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La manovra

Ultimo Aggiornamento: 10/12/2011 09:53
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06/12/2011 14:35
 
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Paperino!, 05/12/2011 15.24:

Manca la patrimoniale per colpire i grandi redditi, manca un serio taglio alla politica. Andavano aboliti i privilegi (auto blu, vitalizi regalati, privi di qualsivoglia sistema contributivo per tutti i parlamentari parassiti che hanno già una legislatura alle spalle), bisogna colpire i capitali in mano ai soggetti parassiti (politica - clero) e non quelli in mano agli imprenditori.
Se non si pensa a rilanciare l'economia e farla ripartire, ma si fa solo cassa, rischiamo di esser solvibili solo a breve termine.

L'Iva non andava toccata, si rischia la recessione.




Visto che si chiedono enormi sacrifici persino alle vecchiette che prendono pensioni di 936€/mese, si doveva chiedere a TUTTI di partecipare ai sacrifici, seppur simbolicamente.
Ad es. iniziamo a far pagare l'ICI-IMU anche agli immobili cattolici destinati a fini di lucro: alberghi, ristoranti, scuole private. In questo difficile momento non possiamo più concedere il lusso di perseverare in questi privilegi.
Ma non basta: bisogna intervenire anche su spese militari, conti svizzeri, rendite finanziarie, liberalizzazioni, doppie/triple pensioni e vitalizi, etc.

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
06/12/2011 14:38
 
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Re:
Etrusco, 06/12/2011 14.35:




Visto che si chiedono enormi sacrifici persino alle vecchiette che prendono pensioni di 936€/mese, si doveva chiedere a TUTTI di partecipare ai sacrifici, seppur simbolicamente.
Ad es. iniziamo a far pagare l'ICI-IMU anche agli immobili cattolici destinati a fini di lucro: alberghi, ristoranti, scuole private. In questo difficile momento non possiamo più concedere il lusso di perseverare in questi privilegi.
Ma non basta: bisogna intervenire anche su spese militari, conti svizzeri, rendite finanziarie, liberalizzazioni, doppie/triple pensioni e vitalizi, etc.




certo,e la domanda e': secondo te perche' non viene fatto? forse si fara' prossimamente,forse non si fara' mai, chissa'...

forse questi provvedimenti sarebbero stati eccessivi per i partiti? e quindi ritorniamo sempre al discorso, che monti non e' esente dalla dimensione politica del parlamento,e' un dato di fatto.Questi provvedimenti non sono solo tecnici sono anche significativamente politici.
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06/12/2011 21:05
 
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Trix:
Il tuo dubbio è legata alla tua specifica ricostruzione che non condivido ora quanto in passato. Il punto è che Monti non è stato imposto da nessuno. C'è stata una moral suasion del PDR, ma Berlusconi e co.non hanno mai avuto senso delle istituzioni e quindi non so fino a che punto sia stata violata la loro verginità democratica.
B. ha lasciato perché gli conveniva lasciare. Il Paese era sull'orlo della crisi e l'unica strada era un altro aumento delle tasse. Possiamo invocare tutte le misure strutturali di questo mondo, ma i mercati volevano una misura immediata e non una serie di riforme pro crescita ma il cui risultato sarebbe stato visibile tra 5 anni.
A quel punto è convenuto a tutte le forze politiche che un Tizio qualunque si prendesse la responsabilità di aumentare le tasse. B. finalmente può tornare a fare l'opposizione e scalzare il PD. Mediaticamente passerà l'idea che il PD è responsabile di tutto, mentre il PDL ha evitato l'aumento dell'IRPEF (misura inventata di sana pianta dai giornali). Insomma si punta sulla memoria corta degli italiani e sulla speranza che la colpa sia del medico e non di chi ha corso nudo sotto la neve.
Monti è solo la scusa per aumentare le tasse e fare quelle riforme impopolari che colpiscono alcuni, cioè i soliti. Il PD già sta pagando il conto più salato, perché questa manovra danneggia più il PD che il PDL.
Monti risponde al Parlamento molto di più di qualsiasi altro governo precedente. Non ci prendiamo in giro veniamo da anni in cui il parlamento non ha contato nulla. I governi se ne sono fregati altamente dei parlamento che è diventato una sorta di camera delle corporazioni.

Ovviamente condivido il discorso di Juan, ma il problema è sempre lo stesso: c'è un'alternativa? e se c'è, si pongono le questioni illustrate da Letizia.. se in tanti anni non è cambiato niente perché dovrebbe cambiare ora.. ma poi chi potrebbe rappresentare il cambiamento. Il Pd almeno ha Renzi, ma il PDL? Che poi Renzi ha dentro il partito D'Alema e Veltroni che stanno tornando a congiurare insieme... voglio dire non c'è un'alternativa e se c'è bisogna che qualcuno la voti e mi sa che non la voterà nessuno..
La classe dirigente è lo specchio di questo Paese. Non possiamo illuderci che gli italiani siano necessariamente migliori di chi li rappresenta.
06/12/2011 21:14
 
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Re:
giusperito, 06/12/2011 21.05:

Trix:
Il tuo dubbio è legata alla tua specifica ricostruzione che non condivido ora quanto in passato. Il punto è che Monti non è stato imposto da nessuno. C'è stata una moral suasion del PDR, ma Berlusconi e co.non hanno mai avuto senso delle istituzioni e quindi non so fino a che punto sia stata violata la loro verginità democratica.
B. ha lasciato perché gli conveniva lasciare. Il Paese era sull'orlo della crisi e l'unica strada era un altro aumento delle tasse. Possiamo invocare tutte le misure strutturali di questo mondo, ma i mercati volevano una misura immediata e non una serie di riforme pro crescita ma il cui risultato sarebbe stato visibile tra 5 anni.
A quel punto è convenuto a tutte le forze politiche che un Tizio qualunque si prendesse la responsabilità di aumentare le tasse. B. finalmente può tornare a fare l'opposizione e scalzare il PD. Mediaticamente passerà l'idea che il PD è responsabile di tutto, mentre il PDL ha evitato l'aumento dell'IRPEF (misura inventata di sana pianta dai giornali). Insomma si punta sulla memoria corta degli italiani e sulla speranza che la colpa sia del medico e non di chi ha corso nudo sotto la neve.
Monti è solo la scusa per aumentare le tasse e fare quelle riforme impopolari che colpiscono alcuni, cioè i soliti. Il PD già sta pagando il conto più salato, perché questa manovra danneggia più il PD che il PDL.
Monti risponde al Parlamento molto di più di qualsiasi altro governo precedente. Non ci prendiamo in giro veniamo da anni in cui il parlamento non ha contato nulla. I governi se ne sono fregati altamente dei parlamento che è diventato una sorta di camera delle corporazioni.

