Condannare un magistrato per aver utilizzato dei tabulati telefonici nell'ambito di una sua inchiesta è veramente ridicolo.
Esistono dei presupposti entro i quali i magistrati devono agire, non potendo andarsi a guardare i fatti privati dei cittadini per puro sfizio o calcolo personale, e siamo d'accordo, ma l'opportunità di queste valutazioni da quando è diventata strettamente oggettiva?
Se i tabulati telefonici avessero riguardato le comunicazioni private tra due cittadini non parlamentari questa condanna non sarebbe mai esistita: nelle motivazioni dunque il giudice ci dirà che esisteva
un provato progetto politico, che andava ben oltre i fini del suo ufficio, dietro le azioni di De Magistris?
Attendo le motivazioni per capire di cosa stiamo parlando, ma la puzza di sentenza politica arriva fin qui...e non sono certo un gigineddiano...