Toto Quirinale

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latte++
00lunedì 12 gennaio 2015 18:36
Nei prossimi giorni ci saranno le dimissioni di Napolitano e si aprirà la successione.

Questa sembra essere la rosa dei papabili dalla quale uscirà il prossimo presidente.

Giuliano Amato, Pierluigi Bersani, Laura Boldrini, Emma Bonino, Raffaele Cantone, Bernardo Caprotti, Lorenza Carlassarre, Pierferdinando Casini, Giancarlo Caselli, Sabino Cassese, Pierluigi Castagnetti, Elena Cattaneo, Sergio Chiamparino, Massimo D’Alema, Antonino Di Matteo, Mario Draghi, Umberto Eco, Piero Fassino, Vittorio Feltri, Anna Finocchiaro, Dario Franceschini, Milena Gabanelli, Paolo Gentiloni, Piero Grasso, Nicola Gratteri, Ferdinando Imposimato, Gianni Letta, Antonio Martino, Sergio Mattarella, Riccardo Muti, Pier Carlo Padoan, Carlo Petrini, Renzo Piano, Roberta Pinotti, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Francesco Rutelli, Gino Strada, Paola Severino, Walter Veltroni, Ignazio Visco, Gustavo Zagrebelsky.


Io personalmente vedrei bene Romano Prodi tra i politici, in alternativa Sabino Cassese o Paola Severino tra i non politici mi sembrano buone soluzioni.
Da segnalare che nelle primarie del Fatto Quotidiano Stefano Rodotà è nettamente in testa.


Voi chi vorreste come prossimo presidente?


Suprema.Moltheni
00lunedì 12 gennaio 2015 19:00
Re:
latte++, 12/01/2015 18:36:

Nei prossimi giorni ci saranno le dimissioni di Napolitano e si aprirà la successione.

Questa sembra essere la rosa dei papabili dalla quale uscirà il prossimo presidente.

Giuliano Amato, Pierluigi Bersani, Laura Boldrini, Emma Bonino, Raffaele Cantone, Bernardo Caprotti, Lorenza Carlassarre, Pierferdinando Casini, Giancarlo Caselli, Sabino Cassese, Pierluigi Castagnetti, Elena Cattaneo, Sergio Chiamparino, Massimo D’Alema, Antonino Di Matteo, Mario Draghi, Umberto Eco, Piero Fassino, Vittorio Feltri, Anna Finocchiaro, Dario Franceschini, Milena Gabanelli, Paolo Gentiloni, Piero Grasso, Nicola Gratteri, Ferdinando Imposimato, Gianni Letta, Antonio Martino, Sergio Mattarella, Riccardo Muti, Pier Carlo Padoan, Carlo Petrini, Renzo Piano, Roberta Pinotti, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Francesco Rutelli, Gino Strada, Paola Severino, Walter Veltroni, Ignazio Visco, Gustavo Zagrebelsky.


Io personalmente vedrei bene Romano Prodi tra i politici, in alternativa Sabino Cassese o Paola Severino tra i non politici mi sembrano buone soluzioni.
Da segnalare che nelle primarie del Fatto Quotidiano Stefano Rodotà è nettamente in testa.


Voi chi vorreste come prossimo presidente?






Rodotà o Imposimato
napulitanboy
00martedì 13 gennaio 2015 00:23
Re:
latte++, 12/01/2015 18:36:

Nei prossimi giorni ci saranno le dimissioni di Napolitano e si aprirà la successione.

Questa sembra essere la rosa dei papabili dalla quale uscirà il prossimo presidente.

Giuliano Amato, Pierluigi Bersani, Laura Boldrini, Emma Bonino, Raffaele Cantone, Bernardo Caprotti, Lorenza Carlassarre, Pierferdinando Casini, Giancarlo Caselli, Sabino Cassese, Pierluigi Castagnetti, Elena Cattaneo, Sergio Chiamparino, Massimo D’Alema, Antonino Di Matteo, Mario Draghi, Umberto Eco, Piero Fassino, Vittorio Feltri, Anna Finocchiaro, Dario Franceschini, Milena Gabanelli, Paolo Gentiloni, Piero Grasso, Nicola Gratteri, Ferdinando Imposimato, Gianni Letta, Antonio Martino, Sergio Mattarella, Riccardo Muti, Pier Carlo Padoan, Carlo Petrini, Renzo Piano, Roberta Pinotti, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Francesco Rutelli, Gino Strada, Paola Severino, Walter Veltroni, Ignazio Visco, Gustavo Zagrebelsky.


