Giuseppe.appioclaudio, 15/10/2014 12:10:
Ed allora mi vuoi stroncare in partenza
Il Professore ipotizza una revisione dei meccanismi di monitoraggio ed elaborazione dei dati relativi agli acquirenti pubblici che, a suo dire, porterebbe ad un risparmio compreso tra i 30 ed i 50 miliardi di euro. Risorse che potrebbero essere spostate a sostegno della domanda aggregata.
Basterebbe ridurre i POS, che oggi sono circa 10000, a poco più di un migliaio e centralizzare, magari mediante Consip (che il Professore conosce bene e che potrebbe autorizzare le opere, qualora ottenessero una valutazione positiva rispetto ad altre commesse ), tutti i dati relativi ai singoli appalti.
Guarda che gran parte di questo Monti l'ha già introdotto nel 2011. Arrivate sempre con 3 anni di ritardo:d. Non mi sembra che stia funzionando un granché.
Le procedure per gli acquisti telematizzate sono già in essere e sono uno dei motivi per i quali i cantieri finanziati sono bloccati.
Un amico che fa l'assessore in un comune della provincia di salerno mi raccontava l'estate scorsa che doveva rifare l'illuminazione di una strada, più o meno dovevano sostituire un centinaio di pali della luce con altri a maggior efficienza energetica. Stava lì bloccato da sei mesi perché l'azienda che aveva vinto l'appalto non riusciva ad acquistare i pali sulla piattaforma telematizzata.
Ricordiamoci sempre che l'italia è quel posto dove nel 2004 è stata approvata la legge sull'introduzione del protocollo informatico e dopo 10 anni non si è ancora riusciti a completare l'implementazione di questa legge.
Cmq 30/50 miliardi sono numeri lunari, messi lì a casaccio. Non sa di cosa parla.