Ovviamente condivido il discorso di Juan, ma il problema è sempre lo stesso: c'è un'alternativa? e se c'è, si pongono le questioni illustrate da Letizia.. se in tanti anni non è cambiato niente perché dovrebbe cambiare ora.. ma poi chi potrebbe rappresentare il cambiamento. Il Pd almeno ha Renzi, ma il PDL? Che poi Renzi ha dentro il partito D'Alema e Veltroni che stanno tornando a congiurare insieme... voglio dire non c'è un'alternativa e se c'è bisogna che qualcuno la voti e mi sa che non la voterà nessuno..
La classe dirigente è lo specchio di questo Paese. Non possiamo illuderci che gli italiani siano necessariamente migliori di chi li rappresenta.



condivido... [SM=x43799]
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06/12/2011 21:46
 
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sono allibito dall'aumento delle accise sui carburanti e dell'IVA. non serviva un governo di professori per partorire una vaccata del genere.

logicamente questo è il primo pensiero, quello spontaneo. a mente fredda mi vien da pensare che questi interventi, mirati a far cassa nell'immediato, sono solo la conseguenza della totale incompetenza della classe politica italiana. mai nessuno, per decenni, ha mai pensato di governare in prospettiva.

poi mancano seri interventi sui privilegi delle caste italiane: in particolare politica e Vaticano. questa è una colpa non da poco.
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06/12/2011 23:23
 
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Io spero che l'Iva e le accise sulla benzina siano momentanee (se se), perché l'effetto di lungo periodo di provvedimenti del genere è recessivo.
Si colpisce direttamente il consumo e - cosa ancora più grave - la si colpisce in maniera rigida. Sarà impossibile crescere se ogni cosa la dovremo pagare sempre più cara...se l'inflazione prende a salire (e salirà..) regrediremo velocemente, perché nel frattempo pensioni e salari son rimasti bloccati..

L'Italia non ha soltanto bisogno di pagare dei debiti, ha bisogno di far crescere l'economia...riuscire a pagare tutti gli interessi oggi, ma abbattendo il Paese economicamente, non è una grossa idea in prospettiva.
Tanto il debito resta lì, non è che ne pagheranno mai il capitale base.
Con cosa pagheremo tra 20 anni?


2° problema: l'equità. Di equità non si vive, e l'equità non si mangia, è vero. Ma è assurdo tutelare i parlamentari in questo modo. Il Parlamento deve capire che non c'è la volontà di collaborare, se non vedremo dei provvedimenti che magari saranno pure insignificanti in termini di cassa, ma che ci faranno dire un :"aaaaaah, maronnn!! ERA ORAA". I Parlamentari devono andare in pensione dopo 42 anni di legislature + altri lavori e contributi (con il contributivo), COME TUTTI. E ciò deve valere soprattutto per chi è già in pensione.
La moglie di Bossi, il figlio di Sgarbi, il figlio di Di Pietro che sono in pensione a 30 anni, la devono posare.
La pacchia è (doveva essere) finita. [SM=g2725307]


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06/12/2011 23:49
 
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La cosa più avvilente è dover subire tutto sto schifo senza prospettive serie di crescita e cambiamento. [SM=x43820]
[Modificato da nando85 06/12/2011 23:49]
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07/12/2011 00:29
 
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Re:
giusperito, 06/12/2011 21.05:

Trix:
Il tuo dubbio è legata alla tua specifica ricostruzione che non condivido ora quanto in passato. Il punto è che Monti non è stato imposto da nessuno. C'è stata una moral suasion del PDR, ma Berlusconi e co.non hanno mai avuto senso delle istituzioni e quindi non so fino a che punto sia stata violata la loro verginità democratica.
B. ha lasciato perché gli conveniva lasciare. Il Paese era sull'orlo della crisi e l'unica strada era un altro aumento delle tasse. Possiamo invocare tutte le misure strutturali di questo mondo, ma i mercati volevano una misura immediata e non una serie di riforme pro crescita ma il cui risultato sarebbe stato visibile tra 5 anni.
A quel punto è convenuto a tutte le forze politiche che un Tizio qualunque si prendesse la responsabilità di aumentare le tasse. B. finalmente può tornare a fare l'opposizione e scalzare il PD. Mediaticamente passerà l'idea che il PD è responsabile di tutto, mentre il PDL ha evitato l'aumento dell'IRPEF (misura inventata di sana pianta dai giornali). Insomma si punta sulla memoria corta degli italiani e sulla speranza che la colpa sia del medico e non di chi ha corso nudo sotto la neve.
Monti è solo la scusa per aumentare le tasse e fare quelle riforme impopolari che colpiscono alcuni, cioè i soliti. Il PD già sta pagando il conto più salato, perché questa manovra danneggia più il PD che il PDL.
Monti risponde al Parlamento molto di più di qualsiasi altro governo precedente. Non ci prendiamo in giro veniamo da anni in cui il parlamento non ha contato nulla. I governi se ne sono fregati altamente dei parlamento che è diventato una sorta di camera delle corporazioni.

