rissa alla facolta' di giurisprudenza

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, [2], 3
--letizia22--
00martedì 17 gennaio 2012 18:24
piu' che inutile e' un lavoro svolto male, anzi non svolto proprio.
Paperino!
00martedì 17 gennaio 2012 18:49
Re:
--letizia22--, 17/01/2012 18.24:

piu' che inutile e' un lavoro svolto male, anzi non svolto proprio.




Ma infatti non dico che sia inutile il ruolo del custode in sé, dico che sono inutili LORO.
E' la vecchia mentalità tutta italiana di mettere i parassiti a scaldare la sedia.
(pollastro)
00martedì 17 gennaio 2012 20:06
Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Mi ha telefonato poco fa il ragazzo aggredito (al quale - per non rinnovargli un dolore psicologico - non ho chiesto particolari; ma l'ho pregato di cercarmi con comodo per prenderci un caffè), per ringraziarmi dell'intervento su questo forum. Sta lentamente guarendo, ma aspetta che si cicatrizzi la guancia, prima di prendere in considerazione un'eventuale plastica. Intanto ha denunciato gli aggressori, incaricando un penalista. Sulle opinioni da voi espresse, concordo su quanto segue: a) Il palazzo di Via Marina, 33 ho l'impressione che in alcuni punti non mantenga nemmeno le distanze legali dagli edifici vicini, come da regolamento edilizio; b) non solo in esso, ma in certi tribuali, la scelta di troppe finestre è assurda (i vetri si sporcano e vanno puliti, il che non si fa bene e con la dovuta frequenza, anche perché costa; se non fuziona l'aria condizionata, d'estate di crepa. L'unica attenuante è che - se non ci fossero - l'interno del palazzo riceverebbe poca luce); c) io - se qualcuno mi guarda mentre faccio pipì in un bagno pubblico - mi blocco, figuriamoci il resto (e comunque non si può scrivere che se le affettuosità altrui disturbano ci si può sempre spostare: la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, in questo caso anche bambini e io non posso mettere nessuno in imbarazzo per affermare un ipotetico diritto al libero esercizio della mia sessualità; d) signora e marito, nonché spalleggiatori, sono semplicemente inqualificabili, anche se pare avessero protestato in un'occasione precedente (= accoppiamento visibile dal loro balcone di due ragazzi gay); e) custodi e vigilantes dovrebbero ricevere sanzioni disciplinari: come ribadisco, non si può lasciare entrare in un luogo aperto al pubblico, ma destinato ad attività istituzionali, chiunque voglia (i copulatori, gli aggressori, eventuali maniaci futuri, o chi volesse aggredire un professore perché gli ha bocciato il figlio, o mettere una bomba, ecc...); in concreto, se aprissero un procedimento disciplinare contro qualcuno, i colleghi sicuramente sciopererebbero e l'università resterebbe chiusa; f) non costerebbe molto collocare telecamere di sorveglianza (ma alcune già ci sono): ve lo garantisco, perché le ho installate a sorvegliare l'ingresso e le adiacenze della villa dove abito, nonché un giardino posteriore, o FINGERE DI AVERNE MESSE DI FUNZIONANTI (false telecamere con la lucina rossa accesa, alimentata da una pila, costano veramente pochi euro!), mettendo dovunque il cartello "area videosorvegliata", eccc...
Giubo
00martedì 17 gennaio 2012 21:37
sarebbe proprio il colmo delle distanze legali...proprio nel luogo dove si insegna la legge..
Paperino!
00martedì 17 gennaio 2012 23:55
Ma i limiti strutturali di Via Marina adesso non è che c'entrino poi molto...
Se due compiono oscenità in luogo pubblico, e i vicini anziché protestare con civiltà danno sfogo alla loro oscenità interiore scatenando una violenza disumana, non è un problema di strutture.
Purtroppo, la questione è molto più grave e molto più difficilmente risolvibile.
Sul fatto che un ipotetico e eventuale [SM=x43803] procedimento disciplinare scatenerebbe gli scioperi dei colleghi, non fa che farmi cadere ulteriormente le braccia.
Ovviamente anche i colleghi non è che siano di un livello superiore dei due o tre "sfortunati" che erano di turno in quel momento.

I custodi dell'Università hanno il ruolo di scaldare le sedie ed intrattenere le fanciulle nella speranza, patetica ed ineluttabilmente delusa, di accedere al loro frutto proibito.


sissy forte
00mercoledì 18 gennaio 2012 10:59
Re:
giusperito, 17/01/2012 10.39:

A me sembra che l'unico dato certo sia l'aggressione. Cosa abbiano fatto i ragazzi è tutto da capire. Inoltre mi auguro, per onor di coerenza, che questi genitori così aggressivi e ligi alla difesa della sanità morale dei loro figli siano poi attenti al linguaggio, alle amicizie e alla programmazione televisiva concessa ai loro figli.
Posso legittimamente immaginare che la signora si sia infastidita, ma in quale mondo la violenza può ripagare il pudore violato? Soprattutto mi domando quanto c'entri davvero il pudore in questa situazione. Un gesto così primordiale e violento non ha spiegazione né giustificazione alcuna. Inoltre è talmente tanta la violenza che ritengo assurdo dover argomentare in ordine all'eventuale frequenza di condotte affettive discutibili. Quale insegnamento per i figli può derivare da un gesto di tale violenza? Se è vero che ognuno deve essere libero nel suo pudore, è anche vero che tra un atto d'amore ed uno di violenza folle credo sia fin troppo facile scegliere.
Ritengo diversamente che la questione sia inquadrabile in quella tipica protervia violenta di una parte consistente dell'ignorante abitante del luogo, straniero rispetto alla storia di questa città. Si tratta dell'affermazione del proprio diritto ad imporre legge laddove anche un alito di vento può infastidire la violenta intolleranza di questa gente abituata a rinviare la questione al più violento. La moglie minaccia l'intervento del marito che si fa spalleggiare da altri membri della sua razza, straniera rispetto a quella umana. E' gente abituata a vivere così con buona pace del pudore che è solo l'alibi, la spiegazione pseudo morale, di un comportamento che si riproduce costantemente dal parcheggiatore abusivo fino al diritto di passare con il rosso e fermare la macchina se osi protestare.



