| | | | Post: 701 Post: 701 | Utente Senior | Moderatrice | | OFFLINE |
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17/07/2012 15:18 | |
lucia.17, 17/07/2012 14.55:
non sono d'accordo né sul primo punto evidenziato, in quanto secondo me non si può valutare su presunzioni ma si dovrebbe valutare sempre di volta in volta il caso concreto senza fare discriminazioni all'origine, né tanto meno sul secondo punto. Secondo te dunque le famiglie omosessuali dovrebbero avere gli "avanzi" (scusate il termine) delle famiglie etero?
Al sondaggio ho scelto favorevole senza alcun limite perché non vedo il senso di riconoscerle a metà, sarebbe un altro tipo di discriminazione anche quello.
Esatto
Per me è controsenso ammettere un matrimonio omosessuale senza dare la possibilità, poi, di crearsi una famiglia.
Forse la società ha fatto un passo avanti sul caso, ma non è ancora del tutto pronta se c'è ancora il pensiero che due uomini o due donne non siano in grado di poter dare un'educazione da "famiglia" al bambino. |
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| | | | Post: 7.010 Post: 6.928 | Utente Master | | OFFLINE |
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17/07/2012 15:18 | |
lucia.17, 17/07/2012 14.55:
non sono d'accordo né sul primo punto evidenziato, in quanto secondo me non si può valutare su presunzioni ma si dovrebbe valutare sempre di volta in volta il caso concreto senza fare discriminazioni all'origine, né tanto meno sul secondo punto. Secondo te dunque le famiglie omosessuali dovrebbero avere gli "avanzi" (scusate il termine) delle famiglie etero?
Al sondaggio ho scelto favorevole senza alcun limite perché non vedo il senso di riconoscerle a metà, sarebbe un altro tipo di discriminazione anche quello.
considerato il meccanismo è ovvio che si va per presunzioni.
Come si fa a valutare a prioristicamente chi è più in grado o più amorevole? Se vogliamo inseguire determinati valori (che nel caso definirei "illusioni") significa perdere di vista l'obiettivo fondamentale: facilitare il sistema adozioni.
Inoltre la presunzione di cui ti parlo è fondata su dati oggettivi:
prendiamo come esempio due coppie: X (etero) e Y (omo)
e diamo per scontato che abbiano entrambe tutti i crismi, giuridici e morali, per adottare un bambino.
Trovo giusto privilegiare la prima e non come forma di discrimine nei confronti dell'altra ma nel superiore interesse del minore ( è di questo che si parla).
Si rischia, nell'intento di riconoscere pari dignità alle coppie omo, di perdere di vista un interesse superiore: quello del minore.
E' una questione sociologica, oltre che psicologica, che la famiglia etero sia più "idonea" rispetto all'altra pertanto è giusto garantire tale idoneità al minore.
Quelli che tu hai definito "avanzi" non erano certo considerati da me tali...tant'è che ho relegato a quella categoria i bambini più grandi...semplicemente perchè hanno una struttura già definita e, quindi, sono meno esposti a quegli effetti che gli oppositori alle adozioni da parte degli omo, temono.
Mi spiego meglio:
esistono due teorie validissime:
quella sintentizzata da Paperino e quella di Adri.
Ora, occorre trovare il punto di incontro.
quale può essere?
esistono 100 bambini? Proviamo a garantire loro le stesse condizioni cui avrebbero avuto diritto "naturalmente" ( ci sono studi sociologici e antropologici che spiegano il differente rapporto del figlio maschio con la madre rispetto alla figlia femmina e della figlia femmina col padre rispetto al figlio maschio)...
cerchiamo di rispettare questa naturalità...
non sempre è possibile? Andiamo avanti ...proviamo a garantire loro almeno una vita dignitosa, di affetto...che anche (e non escludo che in alcuni casi possa essere di più) una famiglia omo può dare.
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| | | | Post: 5.641 Post: 5.574 | Utente Master | | OFFLINE |
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17/07/2012 15:32 | |
Koogar, 16/07/2012 16.54:
Favorevole senza limiti. Dal mio punto di vista, non è questione rilevante, non so perché ci si interroghi ancora (in realtà un'idea ce l'ho ). Ho delle remore per quanto riguarda l'adozione; non che sia contrario, ho il timore che gli italiani non siano ancora pronti (maturi) per accettare una tale possibilità.
il problema è che fino a che saremo la succursale del Vaticano non ci sarà una regolamentazione degna di questo termine |
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17/07/2012 15:37 | |
.ClaudiaP., 17/07/2012 15.18:
considerato il meccanismo è ovvio che si va per presunzioni.
