border="0"

È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Il partito emergente

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2012 11:45
Email Scheda Utente
Post: 32.446
Post: 23.139
Utente Gold
Amministratore
OFFLINE
06/04/2012 05:11
 
Quota

Dopo gli scandali che hanno travolto Silvio Berlusconi e il suo giro di escort minorenni nipoti di Mubarak, il commissariamento dei partiti ed il governo Monti, la bufera in casa della Lega e le dimissioni di Bossi...
Quale sarà lo scenario alle prossime elezioni?
Resterà tutto immutato e gli italiani continueranno a votare come sempre?
Oppure il PD sfrutterà l'immensa occasione per divenire il partito di maggioranza in Italia, scalzando da quel posto il Pdl?
Ma poi esisterà ancora un Pdl?
Oppure, sarà il terzo Polo la nuova realtà politica italiana?

Oppure adesso fonderanno un nuovo grande centro, rifondando la cara vecchia DC, e restaureremo la 1° Repubblica...quella che c'era prima di tangentopoli e la discesa in campo del Cavaliere?

Sarà l'Idv, Beppe Grillo o qualcun altro, a sopresa, la nuova forza politica italiana?

O siete tra quelli che prevedono un Governo Monti Bis?

[SM=g2725335]

Email Scheda Utente
Post: 2.459
Post: 2.459
Utente Veteran
OFFLINE
06/04/2012 09:26
 
Quota

Siamo sicuri che ci interessi ancora qualcosa dei partiti?

Io credo che le formazioni siano del tutto secondarie. Il problema italiano è che proprio non riusciamo a concentrarci sui contenuti.

Una riflessione, molto amara, va fatta prendendo atto per l'ennesima volta che il nostro sistema non riesce a produrre una riforma vera che sia una.

Basta guardare l'ultimo testo della riforma sul lavoro: si fa mezzo passo avanti e due indietro tornando alla vecchia formulazione dell'articolo 18, solo con molta più discrezionalità per i giudici (e molta più incertezza per il pazzo che volesse investire in Italia). Che vergogna e che tristezza per le nuove generazioni di questo povero paese...

E poi... che fine hanno fatto i tagli ai costi della politica, le province, il numero dei parlamentari, gli inutili enti pubblici? E le liberalizzazioni, quelle vere, dove sono? Cosa è stato liberalizzato ad oggi? Perchè farmacie e notai continuano a godere di una posizione sostanziale di oligopolio?

Lo slancio iniziale di Monti sembra del tutto vanificato...


Email Scheda Utente
Post: 2.460
Post: 2.460
Utente Veteran
OFFLINE
06/04/2012 09:31
 
Quota

ps: non voterei per nessuno degli attuali leader. Mi fanno davvero tutti schifo e preferisco di gran lunga persone presentabili come Monti. Sfido chiunque a capire quale programma abbiamo i vari Casini, Rutelli, Alfano, Bersani. Non ne hanno nessuno. Sono vecchi senza idee. Fini non andrebbe nemmeno nominato. Auguro a tutti una sorte proporzionale al male che stanno facendo all'Italia.

Mi piacerebbe vedere uno come Renzi a capo della coalizione di centro sinistra ma temo che dovremo sorbirci ancora il giovane Bersani, il quale ha dimostrato di non avere un'idea che sia una (o, peggio, di essere costretto a non esternarla).
Email Scheda Utente
Post: 17.085
Post: 16.046
Utente Gold
OFFLINE
06/04/2012 11:22
 
Quota

quoto pisicchio e aggiungo, alla luce delle considerazioni di Piero: "si stava meglio quando si stava peggio", ovvero, se potessi scegliere, non baratterei la 1a con la 2a repubblica.





Email Scheda Utente
Post: 2.461
Post: 2.461
Utente Veteran
OFFLINE
06/04/2012 12:09
 
Quota

Surrender, Italian Style
dal WSJ


Let us now un-praise famous men. Last week, we congratulated Prime Minister Mario Monti for standing up to Italy's powerful trade unions and pushing ahead with a reform of his country's notoriously restrictive and anticompetitive labor laws. In a fit of temporary euro insanity, we even expressed the hope that Mr. Monti might be a leader in the mold of Margaret Thatcher, willing to stand up to modern-day Arthur Scargills.