Quei due geniacci di Matt Stone e Trey Parker ci hanno fatto una puntata di south park (la prima dell'ottava serie) su questo (condivisibilissimo) discorso.







Sono una nerd :|

feliceraia
00mercoledì 18 gennaio 2012 14:51
Re:
(pollastro), 17/01/2012 20.06:

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Mi ha telefonato poco fa il ragazzo aggredito (al quale - per non rinnovargli un dolore psicologico - non ho chiesto particolari; ma l'ho pregato di cercarmi con comodo per prenderci un caffè), per ringraziarmi dell'intervento su questo forum. Sta lentamente guarendo, ma aspetta che si cicatrizzi la guancia, prima di prendere in considerazione un'eventuale plastica. Intanto ha denunciato gli aggressori, incaricando un penalista. Sulle opinioni da voi espresse, concordo su quanto segue: a) Il palazzo di Via Marina, 33 ho l'impressione che in alcuni punti non mantenga nemmeno le distanze legali dagli edifici vicini, come da regolamento edilizio; b) non solo in esso, ma in certi tribuali, la scelta di troppe finestre è assurda (i vetri si sporcano e vanno puliti, il che non si fa bene e con la dovuta frequenza, anche perché costa; se non fuziona l'aria condizionata, d'estate di crepa. L'unica attenuante è che - se non ci fossero - l'interno del palazzo riceverebbe poca luce); c) io - se qualcuno mi guarda mentre faccio pipì in un bagno pubblico - mi blocco, figuriamoci il resto (e comunque non si può scrivere che se le affettuosità altrui disturbano ci si può sempre spostare: la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, in questo caso anche bambini e io non posso mettere nessuno in imbarazzo per affermare un ipotetico diritto al libero esercizio della mia sessualità; d) signora e marito, nonché spalleggiatori, sono semplicemente inqualificabili, anche se pare avessero protestato in un'occasione precedente (= accoppiamento visibile dal loro balcone di due ragazzi gay); e) custodi e vigilantes dovrebbero ricevere sanzioni disciplinari: come ribadisco, non si può lasciare entrare in un luogo aperto al pubblico, ma destinato ad attività istituzionali, chiunque voglia (i copulatori, gli aggressori, eventuali maniaci futuri, o chi volesse aggredire un professore perché gli ha bocciato il figlio, o mettere una bomba, ecc...); in concreto, se aprissero un procedimento disciplinare contro qualcuno, i colleghi sicuramente sciopererebbero e l'università resterebbe chiusa; f) non costerebbe molto collocare telecamere di sorveglianza (ma alcune già ci sono): ve lo garantisco, perché le ho installate a sorvegliare l'ingresso e le adiacenze della villa dove abito, nonché un giardino posteriore, o FINGERE DI AVERNE MESSE DI FUNZIONANTI (false telecamere con la lucina rossa accesa, alimentata da una pila, costano veramente pochi euro!), mettendo dovunque il cartello "area videosorvegliata", eccc...




professore nn concordo assolutamente con quanto affermato. quindi qua comanda il primo che passa?????
maximilian1983
00mercoledì 18 gennaio 2012 15:10
Re:
(pollastro), 17/01/2012 20.06:

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Mi ha telefonato poco fa il ragazzo aggredito (al quale - per non rinnovargli un dolore psicologico - non ho chiesto particolari; ma l'ho pregato di cercarmi con comodo per prenderci un caffè), per ringraziarmi dell'intervento su questo forum. Sta lentamente guarendo, ma aspetta che si cicatrizzi la guancia, prima di prendere in considerazione un'eventuale plastica. Intanto ha denunciato gli aggressori, incaricando un penalista. Sulle opinioni da voi espresse, concordo su quanto segue: a) Il palazzo di Via Marina, 33 ho l'impressione che in alcuni punti non mantenga nemmeno le distanze legali dagli edifici vicini, come da regolamento edilizio; b) non solo in esso, ma in certi tribuali, la scelta di troppe finestre è assurda (i vetri si sporcano e vanno puliti, il che non si fa bene e con la dovuta frequenza, anche perché costa; se non fuziona l'aria condizionata, d'estate di crepa. L'unica attenuante è che - se non ci fossero - l'interno del palazzo riceverebbe poca luce); c) io - se qualcuno mi guarda mentre faccio pipì in un bagno pubblico - mi blocco, figuriamoci il resto (e comunque non si può scrivere che se le affettuosità altrui disturbano ci si può sempre spostare: la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, in questo caso anche bambini e io non posso mettere nessuno in imbarazzo per affermare un ipotetico diritto al libero esercizio della mia sessualità; d) signora e marito, nonché spalleggiatori, sono semplicemente inqualificabili, anche se pare avessero protestato in un'occasione precedente (= accoppiamento visibile dal loro balcone di due ragazzi gay); e) custodi e vigilantes dovrebbero ricevere sanzioni disciplinari: come ribadisco, non si può lasciare entrare in un luogo aperto al pubblico, ma destinato ad attività istituzionali, chiunque voglia (i copulatori, gli aggressori, eventuali maniaci futuri, o chi volesse aggredire un professore perché gli ha bocciato il figlio, o mettere una bomba, ecc...); in concreto, se aprissero un procedimento disciplinare contro qualcuno, i colleghi sicuramente sciopererebbero e l'università resterebbe chiusa; f) non costerebbe molto collocare telecamere di sorveglianza (ma alcune già ci sono): ve lo garantisco, perché le ho installate a sorvegliare l'ingresso e le adiacenze della villa dove abito, nonché un giardino posteriore, o FINGERE DI AVERNE MESSE DI FUNZIONANTI (false telecamere con la lucina rossa accesa, alimentata da una pila, costano veramente pochi euro!), mettendo dovunque il cartello "area videosorvegliata", eccc...