Ovviamente condivido il discorso di Juan, ma il problema è sempre lo stesso: c'è un'alternativa? e se c'è, si pongono le questioni illustrate da Letizia.. se in tanti anni non è cambiato niente perché dovrebbe cambiare ora.. ma poi chi potrebbe rappresentare il cambiamento. Il Pd almeno ha Renzi, ma il PDL? Che poi Renzi ha dentro il partito D'Alema e Veltroni che stanno tornando a congiurare insieme... voglio dire non c'è un'alternativa e se c'è bisogna che qualcuno la voti e mi sa che non la voterà nessuno..
La classe dirigente è lo specchio di questo Paese. Non possiamo illuderci che gli italiani siano necessariamente migliori di chi li rappresenta.




No ma la mia ricostruzione non c'entra niente qui. Anzi proprio perché concordo in parte con quello che scrivi tu, continuo a chiedermi ancora di più perché tu ed altri siete stati favorevoli alla nascita del governo Monti.

I mercati da noi volevano solo sentire una serie di paroline magiche: non lasceremo fallire le banche. Infatti l'effetto salvifico delle dimissioni di B che avrebbe dovuto far subito diminuire lo spread(secondo Tito Boeri e soci) non c'è stato, anzi la pressione sui btp a cinque e due anni è aumentata sempre di più.
Monti ora ha dato la garanzia e ovviamente la pressione sta scendendo, perché ora gli operatori sanno che se le due banche che sono alla canna del gas dovessero crollare la cassa depositi e prestiti interverrà. Fatto questo, del destino degli italiani giustamente se ne fottono.
In più l'elemento nuovo è che finalmente la germania e la francia hanno trovato un accordo che può piacere o meno(questo si), ma almeno adesso l'europa ha una strategia.

Il resto invece è roba nostra tutta interna, che come al solito è vicino allo psicodramma. Qui si è detto non più tardi di due settimane fa che la necessità del governo tecnico, al di là della questione delle sua genesi, era data dal fatto che ci volevano i provvedimenti impopolari. Ora quelli come me che si fanno sempre domande molto semplici chiedevano: quali sono questi famosi provvedimenti impopolari? La risposta era più o meno, non ti preoccupare a suo tempo li vedrai. Ora dopo due settimane ci ritroviamo con una manovra scritta dal braccio destro dell'uomo che ha portato al dissesto le nostre finanze pubbliche e che potremmo definire "il sogno erotico postumo di tremonti".
Ora verranno altri provvedimenti migliori ecc, non dubito ed ho detto chiaro che do tutte le attenuanti possibili al governo.
Ma che mi veniate a dire che il governo tecnico non può governare perché è bloccato dalla politica, significa che o ci siamo detti delle palle due settimane fa quando dicevamo che era necessario o le stiamo dicendo adesso. In entrambi i casi, siamo sempre al fatto che non siamo un popolo in grado di dirsi la verità, nemmeno tra quelli che hanno livelli di istruzione più elevati del popolo bue berlusconiano.

Io poi noto solo a latere che Monti la manovra è andata a spiegarla prima al cancelliere tedesco e al presidente francese, i ridanciani, e poi oggi Napolitano è sceso in campo a dire che la manovra ha evitato una "catastrofe". Tu dici Moral suasion, io dico governo del presidente, il risultato mi sembra lo stesso.

Ultima cosa, che poi è il mio vero punto. Qui sta venendo fuori in maniera chiara la crisi di classe dirigente di questo paese, sia di quella da cui viene Monti che con Berlusconi ha convissuto, sia di quella che gli si è opposta radicalmente, repubblica per intenderci.
Tolto il paravento di B, si sta vedendo chiaro e tondo come le idee siano vicine allo zero. Questa è un problema piuttosto grosso.
Tu dici che non c'è alternativa? In Italia non c'è mai alternativa, per questo ci siamo beccati tutti i nostri mali. Eppure renzi che tu citavi, a firenze aveva contro il candidato di d'alema e lo ha sconfitto alle primarie, poi è diventato sindaco e ha cacciato i dipietristi e i vendoliani dalla giunta, ed ora governa da solo la città. Si può fare l'esempio opposto anche per pisapia a Milano.
Non c'è alternativa lo possiamo dire dopo aver messo le carte sul tavolo e visto chi ha i punti, non prima.

Io la vedo molto semplice, dopo 17 anni di vorrei ma non posso, di dibattiti sulla valenza elettorale del culo delle veline, dopo le tirate sul berlusconismo come continuazione del fascismo, dopo le analisni sul familismo amorale e altre boiate del genere, dopo che il morettiano dì qualcosa di sinistra ci ha rotto il cazzo fino alla nausa, avevamo Berlusconi servito su un piatto d'argento e invece di dargli il colpo di grazia gli abbiamo dato il governo tecnico.
Sintesi del polpettone: nel 2013 buona DC a tutti.
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Re: Re:
trixam, 07/12/2011 00.29:




No ma la mia ricostruzione non c'entra niente qui. Anzi proprio perché concordo in parte con quello che scrivi tu, continuo a chiedermi ancora di più perché tu ed altri siete stati favorevoli alla nascita del governo Monti.

Per la semplicissima ragione che lo spread galoppava e che quei soldi sarebbero dovuti uscire comunque dalle nostre tasche. Questi mesi di non governo hanno un costo economico. Questa manovra è la conseguenza di quanto non è stato fatto a suo tempo. Meno si fa ora più si dovrà fare dopo.


I mercati da noi volevano solo sentire una serie di paroline magiche: non lasceremo fallire le banche. Infatti l'effetto salvifico delle dimissioni di B che avrebbe dovuto far subito diminuire lo spread(secondo Tito Boeri e soci) non c'è stato, anzi la pressione sui btp a cinque e due anni è aumentata sempre di più.

Lo spread non ha perso 100 punti, ma se guardi l'oscillazione li abbiamo toccati. In ogni caso stabilmente abbiamo perso 50 punti. Poi con il primo atto ne abbiamo persi altri 120.

Monti ora ha dato la garanzia e ovviamente la pressione sta scendendo, perché ora gli operatori sanno che se le due banche che sono alla canna del gas dovessero crollare la cassa depositi e prestiti interverrà. Fatto questo, del destino degli italiani giustamente se ne fottono.
In più l'elemento nuovo è che finalmente la germania e la francia hanno trovato un accordo che può piacere o meno(questo si), ma almeno adesso l'europa ha una strategia.