But if Mr. Monti's recent cave-in to the left side of his political coalition is anything to go by, the better U.K. analogy may be to Ted Heath, Mrs. Thatcher's hapless Tory predecessor. The reform Mr. Monti was originally proposing was a relatively modest change to Article 18, which all but prohibits firms with more than 15 employees from firing workers. Mr. Monti wanted to replace the system of guaranteed employment with severance guarantees for workers dismissed for "economic reasons."

Such a change may seem like small beer for a country with Italy's economic problems. But at least it promised to move in the right direction, and do so in the teeth of massive resistance. Italy's official unemployment rate of 9.3%—roughly the EU average—masks an employment rate of only 56.9%, showing how many potential workers are permanently locked out of Italy's labor market. Compare Italy's numbers with Germany's 72.8%, or even Portugal's 64.5%. (The U.S. employment figure, 66.8%, is also nothing to brag about.)

Even this modest reform was too much for Italy's unions and their political allies. On Wednesday, a final version of the bill was unveiled giving judges greater leeway in determining whether companies were justified in laying off a worker. Another measure in the legislation adds a 1.4% tax on short-term employment contracts, which is one of the ways Italian employers get around the onerous rules governing full-time workers.

Optimists in Italy—yes, there are some—are saying that a little reform is better than none at all. Maybe. But Mr. Monti was brought in as Prime Minister to retrieve his country from the edge of a Greek abyss. The labor bill is a surrender to those who are bringing it there.

[Modificato da .pisicchio. 06/04/2012 12:09]
Email Scheda Utente
Post: 1.531
Post: 1.531
Utente Veteran
OFFLINE
06/04/2012 13:52
 
Quota

Prima bisognerebbe chiedersi Se ci arriviamo alle prossime elezioni. Perché qui mi sembra che si ragioni come se l'Italia fosse uscita dai guai, mentre la realtà è che i guai stanno per arrivare e questo governo e questa classe politica stanno lavorando alacremente per aumentarli.
Email Scheda Utente
Post: 2.462
Post: 2.462
Utente Veteran
OFFLINE
06/04/2012 15:08
 
Quota

Re:
trixam, 4/6/2012 1:52 PM:

Prima bisognerebbe chiedersi Se ci arriviamo alle prossime elezioni. Perché qui mi sembra che si ragioni come se l'Italia fosse uscita dai guai, mentre la realtà è che i guai stanno per arrivare e questo governo e questa classe politica stanno lavorando alacremente per aumentarli.




Ma perchè nessuno se ne accorge?

Perchè a nessuno viene in mente una manifestazione per dire a Monti di andare avanti seriamente, senza compromessi?

Email Scheda Utente
Post: 372
Post: 372
Utente Senior
OFFLINE
06/04/2012 16:16
 
Quota

State idealizzando un po' troppo la figura di Monti. La lettera al Corsera era chiara, Monti intende tutelare lo status quo imboccando l'unica strada percorribile in tal senso, aumentare le entrate piuttosto che diminuire la spesa ed agire sullo stock di debito preesistente. Se uno slancio liberale e' mai esistito questo si deve essere esaurito gia' a dicembre, allora - forte del malcontento popolare verso la casta - sarebbe stato facile mettere il Parlamento con le spalle al muro. Nulla di cio' e' accaduto, o e' stata incapacita' di capitalizzare sulle circostanze oppure e' stata una chiara volonta' politica, e' il paradosso rutelliano.