Sarebbe un bel momento per la nostra università se si facesse carico delle spese legali per la costituzione di parte civile della vittima dell'aggressione. Ancor meglio sarebbe se qualche assistente o docente delle materie penalistiche (stanno tutti lì...) assumesse il patrocinio pro bono del ragazzo aggredito...
diegoo.
00mercoledì 18 gennaio 2012 17:05
Re: Re:
maximilian1983, 18/01/2012 15.10:




Sarebbe un bel momento per la nostra università se si facesse carico delle spese legali per la costituzione di parte civile della vittima dell'aggressione. Ancor meglio sarebbe se qualche assistente o docente delle materie penalistiche (stanno tutti lì...) assumesse il patrocinio pro bono del ragazzo aggredito...




UTOPIA [SM=x43799]
Paperino!
00mercoledì 18 gennaio 2012 17:29
Re: Re:
maximilian1983, 18/01/2012 15.10:




Sarebbe un bel momento per la nostra università se si facesse carico delle spese legali per la costituzione di parte civile della vittima dell'aggressione. Ancor meglio sarebbe se qualche assistente o docente delle materie penalistiche (stanno tutti lì...) assumesse il patrocinio pro bono del ragazzo aggredito...




Beh, quella del gratuito patrocinio è una buona proposta (sulla responsabilità civile: dubito l'Uni scucirà alcunché fin quando non fosse dichiarata responsabile di quanto avvenuto per culpa in eligendo, insomma, per responsabilità oggettiva, e credo sia anche giusto così).

Ritengo che l'Uni dovrebbe piuttosto farsi carico del problema dell'inadeguatezza di tutto il personale composto dai custodi, che è pressocché un'insalata di raccomandati e scaldasedie che non si sa come hanno fatto a metterli tutti insieme in un unico posto. O meglio: si intuisce perfettamente come.
Può mai essere che non ne abbiano assunto nemmeno uno che abbia la mentalità di svegliarsi la mattina e scendere all'Università col proposito di fare qualcosa?

Gli esempi delle mancanze, strafottenze e scarsa voglia di lavorare di questi soggetti non si contano, negli anni in cui ho frequentato l'Università. Semplicemente la rendono inadeguata.
Per fare un piccolissimo esempio: i corsi di procedura penale erano sempre affollatissimi, eppure il numero di sedie disponibili era sempre molto esiguo. Le persone si sedevano a terra, e seguire e prendere appunti in quelle condizioni era oltremodo scomodo. Facciamo notare la cosa al custode di turno (un tipo piuttosto spiccio e maleducato nei modi) il quale ci risponde che sedie non ce ne sono, e non è colpa sua. Dopo qualche giorno di corsi, alcuni studenti si accorgono che nell'aula attigua sono accatastate moltissime sedie. Come si può immaginare, tutti quelli costretti a terra per non aver avuto la fortuna di trovare un posto a sedere, si alzano, vanno di là e se ne procurano una. Il finimondo!
Il custode a fine corso si accorge dello spostamento, e comincia a sbraitare contro gli studenti, urlando che lui è il responsabile e che le sediedevono restare di là, al loro posto. [SM=x43822]
Forse temeva che spostando le sedie si creasse disordine nell'aula, e che i professori che sarebbero venuti a fare corsi negli altri giorni potessero chiedere a lui di togliere quelle in più. Insomma, il rischio di dover fare qualcosa, nella sua giornata scandita da caffé e accidia, l'aveva reso furibondo.
Ci sorbimmo gli improperi del custode, e il giorno dopo le sedie erano chiuse a chiave, e tornammo a sederci tutti per terra, nonostante ci fossero tante sedie "disponibili" a pochi metri da noi.

Quali sono i criteri con cui sono selezionati? C'è un concorso?
Quanto son trasparenti e pubbliche le procedure con cui è selezionato il personale che deve ricoprire quei posti?
Cosa fa l'Ateneo per garantire la correttezza delle procedure in questione, e scongiurare le solite segnalazioni/raccomandazioni, che hanno come unico effetto quello di portare sul posto i peggiori rubastipendi che una società può annoverare?
Come si può pensare che uno che si è visto calare il posto di lavoro dal cielo, in virtù di una conoscenza, possa poi giungere sul posto di lavoro carico di voglia di rendersi utile in qualche modo?

