Non ho ancora avuto modo di leggere la maggior parte dei pareri e personalmente sono dell'idea che le dimissioni del cavaliere avrebbero sortito un effetto di ben altro spessore,ma sforando il caso in esame -e nei limiti della mia immensa ignoranza-,riconoscendo ipse facto l'effetto della condanna riguardo l'elettorato passivo non viene a crearsi una,ben poco velata, predominanza della magistratura rispetto al parlamento e al potere politico?
Se uno stato democratico fonda la propria esistenza su una rappresentanza scelta dal popolo,nella stragrande maggioranza dei casi parlamentare, e la nostra non è una nomocrazia può una pena accessoria incidere a tal punto sulla politica di un paese?
Grazie,indulti ed altri conigli bianchi possono essere, in soldoni, mera tolleranza - linguaggio di un fiacco regime autoritario ,per parafrarasare zagrebelsky- di un sistema verso un cittadino condannato?
Se,come è vero, l'organo parlamentare preposto delibera e non dichiara circa la decadenza di un suo parlamentare,la sentenza rischia l'illegittimità e visto e considerato che a verificarne la legittimità sarà successivamente la corte cost. la giunta ed il senato rischiano di venir estromessi dalla decisione finale?
Per iniziare,queste le mie prime perplessità
[Modificato da connormaclaud 29/08/2013 16:29]