La Fornero si sta dimostrando un pessimo ministro, parlo proprio a livello di capacita'.
Email Scheda Utente
Post: 2.463
Post: 2.463
Utente Veteran
OFFLINE
06/04/2012 16:27
 
Quota

Re:
ObbligazioneNaturale, 4/6/2012 4:16 PM:

State idealizzando un po' troppo la figura di Monti. La lettera al Corsera era chiara, Monti intende tutelare lo status quo imboccando l'unica strada percorribile in tal senso, aumentare le entrate piuttosto che diminuire la spesa ed agire sullo stock di debito preesistente. Se uno slancio liberale e' mai esistito questo si deve essere esaurito gia' a dicembre, allora - forte del malcontento popolare verso la casta - sarebbe stato facile mettere il Parlamento con le spalle al muro. Nulla di cio' e' accaduto, o e' stata incapacita' di capitalizzare sulle circostanze oppure e' stata una chiara volonta' politica, e' il paradosso rutelliano.

La Fornero si sta dimostrando un pessimo ministro, parlo proprio a livello di capacita'.




A me sembra un pò strana questa cosa...

Monti è un economista... dovrebbe sapere quali sono le riforme liberali di cui abbiano oggettivamente bisogno da trentanni. Non credo abbia bisogno dei reminder settimanali di Alesina.

Allora mi chiedo: perchè non AGISCE oppure manda tutti a quael paese dimettendosi per impossibilità oggettiva di realizzare i cambiamenti di cui abbiamo bisogno per uscire dal guado??

Non credo sia attaccato alla poltrona. Ha giurato e spergiurato di non candidarsi...

...non capisco questo immobilismo... cos'ha da perdere uno nella sua posizione??????
[Modificato da .pisicchio. 06/04/2012 16:29]
Email Scheda Utente
Post: 373
Post: 373
Utente Senior
OFFLINE
06/04/2012 16:52
 
Quota

Re: Re:
.pisicchio., 06/04/2012 16:27:




A me sembra un pò strana questa cosa...

Monti è un economista... dovrebbe sapere quali sono le riforme liberali di cui abbiano oggettivamente bisogno da trentanni. Non credo abbia bisogno dei reminder settimanali di Alesina.

Allora mi chiedo: perchè non AGISCE oppure manda tutti a quael paese dimettendosi per impossibilità oggettiva di realizzare i cambiamenti di cui abbiamo bisogno per uscire dal guado??

Non credo sia attaccato alla poltrona. Ha giurato e spergiurato di non candidarsi...

...non capisco questo immobilismo... cos'ha da perdere uno nella sua posizione??????


Due o tre appunti.
Piu' che Alesina direi Giavazzi, quest'ultimo e' molto piu' perentorio nel suo pontificare.

Monti e' un economista, cio' non significa che abbia la verita' in tasca ne' che si debba necessariamente inserire in un solco diverso da quello tracciato dall'attuale classe politica. Giudichiamolo per quello che ha fatto, tra l'altro Monti proviene da una famiglia di burocrati ed e' egli stesso un rappresentate di quello stesso gruppo (un'occhiata alla sua carriera mettera' in evidenza come la sua attivita' di accademico passi in secondo piano rispetto al suo ruolo di amministratore/consulente. Monti non e' grande perche' insegnava in Bocconi, Monti e' grande perche' ha trasformato Bocconi in un luogo d'interesse per la ricerca in campo economico). Per ora l'operato del governo si puo' riassumere in:

+ tasse, grazie all'azione della BCE lo spread e' diminuito, nel frattempo lo stock di debito e' rimasto invariato, continuiamo a pagare interessi esorbitanti che si accumulano;

Passaggio al metodo contributivo, self-explaining, non solo la Riforma era gia' scritta ma addirittura non produrra' benefici se non a partire dal 2014-2015;

Discussione interminabile ed inutile sull'articolo 18.

Di liberale non c'e' assolutamente nulla. Insomma, potenza ed azione sono cose diverse.
Io tutto questo giochino lo vedo come un teatrino organizzato dalle varie parti per tirare acqua al proprio mulino. Vince la CGIL che fa la voce grossa, vince il PD, UDC e PDL assumono il ruolo dei responsabili mentre il governo si mostra "autoritario e liberale". In realta' tutto resta identico.
Da Monti e dall'attuale ministro competente avrei voluto una riforma dell'Istruzione pubblica e dell'Universita', mi sembrano una priorita' nella riforma del mercato del lavoro, ho come l'impressione che tralasciando Milano, a nessuno importi un fico secco di cio' che avviene in Italia.

