| | | | Post: 508 Post: 508 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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15/09/2010 00:14 | |
Astronascente86, 15/09/2010 0.05:
Andiamo, la religione, le religioni sono nate con l' umanita'.Non vedo perche' non si debbano studiare a scuola. Sarebbe interessante leggere e conoscere i testi piu' importanti e significativi non solo della Bibbia, ma anche del Corano o di altre confessioni...cosi' si abbattono stupidi pregiudizi e ci si apre al confronto. Per me sarebbe una buona idea.
Ti quoto. Anzi, per me non sarebbe scandaloso (e lo dico da cattolico) togliere la religione dalla scuola dell'obbligo. Ma i testi dell'umanità, come la Bibbia, il Corano, ma anche i poemi omerici questi vanno letti perchè danno cultura, sono cultura...
Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri. |
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| | | | Post: 509 Post: 509 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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15/09/2010 00:17 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: gran generale, 15/09/2010 0.11:
beh questo discorsetto sull'eliminazione e sui paladini della libertà andrebbe fatto all'attuale ministro
Va fatto a tutti... Nessuno escluso.
Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri. |
| | | | Post: 40.427 Post: 35.654 | Utente Gold | | OFFLINE |
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15/09/2010 00:19 | |
trixam, 15/09/2010 0.12:
Nelle grandi democrazie liberali, la religione ha un ruolo pubblico, perché la democrazia liberale nasce dalla necessitù di garantire la libertà di culto.
quindi le grandi democrazie liberali garantiscono la libertà di culto imponendo lo studio di un testo sacro? |
| | | | Post: 510 Post: 510 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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15/09/2010 00:20 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: .ClaudiaP., 15/09/2010 0.12:
Sei tu a parlare di togliere e abolire...
Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri. |
| | | | Post: 26.203 Post: 17.203 | Utente Gold | Amministratore | | OFFLINE |
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15/09/2010 00:31 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: gran generale, 15/09/2010 0.19:
quindi le grandi democrazie liberali garantiscono la libertà di culto imponendo lo studio di un testo sacro?
Credo si confonda il culto con l'insegnamento.
Una cosa si fa in Chiesa (o Moschea, o dove pare...)...
L'altra a scuola...
Credo che i testi sacri possano essere affrontati (debbano) e insegnati come tanti altri testi che sono alla base di culture millenarie...
Le grandi democrazie liberali devono solo scegliere, tra i milioni di testi, quelli che ritengono più adatti alla formazione culturale...e quindi da inserire nelle scuole dell'obbligo..
Il culto ognuno se lo scegli da sè.
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| | | | Post: 775 Post: 775 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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15/09/2010 00:33 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: gran generale, 15/09/2010 0.19:
quindi le grandi democrazie liberali garantiscono la libertà di culto imponendo lo studio di un testo sacro?
No, in Inghilterra provvidero a farsi una edizione su misura della bibbia, quella di re giacomo, che era confacente ai desideri del governo inglese.
In generale lo fanno proponendo lo studio e permettendo allo studente di sceglierlo. Non facendo scegliere cosa studiare ad un funzionario del ministero. Ma qui la cosa va oltre. |
| | | | Post: 5.543 Post: 5.463 | Utente Master | | OFFLINE |
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15/09/2010 00:34 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: maximilian1983, 15/09/2010 0.20:
Sei tu a parlare di togliere e abolire...
io penso che tu sia un pò confuso/a.
io ho solo risposto ad una persona che sosteneva l'abolizione della scuola pubblica, dicendo che se proprio si deve scegliere meglio eliminare quelle private.
per il resto stai solo strumentalizzando una frase per sostenere la tua teoria. | |
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| | | | Post: 512 Post: 512 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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15/09/2010 00:39 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: gran generale, 15/09/2010 0.19:
quindi le grandi democrazie liberali garantiscono la libertà di culto imponendo lo studio di un testo sacro?
Per il vero laico non devono esistere testi "sacri". Il sacro è tale per chi crede. Il laico trascura il carattere sacro di qualsiasi oggetto della sua riflessione e lo studia per il suo valore culturale. Nient'altro.
Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri. |
| | | | Post: 5.544 Post: 5.464 | Utente Master | | OFFLINE |
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15/09/2010 00:40 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Paperino!, 15/09/2010 0.31:
Credo si confonda il culto con l'insegnamento.