Come si fa a valutare a prioristicamente chi è più in grado o più amorevole? Se vogliamo inseguire determinati valori (che nel caso definirei "illusioni") significa perdere di vista l'obiettivo fondamentale: facilitare il sistema adozioni.
Inoltre la presunzione di cui ti parlo è fondata su dati oggettivi:
prendiamo come esempio due coppie: X (etero) e Y (omo)
e diamo per scontato che abbiano entrambe tutti i crismi, giuridici e morali, per adottare un bambino.
Trovo giusto privilegiare la prima e non come forma di discrimine nei confronti dell'altra ma nel superiore interesse del minore ( è di questo che si parla).
Si rischia, nell'intento di riconoscere pari dignità alle coppie omo, di perdere di vista un interesse superiore: quello del minore.
E' una questione sociologica, oltre che psicologica, che la famiglia etero sia più "idonea" rispetto all'altra pertanto è giusto garantire tale idoneità al minore.
su questo continuo a non essere d'accordo, ma è solo il mio personale parere
Quelli che tu hai definito "avanzi" non erano certo considerati da me tali...tant'è che ho relegato a quella categoria i bambini più grandi...semplicemente perchè hanno una struttura già definita e, quindi, sono meno esposti a quegli effetti che gli oppositori alle adozioni da parte degli omo, temono.
Mi spiego meglio:
esistono due teorie validissime:
quella sintentizzata da Paperino e quella di Adri.
Ora, occorre trovare il punto di incontro.
quale può essere?
esistono 100 bambini? Proviamo a garantire loro le stesse condizioni cui avrebbero avuto diritto "naturalmente" ( ci sono studi sociologici e antropologici che spiegano il differente rapporto del figlio maschio con la madre rispetto alla figlia femmina e della figlia femmina col padre rispetto al figlio maschio)...
cerchiamo di rispettare questa naturalità...
non sempre è possibile? Andiamo avanti ...proviamo a garantire loro almeno una vita dignitosa, di affetto...che anche (e non escludo che in alcuni casi possa essere di più) una famiglia omo può dare.
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| | | | Post: 10.273 Post: 10.272 | Utente Gold | | OFFLINE |
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17/07/2012 16:04 | |
favorevole,senza limiti.Che senso ha parlare di limiti in una unione?se si vogliono abbattere le discriminazioni e assicurare l'uguaglianza ,dovrebbe essere assicurato lo stesso tipo di unione prevista per le coppie eterosessuali.
Favorevole anche alle adozioni,se la coppia dimostra di avere i requisiti(così come avviene per la normale adozione).
I pregiudizi ci saranno sempre credo,ma se nn si inizia a introdurre questi elementi di civiltà(registro unioni civili,matrimonio ecc),come si potranno cambiare le concezioni retrograde che affliggono l'Italia,perennemente condizionata da Vaticano spa? |
| | | | Post: 5.870 Post: 5.862 | Utente Master | Vice Amministratore | | OFFLINE |
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17/07/2012 17:30 | |
"Virginia", 17/07/2012 15.18:
Esatto
Per me è controsenso ammettere un matrimonio omosessuale senza dare la possibilità, poi, di crearsi una famiglia.
Forse la società ha fatto un passo avanti sul caso, ma non è ancora del tutto pronta se c'è ancora il pensiero che due uomini o due donne non siano in grado di poter dare un'educazione da "famiglia" al bambino.
aggiungo che ci sono storici e sociologi che hanno accertato che sono esistite ed esistono forme di famiglia che non si basano sul matrimonio monogamico tra un uomo ed una donna.
Con questo non dire che dobbiamo tornare indietro (perché nel caso della nostra società significherebbe realmente tornare indietro nell'evoluzione), ma può aiutare a considerare che non è così indiscutibile il tipo di famiglia che attualmente è alla base della nostra società e che è possibile una sua evoluzione.
Inoltre si deve tenere presente che attualmente in Italia esistono già molte famiglie omosessuali (non ho i dati però).
A tal proposito sono fermamente convinta che in materie come queste lo Stato non deve mai imporre una sua "morale", ma adeguarsi a quelli che sono i cambiamenti sociali (che in genere vanno di pari passo con quelli politico-economici), ovviamente non in maniera supina, ma sempre tenendo presente il contemperamento degli interessi di tutti ed in particolare la tutela di quelli deboli.