P.S.
Per fare il Presidente della Repubblica non ci vuole alcuna elezione popolare.
06/04/2012 18:06
 
Quota

Re: Re:
.pisicchio., 06/04/2012 16.27:




A me sembra un pò strana questa cosa...

Monti è un economista... dovrebbe sapere quali sono le riforme liberali di cui abbiano oggettivamente bisogno da trentanni. Non credo abbia bisogno dei reminder settimanali di Alesina.

Allora mi chiedo: perchè non AGISCE oppure manda tutti a quael paese dimettendosi per impossibilità oggettiva di realizzare i cambiamenti di cui abbiamo bisogno per uscire dal guado??

Non credo sia attaccato alla poltrona. Ha giurato e spergiurato di non candidarsi...

...non capisco questo immobilismo... cos'ha da perdere uno nella sua posizione??????



l' obiettivo era quello di evitare la crisi dello stato, ed aiutare le banche.Sulle questioni economiche e sociali deve necessariamente fare i conti con i partiti, cosa dimostrata dal fatto che diminuire la spesa pubblica e' un ' ovvieta' evidente anche ai bambini(impedita dal mal costume politico),mentre procedere con l aumento delle tasse,con l evasione che c e in italia,significa colpire il ceto medio ed il risparmio degli italiani fessi-onesti,non facendo cosi partire la crescita.
Email Scheda Utente
Post: 1.532
Post: 1.532
Utente Veteran
OFFLINE
06/04/2012 18:41
 
Quota

Re: Re:
.pisicchio., 06/04/2012 15.08:




Ma perchè nessuno se ne accorge?

Perchè a nessuno viene in mente una manifestazione per dire a Monti di andare avanti seriamente, senza compromessi?




Ma quando mai Monti ha avuto intenzione di fare sul serio?
Qui mi sembra che molti siano vittima di un'autosuggestione collettiva, creata ai tempi della nascita di questo governo.
Ma già la composizione del governo, una specie di monocolore democristiano, della peggio dc, doveva mettere in guardia.
Poi già con la prima manovra(la cosiddetta salva italia), quella scritta dal braccio destro di tremonti, si era capito tutto.
Il resto è un poscritto. Ora monti pensa solo a farsi eleggere presidente della repubblica dai tre partiti che lo sostengono.

L'unico inconveniente è che da qui ad un anno, ci sono parecchie cose che possono succedere. In questi giorni sui mercati si sono ripetuti gli stessi segnali di dodici mesi fa, infatti lo spread risale nonostante l'azione calmante della bce. A maggio gli operatori finanziari cominciano a scaricare i portafogli, temo che per il nostro debito ci sarà un'estate piuttosto torrida. Insomma l'assegno di fiducia dei mercati a monti sta scadendo.

Nel frattempo i dati economici sono da brividi, la recessione sarà il doppio delle previsioni se va bene e a fine estate molto probabilmente il governo varerà una nuova manovra di emergenza(cioè altre tasse).
Il problema è che a giugno le tasse delle manovre 2011 che fino ad ora sono state in gran parte sulla carta cominceranno ad incidere sulla carne viva e vedremo quali reazioni ci saranno.

Il resto, è semplice. Al netto della totale incapacità della classe dirigente, anche di quella che viene da fuori dalla politica come questo governo di tecnici ha dimostrato, gli italiani sono in gran parte contrari alle cose necessarie a guarire l'italia dai suo mali.
Non so se ti rendi conto, che non più tardi di undici mesi fa il 57% degli italiani con i referendum ha regalato alla casta dei politici trombati la gestione dei servizi pubblici locali.
Ora tu ad un paese del genere vuoi far accettare, ad esempio, il taglio del 10% della spesa pubblica?

