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Liberiamoci dai notai

Ultimo Aggiornamento: 06/12/2011 09:26
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04/12/2011 04:54
 
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Re:
aurora984, 03/12/2011 11.34:

non ho mai letto tante stronzate tutte insieme in tutta la mia vita...cosa c'entra il video con le liberalizzazioni? [SM=g2725335] [SM=g2725378] il video(ironico? [SM=x43806] ) è in risposta a qualche imbecille che parlava dell'america come il paradiso terrestre...certo che ci vuole più concorrenza,prezzi più bassi [SM=g2725275] e c'era bisogno di scomodare Bisin?questo significa più notai,no diamo le competenze a chi si occupa di altro.
Tutte le cazzate sulle modifiche statutarie e le associazioni è la legge che come sempre crea sti casini,mica l'hanno deciso i notai da soli?non si sono messi a piangere dopo la riforma delle società mi pare....quindi è un esempio del cavolo!
Per conoscere il sistema giuridico americano non c'è bisogno di andare su chissà quali siti,è un altro sistema ha altri problemi come da noi ci sono i nostri stop, mi sembra demenziale che me lo si porti a paragone per dire eh ma in america si fa il fax però!
Si ma in germania pure gli avvocati fanno i notai:la scoperta dell'acqua calda direi [SM=g2725378]








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Il mio "fesserie" era riferito non a te ma alle cose che avevi riportato sulla common law americana. Ti assicuro che si tratta di informazioni errate, confuse e riportate in modo del tutto decettivo oltre che poco chiaro. Presumevo bonariamente che le avessi copiate e incollate da internet. Se le hai partorite tu ti confermo che sono del tutto fuori bersaglio.
Con questo non voglio aderire a nessun tipo di comparazione spicciola common law americana versus civil law italiana. La comparazione è cosa complessa e credo che qualsiasi tentativo in questa sede risulterebbe maldestro e inutile.

Quanto all'esempio da me riportato (ho parlato di fondazione e non di associazione... spero che il tuo sia un refuso) mi piacerebbe che rispondessi nel merito.

La modifica della sede legale di una fondazione (es. Corso Nazionale n. 3 in luogo di Via Martiri d'Ungheria n. 5) richiede o no l'intervento del notaio?

Lo ritieni necessario dal punto di vista delle competenze richieste?

Ritieni giusto che la fondazione debba sopportarne il costo?

Se si, in base a quale ratio?

Non capisco poi cosa c'entri la riforma delle società di capitali, che ho menzionato in via del tutto incidentale e che non mi pare abbia toccato in alcuna misura le competenze dei notai.

Piuttosto, come saprai, la levata di scudi da parte dei notai c'è stata eccome, un paio d'anni fa, quando il sagace lobbying corporativo del Presidente dell'ordine dei commercialisti Siciliotti ha sottratto all'esclusiva dei notai il trasferimento delle quote di S.r.l.

Ci tengo a dire che si è trattato di mera cortesia alla corporazione dei commercialisti per rimarcare che il governo di SB non ha prodotto alcunchè in termini di libertà e competizione...

Ecco... ti risulta che da quanto i commercialisti trasferiscono le quote di S.r.l. sia morto qualcuno? A me non risulta nessuna vittima.


Questi piccoli esempi vogliono essere un mero spunto di riflessione. Una discussione generale prenderebbe troppo tempo e risulterebbe comunque inutile, visto che non ci sarà nessuna riforma sostanziale in questo senso.


Ad ogni modo nutro anche io serie perplessità sul fatto che i professionisti competenti possano essere selezionati solo ed eslcusivamente dal mercato.

Di certo la situazione dei notai è difficilmente giustificabile in un paese non medioevale ma è innegabile che il sistema concorsuale attuale selezioni persone molto competenti (mi riferisco soprattutto ai giovani che superano il concorso... sugli anziani il discorso è piuttosto complesso, almeno in base alla mia piccola esperienza).

Diversamente il livello di preparazione degli avvocati è mediamente scadente e spesso accompagnato da condotte deontologicamente stigmatizzabili.

In estrema sintesi. Mi convince qualsiasi intervento che abolisca gli ordini ed elimini quote e numeri chiusi. Tuttavia un filtro che assicuri una preparazione minima sufficiente è necessario. Il cliente, specialmente quando si tratta di un povero cittadino/consumatore, non ha le informazioni necessarie per distinguere l'avvocato preparato, in grado di tutelare degnamente i propri interessi, da quello incompetente, che può invece condurlo alla rovina.

PS: suppongo che tu stia facendo anche la pratica forense. Non credi sia in contrasto con il discorso che facevi riguardo le differenti competenze/specializzazioni di avvocati e notai?





[Modificato da .pisicchio. 04/12/2011 04:55]
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