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Quali sono gli incipit dei libri...

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2013 13:10
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04/03/2006 20:59
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Wolfy84 04/03/2006 14.58




Il romanzo (i romanzi) piu belli del 900 e forse dell'intera letteratura europea




sì, grande epopea del tempo...ma, Joyce? ...


«Solenne e paffuto, Buck Mulligan comparve dall'alto delle scale, portando un bacile di schiuma su cui erano posati in croce uno specchio e un rasoio. Una vestaglia gialla, discinta, gli era sorretta delicatamente sul dietro della mite aria mattutina. Levò alto il bacile e intonò: Introibo ad altare Dei. Fermatosi, scrutò la buia scala a chiocciola e chiamò berciando: Vieni su, Kinch. Vieni su, pauroso gesuita. Mestosamente avanzò e ascese la rotonda piazzuola di tiro. Fece dietrofront e con gravità benedisse tre volte la torre, la campagna circostante e i monti che si destavano. Poi, avvedutosi di Stephen Dedalus, si chinò verso di lui e tracciò rapide croci nell'aria, gorgogliando di gola e tentennando di capo. Stephen Dedalus, contrariato e sonnolente, appoggiò i gomiti sul sommo della scala e guardò con freddezza la tentennante gorgogliante faccia che lo benediceva, cavallina nella lunghezza e i chiari capelli senza tonsura, ma marezzati color quercia chiaro».

.................................................

Poi tornai nella mia stanza e mi liberai del giubbotto.Volevo cercare le parole sul dizionario.Mi tolsi gli stivali e lanciai il berretto sul lavandino.Volevo cercare le parole.Volevo cercare velleità e quotidiano e impararle a memoria,queste stronze di parole,una volta per sempre,impararne l’ortografia,la pronuncia,ripeterle ad alta voce,sillaba per sillaba – vocalizzare,produrre suoni vocali,emettere suoni,pronunciare le parole per quello che valevano.Questo è l’unico modo al mondo di sfuggire alle cose che hanno fatto di te quello che sei. (Underworld, DeLillo).
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05/03/2006 11:58
 
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Mmmmmm a Joyce preferisco questo:

Era sera tardi quando K. arrivò. Il villaggio era sprofondato nella neve. Del monte del castello non si vedeva nulla, nebbia e tenebra lo circondavano, neppure il piu debole bagliore annunciava il grande castello. A lungo K. sostò sul ponte di legno che dalla strada maestra conduce al villaggio, e guardava in alto, nel vuoto apparente.

oppure

Una mattina, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto.





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Re: ...

Scritto da: Sybil.Vane 04/03/2006 20.53





Era una fresca limpida giornata d'aprile e gli orologi segnavano l'una. Winston Smith, col mento sprofondato nel bavero del cappotto per non esporlo al rigore del vento, scivolò lento fra i battenti di vetro dell'ingresso agli Appartamenti della Vittoria, ma non tanto lesto da impedire che una folata di polvere e sabbia entrasse con lui.
L'ingresso rimandava odore di cavoli bolliti e di vecchi tappeti sfilacciati. Nel fondo, un cartellone a colori, troppo grande per essere affisso all'interno, era stato inchiodato al muro. Rappresentava una faccia enorme, più larga d'un metro: la faccia d'un uomo di circa quarantacinque anni, con grossi baffi neri e lineamenti rudi ma non sgradevoli.

1984, Orwell.

.......................



ho sempre snobbato (per il periodo storico che non amo molto) Conversazione in Sicilia, ma mi avete fatto venir voglia di leggerlo...



troppo bello... [SM=g27836]




**Alle sette e' arrivata l'orchestra, non cosetta di cinque elementi, ma un intero mucchio di oboe e tromboni e sassofoni e viole e cornette e flauti e tamburi grandi e piccoli. Gli ultimi bagnanti sono ritornati dalla spiaggia e stanno vestendosi di sopra; le macchine arrivate da New York sono disposte su cinque file lungo il viale; gia' le sale e i saloni e le verande sono sgargianti di colori e di pettinature nuove e strane e di scialli che superano i sogni di un castigliano.**
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Re: Re: Re: Questo è bello

Scritto da: Zion 04/03/2006 15.59
Intenditore [SM=g27811]
Ma la più bella del libro è "Non fu sul campo che morirono i suoi Gracchi"
Pubblicato nel '41 in pieno regime.....grande Vittorini! [SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601]



bellissima...
ma anche quando dice:
non ogni uomo è uomo,allora...e genere umano non è tutto il genere umano ma solo quello del perseguitato.
e l'episodio sul grande lombardo che pensa che l'uomo sia fatto "per altri doveri"...


non so chi ha postato l'incipit di Lolita...beh...cmq è bellissimo...E molto bello è pure quello di Cent'anni di solitudine...