[Modificato da trixam 06/04/2012 18:44]
Email Scheda Utente
Post: 5.324
Post: 5.313
Utente Master
Moderatore
OFFLINE
07/04/2012 00:42
 
Quota

Discorsi ineccepibili... tuttavia aprono una questione seria:
il popolo non è in grado di scegliere per il meglio, incapace anche di una riduzione della spesa. Tuttavia il buon tecnico nemmeno è in grado di fare la differenza e di imporre le decisioni giuste al popolo bue. Ora mi domando e quindi?
Email Scheda Utente
Post: 2.465
Post: 2.465
Utente Veteran
OFFLINE
07/04/2012 01:35
 
Quota

Re: Re: Re:
trixam, 4/6/2012 6:41 PM:



Ma quando mai Monti ha avuto intenzione di fare sul serio?
Qui mi sembra che molti siano vittima di un'autosuggestione collettiva, creata ai tempi della nascita di questo governo.
Ma già la composizione del governo, una specie di monocolore democristiano, della peggio dc, doveva mettere in guardia.
Poi già con la prima manovra(la cosiddetta salva italia), quella scritta dal braccio destro di tremonti, si era capito tutto.
Il resto è un poscritto. Ora monti pensa solo a farsi eleggere presidente della repubblica dai tre partiti che lo sostengono.

L'unico inconveniente è che da qui ad un anno, ci sono parecchie cose che possono succedere. In questi giorni sui mercati si sono ripetuti gli stessi segnali di dodici mesi fa, infatti lo spread risale nonostante l'azione calmante della bce. A maggio gli operatori finanziari cominciano a scaricare i portafogli, temo che per il nostro debito ci sarà un'estate piuttosto torrida. Insomma l'assegno di fiducia dei mercati a monti sta scadendo.

Nel frattempo i dati economici sono da brividi, la recessione sarà il doppio delle previsioni se va bene e a fine estate molto probabilmente il governo varerà una nuova manovra di emergenza(cioè altre tasse).
Il problema è che a giugno le tasse delle manovre 2011 che fino ad ora sono state in gran parte sulla carta cominceranno ad incidere sulla carne viva e vedremo quali reazioni ci saranno.

Il resto, è semplice. Al netto della totale incapacità della classe dirigente, anche di quella che viene da fuori dalla politica come questo governo di tecnici ha dimostrato, gli italiani sono in gran parte contrari alle cose necessarie a guarire l'italia dai suo mali.
Non so se ti rendi conto, che non più tardi di undici mesi fa il 57% degli italiani con i referendum ha regalato alla casta dei politici trombati la gestione dei servizi pubblici locali.
Ora tu ad un paese del genere vuoi far accettare, ad esempio, il taglio del 10% della spesa pubblica?





Mi è parso che facesse sul serio negli ultimi tre mesi, passati quasi esclusivamente a litigare con i sindatati. La posizione di Monti e della Fornero mi sembrava chiara e decisa. Non ho capito il colpo di spugna quando quasi tutto era fatto. Appena Bersani (istruito a dovere dalla Camusso, perchè lui davvero è privo di idee proprie) ha detto che bisognava cambiare la bozza Monti ha abbassato la cresta e accettato.

[Modificato da .pisicchio. 07/04/2012 01:36]
Email Scheda Utente
Post: 32.455
Post: 23.145
Utente Gold
Amministratore
OFFLINE
07/04/2012 02:45
 
Quota

Re: Re: Re: Re:
.pisicchio., 07/04/2012 01.35:




Mi è parso che facesse sul serio negli ultimi tre mesi, passati quasi esclusivamente a litigare con i sindatati. La posizione di Monti e della Fornero mi sembrava chiara e decisa. Non ho capito il colpo di spugna quando quasi tutto era fatto. Appena Bersani (istruito a dovere dalla Camusso, perchè lui davvero è privo di idee proprie) ha detto che bisognava cambiare la bozza Monti ha abbassato la cresta e accettato.





Ma il punto non è l'art. 18.
Il punto è che di tutte le liberalizzazioni ed i tagli annunciati, non se n'è visto nessuno.
Qui abbiamo visto concretizzarsi solo i prelievi dalla "povera gente", con pensioni ridotte e non più rivalutate secondo il caro vita, la benzina alle stelle, l'Imu, l'IVA e quant'altro.