Son queste le domande cui occorre rispondere, se vogliamo che questa orribile vicenda produca qualcosa di positivo.
(pollastro)
00mercoledì 18 gennaio 2012 17:51
Dal professore Prisco che mi prega di postare

L'osservazione sullo sciopero dei dipendenti se i custodi e i vigilantesi fossero puniti era amara. Non è colpa mia se cerco di essere realista... Essere troppo idealista non mi riesce proprio. Il collega a cui il ragazzo si è rivolto è un professore della nostra facoltà; che dire? Sarebbe bello se accettasse un onorario sinbolico, ma non so... Circa la costituzione di parte civile (non dell'università, ma) della SSPL, che l'università ospita nelle sue aule, ma che ne è autonoma sul piano statutario e amministrativo, penso (sempre per realismo) che, se lo volesse fare, dovrebbe spiegare perché si non riesce a sorvegliare per evitare che nell'edificio avvengano acoppiamenti sessuali ...
(pollastro)
00mercoledì 18 gennaio 2012 17:57
Sono Pollastro. Il mio lume vicino al computer purtroppo ha una luce fioca e le lettere della tastiera sono piccole, quindi chiedo scusa. "Vigilantesi" va letto, ovviamente, come "vigilantes" e "sinbolico", altrettanto ovviamente, come "simbolico"... Sorry [SM=g2725401]
goisis
00giovedì 19 gennaio 2012 14:15
Non è nuovo l'episodio.Quando ero al primo anno frequentavo i corsi alla sede di Via Marina,un mio compagno di lezioni ebbe un litigio con uomo che lo stava investendo con lo scooter.Questo individuò si intrufolò nell'edificio e lo prese a schiaffi.
Giubo
00giovedì 19 gennaio 2012 16:09
e nessuno è intervenuto?
MataHari_371
00venerdì 20 gennaio 2012 18:40
ma manco fosse stato il marito ad amoreggiare...ma poi che schifo di gente!!!!cioè una che si scandalizza così tanto davanti a due effusioni sconce non si scandalizza davanti a 5 o 6 delinquenti che pestano uno studente, solo perchè non si è voltato dall'altra parte...a questo punto
se la sua filosofia di vita è farsi i cavolacci suoi nella vita perché si è presa l'impegno di scendere in facoltà a fare la vajassa....ma lo sa che esistono le persiane????che gentaglia....
napulitanboy
00venerdì 20 gennaio 2012 19:04
Re:
MataHari_371, 20/01/2012 18.40:

ma manco fosse stato il marito ad amoreggiare...ma poi che schifo di gente!!!!cioè una che si scandalizza così tanto davanti a due effusioni sconce non si scandalizza davanti a 5 o 6 delinquenti che pestano uno studente, solo perchè non si è voltato dall'altra parte...a questo punto
se la sua filosofia di vita è farsi i cavolacci suoi nella vita perché si è presa l'impegno di scendere in facoltà a fare la vajassa....ma lo sa che esistono le persiane????che gentaglia....




Scusami se mi permetto: lo dico a te, ma mi riferisco comunque a tutti gli altri che si sono mostrati basiti per lo stesso motivo tuo.

Perché si continuano a fare rilfessioni umane a proposito di comportamenti SUBumani, provenienti da persone SUBumane?

Ma ti pare che se tu spiegassi (ad ognuna di quelle persone) tali concetti, in una maniera pacata ed altamente comprensibile (così come, insomma, lo si farebbe con un bambino), questi riuscirebbero a capire quello che stai dicendo?

Si tratta di persone con una diversa mentalità, una mentalità chiusa, tipica degli animali. Non sono persone abituate a ragionare, non ci arrivano proprio a certi ragionamenti. Sono convinto che se tu adesso provassi a parlare con la signora ti risponderebbe: "maritm è omm.. e se cumport 'ra omm!". Insomma, continuerebbe ad appoggiare il comportamento del marito, perché la il loro modo di vivere è questo.

Chi vive in particolari zone, situazioni del genere le conosce più che bene.
Xandreus
00venerdì 20 gennaio 2012 23:08
Vogliamo poi parlare dei parcheggi dell'Università che dovrebbero essere riservati agli studenti ed al personale,ma che invece per far piacere agli "amici" viene usato come il parcheggio "BRIN" da persone che il permesso non ce l'hanno???
ObbligazioneNaturale
00venerdì 20 gennaio 2012 23:12
I dipendenti andrebbero puniti, gli aggressori denunciati e Romeo e Giulietta espulsi.
Peccato che nessuna delle 3 circostanze si verifichi.
.pisicchio.
00sabato 21 gennaio 2012 04:05
Re:
ObbligazioneNaturale, 1/20/2012 11:12 PM:

I dipendenti andrebbero puniti, gli aggressori denunciati e Romeo e Giulietta espulsi.
Peccato che nessuna delle 3 circostanze si verifichi.




Più che Romeo e Giulietta direi Rocco e Moana
MataHari_371
00sabato 21 gennaio 2012 12:38
Re: Re:
napulitanboy, 20/01/2012 19.04:




Scusami se mi permetto: lo dico a te, ma mi riferisco comunque a tutti gli altri che si sono mostrati basiti per lo stesso motivo tuo.

Perché si continuano a fare rilfessioni umane a proposito di comportamenti SUBumani, provenienti da persone SUBumane?

Ma ti pare che se tu spiegassi (ad ognuna di quelle persone) tali concetti, in una maniera pacata ed altamente comprensibile (così come, insomma, lo si farebbe con un bambino), questi riuscirebbero a capire quello che stai dicendo?

Si tratta di persone con una diversa mentalità, una mentalità chiusa, tipica degli animali. Non sono persone abituate a ragionare, non ci arrivano proprio a certi ragionamenti. Sono convinto che se tu adesso provassi a parlare con la signora ti risponderebbe: "maritm è omm.. e se cumport 'ra omm!". Insomma, continuerebbe ad appoggiare il comportamento del marito, perché la il loro modo di vivere è questo.