Una cosa si fa in Chiesa (o Moschea, o dove pare...)...
L'altra a scuola...
Credo che i testi sacri possano essere affrontati (debbano) e insegnati come tanti altri testi che sono alla base di culture millenarie...
Le grandi democrazie liberali devono solo scegliere, tra i milioni di testi, quelli che ritengono più adatti alla formazione culturale...e quindi da inserire nelle scuole dell'obbligo..
Il culto ognuno se lo scegli da sè.
si parla in particolare della Bibbia.
è quella la proposta.
ora, secondo te a chi verrebbe delegato l'insegnamento? ad un teleologo o ad un sacerdote come è sempre stato fatto fino ad oggi?
sicuramente è affidato ad un sacerdote il quale, non ne darà certo una lettura laico-culturale.
le ore scolastiche devono servire a ben altro.
per i testi sacri c'è tempo.
la libertà di cui qualcuno parlava prima, e il rispetto verso l'altro è scritto nella Costituzione,non nella Bibbia.
un ragazzo deve sapere come funziona l'ordinamento in cui vive,
come si vota,
quali sono i principi su cui si ispira il suo Stato che è ancora uno Stato laico. | |
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| | | | Post: 40.430 Post: 35.657 | Utente Gold | | OFFLINE |
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15/09/2010 00:46 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: trixam, 15/09/2010 0.33:
No, in Inghilterra provvidero a farsi una edizione su misura della bibbia, quella di re giacomo, che era confacente ai desideri del governo inglese.
In generale lo fanno proponendo lo studio e permettendo allo studente di sceglierlo. Non facendo scegliere cosa studiare ad un funzionario del ministero. Ma qui la cosa va oltre.
e sono d'accordo con te
allo studente deve essere data la possibilità di scegliere se studiare o meno un determinato testo sacro
qua però si parla di un insegnamento che verrà (forse, chissà) introdotto a prescindere dall'ora di religione
e questa non è una cosa nuova.. in effetti ricordavo una notizia simile
http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/18/Bibbia_classe_Corso_alle_superiori_co_9_100518034.shtml
tempo fa si parlò di introdurre lo studio della Bibbia nelle ore di italiano [Modificato da gran generale 15/09/2010 00:47] |
| | | | Post: 2.048 Post: 2.044 | Utente Veteran | Moderatore | | OFFLINE |
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15/09/2010 00:48 | |
trix giochi di arguzia.. sei il solito :D
L'importanza della religione negli usa nasce dai primi migranti che scappavano dalle persecuzioni religiose in europa. Le sofferenze patite nel vecchio continente rimasero segno indelebile in quei primi americani che promisero a loro stessi che nessuno mai avrebbe patito per le persecuzioni religiose. Nessuna religione su un'altra.. tutte liberamente a concorrere, senza imposizioni di Stato.. una sorta di libero mercato delle religioni dove ogni religione doveva lottare per strappare fedeli, offrendo un servizio migliore.. i risultati sono stati fantastici, perché gli americani hanno sviluppato un senso religioso diverso in quanto libero. il Dio a cui si riferisce il presidente americano non ha una connotazione religiosa cattolica o protestante.
Come si concilia questo spirito religioso con l'imposizione di un testo religioso all'interno del sistema scolastico? La libertà di religione sarebbe messa spalle al muro da un vincolo di tal tipo.
Imporre lo studio in sè, e ne abbiamo già discusso, è sempre un atto di arbitrio e di sopraffazione. Leggere Manzoni invece di Marx è un atto di arbitrio culturale.. non si tratta di radici, perché se così fosse allora dovremmo tenere in giusta considerazione anche le truffaldine avventure di Giuseppe Balsamo o le erotiche rime dell'Aretino(« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco. che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! »).
Liberale è ovviamente un'altra cosa, ma certo non è la lettura di un testo imposto per legge, non è certo egemonia culturale imposta attraverso l'educazione delle menti..
La cultura è un'altra cosa dall'educazione scolastica..ne abbiamo già parlato..
