprezzeranno i fan di Dylan Dog (è tratto infatti da un romanzo di Tiziano Sclavi).
Ovviamente humor nero ("tra vivi morenti e morti viventi") e sospensione morale solo i requisiti minimi da accettare in un film simile.

[SM=x43813]


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05/01/2009 18:08
 
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Re:
Massimo Volume, 05/01/2009 17.59:

Raccolgo qua alcuni degli ultimi film visti, partendo da quello che, a mio avviso, è un cartone di una poetica disarmante: Nausicaa nella valle del vento, del maestro japponese Hayao Miyazaki.

Da mymovies:
Il film mostra la Terra nel futuro, dopo le terribili guerre che l'hanno devastata e che hanno dato vita a una giungla tossica che copre quasi tutto il pianeta, eccetto alcune "isole felici". In una di queste "isole" vive Nausicaa, principessa della Valle del vento. L'eroina si trova in mezzo ad una guerra combattuta tra due imperi nemici che mettono a repentaglio l'esistenza della Valle del vento e il futuro della terra.

Intenso, poetico, bellissimo.
E profondamente anarchico: è chiaro il paradigma di libertà, autodeterminazione dei popoli, antimilitarismo, ecologia e rispetto per il pianeta, critica al progresso e all'inquinamento; tematiche tratteggiate attraverso le vicende di una comunità che non ha capi nè padroni (ma soltanto guide), pacifica, libera, e attraverso un personaggio femminile di enorme grandezza morale.

[SM=x43799]





bellissimo e in parte simile, anche se più circoscritto e al contempo più compiuto, è La principessa Mononoke [SM=x43813]
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06/01/2009 18:12
 
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Re: Re:
leverkuhn83, 05/01/2009 18.08:





bellissimo e in parte simile, anche se più circoscritto e al contempo più compiuto, è La principessa Mononoke [SM=x43813]




Appena visto [SM=x43813]

Concordo sulla consueta bellezza delle opere dello Studio Ghibili, e anche sulla maggiore circoscrizione tematica.
Questo inoltre, secondo me, è anche il più crudo, e nonostante il tipico lieto fine negli ultimi minuti, rimangono le contrapposizioni nette (Mononoke che alla fine non riesce a perdonare) e le posizioni irriducibili.
Molto netta (come negli ultimi due) la componente mistica legata a spiriti e demoni...

[SM=x43799]
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07/01/2009 23:24
 
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Paprika di Satoshi Kon


In un futuro non troppo lontano l'invenzione della DC Mini permette agli psichiatri di immergersi nei sogni, e quindi nel subconscio, dei propri pazienti in modo da conoscere e curare stati alterati e problematiche nascoste dell'io. La dottoressa Atsuko Chiba, sotto lo pseudonimo di Paprika, comincia ad utilizzare questa procedura anche al di fuori della struttura ospedaliera in cui è capo della ricerca, sempre con il fine di aiutare le persone traumatizzate da eventi passati.

Essendo la procedura ad alto rischio e ancora in via sperimentale, le DC Mini vengono custoditi con la massima attenzione. Eppure alcuni di questi vengono rubati e subito l'equipe sospetta uno dei dottori, scomparso misteriosamente. Il ladro si mette subito al lavoro e grazie alla tecnologia trafugata riesce a far vivere alle persone sogni ad occhi aperti, trasformando le sue vittime in pupazzi impazziti. La creazione di un "sogno collettivo" che minaccia la distruzione dell'intera umanità spinge quindi Paprika ad entrare in azione per scongiurare l'imminente catastrofe


_____________________________________________________


L'idea iniziale è molto carina, come la prima scena, ma gradualmente il film si perde in una trama zeppa di fronzoli e inutilità; confusissima (si comprende dopo 40 min. che la protagonista, Paprika, è il "doppio" onirico della protagonista reale) e animata da streotipi più che personaggi.
I disegni sono uni-dimensionali, e ognuno dei personaggi ha a disposizione una espressione circa.
Bruttarelle le tavole, come la colonna sonora... peccato, poteva riuscire un bel film.

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08/01/2009 22:22
 
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L'amore ai tempi del colera, di Mike Newell
Tratto dall'omonimo libro del grande Gabriel Garcia Marquez.

Avvertenza: Consiglio vivamente e cladamente di non vedere il film e non leggere questa recensione se non si è ancora letto il romanzo, che è uno dei capolavori indiscussi della letteratura mondiale.