Chi vive in particolari zone, situazioni del genere le conosce più che bene.



sono perfettamente d'accordo con te...infatti non ci sprecherei neppure il fiato con gente così!quello che intendevo sottolineare è che la signora..."signora" poi...sembrava ergersi a paladina del buon costume e del comune senso del pudore,mentre poi nei fatti si è dimostrata una perfetta incivile...e questi atteggiamenti li definirei infatti indubbiamente subumani come hai detto tu,ma non perchè animaleschi (mi verrebbe da dire per non offendere gli animali) in quanto se non altro per gli animali un "accoppiamento" in pubblico non sarebbe motivo tale da giustificare l'assalto di un branco...il che dimostra che delle bestie sarebbero anche più intelligenti di queste persone!
MataHari_371
00sabato 21 gennaio 2012 12:43
Re:
ObbligazioneNaturale, 20/01/2012 23.12:

I dipendenti andrebbero puniti, gli aggressori denunciati e Romeo e Giulietta espulsi.
Peccato che nessuna delle 3 circostanze si verifichi.




e meno male che il tutto si è verificato in una facoltà di giurisprudenza...ecco dove vanno a finire tutti i sani principi e le belle parole che troviamo scritte nei libri sui quali gettiamo il sangue dalla mattina alla sera per prenderci un cazzo di esame....ma forse è proprio questo il problema....che coloro che dovrebbero insegnarcele queste cose non sono in grado di trasmetterci quella passione che le farebbe andare oltre un semplice programma d'esame e oltre un cavolo di voto su un libretto...
(pollastro)
00sabato 21 gennaio 2012 13:28
Dal professore Prisco, che mi prega di postare

D'accordo sull'inciviltà della cosiddetta "signora" e poi del marito e degli spalleggiatori nell'aggressione, d'accordo sulle imammissibili falle della sorveglianza (video e umana), ma non concordo con Mata Hari che stigmatizza la reazione selvaggia di fronte all'ipotesi di un eventuale "accoppiamento umano", che gli animali di un branco avrebbero invece tollerato, invitando in un post precedente a chiudere semmai le persiane della finestra, se si fosse infastiditi da un certo spettacolo. Siamo animali di specie umana, dunque dovremmo praticare razionalità e autocontrollo, tutti e non solo qualcuno. Ribadisco che nulla giustifica questa irruzione e la violenza contro uno studente, ma va anche condannato un accoppiamento dentro l'università, o no? Mi sono informato da chi per lavoro vive nelle sedi universitarie o attorno ad esse e pare che non una sola volta ci siano stati "accoppiamenti" (visibili dall'esterno) - non dunque semplici manifestazioni affettuose, tipo baci o carezze, come se ne vedono nei parchi pubblici, ad esempio - tra persone del medesimo e di diverso sesso. Non sono affatto un bacchettone, ma la cosa mi ha meravigliato, non immaginando che questo fosse possibile (anche se esiste in giro chi si eccita ancora di più all'ipotesi di fare una cosa trasgressiva col rischio di venire sorpreso...). Se tuttavia se condanniamo le inciviltà, facciamolo con tutte, non vi pare?
--letizia22--
00sabato 21 gennaio 2012 13:47
Re:
(pollastro), 21/01/2012 13.28:

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

D'accordo sull'inciviltà della cosiddetta "signora" e poi del marito e degli spalleggiatori nell'aggressione, d'accordo sulle imammissibili falle della sorveglianza (video e umana), ma non concordo con Mata Hari che stigmatizza la reazione selvaggia di fronte all'ipotesi di un eventuale "accoppiamento umano", che gli animali di un branco avrebbero invece tollerato, invitando in un post precedente a chiudere semmai le persiane della finestra, se si fosse infastiditi da un certo spettacolo. Siamo animali di specie umana, dunque dovremmo praticare razionalità e autocontrollo, tutti e non solo qualcuno. Ribadisco che nulla giustifica questa irruzione e la violenza contro uno studente, ma va anche condannato un accoppiamento dentro l'università, o no? Mi sono informato da chi per lavoro vive nelle sedi universitarie o attorno ad esse e pare che non una sola volta ci siano stati "accoppiamenti" (visibili dall'esterno) - non dunque semplici manifestazioni affettuose, tipo baci o carezze, come se ne vedono nei parchi pubblici, ad esempio - tra persone del medesimo e di diverso sesso. Non sono affatto un bacchettone, ma la cosa mi ha meravigliato, non immaginando che questo fosse possibile (anche se esiste in giro chi si eccita ancora di più all'ipotesi di fare una cosa trasgressiva col rischio di venire sorpreso...). Se tuttavia se condanniamo le inciviltà, facciamolo con tutte, non vi pare?




due persone che fanno sesso non hanno mai fatto del male a nessuno,definirla incivilta' mi sembra eccessivo,e di certo non puo' essere messa sullo stesso piano di staccare un pezzo di guancia ad un ragazzo,un comportamento del genere, sicuro, e' indice di una vita piena di barbarie ben peggiori. La solita morale del "popolino" che per le cose degli altri si scandalizza,ma poi sarebbe capace di compiere gli atti piu squallidi come spacciare,frodare,rubare,picchiare un individio solo perche' ha incrociato il tuo sguardo.Inoltre se anche volessimo porre le due incivilta' sullo stesso piano, le bestie avrebbero perso ogni ragione,non ricorrendo ai mezzi ordinari di denuncia del fatto,ma agendo come camorristi.
(pollastro)
00sabato 21 gennaio 2012 13:56
Dal professore Prisco, che mi prega di postare


Posto la lettera del ragazzo aggredito con la sua versione. A Letizia dico che (come già scritto) stigmatizzo in primo luogo il comportamento degli aggressori e la loro "cultura" (quella popolare non c'entra...), nonché il fatto che i vigilantes non controllino nulla e non proteggano gli studenti, ma non condivido la sua minimizzazione del fare sesso in pubblico. Appunto: se la questione è "fare sesso" e non solo farsi coccole, darsi baci, ecc..., suppongo che anche lei tenga alla sua privacy al riguardo. Non penso che lo farebbe in pubblico, no?