Stanno per trovare l'accordo.. il 9


Il resto invece è roba nostra tutta interna, che come al solito è vicino allo psicodramma. Qui si è detto non più tardi di due settimane fa che la necessità del governo tecnico, al di là della questione delle sua genesi, era data dal fatto che ci volevano i provvedimenti impopolari. Ora quelli come me che si fanno sempre domande molto semplici chiedevano: quali sono questi famosi provvedimenti impopolari? La risposta era più o meno, non ti preoccupare a suo tempo li vedrai. Ora dopo due settimane ci ritroviamo con una manovra scritta dal braccio destro dell'uomo che ha portato al dissesto le nostre finanze pubbliche e che potremmo definire "il sogno erotico postumo di tremonti".


Ma perché aumentare l'iva, l'accisa sui carburanti, riformare le pensioni ed il resto non sono provvedimenti impopolari? In verità due settimane fa si sperava che ci fosse provvedimenti popolari tipo: privatizzazione rai, liberalizzazioni, riduzione stipendi parlamentari, etc.. qualcosa in questo senso, però, c'è stato.


Ora verranno altri provvedimenti migliori ecc, non dubito ed ho detto chiaro che do tutte le attenuanti possibili al governo.
Ma che mi veniate a dire che il governo tecnico non può governare perché è bloccato dalla politica, significa che o ci siamo detti delle palle due settimane fa quando dicevamo che era necessario o le stiamo dicendo adesso. In entrambi i casi, siamo sempre al fatto che non siamo un popolo in grado di dirsi la verità, nemmeno tra quelli che hanno livelli di istruzione più elevati del popolo bue berlusconiano.

Io poi noto solo a latere che Monti la manovra è andata a spiegarla prima al cancelliere tedesco e al presidente francese, i ridanciani, e poi oggi Napolitano è sceso in campo a dire che la manovra ha evitato una "catastrofe". Tu dici Moral suasion, io dico governo del presidente, il risultato mi sembra lo stesso.

Ultima cosa, che poi è il mio vero punto. Qui sta venendo fuori in maniera chiara la crisi di classe dirigente di questo paese, sia di quella da cui viene Monti che con Berlusconi ha convissuto, sia di quella che gli si è opposta radicalmente, repubblica per intenderci.
Tolto il paravento di B, si sta vedendo chiaro e tondo come le idee siano vicine allo zero. Questa è un problema piuttosto grosso.

A me sembra che le idee circolino, ma non ci sia il coraggio di prendere posizione. Vedi discorso flex security o liberalizzazioni.


Tu dici che non c'è alternativa? In Italia non c'è mai alternativa, per questo ci siamo beccati tutti i nostri mali. Eppure renzi che tu citavi, a firenze aveva contro il candidato di d'alema e lo ha sconfitto alle primarie, poi è diventato sindaco e ha cacciato i dipietristi e i vendoliani dalla giunta, ed ora governa da solo la città. Si può fare l'esempio opposto anche per pisapia a Milano.
Non c'è alternativa lo possiamo dire dopo aver messo le carte sul tavolo e visto chi ha i punti, non prima.


Ma tu giudichi renzi e pisapia sulla base di cosa? A me renzi piace, ma piacciono le sue idee.. poi vai a vedere se le applica e come. Il punto è che bisogna vedere come governano. La questione non è se esista un'alternativa da votare, ma un'alternativa di governo. Si tratta di una differenza rilevante. Berlusconi era un'alternativa, ha vinto le elezioni, ha governato male in pieno stile italico. Insomma alternative di voto possono anche presentarsi, ma in un Paese di corporazioni e di familismo amorale si pone un problema fondamentale: è possibile governare, fare qualcosa che non passi sotto i veti incrociati dei privilegiati? Siamo un Paese dove notai e parlamentari hanno la faccia di culo di presentarsi in tv a spiegare che le loro posizioni di privilegio sono giustificate.


Io la vedo molto semplice, dopo 17 anni di vorrei ma non posso, di dibattiti sulla valenza elettorale del culo delle veline, dopo le tirate sul berlusconismo come continuazione del fascismo, dopo le analisni sul familismo amorale e altre boiate del genere, dopo che il morettiano dì qualcosa di sinistra ci ha rotto il cazzo fino alla nausa, avevamo Berlusconi servito su un piatto d'argento e invece di dargli il colpo di grazia gli abbiamo dato il governo tecnico.

Se condividessi questa argomentazioni, potrei dirti che, però, non si spiega il tuo discorso sulla possibilità di un'alternativa. In pratica se nemmeno in un momento come questo è stato possibile togliersi la dc da torno, se nemmeno la parte più attenta di questa società, come prima ci definivi, l'ha capito, se i poteri in vario modo forti si sono frapposti a questo cambiamento, se nemmeno una crisi epocale potrà cambiare qualcosa, allora dove sta l'alternativa e se c'è come può sperare di affermarsi in un altro momento (dubito esista un momento più favorevole di questo).


Sintesi del polpettone: nel 2013 buona DC a tutti.




[Modificato da giusperito 07/12/2011 11:00]
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In ogni caso ribadisco che per servire una "capa di chiodo" per aumentare le tasse. Monti è il prestanome dell'intera classe politica. Aumentare le tasse era la risposta più semplice e più rapida.. il punto è che nel giro di poco tempo l'iva è aumentata del 3,5%... Inoltre il costo dei beni è stato superiore visti gli arrotondamenti (napoli caserta autostrada da 1,7€ a 1,8€ a causa degli arrotondamenti.. ora immagino che la società autostrade partirà da 1,8 mica si ricorda di aver arrotondato da poco..)

p.s. mia madre prende lo stipendi alla posta.. ora sarà costretta ad aprire il conto, ma l'obbligo scatterà tra tre mesi dopo l'accordo con l'abi per i conti agevolati?
[Modificato da giusperito 07/12/2011 11:16]
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Re: Re:
trixam, 07/12/2011 00.29:




No ma la mia ricostruzione non c'entra niente qui. Anzi proprio perché concordo in parte con quello che scrivi tu, continuo a chiedermi ancora di più perché tu ed altri siete stati favorevoli alla nascita del governo Monti.