Doveva ridurre i parlamentari, ridurne lo stipendio, liberalizzare i farmaci privi di prescrizione, i taxi, i notai e mille altre cose.
Non s'è visto nulla.
Adesso non è questione del se l'art. 18 andava abbattuto o bisognava fare solo finta, qui si è fatto finta su tutto, eccetto che sui provvedimenti più recessivi e che colpivano più a largo raggio la popolazione.

Questa è la verità: se Monti avesse fatto sul serio, probabilmente l'avrebbero fatto cadere, ma lui doveva andare avanti e costringere i partiti a prendersi questa responsabilità pubblica, non fare il ricattato o quello attaccato alla poltrona.
Se questo doveva essere il governo Monti, per quanto mi riguarda ci tenevamo Tremonti, che era lo stesso.
Email Scheda Utente
Post: 374
Post: 374
Utente Senior
OFFLINE
07/04/2012 03:04
 
Quota

Re: Re: Re: Re:
.pisicchio., 07/04/2012 01:35:




Mi è parso che facesse sul serio negli ultimi tre mesi, passati quasi esclusivamente a litigare con i sindatati. La posizione di Monti e della Fornero mi sembrava chiara e decisa. Non ho capito il colpo di spugna quando quasi tutto era fatto. Appena Bersani (istruito a dovere dalla Camusso, perchè lui davvero è privo di idee proprie) ha detto che bisognava cambiare la bozza Monti ha abbassato la cresta e accettato.





Pi', parliamo con dati alla mano. Non esistono dati statistici che indicano l'esistenza di un nesso di casualita' tra tutele dei lavoratori e livelli di occupazione. Anzi, gli studi indicano addirittura che la correlazione statistica tra le due variabili sarebbe 0, questo fa pendant con gli stessi dati OECD che indicano come negli ultimi 10 anni in Italia siano diminuite le tutele dei lavoratori, dando il dato per buono la correlazione sarebbe addirittura inversa.
Il punto di questa premessa e' semplice, l'articolo 18 e' una questione assolutamente marginale, lo stesso impuntarsi su questioni di principio da parte di Monti e della Fornero pompati da statistiche fantasiose (qualcuno addirittura sosteneva che l'abrogazione dell'articolo 18 avrebbe prodotto un incremento del PIL di 300 miliardi di euro) e' stato deleterio ed ha distolto l'attenzione dai problemi reali.
L'articolo 18 va riformato organicamente e congiuntamente al resto dello Stato, i signori invece hanno voluto un cigno nero che li portasse al muro contro muro, per giunta senza toccare il nexus dell'intera faccenda, i dipendenti pubblici, cioe' quel mondo che andrebbe spogliato da gran parte delle tutele esistenti, in particolare i primi 5 livelli dell'amministrazione (a partire dai capi dipartimento dei ministeri).
Il resto son baggianate. [SM=g2725401]



Lo studio al quale faccio riferimento e' stato condotto da Olivier Blanchard su 13 paesi UE su un arco temporale decennale.

Le statistiche OECD sono liberamente consultabili sul sito dell'organizzazione, sezione statistiche sotto la voce "strictness of employment protection".
Email Scheda Utente
Post: 39.461
Post: 13.743
Utente Gold
OFFLINE
07/04/2012 06:57
 
Quota

io vedo una situazione decisamente peggiore del 1992-1994, quando infuriava mani pulite e i partiti erano altamente screditati, si aprì la voragine in cui si infilò Berlusconi. Ma la situazione, con questa crisi, è decisamente peggiore e non so a cosa andiamo incontro..
Email Scheda Utente
Post: 1.533
Post: 1.533
Utente Veteran
OFFLINE
07/04/2012 13:23
 
Quota

Re: Re: Re: Re: Re:
ObbligazioneNaturale, 07/04/2012 03.04:




Pi', parliamo con dati alla mano. Non esistono dati statistici che indicano l'esistenza di un nesso di casualita' tra tutele dei lavoratori e livelli di occupazione. Anzi, gli studi indicano addirittura che la correlazione statistica tra le due variabili sarebbe 0, questo fa pendant con gli stessi dati OECD che indicano come negli ultimi 10 anni in Italia siano diminuite le tutele dei lavoratori, dando il dato per buono la correlazione sarebbe addirittura inversa.
Il punto di questa premessa e' semplice, l'articolo 18 e' una questione assolutamente marginale, lo stesso impuntarsi su questioni di principio da parte di Monti e della Fornero pompati da statistiche fantasiose (qualcuno addirittura sosteneva che l'abrogazione dell'articolo 18 avrebbe prodotto un incremento del PIL di 300 miliardi di euro) e' stato deleterio ed ha distolto l'attenzione dai problemi reali.
L'articolo 18 va riformato organicamente e congiuntamente al resto dello Stato, i signori invece hanno voluto un cigno nero che li portasse al muro contro muro, per giunta senza toccare il nexus dell'intera faccenda, i dipendenti pubblici, cioe' quel mondo che andrebbe spogliato da gran parte delle tutele esistenti, in particolare i primi 5 livelli dell'amministrazione (a partire dai capi dipartimento dei ministeri).
Il resto son baggianate. [SM=g2725401]



Lo studio al quale faccio riferimento e' stato condotto da Olivier Blanchard su 13 paesi UE su un arco temporale decennale.

Le statistiche OECD sono liberamente consultabili sul sito dell'organizzazione, sezione statistiche sotto la voce "strictness of employment protection".




Come non esistono?
www.ifn.se/BinaryLoader.axd?OwnerID=b86e884e-4fcd-442a-aa90-214495e28e29&OwnerType=0&PropertyName=File1&FileName=Wp865.pdf&Attachm...

L'evidenza empirica dimostra chiaramente che c'è un nesso tra protezione del lavoro e occupazione.

Il resto è verissimo. Non si possono modificare le tutele dell'articolo 18 mentre tutte le restanti corporazioni mantengono le posizioni di rendita monopolistica.

Ma fosse solo questo, questo progetto di riforma è folle perché:
- pone un miliardo di nuove tasse a carico delle piccole e medie imprese efficienti per sussidiare gli ammortizzatori di quelle inefficienti;
- peggiora la situazione dei precari(se ne è accorta nientemeno anche la Cgil, miracolo).

@ gius. Quindi niente. O le persone che ci credono nella necessità di cambiare il paese in meglio si uniscono e si mobilitano come si fa nelle democrazie politiche e cercano di conquistate il consenso, oppure il paese va in malora.
Basta chiacchiere, rimboccarsi le maniche e sporcarsi le mani. Io personalmente me ne tiro già fuori, tempo perso.
L'altra settimana sono andato al congresso dei giovani democratici(solo in veste di accompagnatore). Dopo mezz'ora stavo per suicidarmi, dato l'altissima intensità di troiate sentite.
Sembrava di stare ad un congresso del pcus sovietico. Se questi sono i giovani progressisti, figurati gli altri.

Non sta scritto da nessuna parte che un paese debba essere governato bene o che l'italia debba essere un paese ricco.
Quando saremo ridotti in povertà, forse ritorneremo a mettere un po' di giudizio, anche se ne dubito.
Email Scheda Utente
Post: 375
Post: 375
Utente Senior
OFFLINE
07/04/2012 14:15
 
Quota

Re: Re: Re: Re: Re: Re:
trixam, 07/04/2012 13:23:




Come non esistono?
www.ifn.se/BinaryLoader.axd?OwnerID=b86e884e-4fcd-442a-aa90-214495e28e29&OwnerType=0&PropertyName=File1&FileName=Wp865.pdf&Attachm...

L'evidenza empirica dimostra chiaramente che c'è un nesso tra protezione del lavoro e occupazione.

Il resto è verissimo. Non si possono modificare le tutele dell'articolo 18 mentre tutte le restanti corporazioni mantengono le posizioni di rendita monopolistica.

Ma fosse solo questo, questo progetto di riforma è folle perché:
- pone un miliardo di nuove tasse a carico delle piccole e medie imprese efficienti per sussidiare gli ammortizzatori di quelle inefficienti;
- peggiora la situazione dei precari(se ne è accorta nientemeno anche la Cgil, miracolo).

