| | | | Post: 2.770 Post: 2.770 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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22/09/2014 08:17 | |
Dal professore Prisco, che mi prega di postare
Sono anche io che non mi spiego bene, Iudicium, tranquillo. Nella valutazione di "bravura" di una persona c'è anche la disponibilità a impegnarsi/ impregnarsi o no in politica, cioè non serve essere bravi e null'altro, se si ha l'ambizione di fare certe esperienze (intendo il servizio tecnico alle istituzioni ad alto livello).
A contrario: ringrazio per l'apprezzamento, ma a me non interessa stare alla Corte, perché se ci fossi non potrei avere le mani libere, cioè apprezzare o criticare sue sentenze, in saggi o articoli giornalistici. Pertanto non mi sono mai messo su questa strada; ma, se mi fosse interessato farlo, avrei dovuto pensare per tempo a costruire (all'interno del mio capitale di bravura), anche la dote di coltivare relazioni politiche opportunamente finalizzate. Questo non mi scandalizza in chi lo fa, beninteso, è una scelta essere tecnici con le "mani libere" o essere tecnici impegnati come "civil servants". Nessuna delle due categorie è migliore o peggiore e censurabile (poi all'interno di ciascuna,com'è ovvio, ci sono i più e i mano bravi), è solo - ripeto - questione di diversa sensibilità.
Insomma: io ho come tutti una mia sensibilità politica, ma sto due passi indietro. Mi è stato a suo tempo offerto di farla (come candidato o come tecnico, ho rifiutato, per mantenere un giudizio distaccato). Altri ritengono di accettare impegni. Bene, auguri a loro. Non sono rimproverabile io, non lo sono loro. Sarebbe come rimproverarmi perché sono vegetariano: embé? |