Mi piace molto anche questo:

"Fu un amore a prima vista.
La prima volta che Yossarian vide il cappellano, si innamorò pazzamente di lui.
Yossarian si trovava all'ospedale con un male al fegato, che mancava poco fosse itterizia. I dottori erano perplessi per il fatto che non si trattava di vera e propria itterizia. Se diventava itterizia, potevano curarlo. Se non diventava itterizia e spariva, allora potevano dimetterlo. Ma quell'essere continuamente sul punto di diventare itterizia li rendeva perplessi."
Comma 22 Joseph Heller

Subito capisci che stai per leggere 1 libro molto strano...
Ho letto questo libro l'anno scorso e me ne sono innamorata... [SM=g27836]







([SM=x43808])

Usa la funzione "Cerca"! [SM=x43666] La Funzione "Cerca" è il miglior amico del forumista! Non abbandoniamola...[SM=g2725338]
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07/03/2006 16:31
 
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Nessun organismo vivente potrebbe conservare a lungo la sanità mentale in condizioni di realtà assoluta. Alcuni suppongono che sognino persino le allodole e le cavallette. Hill House, insana, se ne stava sullo sfondo delle sue colline racchiudendo dentro di sè l'oscurità; era rimasta così per ottant'anni e avrebbe potuto restarci per altri ottanta. Dentro, le pareti erano ancora dritte, i mattoni ben connessi fra loro, i pavimenti solidi, le porte giudiziosamente chiuse. Il silenzio gravava perenne sul legno e sulle pietre di Hill House e qualunque cosa vagasse sin lì vi andava sola.




Il sole tramontò quattro volte sul suo viaggio e alla fine del quarto giorno, che era il quattro di ottobre del millenovecentoquarantatre, il marinaio, nocchiero semplice della fu regia Marina 'Ndrja Cambrìa arrivò al paese delle femmine, sui mari dello scill'e cariddi.
Imbruniva a vista d'occhio e un filo di ventilazione alitava dal mare in rema sul basso promontorio. Per tutto quel giorno il mare si era allisciato ancora alla grande calmeria di scirocco che durava, senza mutamento alcuno, sino dalla partenza da Napoli; levante, ponente e levante, ieri oggi e domani, e quello sventolio flacco flacco dell'onda grigia, d'argento o di ferro, ripetuta a perdita d'occhio.





L'amato suolo natio suscita nuovamente in me gioia e dolore.
Mi aggiro ora ogni mattina sui monti dell'istmo di Corinto e, simile all'ape fra i fiori, la mia anima vola sovente in qua e in là, fra i due mari che a destra e a sinistra rinfrescano le basi delle alture infuocate.
Uno dei due golfi avrebbe dovuto rallegrarmi in modo particolare, se fossi stato qui un migliaio di anni fa.
Simile a un vittorioso semidio, il golfo splendente spingeva le sue onde fra la magnificenza selvaggia dell'Elicona e del Prnaso, dove l'aurora gioca intorno a mille cime nevose e fra le paradisiache pianure di Sicione, verso la città della gioia, la giovane Corinto, e riversava ai piedi della sua preferita la ricchezza ovunque predata.
Ma oggi a che mi giova? Il grido dello sciacallo che scioglie fra le macerie dell'antichità il suo selvaggio canto funebre mi strappa, spaventandomi, ai miei sogni.