La denuncia/ Io accusato di atti sessuali e preso a botte all’interno dell’università, Il Mattino, venerdì 20 gennaio 2011

Mi chiamo R. P. e vi scrivo per informarvi di un fatto gravissimo successo a Napoli mercoledì 11.01.2012, e per la precisione all’interno della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali di Napoli. In tale data, una Sig.ra si è introdotta all’interno dell’edificio universitario incominciando ad ingiuriare e calunniare una giovanissima studentessa di circa 20 anni accusandola di aver commesso atti osceni all’interno dell’università, e lamentando che per via delle pareti trasparenti dello stesso edificio, la suddetta e soprattutto i suoi figli potessero assistere a spettacoli non adatti a loro.
Tenendo ora presente che alla sceneggiata napoletana, ricca di parolacce e degna del più malfamato dei quartieri della città, erano presenti anche gli stessi figli della Sig.ra che pure ella dichiarava di voler tutelare da scene poco educative, si comprende il livello culturale e mentale della donna medesima. Interessante è rilevare, oltre alla facilità con la quale chiunque può introdursi all’interno degli edifici universitari ed ingiuriare gli studenti, anche la circostanza che i custodi e le guardie giurate poco o nulla facevano fino a quel momento per tutelare la giovane studentessa ed il diritto allo studio degli altri studenti che nel frattempo assistevano all’indegno spettacolo.
Dopo pochi minuti la Sig.ra tirava per il braccio la giovane studentessa oramai quasi in lacrime, per poterla presumibilmente aggredire anche fisicamente. Lo scrivente, vista la totale inutilità dei custodi e delle guardie giurate, interveniva ancora una volta invitando la Sig.ra alla calma ed a tornare alla sua abitazione, e la studentessa ad andare a prendere il suo treno, frapponendo, intanto, il proprio corpo tra la Sig.ra e la giovane ed indifesa studentessa. A questo punto la donna sferrava un violento calcio allo stomaco dello scrivente, pure studente di quell’Università, e poi, vista l’inerzia dello stesso che continuava ad invitarla a finire la questione in quello stesso momento, ed il timore delle guardie e dei custodi, invitava il figlio piccolo (circa 9 anni) con in braccio l’altra figlia neonata a chiamare il padre per far UCCIDERE lo scrivente intervenuto al solo scopo di riappacificare gli animi.
Entrato all’interno dell’edificio, dove il sottoscritto si riteneva legittimamente al sicuro, quest’ultimo veniva raggiunto da 6 o 7 uomini che gli si scaraventano addosso ed iniziano a massacrarlo per circa 7-8 minuti, sotto gli sguardi attoniti ed inermi di circa 70 studenti e soprattutto degli immobili custodi (che liberamente hanno lasciato entrare i delinquenti all’interno dell’edificio pur conoscendone le intenzioni) e delle guardie giurate. I criminali hanno poi interrotto la loro azione violenta quando loro stessi lo hanno deciso per timore che potessero soggiungere i poliziotti.
Indisturbati, hanno poi lasciato la struttura a bordo dei 3 motocicli che ivi li condussero. Lo scrivente gravemente ferito e sfregiato da un morso datogli dal marito della Sig.ra che gli ha asportato un lembo di carne della guancia destra, ha atteso l’arrivo dell’ambulanza che non sopraggiungeva perchè richiedevano il “pericolo di vita” per poter intervenire, che, invero, pure sussisteva. Vista allora l’insolerzia degli operatori del 118 veniva avvertito il 113 che dopo circa 30-35 minuti dalla fuga dei delinquenti sopraggiungeva sul luogo e qui, assunte rapide e sommarie informazioni, richiedeva l’ausilio di un’ambulanza, la quale ultima accorreva più intempestiva che mai dopo oltre 45 minuti dal momento della fuga dei malviventi. Attualmente lo scrivente è in stato di degenza per le numerose lesioni riportate su tutto il corpo, il morso sulla guancia ed i numerosissimi calci subiti alla nuca.
La zona dell’accaduto peraltro è videosorvegliata con telecamere poste all’interno ed all’esterno degli edifici universitari. La Sig.ra che ha originato tutto era solita invadere il domicilio universitario e fare scenate simili a quella di cui sopra, ed attualmente si sa esattamente dove abita lei ed il marito aggressore che ha poi addentato lo scrivente. Nello specifico è risaputo che i predetti risiedono nell’edificio posto sul retro della struttura universitaria.
La cosa grave è che tutto ciò è avvenuto di giorno, all’interno di una struttura pubblica e sorvegliata, l’Università! dinnanzi agli occhi di una settantina di studenti (molti dei quali aspiranti magistrati!!) che nulla hanno fatto per tutta la durata dell’aggressione, se non guardare, e soprattutto sotto agli occhi dei custodi e dei vigilanti che non solo non hanno mosso un dito per evitare che il sottoscritto venisse ucciso dagli aggressori, come era nelle loro intenzioni, ma neppure hanno impedito l’accesso agli stessi all’interno dell’Università. Avrebbero invero persino potuto/dovuto chiudere le porte esterne dell’edificio ed evitare le lesioni a chi vi scrive.
Cordiali saluti
Lettera firmata