I mercati da noi volevano solo sentire una serie di paroline magiche: non lasceremo fallire le banche. Infatti l'effetto salvifico delle dimissioni di B che avrebbe dovuto far subito diminuire lo spread(secondo Tito Boeri e soci) non c'è stato, anzi la pressione sui btp a cinque e due anni è aumentata sempre di più.
Monti ora ha dato la garanzia e ovviamente la pressione sta scendendo, perché ora gli operatori sanno che se le due banche che sono alla canna del gas dovessero crollare la cassa depositi e prestiti interverrà. Fatto questo, del destino degli italiani giustamente se ne fottono.
In più l'elemento nuovo è che finalmente la germania e la francia hanno trovato un accordo che può piacere o meno(questo si), ma almeno adesso l'europa ha una strategia.

Il resto invece è roba nostra tutta interna, che come al solito è vicino allo psicodramma. Qui si è detto non più tardi di due settimane fa che la necessità del governo tecnico, al di là della questione delle sua genesi, era data dal fatto che ci volevano i provvedimenti impopolari. Ora quelli come me che si fanno sempre domande molto semplici chiedevano: quali sono questi famosi provvedimenti impopolari? La risposta era più o meno, non ti preoccupare a suo tempo li vedrai. Ora dopo due settimane ci ritroviamo con una manovra scritta dal braccio destro dell'uomo che ha portato al dissesto le nostre finanze pubbliche e che potremmo definire "il sogno erotico postumo di tremonti".
Ora verranno altri provvedimenti migliori ecc, non dubito ed ho detto chiaro che do tutte le attenuanti possibili al governo.
Ma che mi veniate a dire che il governo tecnico non può governare perché è bloccato dalla politica, significa che o ci siamo detti delle palle due settimane fa quando dicevamo che era necessario o le stiamo dicendo adesso. In entrambi i casi, siamo sempre al fatto che non siamo un popolo in grado di dirsi la verità, nemmeno tra quelli che hanno livelli di istruzione più elevati del popolo bue berlusconiano.

Io poi noto solo a latere che Monti la manovra è andata a spiegarla prima al cancelliere tedesco e al presidente francese, i ridanciani, e poi oggi Napolitano è sceso in campo a dire che la manovra ha evitato una "catastrofe". Tu dici Moral suasion, io dico governo del presidente, il risultato mi sembra lo stesso.

Ultima cosa, che poi è il mio vero punto. Qui sta venendo fuori in maniera chiara la crisi di classe dirigente di questo paese, sia di quella da cui viene Monti che con Berlusconi ha convissuto, sia di quella che gli si è opposta radicalmente, repubblica per intenderci.
Tolto il paravento di B, si sta vedendo chiaro e tondo come le idee siano vicine allo zero. Questa è un problema piuttosto grosso.
Tu dici che non c'è alternativa? In Italia non c'è mai alternativa, per questo ci siamo beccati tutti i nostri mali. Eppure renzi che tu citavi, a firenze aveva contro il candidato di d'alema e lo ha sconfitto alle primarie, poi è diventato sindaco e ha cacciato i dipietristi e i vendoliani dalla giunta, ed ora governa da solo la città. Si può fare l'esempio opposto anche per pisapia a Milano.
Non c'è alternativa lo possiamo dire dopo aver messo le carte sul tavolo e visto chi ha i punti, non prima.

Io la vedo molto semplice, dopo 17 anni di vorrei ma non posso, di dibattiti sulla valenza elettorale del culo delle veline, dopo le tirate sul berlusconismo come continuazione del fascismo, dopo le analisni sul familismo amorale e altre boiate del genere, dopo che il morettiano dì qualcosa di sinistra ci ha rotto il cazzo fino alla nausa, avevamo Berlusconi servito su un piatto d'argento e invece di dargli il colpo di grazia gli abbiamo dato il governo tecnico.
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Come non quotare...

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07/12/2011 14:11
 
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ragazzi, scusate ma ho delle domande alle quali non mi so dare delle risposte. secondo voi che discontinuità vi è tra questo governo ed il precedente? i giornali che tanto hanno incensato monti (repubblica) perché non attaccano una manovra tutta tasse? ci voleva monti per una manovra del genere, la poteva fare qualsiasi politico, tanto ha messo solo tasse! avete notizie della lotta all'evasione fiscale? di tutti questi interrogativi gradirei delle vostre opinioni in particolare del prof. Prisco, persona molto attenta all'attualità politica.
p.s. mi permetto di tirare in ballo il Professore perché so che è un attento lettore dei forum.
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Un'altra manovra è possibile
Quindi, ricapitolando.

Solo i famosi 131 cacciabombardieri F35 (già messi a bilancio anche se non c’è stata ancora la firma del contratto, quindi potremmo disdirli senza penali) fanno 16 miliardi.

La dismissione di una parte delle caserme rimaste semivuote dopo la fine della naia obbligatoria consentirebbe di incassare rapidamente almeno altri 4 miliardi.

La rinuncia all’acquisto di due sommergibili e due fregate (anche loro già a bilancio) farebbe risparmiare un altro mezzo miliardo (abbondante).

Un accordo con la Svizzera sui capitali esportati clandestinamente – sulla falsariga di quello fatto dalla Germania – permetterebbe di incassare almeno 5 miliardi di euro.

Poi ci sarebbe il Vaticano: lasciandogli intoccato il suo otto per mille, i contributi alle sue scuole e tutto il resto, basterebbe abolire le esenzioni Ici, Ires, Iva e Irap, più i contributi regionali e quelli comunali per portare a casa un altro miliardo e mezzo.

Quindi ci sono le frequenze: 5,5 miliardi di euro sono una stima molto prudente di quello che si incasserebbe se le si vendesse anziché regalarle alle aziende tv e di telecomunicazione.