Io personalmente vedrei bene Romano Prodi tra i politici, in alternativa Sabino Cassese o Paola Severino tra i non politici mi sembrano buone soluzioni.

Da segnalare che nelle primarie del Fatto Quotidiano Stefano Rodotà è nettamente in testa.


Voi chi vorreste come prossimo presidente?






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bluesrock
00martedì 13 gennaio 2015 11:17
Re: Re:
Suprema.Moltheni, 12/01/2015 19:00:




Rodotà o Imposimato



Quoto [SM=x43799]
Purtroppo, però, credo si vada lisci su Amato. C'è una certa convergenza tra le varie fazioni su di lui.
Per carità, niente in particolare contro Amato, ma sarebbe sempre la solita solfa.
Suprema.Moltheni
00martedì 13 gennaio 2015 12:20
Re: Re:
napulitanboy, 13/01/2015 00:23:




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latte++
00martedì 13 gennaio 2015 12:21
Re: Re:
napulitanboy, 13/01/2015 00:23:




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Perché? Uno è il fondatore dell'Ulivo nonché ottimo presidente del consiglio, un altro è un giurista di alto profilo e la Severino è l'autrice della legge che ha messo berlusconi fuori dal parlamento. Tre persone rispettabili.

Io vedrei bene anche Rodotà ma temo che si sia troppo esposto e non possa essere visto come una figura imparziale.

trixam
00martedì 13 gennaio 2015 13:53
Premesso che il fatto che circolino certi nomi per la massima magistratura della repubblica è il segno di come l'idea di repubblica sia in declino insieme a tutto il resto; anzi a pensarci bene è la causa prima del del declino come già ammoniva Cicerone("Non era la repubblica a non essere degna di noi, ma noi a non esser più degni della Repubblica").

Noto che nella lista dei papabili non c'è il nome di quello che le fonti accreditate danno invece per favorito, segno che sta lavorando bene nell'ombra.
Nel gioco del quirinale chi entra Papa in conclave esce cardinale.

Detto questo, basta che non sia né Prodi né Rodotà(il male assoluto), alla fine chi viene fuori è indifferente.
Alessandro.1987
00martedì 13 gennaio 2015 14:22
Re: Re: Re:
continuo a chiedermi da dove sia saltato fuori il nome di Riccardo Muti. Mica il Parlamento è un'orchestra [SM=g2725402]?
Paperino!
00martedì 13 gennaio 2015 14:52
Re: Re: Re:
bluesrock, 13/01/2015 11:17:



Quoto [SM=x43799]
Purtroppo, però, credo si vada lisci su Amato. C'è una certa convergenza tra le varie fazioni su di lui.
Per carità, niente in particolare contro Amato, ma sarebbe sempre la solita solfa.




Hai detto niente, tra l'altro il Governo Amato è quello in cui il debito pubblico italiano ha superato la soglia di non ritorno, condannando intere generazioni future a pagare gli sprechi e l'avidità della sua.

Prendo da Wikipedia 3 righe su di lui (non mi son voluto impegnare in ricerche approfondite, non era necessario):

Fra i provvedimenti principali per il pareggio di bilancio si ricordano una manovra finanziaria da 100.000 miliardi di lire, la più importante dal dopoguerra, e il prelievo forzoso del 6‰ dai conti correnti delle banche italiane, nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 luglio 1992, legittimato ex-post con decreto d'urgenza l'11 luglio.



Con buona pace di Trixam, il male assoluto è lui.
trixam
00martedì 13 gennaio 2015 18:24
Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 13/01/2015 14:52:




Hai detto niente, tra l'altro il Governo Amato è quello in cui il debito pubblico italiano ha superato la soglia di non ritorno, condannando intere generazioni future a pagare gli sprechi e l'avidità della sua.

Prendo da Wikipedia 3 righe su di lui (non mi son voluto impegnare in ricerche approfondite, non era necessario):

Fra i provvedimenti principali per il pareggio di bilancio si ricordano una manovra finanziaria da 100.000 miliardi di lire, la più importante dal dopoguerra, e il prelievo forzoso del 6‰ dai conti correnti delle banche italiane, nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 luglio 1992, legittimato ex-post con decreto d'urgenza l'11 luglio.



Con buona pace di Trixam, il male assoluto è lui.





Amato non è in corsa perciò non l'ho nemmeno considerato. Le sue possibilità sono zero. Comunque è anche lui il male, ma Rodotà è comunque peggio.
Visto che in questi giorni si è parlato molto della repubblica francese metaforicamente possiamo dire che Amato è della specie dei Barras, mentre Rodotà di quella dei Robespierre che come noto è bruttissima gente quando ha a disposizione il potere. Comunque anche Rodotà è vicino allo zero come possibilità di essere eletto.