Cartagena 1879. Florentino Ariza (Unax Ugalde) è un giovane poeta che lavora come telegrafista per Lotario Thurgot (Liev Schreiber), questi lo incarica di consegnare un telegramma alla famiglia Daza, appena arrivata in città. Una volta arrivato alla residenza della famiglia Daza, Florentino, incrocia lo sguardo con la bella Fermina (Giovanna Mezzogiorno), ed è immediato colpo di fulmine. Il ragazzo nomina la ragazza la sua "Dea Incoronata", ed estasiato dalla passione, inizia un rapporto epistolare con Fermina, che man mano sembra ricambiare i suoi sentimenti. Ma quando il padre di Fermina, Lorenzo Daza (John Leguizamo), scopre le loro lettere, decide di dividerli, sperando in qualcosa di meglio per la sua unica figlia, così la manda a vivere con la cugina Hildebranda (Catalina Sandino Moreno). Passano gli anni, e mentre il paese è sconvolto dalla Guerra Civile e dal colera, Florentino (Javier Bardem) ormai divenuto un uomo continua a disperarsi aspettando la sua amata... etc etc


_________________________________________________________________



Questo film costringe a domandarsi, prima di tutto, il senso del mezzo; a domandarsi se una pellicola di due h. può in qualche modo rispettare 370 pg scritte da uno dei più grandi scrittori viventi.
La risposta è ovvia, cioè no, e non perchè il cinema sia inferiore alla letteratura, ma perchè è semplicemente un mezzo diverso, e nasce con un'ispirazione e un'idea diversa.
Questo film, in particolare, è pure idiozia se paragonata al libro.
Il senso devastante dell'amore, la sua ineluttabilità, il realismo magico, gli odori, i colori, le passioni e le massime contenute in ogni pagina del romanzo sono blande se non inesistenti.
Ci sono molte imprecisioni (volute), delle licenze che non andavano prese, una pessima scelta degli attori, soprattutto in relazione alle fasi della loro esistenza letteraria.
Il personaggio reso peggio è sicuramente Juvenal Urbino, che se nel testo è una figura quanto meno complessa, qui sembra la macchietta di un tracotante, volgare, squallido medico di paese.
Mancano tutti gli amori di Florentino Ariza, trattati qui solo una "semplice" deviazione dal sentimento onnicomprensivo verso Fermina Daza, mancando su tutto il lato della totalità del sentimento, del dramma, della fatalità, della passione.

Resta una domanda: perchè questo film?





[Modificato da Massimo Volume 08/01/2009 22:22]
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08/01/2009 22:31
 
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Massimo Volume moderatore subito della cartella cinema!!!ne sai veramente di tutto un pò!!proponiti [SM=x43799]
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09/01/2009 20:33
 
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Re:
Massimo Volume, 08/01/2009 22.22:

L'amore ai tempi del colera, di Mike Newell
Tratto dall'omonimo libro del grande Gabriel Garcia Marquez.

Avvertenza: Consiglio vivamente e cladamente di non vedere il film e non leggere questa recensione se non si è ancora letto il romanzo, che è uno dei capolavori indiscussi della letteratura mondiale.

Cartagena 1879. Florentino Ariza (Unax Ugalde) è un giovane poeta che lavora come telegrafista per Lotario Thurgot (Liev Schreiber), questi lo incarica di consegnare un telegramma alla famiglia Daza, appena arrivata in città. Una volta arrivato alla residenza della famiglia Daza, Florentino, incrocia lo sguardo con la bella Fermina (Giovanna Mezzogiorno), ed è immediato colpo di fulmine. Il ragazzo nomina la ragazza la sua "Dea Incoronata", ed estasiato dalla passione, inizia un rapporto epistolare con Fermina, che man mano sembra ricambiare i suoi sentimenti. Ma quando il padre di Fermina, Lorenzo Daza (John Leguizamo), scopre le loro lettere, decide di dividerli, sperando in qualcosa di meglio per la sua unica figlia, così la manda a vivere con la cugina Hildebranda (Catalina Sandino Moreno). Passano gli anni, e mentre il paese è sconvolto dalla Guerra Civile e dal colera, Florentino (Javier Bardem) ormai divenuto un uomo continua a disperarsi aspettando la sua amata... etc etc