Infine, un taglio ai costi della politica non avrebbe solo un alto valore simbolico: tra riduzione dei rimborsi elettorali ai partiti, degli stipendi e dei vitalizi degli eletti (il presidente della Provinca di Bolzano guadagna più di Obama), delle auto blu etc, un altro mezzo miliardo verrebbe fuori facilmente.

Fanno 33 miliardi. Cioè di più di quello che con cipiglio sofferente il governo Monti sta chiedendo ai lavoratori, ai pensionati, ai cittadini.

Certo: ci diranno che così è troppo semplice, che non si può, che è più complicato, che noi siamo solo dilettanti e dobbiamo lasciar fare a loro.

Ma non potranno mai dirci che un’altra manovra è impossibile.

Alessandro Gilioli
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08/12/2011 01:57
 
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So che è andato a Porta a Porta.

Che ha detto?

Sta bene?

Ha mangiato?

Va a messa questa domenica?

E il barbiere? Apre di nuovo solo per lui?

Pensa di fare qualcosa per la crescita?

L'unica cosa positiva mi pare la riforma delle pensioni. Non parlo dell'odiosa eliminazione delle rivalutazioni ma dell'aumento dell'età pensionabile. Bisognava farla da anni. Fa male ma è necessario per le giovani generazioni.

Mi spiace ma sulla discontinuità con il Governo precedente non ci sono proprio dubbi. Ricordo Tremonti andare in TV e presentare una manovra risolutiva per poi tornarci due giorni dopo con una ristrutturazione competa della stessa...mammamia...avrebbero di sicuro fatto un bel condono senza pensare al medio e lungo termine. Meno male che ce li siamo levati dalle palle. Mi fa solo tristezza che non ci sia stato un governo politico in grado di fare una riforma delle pensioni ovvia e ritenuta necessaria da tutti.

Per molti versi mi sembra un bagno di sangue poco equo. Voglio proprio credere che Monti sia stato costretto dai partiti a prendere certe misure. Lo stimo troppo per pensare che sia sua la paternità della tassa sulle imbarcazioni, l'aumento dell'IVA, il superbollo.... mi rifiuto di pensare che questi cervelloni non abbiano avuto idee migliori (es. vendere il Banco Posta e la RAI).

Poi porca di quella puttana ma è proprio così peccaminoso far pagare questa cazzo di IMU alla Chiesa?


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08/12/2011 02:32
 
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Caro presidente,

Lei conosce perfettamente l'importanza storica per il nostro Paese e per l'Europa (oseremmo dire per il mondo intero) delle decisioni che il suo governo oggi assumerà. Dobbiamo confessarle, con tutto il rispetto per il compito difficilissimo che Lei sta svolgendo, che le indiscrezioni che leggiamo sui giornali ci preoccupano e speriamo davvero che Lei e il Suo governo le smentiscano con i fatti.

Quattro erano i punti che a noi parevano essenziali. Primo, per quanto riguarda i conti, ridurre le spese, più che aumentare le tasse. Secondo, preoccuparsi non tanto del saldo della manovra, ma della sua qualità, soprattutto guardando agli effetti sulla crescita. Terzo, dal punto di vista del metodo e del significato politico (anche questo importante) abbandonare la concertazione, perché comunque a quel tavolo non hanno accesso i giovani e chiunque non ha rappresentanza. Infine attaccare senza esitazioni i costi della politica e chiudere i mille canali che consentono di evadere le tasse. Insomma, dare un segnale netto.

Leggiamo invece che dopo i passi iniziali, che sembravano assai incoraggianti, la manovra si sta delineando secondo le solite modalità: aumenti di imposte, pochissimi tagli, incontri con le cosiddette parti sociali (cioè concertazione), nessuna riduzione dei costi della politica.

Punto primo. Tutti gli studi (sia accademici che del Fondo monetario internazionale che della Commissione europea) concordano sul fatto che gli aggiustamenti fiscali fatti aumentando le aliquote hanno creato recessioni più forti di quelli che hanno operato riducendo le spese. Non solo: la spirale di aumenti di aliquote, recessione, riduzione di gettito, tende a creare un circolo vizioso in cui l'economia si avvita in una recessione sempre più grave. Quella di cui leggiamo è una manovra fatta per tre quarti di maggiori tasse e solo per un quarto di minori spese.

Il peso delle imposte in Italia è sopra la media europea (già elevata). Se poi vogliamo considerare l'equità, gli aumenti delle aliquote Irpef colpirebbero anche le classi medie e si sommerebbero alla reintroduzione dell'Ici sulla prima casa. Non sono solo i super ricchi quelli colpiti dagli aumenti dell'Irpef che, a quanto leggiamo, Lei proporrebbe. 75mila euro lordi l'anno (la soglia oltre la quale inizierebbe l'aumento dell'aliquota) corrispondono a poco più di 3.800 euro netti al mese. Per ridurre il deficit, invece di alzare le aliquote, perché non tagliare un po' di sussidi alle imprese? La Tabella A1 della Relazione trimestrale di cassa al 30.6.2010 riporta 15,5 miliardi di trasferimenti a imprese pubbliche e private, cioè oltre 30 miliardi di euro l'anno. Sono tutti davvero necessari? Quanti premiano imprenditori più abili a muoversi nei corridoi dei ministeri che ad innovare?

E perché non agire coraggiosamente contro il peso di un impiego pubblico esorbitante e talvolta inutile? Fino a pochi giorni fa si pensava che l'intervento sulla previdenza avrebbe prodotto risparmi per oltre 10 miliardi. Ora siamo a 6, di cui metà provenienti dall'eliminazione dell'adeguamento all'inflazione, una misura che ridurrà i consumi.

Punto secondo: la crescita. Molto più di un saldo di 25 o 15 miliardi, ciò che conta è un segnale di svolta sulle riforme strutturali. Come Lei ben sa, il nostro problema non è il deficit, ma il rapporto fra debito e prodotto interno. Per ridurlo non basta mantenere un saldo positivo al numeratore: occorre che aumenti il denominatore, cioè la crescita. La riforma dei contratti di lavoro sembra scomparsa ed è invece condizione sine qua non per la crescita. E poi riforma della giustizia, cominciando da una riduzione drastica delle sedi giudiziarie, e liberalizzazione delle professioni. È fondamentale che domani Lei offra delle proposte concrete e credibili su questi temi e si impegni ad andare avanti anche a costo di affrontare le proteste virulenti di chi difende solo interessi di parte.