Alessandro.1987
00mercoledì 14 gennaio 2015 14:32
a me ha fatto sorridere questo video di Crozza che ho scoperto oggi guardando la7 [SM=x43805] :

bluesrock
00mercoledì 14 gennaio 2015 17:42
Re: Re: Re: Re: Re:
trixam, 13/01/2015 18:24:





Amato non è in corsa perciò non l'ho nemmeno considerato. Le sue possibilità sono zero. Comunque è anche lui il male, ma Rodotà è comunque peggio.
Visto che in questi giorni si è parlato molto della repubblica francese metaforicamente possiamo dire che Amato è della specie dei Barras, mentre Rodotà di quella dei Robespierre che come noto è bruttissima gente quando ha a disposizione il potere. Comunque anche Rodotà è vicino allo zero come possibilità di essere eletto.





Purtroppo, invece, Amato è papabilissimo... La sinistra proporrá lui o Veltroni, e Berlusconi, pur di allontanare lo spettro di Prodi, sarà disposto a votarlo...


(pollastro)
00mercoledì 14 gennaio 2015 22:06
Ma no, io proporrei TriXam for President, solo che: a) ce l'ha l'età per amare? ; b) come cavolo si chiama, che col nickname ai parlamentari annullano la scheda [SM=g2725401].
Adda venì Baffino, cosi imparate [SM=g2725401]
trixam
00giovedì 15 gennaio 2015 00:43
Re:
(pollastro), 14/01/2015 22:06:

Ma no, io proporrei TriXam for President, solo che: a) ce l'ha l'età per amare? ; b) come cavolo si chiama, che col nickname ai parlamentari annullano la scheda [SM=g2725401].
Adda venì Baffino, cosi imparate [SM=g2725401]





Caro Pollastro in famiglia abbiamo già troppi politici, io sono modesto e aziendalista, mi basta diventare amministratore delegato.

Cmq vedo che hai capito perfettamente, essendo stato allevato da uno stalinista se arrivassi ad avere il potere politico i miei geni si risveglierebbero e deporterei tutti nei gulag, a cominciare dagli scettici come te. Ti metterei insieme a Rodotà condannati a vedere Fox News, ascoltare i sermoni di Rush Limbaugh, imparare Nozick a memoria. Dopo questo sarai un pasdran del liberismo pronto a portare la parola della verità nel mondo. [SM=g2725401]
fridafrida
00giovedì 15 gennaio 2015 12:48
Re:

Adda venì Baffino, cosi imparate [SM=g2725401]






No, Il Baffino di ferro No!
bluesrock
00venerdì 16 gennaio 2015 09:19
Giusto per restare in tema, per me il male assoluto sarebbero nell'ordine:

Visco
Prodi
Grasso
D'Alema
Casini
Paperino!
00venerdì 16 gennaio 2015 10:47
E' rincuorante vedere come nessuno abbia indicato un "Bene" [SM=g2725401]

D'altronde, questa è la naturale evoluzione delle cose quando hai un Parlamento eletto senza alcuna indicazione di preferenza, e quindi interamente nominato dai partiti, che a sua volta ti elegge un Presidente...qualsiasi collegamento col Paese, anche solo indiretto, è stato ampiamente reciso.
Suprema.Moltheni
00venerdì 16 gennaio 2015 13:06
Re:
Paperino!, 16/01/2015 10:47:

E' rincuorante vedere come nessuno abbia indicato un "Bene" [SM=g2725401]

D'altronde, questa è la naturale evoluzione delle cose quando hai un Parlamento eletto senza alcuna indicazione di preferenza, e quindi interamente nominato dai partiti, che a sua volta ti elegge un Presidente...qualsiasi collegamento col Paese, anche solo indiretto, è stato ampiamente reciso.




