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Il grande popolo dei Nativi Americani

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2010 22:05
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29/11/2010 00:27
 
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"Oh Grande Spirito, la cui voce ascolto nel vento,il cui respiro dà vita a tutte le cose. Ascoltami; io ho bisogno della tua forza e della tua saggezza,lasciami camminare nella bellezza,e fa che i miei occhi sempre guardino il rosso e purpureo tramonto. Fa che le mie mani rispettino la natura in ogni sua forma e che le mie orecchie rapidamente ascoltino la tua voce. Fa che sia saggio e che possa capire le cose che hai pensato per il mio popolo. Aiutami a rimanere calmo e forte di fronte a tutti quelli che verranno contro di me. Lasciami imparare le lezioni che hai nascosto in ogni foglia ed in ogni roccia. Aiutami a trovare azioni e pensieri puri per poter aiutare gli altri. Aiutami a trovare la compassione senza la opprimente contemplazione di me stesso. Io cerco la forza, non per essere più grande del mio fratello, ma per combattere il mio più grande nemico: me stesso. Fammi sempre essere pronto a venire da te con mani pulite e sguardo alto. Così quando la vita appassisce, come appassisce il tramonto, il mio spirito possa venire a te senza vergogna"


Questa è una preghiera al Grande Spirito, composta da Tatanka Mani, cioè "Bisonte che cammina".

E' da un pò che mi sto interessando alle vicende, alla spiritualità, alla "filosofia" di questo popolo, la quale ancora oggi avrebbe molto da insegnare a tutti noi, che siamo irrimediabilmente legati a questa grande nostra società dei consumi.
La Storia di questo popolo è la storia di come il progresso possa assumere facce criminali se utilizzato per scopi che nulla hanno a che fare con l'etica e l'amore del nuovo, ma che vanno intrecciandosi con l'imposizione di un nuovo senza spiegazioni.
Cristoforo Colombo di sicurò trovò l'America. Ma non la scoprì. Questa enorme terra era già abitata ed era già permeata di una cultura figlia di quella America, incontaminata.
Ciò che mi ha colpito di più questo popolo è stata prima di tutto la grande spiritualità. Il fatto di danzare per sollecitare il Grande Spirito alla misercordia o semplicemente per invocarlo in cerca di un aiuto. E' qualcosa, secondo me, di molto più intenso della preghiera tradizionalmente intesa. Il danzare, e cantare e nello stesso momento volgere sentitamente la propria anima ad un'entità verso la quale si ripongono le proprie speranza, i propri dubbi. Un coinvolgimento totale di mente e corpo slanciato verso uno sconosciutissimo immenso, che per loro era fonte e verità. "La Danza Degli Spettri", ad esempio, che nasce come speranza di una "rivalsa pellerossa" frutto di una visione (anch'esse fondamentali nella loro cultura) in cui un enorme diluvio annega i bianchi e salva gli indiani, ma che poi diventa, dopo altri eccidi e il tramontare per loro di una qualsiasi speranza di propria libertà, la danza della Speranza di un futuro in cui tutti i popoli della Terra danzeranno insieme, mano nella mano.
Lo sconfinato rispetto per la Natura, intesa come generosa madre che dà amore quando lo riceve, fonte di ispirazione e di equilibrio. Madre, e contemporaneamente grandiosa sorella, relativamente alla quale, tuttavia, gli uomini hanno ricevuto dallo Spirito la capacità di sovrastarla e di preserverla, con tutte le creature e le forme di vita che la caratterizzano.
E poi l'immensa loro "filosofia". Utopisticamente, verrebbe da definirla. La filosofia della grande ingenuità. Troppo spesso, nella loro Storia, si sono fidati dell'"Uomo Bianco". Troppo spesso sono stati costretti ad abbandonare la loro etica di pace per difendere le proprie donne e bambini, e i propri anziani, e le proprie terre, e il proprio mondo e modo di essere. E troppo spesso, nonostante subissero, hanno continuato imperterriti a tendere la mano, senza trovare nulla all'altro capo, se non promesse come enormi panacee.
Da brividi è quanto recapitato agli inglesi da Pentola Nera, capo dei Cheyenne Meridionali, subito dopo il barbaro e disumano massacro di Sand Creek, magistralmente raccontato dal grande poetà De Andrè.

"Noi chiediamo di essere in pace con i Bianchi, vogliamo stringere la vostra mano. Stiamo viaggiando attraverso una nuvola. Il cielo è scuro da quando è cominciata la guerra. Questi uomini coraggiosi che sono qui con me sono pronti a fare ciò che dico. Noi vogliamo portare buone notizie al nostro popolo perchè tutti possano dormire in pace. Vi chiedo di dire ai capi dei soldati che sono qui, che noi siamo per la pace e che non commetteremo l'errore di considerarli nemici"


Queste parole di Pentola Nera lasciano trasparire un atteggiamento quasi cristiano, interpretazione che appare coerente se si pensa a quanto avevano subito (qualche info sull'indicibile massacro di Sand Creek: http://www.sentierorosso.com/index.php?option=com_content&view=article&id=89:il-massacro-di-sand-creek&catid=2:storia&Itemid=11) e che avrebbero continuato a subire, fino alla "riserva" che subiscono oggi. Per tutta risposta, dopo non molto, Pentola nera fu ucciso insieme alla moglie.

Sembra qualunquismo, ma avremmo da imparare molto da questo popolo. Pur essendo difficile, oggi, applicare concretamente, e sottolineo qesto ultimo termine, la loro lezione, eticamente avremmo molto da pensare e apprendere. In relazione, per esempio, alla questione delle "cose". Quanto poco serviva a queste persone per vivere in armonia, pienamente integrati con una natura che si mostrata tutt'altro che riottosa. Quante poche cose bastavano a questo popolo per creare gerarchie sociali solide fondate sul rispetto reciproco, e su una grande "meritocrazia selvaggia" ma non per questo animalesca; sul rispetto per gli anziani e la fratellenza verso il diverso.
Pura utopia oggi, non c'è che dire. Eppure, perchè non sperare nella sopracitata "Danza Degli Specchi/Danza Della Speranza"?









"...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."



"...si sente sempre più spesso che sono un pazzo depresso...meglio depressi che stronzi del tipo "Me ne fotto", perchè non dicono "Io mi interesso?!"..."



...harmony you will be my bride...






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