_________________________________________________________________



Questo film costringe a domandarsi, prima di tutto, il senso del mezzo; a domandarsi se una pellicola di due h. può in qualche modo rispettare 370 pg scritte da uno dei più grandi scrittori viventi.
La risposta è ovvia, cioè no, e non perchè il cinema sia inferiore alla letteratura, ma perchè è semplicemente un mezzo diverso, e nasce con un'ispirazione e un'idea diversa.
Questo film, in particolare, è pure idiozia se paragonata al libro.
Il senso devastante dell'amore, la sua ineluttabilità, il realismo magico, gli odori, i colori, le passioni e le massime contenute in ogni pagina del romanzo sono blande se non inesistenti.
Ci sono molte imprecisioni (volute), delle licenze che non andavano prese, una pessima scelta degli attori, soprattutto in relazione alle fasi della loro esistenza letteraria.
Il personaggio reso peggio è sicuramente Juvenal Urbino, che se nel testo è una figura quanto meno complessa, qui sembra la macchietta di un tracotante, volgare, squallido medico di paese.
Mancano tutti gli amori di Florentino Ariza, trattati qui solo una "semplice" deviazione dal sentimento onnicomprensivo verso Fermina Daza, mancando su tutto il lato della totalità del sentimento, del dramma, della fatalità, della passione.

Resta una domanda: perchè questo film?









eh beh devo necessariamente intervenire per onorare il mio nick...
mi son sempre rifiutata di vedere il film,immaginavo che la trasposizione cinematografica del libro (quel meraviglioso libro,non a caso il mio preferito [SM=x43829] )sarebbe stata a dir poco deludente.Ieri ne ho avuta conferma.Le complesse personalità dei personaggi ne escono appena accennate( e manco )così come la storia nel suo complesso.Per quanto riguarda gli attori salvo solo Bardem,la Mezzogiorno ci sta bene giusto nelle scene nevrotiche alla Muccino.
Non mi ha suscitato un minimo di emozione,non mi ha lasciato nulla.La prima volta che ho letto il libro ho pianto.Forse sono di parte,anzi sicuramente lo sono,ma il film non rende per nulla l'essenza di "L'amore ai tempi del colera".


" Quando Florentino Ariza l'aveva vista per la prima volta, sua madre
l'aveva scoperto da prima che lui glielo raccontasse, perché aveva
perso la parola e l'appetito e passava le notti in bianco a rigirarsi
nel letto. Ma quando incominciò ad aspettare la risposta alla sua
prima lettera l'ansia gli si complicò con diarree e vomiti verdi,
perse il senso dell'orientamento e soffrì di repentini svenimenti, e
sua madre si terrorizzò perché il suo stato non assomigliava ai
disordini dell'amore ma ai danni del colera. Il padrino di Florentino
Ariza, un vecchio omeopata che era stato il confidente di Tránsito
Ariza fin dai tempi in cui era un'amante nascosta, si allarmò anche
lui a prima vista per lo stato del malato, perché aveva il polso
debole, il respiro affannoso e i sudori pallidi dei moribondi. Ma
l'esame rivelò che non aveva febbre né dolore in nessuna parte e che
l'unica cosa concreta che sentiva era il bisogno urgente di morire.
Gli bastò un interrogatorio insidioso, prima a lui e poi alla madre,
per comprovare una volta di più che i sintomi dell'amore sono gli
stessi del colera
. Prescrisse infusi di fiori di tiglio per calmare i
nervi e suggerì un cambiamento d'aria per cercare la consolazione a
distanza, ma quello cui anelava Florentino Ariza era tutto il
contrario: godere del suo martirio."



[SM=x43811].... la vostra Fermina






***"...e abito sempre nel mio sogno: di tanto in tanto, faccio una piccola visita alla realtà."***


...lucida logica...
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09/01/2009 21:43
 
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ho visto i film di Hayao Miyazaki...ma questo mi manca.
Sicuramente poetici , "fluttuanti",coinvolgenti quelli che ho già visto ,ma questo è l'ultimo???è possibile scaricarlo?? sono molto legata ai film di Miyazaki per le mie personalissime vicende sentimentali e mi manca vedere i film in quel modo. Mi è venuta l'ispirazione per un topic...
grazieeeeeee
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09/01/2009 21:58
 
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Re:
diegoo., 08/01/2009 22.31:

Massimo Volume moderatore subito della cartella cinema!!!ne sai veramente di tutto un pò!!proponiti [SM=x43799]




