"Vieni via con me": Roberto Benigni e Roberto Saviano

giusperito, 17/11/2010 12.50:

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Vorrei rispondere, ma certe cose o sono da troll o da follia.
Grange dici delle cose così banali e scontate (so che sono aggettivi negativi, ma non mi viene in mente nulla di meglio) che mi sembra assurdo doverle ribadire ad uno studente di giurisprudenza. Stai facendo una fatica che di giorno in giorno trovo sempre più inutile.. certe persone vogliono tifare e non ragionare. Inutile spiegare a chi non vuol capire..
cioè si leggono certe cose da cui non traspare nemmeno la speranza di capirsi sul minimo.
Personalmente credo che gli scontri avuti con tante persone avessero un quid costruttivo, perché dall'altro lato c'era qlc che aveva almeno i requisiti per capire. Qua con chi ragioni? E' come spiegare ad un tifoso del Milan che è più intelligente tifare Inter..

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gran generale, 17/11/2010 12.56:

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sicuramente hai ragione

in effetti spesso mi viene da pensare "ma chi me lo fa fare?"

diciamo che vado avanti finchè ci riesco
poi il limite di sopportazione viene raggiunto e passo a cose più serie

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gran generale, 17/11/2010 12.40:

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intanto l'esempio non è pertinente perchè non mi sembra che Saviano abbia fatto nomi e cognomi (se mi sbaglio ti prego di correggermi, ci mancherebbe )
la polemica è nata perchè si è permesso di dire che al nord la ndrangheta ha, come referente, la Lega.. giusto?
se la Lega ritiene di aver subito un torto, ha il diritto di querelarlo. su questo penso ci sia poco da discutere.

la malavita è ben radicata al nord, ha ramificazioni nei grandi appalti e nelle industrie e se avesse appoggi all'interno della politica locale non sarebbe chissà quale scoperta..

di sicuro, trattandosi di un partito di rilevanza nazionale, sarebbe opportuno un chiarimento davanti alla stessa platea.
ma l'opportunità è cosa diversa dalla tutela dei diritti... e Roberto Maroni non è più importante di un Ciro Esposito qualsiasi, arrestato come presunto violentantore e dato in pasto ai telespettatori in prima serata.

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giuliano0402, 17/11/2010 13.02:

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come sempre !!!

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legittimagiustizia, 17/11/2010 13.03:

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infatti se si parlasse di Ciro Esposito violentatore ci sarebbe il suo difensore in qualsiasi programma,questo è poco ma sicuro ,il tuo esempio regge pochissimo anzi conferma l'opposto.
ripeto più che altro si perde di credibilità,non ha senso poi fare le manifestazioni di piazza contro il bavaglio,la libertà di informazione se non permetti a una persona di replicare ,arricchendo anche il discorso di diversi punti di vista,di informazioni ecc.
Il bersaglio per alcuni è il governo,ovviamente anche io spero che cada ma non metto da parte i miei valori per raggiungere lo scopo. Non sono d'accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee.

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Selkis, 17/11/2010 13.05:

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cioè sostenete che la lega non abbia nessuno spazio televisivo per poter contestare saviano?

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Selkis, 17/11/2010 13.05:

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cioè sostenete che la lega non abbia nessuno spazio televisivo per poter contestare saviano?

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giusperito, 17/11/2010 13.08:

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legittima rispondo a te, perché sei una persona ragionevole.
1) Il programma di Saviano non è una tribuna politica. Si può parlare di politica anche in uno spettacolo, un varietà. Il punto è che il programma è schierato.

2) la libertà di informazione non consiste nell'andare da Saviano, ma nell'avere un diritto di replica.

3) non si può imporre ad un programma nulla altrimenti finisce la libertà in generale.

4) L'errore del programma è stato invitare i politici che però sono attratti dal grande share (altrimenti questi discorsi sarebbero inutili)

5) Non si può paragonare a Porta a porta o a Report o ad Annozero.. parliamo di programmi diversi.

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giusperito, 17/11/2010 13.13:

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ribadisco non date da mangiare al troll

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kykketta, 10/11/2010 15.20:

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Cinque pagine di critiche su uno dei pochissimi programmi decenti del palinsesto Rai?

Tornate a vedere x-factor và!

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JuanManuelFangio, 17/11/2010 13.25:

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La tua frase sintetizza tutto al meglio.
Durante questi anni di Berlusconismo, e quindi di dominio anche della tv pubblica, abbiamo visto Biagi, Santoro e Luttazzi essere cacciati dalla Rai. Al posto di Biagi c'era Max e Tux, un programma ove Popper non era citato neanche una volta.
Abbiamo visto Antonio Socci che per fare un po' di audience parlava ogni settimana di qualche madonna piangente, tipico mantra liberale.
Abbiamo visto Tony Renis direttore artistico del Festival di Sanremo, altro che Mario Pagani.
Abbiamo visto Marco Carta (rectius Maria De Filippi) vincere il festival di Sanremo con una canzone ottima per le ragazzine di 15 anni, tipico target degli scritti liberali.
Abbiamo subito Porta a Porta dove B. col pennarello andava a disegnare le grandi opere pubbliche italiane. Gli unici che non vogliono crederci sono gli abitanti di Villa S. Giovanni che si ostinano a prendere il traghetto per andare a Messina.
Abbiamo visto la Rai essere svenduta alla Endemol, i cui dirigenti sono tutti uomini ex-mediaset.
Abbiamo visto un reality show quale, udite udite, Il ristorante. Tra i personaggi principali del suddetto programma non si annoverava né Rubbia né Vargas LLosa, ma è solo per una casualità.
Abbiamo visto Indro Montanelli, cacciato dal Giornale, fare un programmino di 10 minuti il sabato sera su La 7, senza uno straccio di dirigente Rai che gli abbia offerto un contratto.
E noi che facciamo? Critichiamo Fazio&Saviano.
Sai che ti dico? Mi dispiacerebbe troppo se Berlusconi dovesse dimettersi. Gli italiani lo meritano, non possono avere altro leader.
Nel lamento generale hanno bisogno dell'uomo forte, di colui che decide per loro.
Ribadisco: andatevi a vedere X Factor e La fattoria, senza lamentarsi possibilmente!

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