giusperito, 28/11/2011 17.47:
Non vorrei che per difendere il nostro suolo iniziassimo a negare l'evidenza. Non vorrei fare la fine di quelli di Casal di principe che si arrabbiano perché Saviano ha infangato il loro territorio. Non vorrei che fossimo tornati ai tempi in cui Sciascia scriveva libri, mentre intorno dicevano che la mafia non esisteva. Non vorrei che sia normale che succeda qui come altrove. Non vorrei che ci dimenticassimo che a prescindere da Lavezzi, Cavani ed Hamsik Napoli è una città non sicura. Non vorrei che fosse normale essere napoletani come dice DL, cioè nascondere il Rolex perché c'è crisi. Non vorrei che sia sminuito il diritto di chiunque a scendere di casa come meglio crede con o senza Rolex, con o senza 50€ in tasca, con o senza Iphone. Non vorrei che fosse normale ciò che normale non è. Non vorrei che si dicesse che poteva succedere ovunque, perché è successo qui. Non vorrei che dimenticassimo che è qui che non si fa la differenziata, che non si usa il casco, che si buttano le carte a terra, che si sversano rifiuti tossici, che si abbassa la testa perché non puoi fare tarantelle con i camorristi o quelli che si atteggiano tali, che "e murì perché mi hai guardato", che se vai a ballare devi levare l'occasione... Insomma non vorrei che per difenderci dagli attacchi ingiusti dimenticassimo che il marcio c'è, si vede e puzza più che in altre parti, perché se è vero che rubano a Torino o ad Oslo è anche vero che Napoli non è Torino né Oslo.
Solo dalla consapevolezza si può migliorare e Napoli deve migliorare, perché amare la propria terra significa rispettarla o salvarla e non "vir o mar quant e bell"...
indubbiamente hai ragione, ma la situazione è un po' più complessa
spesso Napoli fa notizia in quanto
è Napoli. x es. la stessa emergenza rifiuti a Napoli e a Palermo ha avuto diversa rilevanza a livello mediatico.
questo caso però è da analizzare in maniera diversa, considerando fattori sportivi e non. De Laurentiis infatti non si è piegato come i suoi predecessori alle "mazzette" che storicamente venivano saldate. considerando la frequenza di questi episodi, è possibile che ci sia la mano della camorra.
cmq a prescindere da queste considerazioni (che rasentano la dietrologia), cose del genere capitano in tante grandi città e a tanti calciatori.