Ma è questo il punto. Si sottovaluta questo aspetto, ma nelle condizioni in cui siamo, ma che quale Repubblica? Ma quale "Garante della Costituzione" sta per essere eletto, se di fatto c'è una sospensione democratica e costituzionale nel nostro Paese.
(pollastro)
00venerdì 16 gennaio 2015 15:42
Dal professore Prisco, che mi prega di postare

No, Suprema, non esageriamo: nessuna "sospensione"; quella che è cambiata è la Costituzione come è stata letta e insegnata agli studenti per anni (anche da molti costituzionalisti della Federico II - non da tutti - assai schierati a sinistra, come Amirante, De Minico, Villone, o dall'"Unità", "Repubblica", "Il Fatto, "Il Manifesto"); ma la Costituzione è al tempo stesso rigida ed elastica (è possibile; il contrario di "rigida" è "flessibile"). Quello che è successo è semplicemente che la Costituzione è del 1948, quando non c'erano globalizzazione ed Unione Europea. Oggi la sovranità di ogni Paese è meno esclusiva, esistono vincoli economici di interdipendenza più stringenti e il governo, se non ce la fa da solo a guidare la barca (in Italia esistono forze radicali antieuropee, come Lega e Movimento Cinque Stelle), deve farsi "coprire" di più dal Capo dello Stato, che così è costretto ad "allargarsi" e rappresenta oggi l'unità nazionale nel senso di un impegno visibile di stabilità verso i mercati (che se no ci fanno piangere o fallire, come la Grecia, anche se l'Italia è più grande come PIL e più importanti sul piano dei capitali mossi, quindi
proprio schiaffi enormi non ce li possono dare, però allora occorre
garantire che facciamo riforme filo-UE, o più realisticamente filo-Germania). Quanto a Bluesrock, temo proprio - per lui - che la pallina della roulette possa fermarsi nella casella dell'uno o dell'altro dei nomi suoi sgraditi)
bluesrock
00venerdì 16 gennaio 2015 16:56
Re:
(pollastro), 16/01/2015 15:42:

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

No, Suprema, non esageriamo: nessuna "sospensione"; quella che è cambiata è la Costituzione come è stata letta e insegnata agli studenti per anni (anche da molti costituzionalisti della Federico II - non da tutti - assai schierati a sinistra, come Amirante, De Minico, Villone, o dall'"Unità", "Repubblica", "Il Fatto, "Il Manifesto"); ma la Costituzione è al tempo stesso rigida ed elastica (è possibile; il contrario di "rigida" è "flessibile"). Quello che è successo è semplicemente che la Costituzione è del 1948, quando non c'erano globalizzazione ed Unione Europea. Oggi la sovranità di ogni Paese è meno esclusiva, esistono vincoli economici di interdipendenza più stringenti e il governo, se non ce la fa da solo a guidare la barca (in Italia esistono forze radicali antieuropee, come Lega e Movimento Cinque Stelle), deve farsi "coprire" di più dal Capo dello Stato, che così è costretto ad "allargarsi" e rappresenta oggi l'unità nazionale nel senso di un impegno visibile di stabilità verso i mercati (che se no ci fanno piangere o fallire, come la Grecia, anche se l'Italia è più grande come PIL e più importanti sul piano dei capitali mossi, quindi
proprio schiaffi enormi non ce li possono dare, però allora occorre
garantire che facciamo riforme filo-UE, o più realisticamente filo-Germania). Quanto a Bluesrock, temo proprio - per lui - che la pallina della roulette possa fermarsi nella casella dell'uno o dell'altro dei nomi suoi sgraditi)



Credo che Suprema si riferisse al fatto che è in carica un Parlamento eletto grazie ad una legge incostituzionale (e che sarà forse anche l'unico nella storia della Repubblica ad essere ricordato per aver letto ben due Presidenti della Repubblica), un Governo retto da un Presidente del Consiglio che si ritiene legittimato da un voto europeo, quindi non scelto neanche in via indiretta dal popolo (perchè il PD non aveva la maggioranza assoluta dei voti alle ultime elezioni ed è attualmente sostenuto al governo da un partito che vale circa il 2%, cioè NCD), senza dimenticare l'uso eccessivo e frenetico della decretazione d'urgenza (che di fattp esautora il Parlamento) e, io ci metto, anche un Presidente della Repubblica che sapeva di esser vecchio anche quando fu rieletto un anno fa, e ben avrebbe potuto tirarsi fuori dai giochi, e invece ha scelto di prestarsi a questi giochi e consentire ai partiti di sistemare quello che c'era da sistemare (di certo non i nostri interessi, ma la loro faccia, che pensano di salvare affidandosi a Renzi, quale ultimo baluardo della partitocrazia).
A tutto questo si aggiunge la questione dei vincoli europei che Lei citava...
Una piccola sospensione della democrazia è in atto, secondo la mia visione.
Un Presidente alla Pertini non sarebbe male, ma purtroppo ci toccherà uno di quei cinque che citavo, se non Mattarella o Amato (che io ritengo ancora il favorito assoluto), che vengono subito dopo quei cinque nella mia lista del male [SM=g2725401]

trixam
00venerdì 16 gennaio 2015 19:49
Proviamo a cambiare prospettiva.
Perché invece di guardare la cosa dall'esterno facendovi condizionare dalle vostre preferenze, non provate a vedere la cosa dalla visuale di Renzi?
Renzi deciderà il Pdr, questo è chiaro a tutti, e lo farà perché berlusconi gli vota chiunque proponga, anche Stalin, perché non vuole essere escluso.