( )
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| | | | Post: 7.013 Post: 6.931 | Utente Master | | OFFLINE |
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17/07/2012 17:56 | |
OneOfTheesedays, 17/07/2012 17.30:
aggiungo che ci sono storici e sociologi che hanno accertato che sono esistite ed esistono forme di famiglia che non si basano sul matrimonio monogamico tra un uomo ed una donna.
Con questo non dire che dobbiamo tornare indietro (perché nel caso della nostra società significherebbe realmente tornare indietro nell'evoluzione), ma può aiutare a considerare che non è così indiscutibile il tipo di famiglia che attualmente è alla base della nostra società e che è possibile una sua evoluzione.
Inoltre si deve tenere presente che attualmente in Italia esistono già molte famiglie omosessuali (non ho i dati però).
A tal proposito sono fermamente convinta che in materie come queste lo Stato non deve mai imporre una sua "morale", ma adeguarsi a quelli che sono i cambiamenti sociali (che in genere vanno di pari passo con quelli politico-economici), ovviamente non in maniera supina, ma sempre tenendo presente il contemperamento degli interessi di tutti ed in particolare la tutela di quelli deboli.
si tratta pur sempre di avere entrambe le figure.
comunque mi fa piacere per voi che la vedete così semplicistica la cosa
e riconducete tutto ad una questione "morale"..
a volte, non è così
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| | | | Post: 5.874 Post: 5.866 | Utente Master | Vice Amministratore | | OFFLINE |
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17/07/2012 18:13 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: .ClaudiaP., 17/07/2012 17.56:
si tratta pur sempre di avere entrambe le figure.
comunque mi fa piacere per voi che la vedete così semplicistica la cosa
e riconducete tutto ad una questione "morale"..
a volte, non è così
Claudia io non sono una pedagogista, è naturale che ti parli da giurista.
edit: dicevo appunto che non sempre la società è stata basata su questa struttura naturale uomo+donna, come si crede.
[Modificato da OneOfTheesedays 17/07/2012 18:15]
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17/07/2012 18:28 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: .ClaudiaP., 17/07/2012 17.56:
si tratta pur sempre di avere entrambe le figure.
comunque mi fa piacere per voi che la vedete così semplicistica la cosa
e riconducete tutto ad una questione "morale"..
a volte, non è così
io vedo più semplicistica la tua idea di dare priorità per le adozioni a genitori etero in quanto tali, che valutare caso per caso se si è idonei a prescindere dagli orientamenti sessuali. |
| | | | Post: 7.015 Post: 6.933 | Utente Master | | OFFLINE |
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17/07/2012 18:29 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: OneOfTheesedays, 17/07/2012 18.13:
Claudia io non sono una pedagogista, è naturale che ti parli da giurista.
edit: dicevo appunto che non sempre la società è stata basata su questa struttura naturale uomo+donna, come si crede.
ma, infatti, io parlavo di naturalità...i bambini vengono pur sempre concepiti dall'unione di un uomo e di una donna...
dal punto di vista strutturale anche io condanno delle forme di discriminazione,
per me le coppie omo devono avere pari diritti di quelle etero, pari fino a che non sono coinvolti i diritti di terzi, in particolare di minori...
lì occorre fermarsi un attimo e riflettere.
la corsa spasmodica a riconoscere tutto a tutti non deve farci perdere di vista alcune questione che più che morali o auliche, sono concrete.
è difficile organizzare un assetto che riesca a tener conto di varie sfaccettature...
se da un lato è preferibile un contesto che la società (e non solo) reputa "normale", dall'altro è pur vero che tra un istituto ed una coppia omo è meglio la seconda anche solo per l'amore che può dare...
ecco perchè parlavo di contemperare...
ma, detto onestamente tra noi,
tu ad un bambino a chi lo affideresti a parità di condizioni?
io a quella etero anche solo per non fargli vivere l'impatto con la società...
una società che sarà pur sempre formata da più coppie etero perchè è nella natura delle cose...
non solo,
nemmeno io sono una pedagogista ma vorrai dirmi che il rapporto di un figlio è il medesimo con entrambi i genitori?
un esempio spicciolo: il primo ciclo, a chi lo si dice? alla mamma o al papà?...
