iudicium, 15/10/2014 12:49:
La corruzione, il cattivo uso della spesa pubblica, sono i fattori che distolgono il corretto funzionamento delle teorie di Keynes. Il principio del moltiplicatore degli investimenti, se fosse stato applicato correttamente, avrebbe funzionato meglio delle politiche di austerità imposte dall'Europa.
Durante una crisi, quando l’investimento privato e i consumi delle famiglie diminuiscono, lo Stato deve colmare il gap incrementando le sue spese in deficit, cioè senza aumentare le tasse. Se non lo fa, la situazione peggiorerà perché la minore domanda indurrà le imprese a produrre di meno e quindi tagliare posti di lavoro, ma la perdita di posti di lavoro diminuirà i redditi delle famiglie e quindi i consumi, facendo decrescere la produzione e crescere ulteriormente la disoccupazione, cosa che procurerà maggiore spesa pubblica (in sussidi di disoccupazione) e minori entrate fiscali.
La maggiore spesa si tradurrà temporaneamente in disavanzo, ma incrementando il reddito nazionale, aumenterà anche il gettito fiscale, che andrà a compensare (o superare, se le aliquote sono elevate) la maggiore spesa.
Se invece si punta sull’austerità, il reddito nazionale calerà e con esso il gettito fiscale. In altre parole lo Stato durante una crisi non ha altra soluzione realistica, per ripianare i suoi debiti nel medio-lungo periodo (o per lo meno per non aggravarli), dispendere di più nel breve periodo.
Insomma, l’austerità, che oggi è il faro dell’Europa, non solo è socialmente ingiusta, ma del tutto controproducente.
Ma la possibilità che in tutto questo bel meccanismo qualcosa vada storto non la contempli nemmeno per sbaglio?
Per esempio. Se dopo aver speso in deficit il livello di attività economica non riprende, perché ad esempio la gente sa che il deficit rappresenta maggiori tasse future e accantona i soldi per farvi fronte, poi che si fa? LO scorso maggio il governo Renzi ha dato un bonus fiscale in deficit ed i risultati sono stati: non sono
aumentati i consumi, non si è creato un posto di lavoro e domani c'è la scadenza per il versamento della prima rata di una nuova tassa(tasi).
Chissà se i tre fattori sono collegati.
Inoltre puoi quantificare il "temporaneamente" in relazione al disavanzo, quanto tempo occorre?
Rispondere possibilmente dopo aver ripassato il concetto di time inconsistency . Per chi non se lo ricordasse, un breve promemoria.
gregmankiw.blogspot.it/2006/04/time-inconsistency.html
ps giusto per ricordare i disastri dell'austerity. Guardate come va la crescita in Irlanda.
www.theguardian.com/world/2014/sep/18/ireland-economy-growth-europe...