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| | | | Post: 5.546 Post: 5.466 | Utente Master | | OFFLINE |
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15/09/2010 00:48 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: gran generale, 15/09/2010 0.46:
e sono d'accordo con te
allo studente deve essere data la possibilità di scegliere se studiare o meno un determinato testo sacro
qua però si parla di un insegnamento che verrà (forse, chissà) introdotto a prescindere dall'ora di religione
e questa non è una cosa nuova.. in effetti ricordavo una notizia simile
http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/18/Bibbia_classe_Corso_alle_superiori_co_9_100518034.shtml
tempo fa si parlò di introdurre lo studio della Bibbia nelle ore di italiano
e poi escono che non sanno mettere due parole insieme
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| | | | Post: 26.207 Post: 17.207 | Utente Gold | Amministratore | | OFFLINE |
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15/09/2010 00:49 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: .ClaudiaP., 15/09/2010 0.40:
si parla in particolare della Bibbia.
è quella la proposta.
ora, secondo te a chi verrebbe delegato l'insegnamento? ad un teleologo o ad un sacerdote come è sempre stato fatto fino ad oggi?
sicuramente è affidato ad un sacerdote il quale, non ne darà certo una lettura laico-culturale.
le ore scolastiche devono servire a ben altro.
per i testi sacri c'è tempo.
la libertà di cui qualcuno parlava prima, e il rispetto verso l'altro è scritto nella Costituzione,non nella Bibbia.
un ragazzo deve sapere come funziona l'ordinamento in cui vive,
come si vota,
quali sono i principi su cui si ispira il suo Stato che è ancora uno Stato laico.
L'ora di religione esiste già.
Credo che la proposta sia di introdurre lo studio della Bibbia quale testo culturale, al pari dell'Odissea, l'Eneide e i Promessi Sposi.
Poi stabilire che un Sacerdote non è qualificato a farlo non ha alcun senso. Che non sia capace di darne una lettura adeguata e priva di pregiudizi di parte è un rischio insito in ogni materia...in primis Storia.
Come la mettiamo con gli insegnanti di Storia comunisti che affollano le nostre scuole?
Daranno una lettura oggettiva e non di parte degli eventi, o li useranno per indottrinare i ragazzi?
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| | | | Post: 513 Post: 513 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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15/09/2010 00:49 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: .ClaudiaP., 15/09/2010 0.34:
io penso che tu sia un pò confuso/a.
io ho solo risposto ad una persona che sosteneva l'abolizione della scuola pubblica, dicendo che se proprio si deve scegliere meglio eliminare quelle private.
per il resto stai solo strumentalizzando una frase per sostenere la tua teoria.
Non credo si possa equivocare sul fatto che Maximilian sia un nome "maschile". E su questo non sono per nulla confuso. Per il resto ho criticato solo la tendenza (tua e di molti) a vedere del bene nella sottrazione di spazi di cultura... sapere non è mai un difetto. Mi avvilisce constatare come molti ragazzi di una generazione solo più giovani di me non sappiano niente di "storie" (molte contenute nella bibbia) che fino a poco fa erano patrimonio culturale comune. Quando un giorno frequenterai aule di tribunale o qualsiasi altro contesto di lavoro (che per un laureato in legge sarà, credo, medio alto) ti accorgerai che non sapere certi riferimenti, certi motti, certe espressioni, certe metafore... potrebbe essere limitante.
Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri. |
| | | | Post: 5.547 Post: 5.467 | Utente Master | | OFFLINE |
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15/09/2010 00:52 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: maximilian1983, 15/09/2010 0.49:
Non credo si possa equivocare sul fatto che Maximilian sia un nome "maschile". E su questo non sono per nulla confuso. Per il resto ho criticato solo la tendenza (tua e di molti) a vedere del bene nella sottrazione di spazi di cultura... sapere non è mai un difetto. Mi avvilisce constatare come molti ragazzi di una generazione solo più giovani di me non sappiano niente di "storie" (molte contenute nella bibbia) che fino a poco fa erano patrimonio culturale comune. Quando un giorno frequenterai aule di tribunale o qualsiasi altro contesto di lavoro (che per un laureato in legge sarà, credo, medio alto) ti accorgerai che non sapere certi riferimenti, certi motti, certe espressioni, certe metafore... potrebbe essere limitante.
ok, mi indottrinerò con la Bibbia | |
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| | | | Post: 26.208 Post: 17.208 | Utente Gold | Amministratore | | OFFLINE |
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15/09/2010 00:56 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: .ClaudiaP., 15/09/2010 0.52:
ok, mi indottrinerò con la Bibbia
Basta vedere l'avvocato del diavolo, per rendersi conto che - al posto dei protagonisti - saresti stata un pesce fuor d'acqua in tanti dialoghi e riferimenti...