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| | | | Post: 7.016 Post: 6.934 | Utente Master | | OFFLINE |
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17/07/2012 18:33 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: lucia.17, 17/07/2012 18.28:
io vedo più semplicistica la tua idea di dare priorità per le adozioni a genitori etero in quanto tali, che valutare caso per caso se si è idonei a prescindere dagli orientamenti sessuali.
veramente stai invertendo gli ordini del ragionamento...ed ovviamente il risultato cambia
io ho postulato parità di condizioni tra le due coppie:
es. stesso ceto sociale, stessa condizione economica, stessa emotività, ecc. ecc.
tra le due scelgo quella etero per le motivazioni che ho spiegato nel post in cui quoto Unodì...
vorrei sottolineare, nel caso non si fosse capito, che la scelta è dettata nell'esclusivo interesse del minore e non per discriminazione!!!
piuttosto, argomentatemi perchè dovrebbe essere il contrario.
perchè a parità di condizioni dovrebbe essere preferita la coppia omo?
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17/07/2012 18:38 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: .ClaudiaP., 17/07/2012 18.33:
veramente stai invertendo gli ordini del ragionamento...ed ovviamente il risultato cambia
io ho postulato parità di condizioni tra le due coppie:
es. stesso ceto sociale, stessa condizione economica, stessa emotività, ecc. ecc.
tra le due scelgo quella etero per le motivazioni che ho spiegato nel post in cui quoto Unodì...
vorrei sottolineare, nel caso non si fosse capito, che la scelta è dettata nell'esclusivo interesse del minore e non per discriminazione!!!
piuttosto, argomentatemi perchè dovrebbe essere il contrario.
perchè a parità di condizioni dovrebbe essere preferita la coppia omo?
Nel momento in cui lo Stato decide per l'adozione anche per coppie omosessuali non può in alcun modo attuale nessuna discriminazione perchè di fatto è così. Lo Stato o non consente questo tipo di adozioni o le consente. Per rispondere alla tua domanda, a parità di condizioni va preferita la coppia etero o omosessuale che per prima ha presentato richiesta di adozione. (Potrebbe essere questo un criterio equo) [Modificato da Niña de Luna 17/07/2012 18:39] |
| | | | Post: 7.017 Post: 6.935 | Utente Master | | OFFLINE |
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17/07/2012 18:45 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Niña de Luna, 17/07/2012 18.38:
Nel momento in cui lo Stato decide per l'adozione anche per coppie omosessuali non può in alcun modo attuale nessuna discriminazione perchè di fatto è così. Lo Stato o non consente questo tipo di adozioni o le consente. Per rispondere alla tua domanda, a parità di condizioni va preferita la coppia etero o omosessuale che per prima ha presentato richiesta di adozione. (Potrebbe essere questo un criterio equo)
Lo Stato può TUTTO .
[Modificato da .ClaudiaP. 17/07/2012 18:47] | |
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17/07/2012 18:49 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: .ClaudiaP., 17/07/2012 18.45:
esistono le riserve...DAL PUNTO DI VISTA LEGISLATIVO.
lo STATO può...TUTTO!
Ehm non sono molto d'accordo, deve garantire l'eguaglianza sostanziale. Non può porre riserve su una questione del genere, consentendo priorità di adozione (laddove decide di aprire l'adozione alle coppie omo)in base all'orientamento sessuale. |
| | | | Post: 7.018 Post: 6.936 | Utente Master | | OFFLINE |
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17/07/2012 19:00 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Niña de Luna, 17/07/2012 18.49:
Ehm non sono molto d'accordo, deve garantire l'eguaglianza sostanziale. Non può porre riserve su una questione del genere, consentendo priorità di adozione (laddove decide di aprire l'adozione alle coppie omo)in base all'orientamento sessuale.
veramente ho modificato ...la riserva legislativa quì non c'entra proprio niente...è altra cosa!!!
infatti l'uguaglianza non c'è...
avrebbero un diritto a determinate condizioni
basterebbe creare delle ipotesi eccezionali...
o semplicemente una normativa che regolamenta esattamente quali sono i crismi per il riconoscimento di questo diritto anche alle coppie omo, una normativa che terrebbe conto della organizzazione di cui ti parlavo...
ma poi adesso vuoi risolvere tu il problema di come il legislatore dovrebbe fare?
esistono milioni di rimedi
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17/07/2012 19:36 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: .ClaudiaP., 17/07/2012 18.33:
veramente stai invertendo gli ordini del ragionamento...ed ovviamente il risultato cambia
io ho postulato parità di condizioni tra le due coppie:
es. stesso ceto sociale, stessa condizione economica, stessa emotività, ecc. ecc.
tra le due scelgo quella etero per le motivazioni che ho spiegato nel post in cui quoto Unodì...
vorrei sottolineare, nel caso non si fosse capito, che la scelta è dettata nell'esclusivo interesse del minore e non per discriminazione!!!
piuttosto, argomentatemi perchè dovrebbe essere il contrario.
perchè a parità di condizioni dovrebbe essere preferita la coppia omo?
non l'ho mai detto infatti!
se tu che dici che a parità di condizioni si dovrebbe preferire la coppia etero, ed è qui che vedo una violazione del principio di uguaglianza.