Prendiamo Amato. Perché mai Renzi, un leader popolare che fa tutto per la popolarità, dovrebbe impegnare il suo capitale politico, duramente conquistato, per tentare di far eleggere uno con cui non ha rapporti e che tutta l'Italia detesta in quanto simbolo della casta e del privilegio?
E sottolineo tentare, perché se mandi al voto un Amato o un Veltroni i franchi tiratori fanno un bagno di sangue.

Che tipo di presidente vuole Renzi? Uno che sia suo amico, requisito fondamentale nella logica renziana, non gli faccia ombra ma al contempo sia presentabile agli occhi dei partners esteri.
Valutate i candidati agli occhi di questi requisiti.
Inoltre conta come far eleggere il presidente.
In parlamento è pieno di gente che vuole dare uno schiaffone a Renzi, perciò la tattica del segretario(ricordarsi doppia veste) sarà di logorare il suo partito prima che il partito logori lui.
Il nome del vero candidato verrà fuori all'ultimo e tutte le voci su chi sale e chi scende sono cretinate dei giornali che ne approfittano per gonfiare un po' le vendite.


Ps Ha ragione Paperino quando dice che nessuno indica il bene. Provo io con un ragionamento. Anche a me piacerebbe vedere una persona che mi pace come presidente, che so, uno come Alberto Cribiore sarebbe un candidato eccellente. Ma sono fantasie.
Il presidente della Repubblica è un ruolo politico per definizione e per ricoprirlo al meglio ci vuole un politico con grande esperienza e conoscenza del modo in cui funzionano le istituzioni, Giorgio Napolitano lo ha dimostrato alla grande.
Confrontate il modo col quale Napolitano ha gestito la sua coabitizione(di fatto lo era) con il governo Berlusconi rispetto al modo in cui la gestì il presidente tecnico Ciampi nel 2001-2006: Ciampi rimandò qualche legge in più alle camere è vero, ma Berlusconi durò 5 anni e fece quello che volle.
Con Napolitano dopo due anni la maggioranza di centrodestra era devastata- e possiamo dirlo che l'ex presidente vi giocò un ruolo- e dopo 3 Berlusconi era fuori da palazzo Chigi e in rotta; certo nel frattempo il paese era stato devastato ma mica era colpa di Napolitano se gli italiani avevano votato in un certo modo.
E non va nemmeno dimenticato come Napolitano gestì la crisi post elezioni del 2013 prendendo a calci nei denti ogni tentativo di portare gli invasati fasciogrillini al governo, mentre il guru Rodotà dai fasciogrillini accettava volentieri di prendere voti per fare il presidente di una repubblica nata dall'antifascismo.

Detto questo, qual è il politico della seconda Repubblica che ha l'esperienza politica maggiore per ricoprire l'incarico?
La risposta a me pare ovvia, Massimo D'alema. Si, conosco tutte le critiche possibili e immaginabili e Max mi sta sui coglioni, ma questo non cambia che sarebbe il miglior presidente possibile tra quelli disponibili.
bluesrock
00sabato 17 gennaio 2015 10:32
E secondo te la destra o M5S voterebbero D'Alema?
La destra tra i papabili voterebbe solo Amato. Se Renzi non vuole dare soddisfazioni ai grillini, deve scegliere un nome ben visto anche a destra, e D'Alema mi pare l'ultimo. Però, ne abbiamo viste tante...
Circa Napolitano, non sono d'accordo sul fatto che abbia gestito bene la crisi del 2013. L'ha gestita vecchia maniera, come poteva andar bene decenni fa, così alimentando lo sdegno dei cittadini verso la politica. Per me la crisi andava gestita fissando un programma serratissimo di riforme fondamentali, tra cui la legge elettorale, per poi tornare al voto nel giro di un anno.
Invece, i politici, con l'ausilio di Napolitano, hanno reagito al solito loro modo: occupando le poltrone e salvaguardando i loro interessi.
fridafrida
00sabato 17 gennaio 2015 12:10
Re:
trixam, 16/01/2015 19:49:

Proviamo a cambiare prospettiva.
Perché invece di guardare la cosa dall'esterno facendovi condizionare dalle vostre preferenze, non provate a vedere la cosa dalla visuale di Renzi?
Renzi deciderà il Pdr, questo è chiaro a tutti, e lo farà perché berlusconi gli vota chiunque proponga, anche Stalin, perché non vuole essere escluso.