Non avevo letto, ti ringrazio, non nascondo che sono davvero un patito della "settima arte" -come definiva il cinema Kurosawa- [SM=x43813]
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09/01/2009 22:02
 
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Re:
immarillina, 09/01/2009 21.43:

ho visto i film di Hayao Miyazaki...ma questo mi manca.
Sicuramente poetici , "fluttuanti",coinvolgenti quelli che ho già visto ,ma questo è l'ultimo???è possibile scaricarlo?? sono molto legata ai film di Miyazaki per le mie personalissime vicende sentimentali e mi manca vedere i film in quel modo. Mi è venuta l'ispirazione per un topic...
grazieeeeeee




Questa la successione dei film del grande Maestro:

Nausicaä della valle del vento (1984)
Laputa: il castello nel cielo (1986)
Una tomba per le lucciole (1988)
Il mio vicino Totoro (1988)
Kiki consegne a domicilio (1989)
Porco Rosso (1992)
Pom Poko (1994)
Principessa Mononoke (1997)
La città incantata (2001)
Il Castello errante di Howl (2004)


[SM=x43601]

Più "I racconti di Terramare", ad opera del figlio di Hayao Miyazaki, Goro [SM=x43799]
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09/01/2009 22:03
 
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Re: Re:
fermina84, 09/01/2009 20.33:




eh beh devo necessariamente intervenire per onorare il mio nick...
mi son sempre rifiutata di vedere il film,immaginavo che la trasposizione cinematografica del libro (quel meraviglioso libro,non a caso il mio preferito [SM=x43829] )sarebbe stata a dir poco deludente.Ieri ne ho avuta conferma.Le complesse personalità dei personaggi ne escono appena accennate( e manco )così come la storia nel suo complesso.Per quanto riguarda gli attori salvo solo Bardem,la Mezzogiorno ci sta bene giusto nelle scene nevrotiche alla Muccino.
Non mi ha suscitato un minimo di emozione,non mi ha lasciato nulla.La prima volta che ho letto il libro ho pianto.Forse sono di parte,anzi sicuramente lo sono,ma il film non rende per nulla l'essenza di "L'amore ai tempi del colera".


[SM=x43811].... la vostra Fermina





Infatti dopo lascia soltanto una scia di rabbia per l'operazione commerciale [SM=x43800]

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09/01/2009 22:15
 
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Visto qualche settimana fa, ma va postato:

Tierra y Libertad di Ken Loach

Alla morte di David Carr, un operaio inglese di Liverpool, la nipote rovista tra i ricordi del nonno trovando vecchi articoli di giornale riguardanti la guerra civile spagnola, lettere, cimeli ed un foulard rosso contenente della terra. Attraverso questi ricordi ripercorre la storia del nonno tornando nel 1936, quando è in corso la guerra in Spagna.

David Carr, disoccupato iscritto al Partito Comunista, decide di recarsi come volontario in Spagna per combattere contro il fascismo del generale Franco. Una volta arrivato, dopo un travagliato viaggio in nave fino a Marsiglia ed in treno fino a Barcellona, si unisce alla milizia, insieme ad altri compagni spagnoli e moltissimi provenienti da tutta Europa, sotto le insegne militari del POUM, il Partido Obrero de Unificación Marxista, sul fronte di Aragona.

Il protagonista vive in prima persona gli orrori e le contraddizioni della guerra insieme ai suoi giovani compagni rivoluzionari, a loro volta divisi da diversi modi ideologici di vivere il pensiero rivoluzionario. Lì conosce Blanca, una giovane anarchica catalana che combatte con i miliziani e se ne innnamora... etc etc


________________________________________________________________



Film difficile, intenso (Ken Loach...), fortemente schierato; riprende tutti i temi cari all'anarchia, dal libero uso della terra (con la conseguente collettivizzazione di queste - argomento che trova eco in "tutti i sud", compreso il nostro, dove i movimenti anarchici hanno sempre portato avanti battaglie in nome della terra), alla lotta contro i fascisti/franchisti, alla reticenza e alla non-accettazione delle gerarchie militari e delle strutture partitiche.
Solidarietà, fratellanza nella lotta, dolore.
A distanza di tempo, forse risente di una sceneggiatura un po' rigida; fortemente accusatorio nei confronti di Stalin e dell'Urss di avere annientato la sinistra anarchica.
In ogni modo commovente, sicuramente spinge alla riflessione anche chi ha idee diverse.