Su le argomentazioni che stai sostenendo (pedagogiche,sociali ecc) non ho le conoscenze per poter rispondere.
L'interesse del minore che non ha una famiglia è quello di avere una famiglia, e per me la famiglia può essere anche un single con un cane.
[Modificato da lucia.17 17/07/2012 19:37] |
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17/07/2012 19:46 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: .ClaudiaP., 17/07/2012 19.00:
veramente ho modificato ...la riserva legislativa quì non c'entra proprio niente...è altra cosa!!!
infatti l'uguaglianza non c'è...
avrebbero un diritto a determinate condizioni
basterebbe creare delle ipotesi eccezionali...
o semplicemente una normativa che regolamenta esattamente quali sono i crismi per il riconoscimento di questo diritto anche alle coppie omo, una normativa che terrebbe conto della organizzazione di cui ti parlavo...
ma poi adesso vuoi risolvere tu il problema di come il legislatore dovrebbe fare?
esistono milioni di rimedi
come farebbe con 2 coppie etero a parità di condizioni
affida il minore a chi ha presentato prima domanda di adozione magari, ma privilegiare in base ai gusti sessuali è violazione dell'art.3 a mio parere
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| | | | Post: 1.287 Post: 1.287 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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17/07/2012 21:04 | |
Calma. Eguaglianza giuridica non è equiparazione assoluta, ma a parità di condizioni di fatto. La condizione omosessuale e quella eterosessuale non sono uguali, poi certo è necessario non discriminare sui diritti fondamentali (salute, lavoro, istruzione, libertà in genere). Ma che IN CONDIZIONI NORMALI (ad esempio non se un genitore è morto) due adulti di sesso diverso (ovviamente amorosi, non violenti, ecc...) siano per la crescita psicologica di un bambino un modello di riferimento preferibile a una coppia fatta di due partners del medesimo sesso è dimostrato dalla psicologia dell'evoluzione. Ribadisco: altro discorso è discriminare su diritti fondamentali della persona; ma chi ha detto che l'umano desiderio di avere un figlio debba essere sempre protetto giuridicamente? Direi che prima viene l'equilibrio del bambino (terzo di buona fede) e molto dopo la pulsione soggettiva ad avere un figlio proprio o ad adottarlo. Più in generale, non ogni cosa che ciascuno desidera è socialmente apprezzabile, questo è solo individualismo radicale. Si può condividerlo o no (e io non condivido infatti il principio), ma almeno chiamiamo le cose come sono |
| | | | Post: 744 Post: 744 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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18/07/2012 13:07 | |
Favorevole sia al matrimonio sia, ma dopo un periodo di metabolizzazione da parte della società, alle adozioni. A parte l'esistenza già in Italia delle "famiglie arcobaleno", tutt'oggi prive di diritti, lo Stato italiano non è una monade: in molti Paesi europei ed extraeuropei, dalla Norvegia ad Israele, dal Canada all'Australia è legale l'adozione da parte di coppie gay, oppure è consentita l'adozione dei figli naturali del coniuge. Forse è più che probabile che Paesi di civiltà giuridica e sociale quanto meno affine all'Italia avrebbero abolito tale istituto, se avessero sperimentato abnormità nei figli di coppie gay o comunque divergenze sensibili. La verità a mio parere è che la biopolitica è un'arma troppo importante per lo Stato per controllare le masse. Che lo Stato debba dirmi cosa sia naturale o normale, che debba insinuarsi nelle pieghe di fenomeni così intimi come la vita, la morte e la procreazione è indice di scarsa libertà. |
| | | | Post: 40.041 Post: 13.868 | Utente Gold | | OFFLINE |
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18/07/2012 15:14 | |
contrario su entrambi i punti. Non capisco perchè un uomo e un uomo o una donna e una donna non dovrebbero essere adeguati per crescere un figlio. |
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