Prendiamo Amato. Perché mai Renzi, un leader popolare che fa tutto per la popolarità, dovrebbe impegnare il suo capitale politico, duramente conquistato, per tentare di far eleggere uno con cui non ha rapporti e che tutta l'Italia detesta in quanto simbolo della casta e del privilegio?
E sottolineo tentare, perché se mandi al voto un Amato o un Veltroni i franchi tiratori fanno un bagno di sangue.

Che tipo di presidente vuole Renzi? Uno che sia suo amico, requisito fondamentale nella logica renziana, non gli faccia ombra ma al contempo sia presentabile agli occhi dei partners esteri.
Valutate i candidati agli occhi di questi requisiti.
Inoltre conta come far eleggere il presidente.
In parlamento è pieno di gente che vuole dare uno schiaffone a Renzi, perciò la tattica del segretario(ricordarsi doppia veste) sarà di logorare il suo partito prima che il partito logori lui.
Il nome del vero candidato verrà fuori all'ultimo e tutte le voci su chi sale e chi scende sono cretinate dei giornali che ne approfittano per gonfiare un po' le vendite.


Ps Ha ragione Paperino quando dice che nessuno indica il bene. Provo io con un ragionamento. Anche a me piacerebbe vedere una persona che mi pace come presidente, che so, uno come Alberto Cribiore sarebbe un candidato eccellente. Ma sono fantasie.
Il presidente della Repubblica è un ruolo politico per definizione e per ricoprirlo al meglio ci vuole un politico con grande esperienza e conoscenza del modo in cui funzionano le istituzioni, Giorgio Napolitano lo ha dimostrato alla grande.
Confrontate il modo col quale Napolitano ha gestito la sua coabitizione(di fatto lo era) con il governo Berlusconi rispetto al modo in cui la gestì il presidente tecnico Ciampi nel 2001-2006: Ciampi rimandò qualche legge in più alle camere è vero, ma Berlusconi durò 5 anni e fece quello che volle.
Con Napolitano dopo due anni la maggioranza di centrodestra era devastata- e possiamo dirlo che l'ex presidente vi giocò un ruolo- e dopo 3 Berlusconi era fuori da palazzo Chigi e in rotta; certo nel frattempo il paese era stato devastato ma mica era colpa di Napolitano se gli italiani avevano votato in un certo modo.
E non va nemmeno dimenticato come Napolitano gestì la crisi post elezioni del 2013 prendendo a calci nei denti ogni tentativo di portare gli invasati fasciogrillini al governo, mentre il guru Rodotà dai fasciogrillini accettava volentieri di prendere voti per fare il presidente di una repubblica nata dall'antifascismo.

Detto questo, qual è il politico della seconda Repubblica che ha l'esperienza politica maggiore per ricoprire l'incarico?
La risposta a me pare ovvia, Massimo D'alema. Si, conosco tutte le critiche possibili e immaginabili e Max mi sta sui coglioni, ma questo non cambia che sarebbe il miglior presidente possibile tra quelli disponibili.







@Trixam: a mio avviso, il tuo intervento è lucido e argomentato. Concordo sul giudizio che dai di Napolitano. Concordo anche sul ragionamento che provi a fare sul papabile Pdr. C'è solo un punto che non mi torna, partendo dalle premesse: "Renzi vuole un amico che non gli faccia ombra"e citi D'Alema...ma sei certo che tra i due scorra buon sangue? Ho la vaga sensazione che se D'Alema potesse uccidere "politicamente" il primo, non ci penserebbe sopra due volte. D'Alema sarebbe solo il candidato ideale di Berlusconi, e solo di quest'ultimo. Fermo restando che- secondo le mie preferenze- D'Alema è il male!
Paperino!
00sabato 17 gennaio 2015 15:33
Napolitano, da uomo di potere e delle Istituzioni, ha fatto ciò che si aspettava da lui: tutelare il potere.
E' ovvio che il punto di vista dei politici su Napolitano non potrà mai coincidere con quello della gente, che stoltamente da lui e da Monti si aspettavano chissà che rivoluzione politico culturale, alla luce della crisi.
Invece il bagno di sangue è stato tutto della povera gente, come sempre.


E' chiaro che il prossimo nome dovrà rispecchiare i requisiti di un Napolitano. Uomo di "sinistra", che non sia eccessivamente inviso alla destra (e qui D'Alema ci starebbe a pennello, visti i suoi ventennali inciuci con Forza Italia...) e che sia amico di Renzi (e qui non saprei più se D'Alema va bene...).