Punto terzo: il metodo. Con infinti e tediosi incontri con questa o quella rappresentanza si ritorna al solito problema italiano: viene colpito chi lavora e non evade le tasse, mentre nulla si fa per tagliare la spesa pubblica. Quante volte Lei stesso lo ha scritto su questo giornale? Infine non si dimentichi che i segni sono importanti. Sappiamo che non può eliminare i vitalizi, ma può tagliare in modo drastico i trasferimenti agli organi istituzionali: ad esempio Camera e Senato. Avrà contro mille parlamentari, ma avrà dalla sua parte 50 milioni di cittadini.
Le Sue immagini insieme alla signora Merkel e al presidente Sarkozy ci hanno riempito di orgoglio, come italiani, dopo tante umiliazioni. Il mondo ci sta guardando: non è più tempo di passi felpati. Ci vuole una risposta nuova, oseremmo dire «rivoluzionaria».


Alberto Alesina e Francesco Giavazzi
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08/12/2011 11:50
 
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Manovra Monti: intervista al Direttore generale Alberto MingardiLa nuova manovra economica salverà l'Italia? Improbabile. Di certo, però, non salverà i contribuenti italiani. Ne è convinto Alberto Mingardi, politologo e direttore generale dell'Istituto Bruno Leoni.

Mingardi, in una recente intervista su queste colonne lei diceva di temere «una pioggia di tasse». È andata così?
«La mia "profezia" era legata a un semplice dato di realtà: le forze che sostengono un Governo di grande coalizione di norma traguardano già le prossime elezioni. Perciò ciascuno cerca di preservare le proprie clientele e i gruppi che lo sostengono. In questa situazione, aumentare le tasse diventa la cosa più semplice: l'unica per la quale riescono a "spalmare" l'irritazione sui rispettivi elettorati, senza suscitare reazioni particolarmente pericolose.
«Va considerato un altro elemento: per chi governa, aumentare le imposte è sempre più facile che ridurre la spesa. Non solo provoca reazioni meno scomposte (perché gli aumenti colpiscono gruppi molto vasti, mentre i tagli di spesa levano il pane di bocca a gruppi più piccoli e omogenei), ma è possibile anche a fronte di una conoscenza meno capillare della macchina pubblica».

Come giudica la manovra del Governo Monti?
«Questa manovra sarà pesante per i contribuenti. È stata fatta e pensata nell'emergenza, ma la ritengo deludente per la sproporzione tra tagli e nuove tasse. I contribuenti auspicano, oggi, che anche i burocrati piangano almeno un po'. Si chiede alle famiglie di stringere la cinghia ma non dimagrisce lo Stato: chiedere ulteriori sacrifici a cittadini già tartassatissimi, senza contemplare una privatizzazione una. sembra quasi una beffa».

La parola chiave che abbiamo sentito ripetere nei giorni scorsi era «crescita». Non le pare che sotto questo punto di vista sia stato fatto troppo poco?
«Mi sembra che non ci sia praticamente nulla. A dire il vero, c'è anche una buona ragione per questo: la crescita si fa con riforme, non con manovre. Fare le riforme è in tutta evidenza più difficile che fare le manovre, perlomeno a giudicare dalla frequenza delle une rispetto alle altre. Il Governo ha promesso azioni a stretto giro di posta. Speriamo».

Costi della politica: anche sotto questo profilo, non è stato fatto quasi nulla. Era lecito aspettarsi qualcosa di più da un Governo non politico?
«Sì e no. Sì, perché proprio una maggioranza così ampia e sfaccettata dovrebbe agire in nome di un obiettivo comune: salvare la faccia delle istituzioni italiane. Salvare la faccia delle istituzioni è impossibile, oggi, senza un taglio robustissimo ai costi della politica. Non è questione di effetti sul bilancio pubblico: i cittadini comuni si sentono presi per i fondelli da privilegi e prebende spettanti ai decisori politici.
«No, perché questo Governo ha bisogno di passaggi parlamentari veloci e non eccessivamente controversi. Se avessero agito sui costi della politica in modo troppo radicale, sarebbero probabilmente incorsi nel "fuoco amico"».

Qualcuno con rassegnazione ritiene che «d'altra parte bisogna pagare». Ma è davvero giusto pagare per qualcosa di cui i cittadini sono responsabili in minima parte?
«La gente ha paura del default, e fa bene, ma dovrebbe anche pensare a un banale fatto. Da anni siamo tartassatissimi, e ogni volta che divampa un problema di finanza pubblica ci tassano ancora di più. Continuereste a mettere benzina in un serbatoio rotto? Questa è la vera questione: se lo Stato italiano funziona male, non è che dandogli più risorse funzionerà meglio».

Crescita, rigore ed equità: tante belle parole. In Italia però ci sarebbe bisogno di tornare a parlare innanzitutto di libertà...
«Certamente. La questione è molto semplice: senza libertà economica, non ci sarà crescita. E più libertà economica vuol dire meno prelievo fiscale, non di più».
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08/12/2011 11:51
 
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brunoleoni.it
È veramente fastidioso notare come le norme in materia di decreto-legge siano sistematicamente violate: nello specifico, un testo approvato dal Consiglio dei Ministri subisca ampie e svariate mutazioni dopo il voto del Consiglio dei Ministri e prima di ottenere l’agognata firma del Presidente della Repubblica. Ma non si potrebbe!
Andiamo al caso concreto.Come avevo già detto in un precedente post, la liberalizzazione della vendita dei farmaci di “fascia C” era presente tout court nel primo testo del decreto legge, ma poi era magicamente intervenuto il limite di popolazione: la vendita è liberalizzata, ma solo nei comuni con più di 15mila abitanti. Chissà poi perché 15mila e non – putacaso – 9.746.

