.pisicchio., 07/04/2012 01.35:
Mi è parso che facesse sul serio negli ultimi tre mesi, passati quasi esclusivamente a litigare con i sindatati. La posizione di Monti e della Fornero mi sembrava chiara e decisa. Non ho capito il colpo di spugna quando quasi tutto era fatto. Appena Bersani (istruito a dovere dalla Camusso, perchè lui davvero è privo di idee proprie) ha detto che bisognava cambiare la bozza Monti ha abbassato la cresta e accettato.
Ma il punto non è l'art. 18.
Il punto è che di tutte le liberalizzazioni ed i tagli annunciati, non se n'è visto nessuno.
Qui abbiamo visto concretizzarsi solo i prelievi dalla "povera gente", con pensioni ridotte e non più rivalutate secondo il caro vita, la benzina alle stelle, l'Imu, l'IVA e quant'altro.
Doveva ridurre i parlamentari, ridurne lo stipendio, liberalizzare i farmaci privi di prescrizione, i taxi, i notai e mille altre cose.
Non s'è visto nulla.
Adesso non è questione del se l'art. 18 andava abbattuto o bisognava fare solo finta, qui si è fatto finta su tutto, eccetto che sui provvedimenti più recessivi e che colpivano più a largo raggio la popolazione.
Questa è la verità: se Monti avesse fatto sul serio, probabilmente l'avrebbero fatto cadere, ma lui doveva andare avanti e costringere i partiti a prendersi questa responsabilità pubblica, non fare il ricattato o quello attaccato alla poltrona.
Se questo doveva essere il governo Monti, per quanto mi riguarda ci tenevamo Tremonti, che era lo stesso.