Di certo è uno che conosce perfettamente la politica, e potrà tutelare il potere costituito come e meglio di Napolitano.
(pollastro)
00lunedì 19 gennaio 2015 23:07
Il ragionamento di Trixam non fa una grinza. Occorre una persona che non faccia ombra a Renzi, ma che sia autorevole e riconoscibile all'estero. D'Alema Berlusconi lo voterebbe (se potesse ridurre i suoi alla ragione), per le ragioni qui dette, forse è però l'ora di un cattolico, per una convenzione di alternanza fin qui sempre rispettata. Comunque, ove non fosse D'Alema per un certo eccesso di autoreferenzialità e presunzione di essere il migliore del personaggio (non proprio il massimo della simpatia, in effetti, néuno la convivenza col qualesarebbe a lungosopportabile) ed essendo Prodi fuori gioco (poveraccio, subirebbe a voto segreto la centoduesima coltellata e francamente mi sembra un signore la cui storia richiederebbe almeno rispetto), chi resta con quelle caratteristiche indicate? Non so, ma personalmente ho un passato giovanile radicale e una cultura liberalsocialista, quindi mi accontenterei di un Presidente (se non ottimo) almeno bonino e, se questo non fosse possibile per cause di forza maggiore, di uno da me amato .
Non vi ho mica detto nulla, eh? Mica avete per caso capito qualcosa? Noooo [SM=g2725401]
giusperito
00lunedì 19 gennaio 2015 23:27
Emma purtroppo è fuori dai giochi e non per la malattia, ma per le solite ragioni.
Amato ha buone possibilità di essere eletto, sebbene credo che il ragionamento di Trixam sia corretto.
In ogni caso credo che nessuno abbia davvero un nome ed alla fine il prossimo PDR sarà qualcuno che oggi non prendiamo nemmeno in considerazione (un Franceschini... )
maximilian1983
00giovedì 29 gennaio 2015 14:09
Con ogni probabilità Sergio Mattarella sarà Presidente della Repubblica.
Mi chiedo dov'è l'alto profilo internazionale dell'uomo. Vorrei sapere anche qual è la rilevanza nazionale della figura (mia madre manco se lo ricorda...). Mi sa che lo si sceglie perché Renzi sogna di non avere ombre sul suo ego smisurato (secondo solo al cavaliere in Italia).
Ma soprattutto mi chiedo perché nessuno straccio di giornalista in Italia dia atto del fatto che il solo "merito" di Mattarella sia quello di aver avuto un fratello ammazzato (questo è un mio parere...). Perché neppure fu un merito quello di aver confezionato (o meglio aver dato il nome a) una schizofrenica legge elettorale. Oppure dell'essersi dimesso da ministro all'approvazione della legge Mammì (da leggersi molto di più nella più generale resa dei conti definitiva tra il nascente caf e Ciriaco De Mita). E perché nessun giornalista ripeschi i dubbi sul quell'omicidio attribuito alla mafia solo nei primi anni Novanta dai soliti pentiti (talvolta anche mestatori). E perché non si ricordi dai tanti attenti giornalisti che quell'omicidio fu attribuito per anni (anche Sciascia aveva dubbi...) al terrorismo nero (quel giorno fu visto nei luoghi il solito Fioravanti...). E soprattutto perché nessuno ricordi la chiacchieratissima figura dell'on. avv. Bernardo Mattarella, padre dell'eligendo presidente, accusato (ma senza risvolti in epoca di totale asservimento della magistratura al regime democristiano) più volte di vicinanza alla mafia? Il povero Danilo Dolci, figura limpida di un'Italia che non c'è più, ne fece una malattia...E' vero che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli. Neppure però i meriti e i sacrifici dei fratelli dovrebbero rendere luminosi, solo per questo, i fratelli. Non lo avrei mai pensato: a tutto questo preferisco centomila volte Prodi. E perfino uno Stefano Rodotà. Speriamo bene.
Suprema.Moltheni
00giovedì 29 gennaio 2015 14:37
Re:
maximilian1983, 29/01/2015 14:09:

Con ogni probabilità Sergio Mattarella sarà Presidente della Repubblica.
Mi chiedo dov'è l'alto profilo internazionale dell'uomo. Vorrei sapere anche qual è la rilevanza nazionale della figura (mia madre manco se lo ricorda...). Mi sa che lo si sceglie perché Renzi sogna di non avere ombre sul suo ego smisurato (secondo solo al cavaliere in Italia).
Ma soprattutto mi chiedo perché nessuno straccio di giornalista in Italia dia atto del fatto che il solo "merito" di Mattarella sia quello di aver avuto un fratello ammazzato (questo è un mio parere...). Perché neppure fu un merito quello di aver confezionato (o meglio aver dato il nome a) una schizofrenica legge elettorale. Oppure dell'essersi dimesso da ministro all'approvazione della legge Mammì (da leggersi molto di più nella più generale resa dei conti definitiva tra il nascente caf e Ciriaco De Mita). E perché nessun giornalista ripeschi i dubbi sul quell'omicidio attribuito alla mafia solo nei primi anni Novanta dai soliti pentiti (talvolta anche mestatori). E perché non si ricordi dai tanti attenti giornalisti che quell'omicidio fu attribuito per anni (anche Sciascia aveva dubbi...) al terrorismo nero (quel giorno fu visto nei luoghi il solito Fioravanti...). E soprattutto perché nessuno ricordi la chiacchieratissima figura dell'on. avv. Bernardo Mattarella, padre dell'eligendo presidente, accusato (ma senza risvolti in epoca di totale asservimento della magistratura al regime democristiano) più volte di vicinanza alla mafia? Il povero Danilo Dolci, figura limpida di un'Italia che non c'è più, ne fece una malattia...E' vero che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli. Neppure però i meriti e i sacrifici dei fratelli dovrebbero rendere luminosi, solo per questo, i fratelli. Non lo avrei mai pensato: a tutto questo preferisco centomila volte Prodi. E perfino uno Stefano Rodotà. Speriamo bene.




Sono d'accordo...
maximilian1983
00giovedì 29 gennaio 2015 14:51
Finalmente solo il fatto quotidiano porta altre notizie sulla "specchiata" figura dell'eligendo presidente.

Notizie fresche che si aggiungono a quello che già sapevo...

Copio incollo da il fatto...

"Direttore de Il Popolo, organo della Democrazia cristiana (dal 1992 al 1994), tra i traghettatori della Dc verso il Partito Popolare, fu proprio nei primi anni Novanta che Mattarella rimase coinvolto nella vicenda che gli costerà un procedimento penale per finanziamento illecito. Per una busta contenente tre milioni di vecchie lire in buoni benzina recapitatagli dall’imprenditore agrigentino Filippo Salamone, considerato dalla magistratura siciliana l’erede di Angelo Siino, il “ministro” dei lavori di Totò Riina. Mattarella si difese dalle accuse sostenendo di aver accettato quel regalo di “modesto valore” e di aver distribuito i buoni carburante ai suoi collaboratori. Il processo è andato avanti per un decennio e si è concluso con l’assoluzione (perché il fatto non sussiste). Alcune disavventure giudiziarie toccano anche alcuni familiari. Il fratello Antonio (esiste quindi anche un terzo fratello Mattarella...) finisce indagato negli anni Novanta a Venezia per riciclaggio di denaro sporco e associazione mafiosa con Enrico Nicoletti (componente della Banda della Magliana) per una speculazione edilizia a Cortina. L’inchiesta fu poi archiviata per mancanza di prove. Il nipote (il figlio di Piersanti, Bernardo) deputato regionale in Sicilia, è invece indagato – come molti colleghi in tutta Italia – per peculato in relazione ai rimborsi ai gruppi consiliari della Regione".

Bel Presidente ci sta dando Matteo Renzi...
Paperino!
00giovedì 29 gennaio 2015 15:21
Però trovo contraddittorio partire dalla premessa che i meriti o i martiri di un fratello non possano illuminare da soli una persona, e poi andarsi a spulciare tutte le vicende giudiziarie non personali ma della famiglia.

Intendiamoci, io condivido, nel senso che mi sembra sbagliata semmai la premessa.
Tale premessa sarebbe valida in un processo, non se dobbiamo valutare una figura al di fuori di un'aula giudiziaria per farci un'idea...stabilire da che tipo di famiglia viene ti dà un'idea di massima della persona che hai di fronte, quanto meno della sua provenienza.
Sapere se uno è di famiglia mafiosa o di resistenti alla mafia non è esattamente fungibile, almeno nell'idea di massima che ti fai di lui.

Se il fratello è morto martire per essersi opposto alla Mafia in Sicilia, nel valutare la figura del PDR non può essere un aspetto totalmente indifferente.
Stesso dicasi per i sospetti di contiguità alla mafia cui son stati avvolti altri membri della sua famiglia.

In ogni caso: delle due l'una.

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