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| | | | Post: 5.548 Post: 5.468 | Utente Master | | OFFLINE |
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15/09/2010 01:00 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Paperino!, 15/09/2010 0.49:
L'ora di religione esiste già.
Credo che la proposta sia di introdurre lo studio della Bibbia quale testo culturale, al pari dell'Odissea, l'Eneide e i Promessi Sposi.
Poi stabilire che un Sacerdote non è qualificato a farlo non ha alcun senso. Che non sia capace di darne una lettura adeguata e priva di pregiudizi di parte è un rischio insito in ogni materia...in primis Storia.
Come la mettiamo con gli insegnanti di Storia comunisti che affollano le nostre scuole?
Daranno una lettura oggettiva e non di parte degli eventi, o li useranno per indottrinare i ragazzi?
come ogni proposta, anche questa va contestualizzata.
il contesto lo conosciamo benissimo tutti.
lo scopo è quello di catechizzare i ragazzi..altro che libertà di culto, tra poco si passa al lavaggio del cervello.
ma perchè non si lascia a ciascuna istituzione il suo compito?
esiste la Chiesa e la Scuola.
il paragone con l'insegnante di Storia è eccessivo,
quell'insegnante potrà tentare un condizionamento ma è costretto pur sempre ad un utilizzare un testo che, per quanto di parte, DEVE pur sempre riportare dei fatti, dei dati.
la Bibbia, invece, è un testo che si presta a molteplici interpretazioni, qui il condizionamento di chi insenga è sostanziale.
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| | | | Post: 514 Post: 514 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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15/09/2010 01:00 | |
giusperito, 15/09/2010 0.48:
trix giochi di arguzia.. sei il solito :D
L'importanza della religione negli usa nasce dai primi migranti che scappavano dalle persecuzioni religiose in europa. Le sofferenze patite nel vecchio continente rimasero segno indelebile in quei primi americani che promisero a loro stessi che nessuno mai avrebbe patito per le persecuzioni religiose. Nessuna religione su un'altra.. tutte liberamente a concorrere, senza imposizioni di Stato.. una sorta di libero mercato delle religioni dove ogni religione doveva lottare per strappare fedeli, offrendo un servizio migliore.. i risultati sono stati fantastici, perché gli americani hanno sviluppato un senso religioso diverso in quanto libero. il Dio a cui si riferisce il presidente americano non ha una connotazione religiosa cattolica o protestante.
Come si concilia questo spirito religioso con l'imposizione di un testo religioso all'interno del sistema scolastico? La libertà di religione sarebbe messa spalle al muro da un vincolo di tal tipo.
Imporre lo studio in sè, e ne abbiamo già discusso, è sempre un atto di arbitrio e di sopraffazione. Leggere Manzoni invece di Marx è un atto di arbitrio culturale.. non si tratta di radici, perché se così fosse allora dovremmo tenere in giusta considerazione anche le truffaldine avventure di Giuseppe Balsamo o le erotiche rime dell'Aretino(« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco. che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! »).
Liberale è ovviamente un'altra cosa, ma certo non è la lettura di un testo imposto per legge, non è certo egemonia culturale imposta attraverso l'educazione delle menti..
La cultura è un'altra cosa dall'educazione scolastica..ne abbiamo già parlato..
Non credo proprio che la scelta dei promessi sposi sia arbitraria. Quel romanzo rappresenta (e lo sai di certo!) il romanzo della nuova Italia della ritrovata unità. Anche la lingua della nuova Italia è manzoniana. Così come la grammatica e la impostazione grafica delle parole del nuovo italiano è manzoniano. Dopo l'unità le università si posero il problema di un unico indirizzo grammaticale e "grafico" e si trovò in Manzoni un punto di riferimento. Pensa a certi autori come Pirandello che per non adeguarsi all'ortodossia del manzonismo vennero molto criticati!
Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri. |
| | | | Post: 2.049 Post: 2.045 | Utente Veteran | Moderatore | | OFFLINE |
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15/09/2010 01:26 | |
maximilian1983, 15/09/2010 1.00:
Non credo proprio che la scelta dei promessi sposi sia arbitraria. Quel romanzo rappresenta (e lo sai di certo!) il romanzo della nuova Italia della ritrovata unità. Anche la lingua della nuova Italia è manzoniana. Così come la grammatica e la impostazione grafica delle parole del nuovo italiano è manzoniano. Dopo l'unità le università si posero il problema di un unico indirizzo grammaticale e "grafico" e si trovò in Manzoni un punto di riferimento. Pensa a certi autori come Pirandello che per non adeguarsi all'ortodossia del manzonismo vennero molto criticati!
citi Pirandello contraddicendo ciò che hai scritto.. un altro padre della letteratura, premio nobel etc... chi ha ragione pirandello o manzoni?
In ogni caso il discorso non è stato capito. Scegliere manzoni è il risultato di un atto di arbitrio culturale.. non è in sè nè giusto nè sbagliato.. parliamo di una pura scelta.. Accettiamo quel romanzo come un grande romanzo, perchè culturalmente ci hanno insegnato che il paternalismo è bene.. lucaks, critico comunista, lo ritiene una monnezza. chi ha ragione?
IN pratica il punto è questo.. nella scuola vengono preferiti degli autori piuttosto che altri, perchè c'è un'egemonia culturale che seleziona e sceglie. Come fai a ritenere Boiardo e Pulci autori minori? è il frutto delle scelte in buona parte di un tale de sanctis che ha segnato cosa fosse giusto studiare.. esempi potrei fartene in tutte le materie: ci hanno insegnato che Cesare ed Augusto sono i buoni e Bruto e Cassio i cattivi.. ci hanno insegnato Hegel e Marx, ma mai Popper e Rawls.. come mai? |
| | | | Post: 515 Post: 515 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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15/09/2010 01:45 | |
giusperito, 15/09/2010 1.26:
citi Pirandello contraddicendo ciò che hai scritto.. un altro padre della letteratura, premio nobel etc... chi ha ragione pirandello o manzoni?
In ogni caso il discorso non è stato capito. Scegliere manzoni è il risultato di un atto di arbitrio culturale.. non è in sè nè giusto nè sbagliato.. parliamo di una pura scelta.. Accettiamo quel romanzo come un grande romanzo, perchè culturalmente ci hanno insegnato che il paternalismo è bene.. lucaks, critico comunista, lo ritiene una monnezza. chi ha ragione?
IN pratica il punto è questo.. nella scuola vengono preferiti degli autori piuttosto che altri, perchè c'è un'egemonia culturale che seleziona e sceglie. Come fai a ritenere Boiardo e Pulci autori minori? è il frutto delle scelte in buona parte di un tale de sanctis che ha segnato cosa fosse giusto studiare.. esempi potrei fartene in tutte le materie: ci hanno insegnato che Cesare ed Augusto sono i buoni e Bruto e Cassio i cattivi.. ci hanno insegnato Hegel e Marx, ma mai Popper e Rawls.. come mai?
Guarda che sono ben cosciente che la scelta di Manzoni è una scelta e, come tale, frutto di un arbitrio. Sta di fatto che si può comprendere come quella scelta fosse necessaria per dare alla nuova Italia un'opera letteraria sulla quale fondare il nuovo italiano letterario (su cui costruire l'italiano comune, anche grammaticale, da insegnare in tutte le scuole del regno...). Insomma una precisa scelta ideologica. E politica. Il mio riferimento a Pirandello non è per indicare un'alternativa tra due autori tra cui scegliere! Era per riferirmi ad un dibattito critico cui fu sottoposto Pirandello perchè (lui che di queste cose se ne intendeva avendole studiate ex professo) si ostinava a non adeguarsi a certi canoni grafologici dell'italiano comune di matrice manzoniana! Manzoni sta al nuovo italiano postunitario come Dante sta alla fondazione dell'italiano nel medioevo. Solo che mentre Dante si impone nel mondo politico frammentato dell'epoca, Manzoni trova l'enforcement delle elites politiche dell'Ottocento (tra le quali poteva essere annoverato!).
Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri. |
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