MataHari_371
00sabato 21 gennaio 2012 15:22
concordo assolutamente con la condanna senza se e senza di questi atteggiamenti lascivi in luoghi pubblici,anzi non più tardi di qualche giorno fa mi sono ritrovata in una delle tante affollatissime carrozze della circumvesuviana quando ad un certo punto,ancora in dormiveglia vista l'ora,avverto col mio orecchio destro rumorini alquanto fastidiosi...mi volto,nemmeno completamente,per fortuna...perché se lo avessi fatto mi sarei trovata molto probabilmente coinvolta in un bacio alla francese con una coppietta completamente incurante della situazione e senza alcun rispetto per gente che avrebbe anche voluto lasciarli soli in primis per non sorbirsi lo spettacolo e in secundis perché avrebbe fatto volentieri a meno di passare un intero viaggio all'impiedi addossati gli uni agli altri!così per un po' ho fatto finta di nulla,dando loro completamente le spalle fino a che poi,siccome il tipo evidentemente,non trovava altro modo per reggersi se non infilando le mani nei jeans di lei ed essendo lei più o meno della mia stessa altezza mi ero sinceramente stufata di sentire il dorso delle mani di lui anche se involontariamente "strusciarsi" contro mio fondoschiena,così oso semplicemente consigliare loro di cercarsi un albergo e apriti cielo,fingendo di bisbigliare tra di loro ma col chiaro intento di non farmi perdere neppure un commento sul mio conto me ne dicono di ogni...a cominciare dal semplice "questa si è svegliata storta stamattina" fino ad arrivare a commenti spinti sulla mia vita sessuale anzi sulla mia eventuale mancanza di una vita sessuale e conseguente invidia nei loro confronti!e questo è stato per l'intero viaggio fino a quando mi sono arresa davanti alla loro maleducazione e totale mancanza di rispetto per il prossimo perché è di questo che si tratta ed il loro atteggiamento successivo al mio richiamo non ha fatto altro che confermare quanto pensavo di loro,cioè che fossero degli incivili!
E forse sono stata fraintesa anche sul "chiudere le persiane",intendevo semplicemente immedesimarmi nella mentalità della "signora" in questione,mandante della spedizione punitiva nei confronti di un ragazzo che a sua volta,come è giusto che sia,non ha voluto voltarsi dall'altra parte "chiudendo le persiane" appunto dinanzi ad un comportamento che reputava illegittimo.
Paperino!
00sabato 21 gennaio 2012 15:25
Credo che l'atto di denuncia del ragazzo nei confronti dei custodi (e di tutti gli altri presenti...) sia chiaro e incontrovertibile.
Essi hanno compiuto omissioni gravissime, rendendosi complici di una selvaggia aggressione, se non - come la vittima sembra certa - di un tentativo di omicidio.
Credo chel'Università debba prendere posizione contro i suoi dipendenti, o debba altrimenti essere considerata parimenti responsabile per quanto accaduto per culpa in eligendo, poiché è a conoscenza del modo di "lavorare" e delle mancanze gravissime dei suoi dipendenti, ed evidentemente le tollera ed avalla.
(pollastro)
00sabato 21 gennaio 2012 16:21
Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Cara Mata Hari (complimenti per il nickname: devi essere molto seducente [SM=g2725401] [SM=g2725290] ...), mi hai fatto ricordare un episodio di molti anni fa, in Circumvesuviana. Guardavo davanti a me e intercettai gli occhi di una ragazza (molto bella, per la verità) ). Sul sedile di fronte al suo - quindi io ne vedevo la nuca - c'era il ragazzo, che a un certo punto le si avvicinò e incominciò a strusciarsi su di lei... e questa, provocatoriamente nei miei confronti, si faceva toccare e intanto continuava a guardarmi fisso negli occhi, finché non mi misi a guardare il finestrino, giusto per non sentirmi un guardone che stava ad un gioco cui non intendeva partecipare... In un'altra occasione, ho fatto i vermi dalla paura: avevo preso un taxi al capolinea, sempre della Circumvesuviana (stavano tutti lì, mica c'era già Monti al governo...), quando, dopo avere iniziato la corsa, il tassista chiamò al cellulare la sua donna e incominciò a litigarci, facendole una scenata di gelosia (tipo: "Tu si' 'na... e 'na...!... Chi era chillo ca t'a guardato e tu pecché l'aje guardato pure tu?!Pecché si' 'na ..., t'o dico io!"). Guidava con una sola mano, incazzatissimo e a strappi. Io dovetti chiedergli di fermarsi prima della mia destinazione, raccontandogli che mi girava la testa... Ecco: più che guardone, in quel caso mi sentii un "audione"... L'ultima volta è stato quando, mentre ero sempre in una carrozza discretamente affollata del treno, una ragazza stava lasciando il ragazzo proprio per telefono e proprio in quel momento... Non potevo muovermi e non sapevo più dove guardare per non mostrare di non sentire, cosa peraltro impossibile perché la voce era alta e il tono anche isterico...
diegoo.
00sabato 21 gennaio 2012 19:29
Leggendo la lettera sento una profonda amarezza.Cioè vigilantes e custodi sono lì solo per cercare(goffamente e inutilmente)improbabili tentativi di abbordaggio verso le studentesse o cambiare(spesso in ritardo)la bacheca degli esami e lezioni del giorno?
la denuncia di questo ragazzo è veramente grave,spero l'Università non si volti dall'altra parte e prenda seri provvedimenti.
Ma tra mille disservizi e queste carenze"umane" non rimpiango per niente il fatto di essermi allontanato dalla Facoltà.i primi anni la vivevo con entusiasmo,part time-seminari-corsi..ma più la vivi e più ci noti tutto quello che non funziona e questo episodio è la prova più estrema.
Auguro al ragazzo una pronta guarigione,colpevole solo di essere intervenuto a difesa di una ragazza.
ma condivido chi ha parlato di SUBumanità.è gente primordiale e primitiva,nel peggior senso del termine.
Mela.87
00sabato 21 gennaio 2012 20:31
Prendere atto di quanto la coscienza spesso suggerisce è sempre un' esperienza forte, seppur non completamente inaspettata. Ma la riflessione più atroce che mi sovviene è che anche chi ha senso civile vivendo in un ambiente come il nostro, ne resta sporcato..c'è marciume ovunque, viviamo immersi nella mondezza e inevitabilmente, pur prendendone le distanze, la respiriamo. Viviamo costipati in bunker di pensiero e pregiudizio, ci guardiamo circospetti mentre siamo per strada e facciamo d'un fiato la strada fino all'Università o fino ai mezzi, e non c'è salvezza. Eleonora Pimentel Fonseca è il simbolo della nostra maxima sconfitta, che secolo dopo secolo non fa che confermarsi. Non c'è speranza per noi, non saremo mai un paese civile, amo Napoli e la sua affascinante cultura, è la mia città e il suo carattere è unico e meraviglioso, ma c'è una buona dose di nero nei suoi pittoreschi scorci, e sono questi esseri immondi e i palazzi in cui si rifugiano, che seppur inanimati assumono le sembianze di chi li abita. Mi dispiace profondamente per il ragazzo vittima di un tale e brutale sfogo di violenza SUBumana, credo ci sia stata una buona dose di fortuna nel fatto che fosse di costituzione forte abbastanza per sopportare l'offesa, non oso immaginare l'ipotesi contraria OMICIDIO ALL'UNIVERSITà DI GIURISPRUDENZA DI NAPOLI "FEDERICO II", dopo la tragedia della Concordia, un altro appetitoso caso per i giornali di tutto il mondo, oso immaginare. La verità? Per sopravvivere qui c'è bisogno di tanta ironia (penso a Totò), non è un paese per pessimisti, e c'è bisogno di tanta pazienza, una vita non basta per vedere segnali positivi di civilizzazione.
Mi viene in mente Dino Risi: "A Milano distrutta dalle bombe della seconda guerra mondiale, tra le macerie leggo una scritta: NON SPUTATE PER TERRA". Con un po'di fantasia..
.ClaudiaP.
00sabato 21 gennaio 2012 23:32
Re:
(pollastro), 17/01/2012 20.06:

