JuanManuelFangio, 30/11/2011 21.29:
Gius bellissimo post. Questa è una battaglia di civiltà. Credo che questo paese non possa prescindere, per un vero rilancio, dai seguenti argomenti:
1) Abolizione dei notai e riforma delle professioni;
2) Liberalizzazione delle farmacie (i farmaci devono essere venduti ovunque, anche sull'autogrill). Le blande norme di Bersani non bastano;
3) Legalizzazione delle droghe leggere e delle pesanti. I relativi introiti devono essere dello stato;
4) analogo discorso di cui al punto 3) vale per la prostituzione.
Altro che spread, con tutto il rispetto.
P.S. condivido anche privatizzare la RAI
Condivido soprattutto "altro che spread"...
Ovviamente tu sai che sono favorevole a tutte le tue proposte (il pap(i)ello l'hai letto pure tu
)
@Nap
per le farmacie il discorso credo sia tra farmaci soggetti a prescrizione medica e non. In pratica il farmacista quando vai a comprare alcuni farmaci si limita a consegnarteli come un mero distributore automatico. Dagli antibiotici agli antipiretici, dagli antipertensivi agli antinfiammatori il farmacista si limita a distribuire. Questi farmaci potrebbero essere venduti ovunque.
Ora alzo il tiro. I farmaci soggetti a prescrizione medica, per esempio le benzodiazepine, vengo distribuite sempre con particolare facilità dietro la mera presentazione della ricetta. Ora se mettessimo per strada un distributore automatico come quello delle sigarette che leggesse una particolare card (tipo quella del codice fiscale) dove il medico ha "caricato" la ricetta, non sarebbe la stessa cosa?
Il farmacista nel 99,9% dei casi si limita a prendere dal retro i farmaci che gli vengono chiesti. In alcuni casi danno informazioni, ma certo non basta a giustificare il contingentamento. I clienti che hanno bisogno di informazioni potrebbero sempre scegliere di andare nel negozio dove viene fornito il servizio di consulenza oppure potrebbero chiedere al medico (che è poi l'unico abilitato e che ha studiato per dare informazioni e consigli), mentre gli altri sarebbero liberi di andare al distributore automatico.
Sulle droghe il problema è concettuale. Il fumo uccide eppure riteniamo che lo Stato possa esserne il monopolista. La droga leggera sarebbe la "canna" o la coca? La coca può portare alla morte anche con una semplice dose di prova.
Il punto non è economico, cioè non è la convenienza dello Stato a gestire questo settore. Se anche "noi bravi ragazzi" abbiamo una facilità estrema a reperire qualsiasi tipo di droga (anche l'eroina), sarebbe il caso che lo Stato si preoccupasse di garantire quantomeno la genuinità del prodotto e la corretta e piena informazione del fruitore.
@Angel: ribadisco che mi dispiace per l'incomprensione
..e poi una cazziata me la potevi fare
[Modificato da giusperito 01/12/2011 11:02]