Sull'Atlantico un minimo barometrico avanzava in direzione orientale incontro a un massimo incombente sulla Russia, e non mostrava per il momento alcuna tendenza a schivarlo spostandosi verso nord. Le isoterme e le isotere si comportavano a dovere. La temperatura dell'aria era in rapporto normale con la temperatura media annua, con la temperatura del mese più caldo come con quella del mese più freddo, e con l'oscillazione mensile aperiodica. Il sorgere e il tramontare del sole e della luna, le fasi della luna, di venere, dell'anello di Saturno e molti altri importanti fenomeni si succedevano conforme alle previsioni degli annuari astronomici. Il vapore acqueo nell'aria aveva la tensione massima, e l'umidità atmosferica era scarsa. Insomma, con una frase che quantunque un po' antiquata riassume benissimo i fatti: era una bella giornata d'agosto dell'anno 1913.
Le automobili sbucavano da vie anguste e profonde nelle secche delle piazze luminose. Il nereggiar dei pedoni disegnava cordoni sfioccati. Nei punti dove più intense linee di velocità intersecavano la loro corso sparpagliata i cordoni si ingrossavano, poi scorrevano più in fretta e dopo qualche oscillazione riprendevano il ritmo regolare. Centinaia di suoni erano attorcigliati in un groviglio metallico di frastuono da cui ora sporgevano ora si ritraevano punte acuminate e spigoli taglienti, e limpide note si staccavano e volavano via. A quel frastuono, senza che se ne possano tuttavia descrivere le caratteristiche, chiunque si fosse trovato lì ad occhi chiusi dopo una lunghissima assenza avrebbe capito di essere nella città capitale di Vienna, residenza della corte.




A me piacciono gli anfratti bui
delle osterie dormienti,
dove la gente culmina nell'eccesso del canto,
a me piacciono le cose bestemmiate e leggere,
e i calici di vino profondi,
dove la mente esulta,
livello magico di pensiero.
troppo sciocco è piangere sopra un amore perduto
malvissuto e scostante,
magico l'acre sapore del vino
indenne,
meglio l'ubriacatura del genio,
meglio sì meglio
l'indagine sorda delle scorrevolezze di vite


Nella realtà sociale, nonostante tutti i mutamenti, il dominio dell'uomo sull'uomo rimane il continuum storico che congiunge la Ragione pretecnologica a quella tecnologica.

L'uomo è divenuto un superuomo... Ma il superuomo con il suo sovrumano potere non è pervenuto al livello di una sovrumana razionalità. Più il suo potere cresce, e più egli diventa anzi un pover'uomo. Le nostre coscienze non possono non essere scosse dalla constatazione che, più cresciamo e diventiamo superuomini, e più siamo disumani.


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04/04/2006 20:26
 
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"In una giornata estremamente calda del principio di luglio, verso sera, un giovane scese in strada dalla stanzuccia che aveva in subaffitto nel vicolo di S, e lentamente, come fosse indeciso, s'avviò verso il ponte di K."

Delitto e Castigo....

Lo sto cominciando ora....

[Modificato da MetalHomer 04/04/2006 20.27]

Mhhh......ciambelle.....





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Re:

Scritto da: MetalHomer 04/04/2006 20.26
"In una giornata estremamente calda del principio di luglio, verso sera, un giovane scese in strada dalla stanzuccia che aveva in subaffitto nel vicolo di S, e lentamente, come fosse indeciso, s'avviò verso il ponte di K."

Delitto e Castigo....

Lo sto cominciando ora....

[Modificato da MetalHomer 04/04/2006 20.27]






Anche io!!!!!!!!!! [SM=x43602]




**Alle sette e' arrivata l'orchestra, non cosetta di cinque elementi, ma un intero mucchio di oboe e tromboni e sassofoni e viole e cornette e flauti e tamburi grandi e piccoli. Gli ultimi bagnanti sono ritornati dalla spiaggia e stanno vestendosi di sopra; le macchine arrivate da New York sono disposte su cinque file lungo il viale; gia' le sale e i saloni e le verande sono sgargianti di colori e di pettinature nuove e strane e di scialli che superano i sogni di un castigliano.**
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Re: Re:

Scritto da: Ifona84 04/04/2006 20.53




Anche io!!!!!!!!!! [SM=x43602]



Com'è???? [SM=x43667]
Mhhh......ciambelle.....