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Mi ha telefonato poco fa il ragazzo aggredito (al quale - per non rinnovargli un dolore psicologico - non ho chiesto particolari; ma l'ho pregato di cercarmi con comodo per prenderci un caffè), per ringraziarmi dell'intervento su questo forum. Sta lentamente guarendo, ma aspetta che si cicatrizzi la guancia, prima di prendere in considerazione un'eventuale plastica. Intanto ha denunciato gli aggressori, incaricando un penalista. Sulle opinioni da voi espresse, concordo su quanto segue: a) Il palazzo di Via Marina, 33 ho l'impressione che in alcuni punti non mantenga nemmeno le distanze legali dagli edifici vicini, come da regolamento edilizio; b) non solo in esso, ma in certi tribuali, la scelta di troppe finestre è assurda (i vetri si sporcano e vanno puliti, il che non si fa bene e con la dovuta frequenza, anche perché costa; se non fuziona l'aria condizionata, d'estate di crepa. L'unica attenuante è che - se non ci fossero - l'interno del palazzo riceverebbe poca luce); c) io - se qualcuno mi guarda mentre faccio pipì in un bagno pubblico - mi blocco, figuriamoci il resto (e comunque non si può scrivere che se le affettuosità altrui disturbano ci si può sempre spostare: la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, in questo caso anche bambini e io non posso mettere nessuno in imbarazzo per affermare un ipotetico diritto al libero esercizio della mia sessualità; d) signora e marito, nonché spalleggiatori, sono semplicemente inqualificabili, anche se pare avessero protestato in un'occasione precedente (= accoppiamento visibile dal loro balcone di due ragazzi gay); e) custodi e vigilantes dovrebbero ricevere sanzioni disciplinari: come ribadisco, non si può lasciare entrare in un luogo aperto al pubblico, ma destinato ad attività istituzionali, chiunque voglia (i copulatori, gli aggressori, eventuali maniaci futuri, o chi volesse aggredire un professore perché gli ha bocciato il figlio, o mettere una bomba, ecc...); in concreto, se aprissero un procedimento disciplinare contro qualcuno, i colleghi sicuramente sciopererebbero e l'università resterebbe chiusa; f) non costerebbe molto collocare telecamere di sorveglianza (ma alcune già ci sono): ve lo garantisco, perché le ho installate a sorvegliare l'ingresso e le adiacenze della villa dove abito, nonché un giardino posteriore, o FINGERE DI AVERNE MESSE DI FUNZIONANTI (false telecamere con la lucina rossa accesa, alimentata da una pila, costano veramente pochi euro!), mettendo dovunque il cartello "area videosorvegliata", eccc...




non ho capito bene questo punto. [SM=x43802]


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:42.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com