[SM=x43799]





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10/01/2009 16:58
 
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Re: Re:
Massimo Volume, 09/01/2009 22.02:




Questa la successione dei film del grande Maestro:

Nausicaä della valle del vento (1984) mi manca
Laputa: il castello nel cielo (1986) bellissimo [SM=x43829]
Una tomba per le lucciole (1988) tristissimo [SM=x43607]
Il mio vicino Totoro (1988) carino
Kiki consegne a domicilio (1989) carino
Porco Rosso (1992) mi manca
Pom Poko (1994) mi manca
Principessa Mononoke (1997) bello
La città incantata (2001) il mio preferito
Il Castello errante di Howl (2004)meraviglioso(anche la colonna sonora)


[SM=x43601]

Più "I racconti di Terramare", ad opera del figlio di Hayao Miyazaki, Goro [SM=x43799]

non mi è piaciuto molto


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12/01/2009 23:02
 
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Aprile, Nanni Moretti

Dal Morandini:

Film di famiglia e diario intimo, l'8° lungometraggio di N. Moretti comincia il 28 marzo 1994 (vittoria elettorale della destra berlusconiana), termina nell'agosto 1997 quando l'autore decide di tornare al cinema di finzione con un musical, e fa perno sul 18 aprile 1996 quando gli nasce il figlio Pietro, mentre, vinte le elezioni, il centrosinistra dell'Ulivo va al governo...


..........................

Premesso che è uno dei film di M. entrati nell'immaginario collettivo per la famosissima frase: "D’Alema, dì qualcosa, reagisci…Dai, dì qualcosa, D’Alema, rispondi, non ti far mettere in mezzo sulla giustizia proprio da Berlusconi…D’Alema dì una cosa di sinistra. Dì una cosa anche non di sinistra, di civiltà… D’Alema, dì una cosa, dì qualcosa, reagisci…" e premesso che il cinema di M. non conosce mezze misure, questo è un film riuscito in parte.
Se ineccepibili sono i dialoghi & le battute, è fortemente disomogeneo nella struttura divisa tra pubblico e privato, entrambe non riuscite pienamente, finendo il film col riusultare un po'... stanco.

[SM=x43600]





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23/02/2009 13:08
 
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Ferro 3 (la casa vuota)
di kim ki-duk



"Ferro 3 descrive la solitudine dei protagonisti, eliminando il dialogo (unico film al mondo in cui i protagonisti non parlano), limitato alle grida fredde dei personaggi di contorno, e lasciando parlare i silenzi dei sinuosi movimenti di Tae-Suk..."

Un capolavoro [SM=x43799]


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23/02/2009 13:11
 
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sta per uscire il nuovo di miyazaki,ponyo sulla scogliera...non vedo l'ora di vederlo, solo il cartellone è dolcissimo [SM=x43811]
adri tempo fa misi un topic dove ogni tanto scrivevo gli ultimi film che avevo visto,ma nessuno me lo cagava [SM=x43607] continuiamo su su
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23/02/2009 13:11
 
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Re: Re: Re:
mal80, 10/01/2009 16.58:

non mi è piaciuto molto






Una tomba per le lucciole è uno dei cartoni più tristi e struggenti che abbia mai visto... e nonostante la conclusione (e le vicende) non lascia mai spazio al patetismo "facile"


[SM=x43607]
[Modificato da Massimo Volume 23/02/2009 13:14]
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23/02/2009 13:12
 
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Re:
Adri84, 23/02/2009 13.11:

sta per uscire il nuovo di miyazaki,ponyo sulla scogliera...non vedo l'ora di vederlo, solo il cartellone è dolcissimo [SM=x43811]
adri tempo fa misi un topic dove ogni tanto scrivevo gli ultimi film che avevo visto,ma nessuno me lo cagava [SM=x43607] continuiamo su su




[SM=x51041]

Io mi scordo di postarli, ma ora lo faccio con regolarità e ti ospito volentieri [SM=x43811]
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23/02/2009 13:20
 
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Re:
Massimo Volume, 23/02/2009 13.08:

Ferro 3 (la casa vuota)
di kim ki-duk



"Ferro 3 descrive la solitudine dei protagonisti, eliminando il dialogo (unico film al mondo in cui i protagonisti non parlano), limitato alle grida fredde dei personaggi di contorno, e lasciando parlare i silenzi dei sinuosi movimenti di Tae-Suk..."

Un capolavoro [SM=x43799]






film straordinario
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