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Complimenti per il topic, bello e stimolante..e soprattutto uno dei poki in cui nn ci sia la campagna elettorale. [SM=g27811]
Premetto che il primo incipit particolare che avrei sicuramente citato è quello di "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Calvino.
Così,preso ala sprovvista eccone un altro che mi ha colpito:

"Mi sono seduta e ho pianto. Narra la leggenda che tutto ciò che cade nell'acqua di questo fiume, le foglie, gli insetti, le piume degli uccelli, si trasforma nelle pietre del suo letto.
Ah, se solo potessi strapparmi il cuore dal petto e lanciarlo nella corrente, allora non ci sarebbero più dolore nè nostalgia.
Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto. Il freddo dell'inverno mi ha fatto sentire le lacrime sul viso: lacrime calde che si sono confuse con le acque gelate che scorrono davanti a me. In qualche punto, il fiume si unisce con un altro, poi con un altro ancora, finchè, lontano dai miei occhi e dal mio cuore, tutte le acque si confondono con il mare.
Che le mie lacrime scorrano lontano,perchè il mio amore non sappia mai che un giorno ho pianto per lui. Che le mie lacrime scivolino via, e solo allora dimenticherò il fiume"

Paulo Coelho "Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto"
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Re:

Scritto da: DottorZivago 05/04/2006 20.19
Complimenti per il topic, bello e stimolante..e soprattutto uno dei poki in cui nn ci sia la campagna elettorale. [SM=g27811]
Premetto che il primo incipit particolare che avrei sicuramente citato è quello di "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Calvino.
Così,preso ala sprovvista eccone un altro che mi ha colpito:

"Mi sono seduta e ho pianto. Narra la leggenda che tutto ciò che cade nell'acqua di questo fiume, le foglie, gli insetti, le piume degli uccelli, si trasforma nelle pietre del suo letto.
Ah, se solo potessi strapparmi il cuore dal petto e lanciarlo nella corrente, allora non ci sarebbero più dolore nè nostalgia.
Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto. Il freddo dell'inverno mi ha fatto sentire le lacrime sul viso: lacrime calde che si sono confuse con le acque gelate che scorrono davanti a me. In qualche punto, il fiume si unisce con un altro, poi con un altro ancora, finchè, lontano dai miei occhi e dal mio cuore, tutte le acque si confondono con il mare.
Che le mie lacrime scorrano lontano,perchè il mio amore non sappia mai che un giorno ho pianto per lui. Che le mie lacrime scivolino via, e solo allora dimenticherò il fiume"

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ti ringrazio [SM=g27821] ... modestamente [SM=x43635] [SM=x43649]
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Re:

Scritto da: DottorZivago 05/04/2006 20.19
Complimenti per il topic, bello e stimolante..e soprattutto uno dei poki in cui nn ci sia la campagna elettorale. [SM=g27811]
Premetto che il primo incipit particolare che avrei sicuramente citato è quello di "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Calvino.
Così,preso ala sprovvista eccone un altro che mi ha colpito:

"Mi sono seduta e ho pianto. Narra la leggenda che tutto ciò che cade nell'acqua di questo fiume, le foglie, gli insetti, le piume degli uccelli, si trasforma nelle pietre del suo letto.
Ah, se solo potessi strapparmi il cuore dal petto e lanciarlo nella corrente, allora non ci sarebbero più dolore nè nostalgia.
Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto. Il freddo dell'inverno mi ha fatto sentire le lacrime sul viso: lacrime calde che si sono confuse con le acque gelate che scorrono davanti a me. In qualche punto, il fiume si unisce con un altro, poi con un altro ancora, finchè, lontano dai miei occhi e dal mio cuore, tutte le acque si confondono con il mare.
Che le mie lacrime scorrano lontano,perchè il mio amore non sappia mai che un giorno ho pianto per lui. Che le mie lacrime scivolino via, e solo allora dimenticherò il fiume"

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NOOOOOOO coelho nooooo [SM=x43619]
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05/04/2006 22:26
 
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"La prima volta che ho visto Guido Laremi eravamo tutti e due così magri e perplessi, così provvisori nelle nostre vite da stare a guardare come spettatori mentre quello che ci succedeva entrava a far parte del passato,schiacciato senza la minima prospettiva. Il ricordo che ho del nostro primo incontro è in realtà una ricostruzione, fatta di dettagli cancellati e aggiunti e modificati per liberare un solo episodio dal tessuto di episodi insignificanti a cui apparteneva allora."






..uno dei libri a cui sono + legata [SM=x43607]
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Re:

Scritto da: MaRUzZoLa 05/04/2006 22.26
"La prima volta che ho visto Guido Laremi eravamo tutti e due così magri e perplessi, così provvisori nelle nostre vite da stare a guardare come spettatori mentre quello che ci succedeva entrava a far parte del passato,schiacciato senza la minima prospettiva. Il ricordo che ho del nostro primo incontro è in realtà una ricostruzione, fatta di dettagli cancellati e aggiunti e modificati per liberare un solo episodio dal tessuto di episodi insignificanti a cui apparteneva allora."