@ gius. Quindi niente. O le persone che ci credono nella necessità di cambiare il paese in meglio si uniscono e si mobilitano come si fa nelle democrazie politiche e cercano di conquistate il consenso, oppure il paese va in malora.
Basta chiacchiere, rimboccarsi le maniche e sporcarsi le mani. Io personalmente me ne tiro già fuori, tempo perso.
L'altra settimana sono andato al congresso dei giovani democratici(solo in veste di accompagnatore). Dopo mezz'ora stavo per suicidarmi, dato l'altissima intensità di troiate sentite.
Sembrava di stare ad un congresso del pcus sovietico. Se questi sono i giovani progressisti, figurati gli altri.

Non sta scritto da nessuna parte che un paese debba essere governato bene o che l'italia debba essere un paese ricco.
Quando saremo ridotti in povertà, forse ritorneremo a mettere un po' di giudizio, anche se ne dubito.



No, leggili i paper che posti. Pagina 16, cita i vari studi e dice che nella maggior parte dei casi nessuna prova empirica della correlazione e' stata trovata. Ti riporto le parole dello stesso autore.

<<The OECD (1999) uncovers no relation, however, between employment protection and the level of unemployment and no strongconnection for employment, but the flows into and out of unemployment decrease, while the duration of unemployment increases.
Similarly, Bassanini and Duval (2006) find no evidence that the stringency of legislation has any effect on aggregate unemployment. In the later OECD studies, the time periods considered are longer, the number of countries is greater and the index regarding employment protection is more comprehensive and with more observations over time in panel analyses (in the most recent one, yearly variation in the index is used). In addition, more robustness tests have been carried out. The mixed results in the OECD studies concerning the effects on aggregate employment and unemployment are representative for the state of research in general among those studies which are based on cross-country aggregate data. On the one hand, there are a number of studies suggesting that employment falls or unemployment rises. See, for example, Blanchard and Wolfers (2000), Botero et al. (2004), Di Tella and McCulloch (2005), Heckman and Pagés-Serra (2000) and Nickell (1997). On the other hand, there are studies indicating no effect at all, or that employment increases or unemployment falls. See, for example, Allard and Lindert (2007), Baccaro and Rei (2007), Belot and van Ours (2004) and Garibaldi and Violante (2005).
As far as unemployment and employment in various demographic groups is
concerned, however, there are more results which indicate adverse effects on young people (and in many cases women). Allard and Lindert (2007), Bertola et al. (2007), Botero et al. (2004), Heckman and Pagés-Serra (2000), OECD (2004) and Skedinger (1995) all find that more stringent employment protection diminishes employment or
increases unemployment among these groups. However, there are examples of divergent studies where the effects on employment possibilities for youth are nonexistent (OECD, 1999).>>

Ed infatti la maggior parte degli studi prova solo che la rigidita' delle regolamentazioni non fa che aumentare la durata della disoccupazione rendendo il turnover piu' difficile, non si parla di disoccupazione ma di lentezza nell'accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani.

Per esigenze di cronaca ti riporto i due studi piu' accreditati (perche' rielaborano sia dati OECD che dati pregressi)

Wolfers, Wharton Business School
bpp.wharton.upenn.edu/jwolfers/papers/EmploymentProtec...

Blanchard, MIT e chief economist dell'IMF:
gesd.free.fr/bw153.pdf

Da Blanchard:
<<Employment protection is probablyone of the main factors behind the long unemployment duration in Europe; differences in employment protection seem, however, largely unrelated to differences in
unemployment rates across count>>


[SM=g2725401]
[Modificato da ObbligazioneNaturale 07/04/2012 14:17]
Email Scheda Utente
Post: 5.327
Post: 5.316
Utente Master
Moderatore
OFFLINE
07/04/2012 14:58
 
Quota

In realtà credo che il problema principale per l'investimento in Italia sia la mole di tasse e l'arbitrarietà del sistema giudiziario.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:15. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com