Adesso scopro, mio malgrado, che il testo sottoposto al Presidente della Repubblica reca una clausoletta in più, non banale e non casuale: la liberalizzazione è possibile solo nei comuni sopra ai 15mila abitanti che siano “in possesso dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi fissati con decreto del Ministro della salute, previa intesa con la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regione e le Province autonome di Trento e di Bolzano, adottato entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”.

Fantastico questo Paese: non finirà mai di stupirmi!

Pensate: hanno inventato il Consiglio dei Ministeri virtuale, che approva le modifiche ai testi già approvati, mediante, viene da pensare, convocazione e delibera telematica! Perché, badate bene, senza l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministeri, la nuova norma è ragionevolmente incostituzionale.

Nel merito, poi, la norma è geniale: quali sono questi mitici requisiti “strutturali, tecnologici ed organizzativi”? Non è dato saperlo, né comprenderlo minimamente. E se il decreto del Ministro della Salute non viene adottato? Nulla, non succede alcunché, resta tutto com’è. E chi s’è visto s’è visto.

Sapete quanti posti di lavoro aveva generato il Decreto Bersani, che ha permesso la nascita delle parafarmacie? Più di 7.000 (stimando per difetto), così: con un semplice tratto di penna. Abolendo la pianta organica se ne produrrebbero a decine e decine di migliaia, così: con un tratto di penna.

Intanto adesso, per sicurezza, resta tutto fermo, in dolce attesa del decreto del Ministero della Salute, giusto per scongiurare il rischio che qualcuno colga al balzo l’occasione per mettersi a lavorare.

Complimenti, complimenti vivissimi: veramente un bel modo di “fare crescita”!
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08/12/2011 12:11
 
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Re: Un'altra manovra è possibile
gran generale, 07/12/2011 14.25:

Quindi, ricapitolando.

Solo i famosi 131 cacciabombardieri F35 (già messi a bilancio anche se non c’è stata ancora la firma del contratto, quindi potremmo disdirli senza penali) fanno 16 miliardi.

La dismissione di una parte delle caserme rimaste semivuote dopo la fine della naia obbligatoria consentirebbe di incassare rapidamente almeno altri 4 miliardi.

La rinuncia all’acquisto di due sommergibili e due fregate (anche loro già a bilancio) farebbe risparmiare un altro mezzo miliardo (abbondante).

Un accordo con la Svizzera sui capitali esportati clandestinamente – sulla falsariga di quello fatto dalla Germania – permetterebbe di incassare almeno 5 miliardi di euro.

Poi ci sarebbe il Vaticano: lasciandogli intoccato il suo otto per mille, i contributi alle sue scuole e tutto il resto, basterebbe abolire le esenzioni Ici, Ires, Iva e Irap, più i contributi regionali e quelli comunali per portare a casa un altro miliardo e mezzo.

Quindi ci sono le frequenze: 5,5 miliardi di euro sono una stima molto prudente di quello che si incasserebbe se le si vendesse anziché regalarle alle aziende tv e di telecomunicazione.

Infine, un taglio ai costi della politica non avrebbe solo un alto valore simbolico: tra riduzione dei rimborsi elettorali ai partiti, degli stipendi e dei vitalizi degli eletti (il presidente della Provinca di Bolzano guadagna più di Obama), delle auto blu etc, un altro mezzo miliardo verrebbe fuori facilmente.

Fanno 33 miliardi. Cioè di più di quello che con cipiglio sofferente il governo Monti sta chiedendo ai lavoratori, ai pensionati, ai cittadini.

Certo: ci diranno che così è troppo semplice, che non si può, che è più complicato, che noi siamo solo dilettanti e dobbiamo lasciar fare a loro.

Ma non potranno mai dirci che un’altra manovra è impossibile.

Alessandro Gilioli




Non vorrei dire una sciocchezza, ma mi pare che le due voci, quella sugli f35 e sulle fregate, non erano realizzabili perché i 16 miliardi per gli f35 sono spalmati su 10-15 anni, non ricordo bene, e quindi non potevano essere utilizzati in questi 2 anni. Per quanto riguarda le fregate, sono insorti i sindacati qualche tempo fa, perché ritirando la commessa si sarebbero persi dei posti di lavoro, perché, se non erro, 'ste fregate le costruiscono in Italia.
Però tutte le altre voci sono ampiamente condivisibili.
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08/12/2011 12:31
 
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.pisicchio., 08/12/2011 01.57:

...CUT...
Per molti versi mi sembra un bagno di sangue poco equo. Voglio proprio credere che Monti sia stato costretto dai partiti a prendere certe misure. Lo stimo troppo per pensare che sia sua la paternità della tassa sulle imbarcazioni, l'aumento dell'IVA, il superbollo.... mi rifiuto di pensare che questi cervelloni non abbiano avuto idee migliori (es. vendere il Banco Posta e la RAI).

Poi porca di quella puttana ma è proprio così peccaminoso far pagare questa cazzo di IMU alla Chiesa?



Giusto! [SM=x43799]

“Anche la Chiesa paghi l’Ici”. Firma l’Appello su MicroMega.

"Presidente Monti,

Lei ha appena presentato una manovra "lacrime e sangue" in cui si chiedono pesanti sacrifici ai cittadini,
tra le misure previste anche la reintroduzione dell'Ici (in futuro Imu). Eppure i privilegi della Casta e della Chiesa non vengono intaccati:
rimane in vigore quella legge simoniaca approvata dal governo Berlusconi per cui il Vaticano è esente dal pagamento dell'Ici.
Per questo chiediamo al suo governo – affinché vengano mantenute quelle promesse di equità nella manovra – di abolire questo ignobile privilegio.

FIRMA L'APPELLO (LINK)

(7 dicembre 2011)



PS l'aumento dell'IVA al 23% ancora non è sicuro, ma sarebbe una follia, seppure applicato transitoriamente.
Sulle imbarcazioni ho alcune perplessità, molte di più sul nuovo SuperBollo Auto (avrei preferito pagare 10€ in più anzichè 20€ per ogni KW sopra i 140KW. La soglia dei 185KW/251.6CV è troppo alta). [SM=x43674]

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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