..uno dei libri a cui sono + legata [SM=x43607]




Bello Due di Due [SM=x43625]
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Re:

Scritto da: MaRUzZoLa 05/04/2006 22.26
"La prima volta che ho visto Guido Laremi eravamo tutti e due così magri e perplessi, così provvisori nelle nostre vite da stare a guardare come spettatori mentre quello che ci succedeva entrava a far parte del passato,schiacciato senza la minima prospettiva. Il ricordo che ho del nostro primo incontro è in realtà una ricostruzione, fatta di dettagli cancellati e aggiunti e modificati per liberare un solo episodio dal tessuto di episodi insignificanti a cui apparteneva allora."






..uno dei libri a cui sono + legata [SM=x43607]




Bello Due di Due [SM=x43625]
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Re:

Scritto da: MaRUzZoLa 05/04/2006 22.26
"La prima volta che ho visto Guido Laremi eravamo tutti e due così magri e perplessi, così provvisori nelle nostre vite da stare a guardare come spettatori mentre quello che ci succedeva entrava a far parte del passato,schiacciato senza la minima prospettiva. Il ricordo che ho del nostro primo incontro è in realtà una ricostruzione, fatta di dettagli cancellati e aggiunti e modificati per liberare un solo episodio dal tessuto di episodi insignificanti a cui apparteneva allora."






..uno dei libri a cui sono + legata [SM=x43607]




...il mio primo amore, guido laremi... [SM=x43601]
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06/04/2006 10:41
 
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Non hai rispettato lo stop. Sei passata in volata con la tua giacca di finto lupo, gli auricolari del walkman pressati nelle orecchie. Aveva appena piovuto, e presto sarebbe tornato a piovere. Oltre le ultime fronde dei platani, oltre le antenne, gli storni affollavano la luce cinerea, folate di piume e garriti, chiazze nere che oscillavano, si sfioravano senza ferirsi, poi si aprivano, si sperdevano, prima di tornare a serrarsi in un altro volo. In basso, i passanti avevano il giornale o anche solo le mani sulla testa per proteggersi dalla grandine di sterco che pioveva dal cielo e s'accumulava sull'asfalto insieme alle foglie bagnate cadute dagli alberi, spargendo in giro un odore dolciastro e opprimente che tutti avevano fretta di lasciarsi alle spalle.


Non ti muovere, M.Mazzantini.

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06/04/2006 10:44
 
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Re: Re:

Scritto da: Sybil.Vane 06/04/2006 10.27



...il mio primo amore, guido laremi... [SM=x43601]



sexissimo.... il kurt cobain dei poveri [SM=x43602]
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06/04/2006 10:48
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Selkis 06/04/2006 10.44


sexissimo.... il kurt cobain dei poveri [SM=x43602]




il resto della risposta te la dico vis à vis.. [SM=g27821] [SM=g27829] [SM=g27825]
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06/04/2006 19:36
 
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Re: Re:

Scritto da: Sybil.Vane 06/04/2006 10.27



...il mio primo amore, guido laremi... [SM=x43601]






hehehehehehe..penso sia impossibile non innamorarsi di lui [SM=g27836]
se nn l'hai già fatto ti consiglio di leggere anche UTO...è un personaggio davvero pieno di carisma

[SM=g27821]




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07/04/2006 09:32
 
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Marley, prima di tutto, era morto. Niente dubbio su questo. Il registro mortuario portava le firme del prete, del chierico, dell'appaltatore delle pompe funebri e della persona che aveva guidato il mortoro. Scrooge vi aveva apposto la sua: e il nome di Scrooge, su qualunque fogliaccio fosse scritto, valeva tant'oro. Il vecchio Marley era proprio morto per quanto è morto, come diciamo noi, un chiodo di porta.
Badiamo! non voglio mica dare ad intendere che io sappia molto bene che cosa ci sia di morto in un chiodo di porta. Per conto mio, sarei stato disposto a pensare che il pezzo più morto di tutta la ferrareccia fosse un chiodo di cataletto. Ma poiché la saggezza dei nostri nonni sfolgora nelle similitudini, non io vi toccherò con sacrilega mano; se no, il paese è bell'e ito. Lasciatemi dunque ripetere, solennemente, che Marley era morto com'è morto un chiodo di porta.



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