(pollastro)
00domenica 4 agosto 2013 20:13
Dal professore Prisco, che mi prega di postare
Ops, chiedo scusa: "in cui gli Stati farebbero meglio a federarsi", eccetera
connormaclaud
00domenica 4 agosto 2013 20:44
Il progetto federalista mi ha sempre lasciato grandemente perplesso, non riesco a vedere oltre ad un ibrido organo economico con competenze che ritornano agli stati nazionali ed una integrazione centellinata.
Il pdl non può far a meno di Berlusconi,neanche al minimo della popolarità,non essendo un vero partito ed avendo una classe dirigente improvvisata. Si potrebbe dire lo stesso per il pd,se non ci fosse una confederazione di ràs.
Volente o nolente,il pdl sarà semper fidelis
Quello che m'incuriosisce è l'ipotesi che abbandonare la politica sia la soluzione migliore per difendere gl'interessi di famiglia,ma onestamente non saprei dare una risposta.
George.Stobbart
00martedì 6 agosto 2013 13:09
Decantare il passato od auspicarne un ritorno ci fa capire quanta pochezza ci offre la situazione politica attuale. Un paese normale va avanti e progredisce, soprattutto impara dagli errori, non torna indietro.
Apro una parentesi. Non capisco una cosa, come si fa ad essere "nostalgici" (notare le virgolette) di un passato che non si è vissuto? Io ho 35 anni e ricordo i passaggi tra MSI ed AN o tra PCI e PDS, ma di certo non ricordo la politica degli anni '80, quella della balena bianca o del pentapartito. Magari si tratta solo di affinità di pensiero con i vecchi partiti e non di nostalgia, non so. Chiusa parentesi.
Tornando al discorso originale, pare che il PdL non riesca più nemmeno a fare una manifestazione in regola con le leggi. Non c' erano le autorizzazioni, sono stati divelti dei segnali stradali per montare il palco (che era anch' esso abusivo) e saranno multati per questo.
La politica italiana....aahhhh....
A.Cosentino
00martedì 6 agosto 2013 14:18
Caro George, noto con piacere che quando si tratta di denigrare il presidente e tutto il Pdl sei sempre presente...Le accuse mosse da Marino sono ridicole, il Pdl rappresenta la legge e non di certo si farà mettere a tacere da qualche procura o politicante perdente.... Come ha detto il presidente NON MOLLIAMO...
FINO ALLA FINE CON SILVIO...consci del fatto che siamo i migliori su tutto il territorio nazionale....
George.Stobbart
00martedì 6 agosto 2013 15:10
Re:
A.Cosentino, 06/08/2013 14:18:
Caro George, noto con piacere che quando si tratta di denigrare il presidente e tutto il Pdl sei sempre presente...Le accuse mosse da Marino sono ridicole, il Pdl rappresenta la legge e non di certo si farà mettere a tacere da qualche procura o politicante perdente.... Come ha detto il presidente NON MOLLIAMO...
FINO ALLA FINE CON SILVIO...consci del fatto che siamo i migliori su tutto il territorio nazionale....
In realtà io critico perchè cerco di spronare il PdL a migliorare perché vorrei tanto votare Berlusconi....ahahahah!
connormaclaud
00martedì 6 agosto 2013 16:05
Re:
George.Stobbart, 06/08/2013 13:09:
Decantare il passato od auspicarne un ritorno ci fa capire quanta pochezza ci offre la situazione politica attuale. Un paese normale va avanti e progredisce, soprattutto impara dagli errori, non torna indietro.
Apro una parentesi. Non capisco una cosa, come si fa ad essere "nostalgici" (notare le virgolette) di un passato che non si è vissuto? Io ho 35 anni e ricordo i passaggi tra MSI ed AN o tra PCI e PDS, ma di certo non ricordo la politica degli anni '80, quella della balena bianca o del pentapartito. Magari si tratta solo di affinità di pensiero con i vecchi partiti e non di nostalgia, non so. Chiusa parentesi.
Tornando al discorso originale, pare che il PdL non riesca più nemmeno a fare una manifestazione in regola con le leggi. Non c' erano le autorizzazioni, sono stati divelti dei segnali stradali per montare il palco (che era anch' esso abusivo) e saranno multati per questo.
La politica italiana....aahhhh....
Un paese normale si fonda su solide basi e questo non è' il nostro caso.
La forma mentis e' quella che frega:abbiamo visto come siamo andati avanti dopo il '94 e abbiamo visto cosa e' accaduto quest'anno con le elezioni,diciamo che siamo bravi a raschiare ,sempre di più' , il fondo.
Allora si è' buttata l'acqua sporca col bambino,oggi pure la tinozza, in pratica si è' costruito sul nulla,ma sul nulla nulla resiste.
In più, non è' tanto la preferenza personale,quanto la consapevolezza di quello che c' e' a disposizione di dove si può realisticamente andare a parare.
Avessi mai avuto un cent per ogni manifestazione non in regola oggi sarei più ricco di Silvio
A.Cosentino
00martedì 6 agosto 2013 19:46
Re: Re:
George.Stobbart, 06/08/2013 15:10:
In realtà io critico perchè cerco di spronare il PdL a migliorare perché vorrei tanto votare Berlusconi....ahahahah!
Ahahhaha a migliorare! Dovrebbero migliorare gli altri, facendo politica e non utilizzando le procure come strumento di eliminazione degli avversari politici.... ma tutti sanno che perdenti sono e perdenti saranno...
P.S.
Marino con la pedonalizzazione dei Fori ha già suscitato l'ira dei commercianti.... Chi ben comincia e a metà dell'opera...
Buona balneazione... divertiti e non pensare troppo a criticare il presidente...Ahhahaha
WeAreNemesis
00martedì 6 agosto 2013 21:03
Il primo agosto ero a Roma. Ho assistito inerte (e con rabbia) alla chiusura al pubblico di via del Plebiscito e Largo Venezia. Ho assistito sconcertata alla presenza dell'esercito di Silvio (molto gentili, tra l'altro: hanno invitato tutti noi turisti ad unirci loro). Ho assistito a truppe televisive che assediavano la Cassazione ed ho dovuto cambiare la mia tabella di marcia per quel giorno perchè il centro di Roma era blindato.
Tutto ciò per dire una cosa: che schifo. Un dispiegamento di forze militari mai visto in vita mia per cosa? Per una sentenza, il cui esito un pò mi sconcerta, di un poveraccio, che almeno per me, farebbe bene a godersi gli ultimi anni della sua vita, amministrando le cospicue finanze e giocando con i nipotini.
Voi dite futuro?
Per quanto mi riguarda, il centro-destra non è mai esisto. Diciamocelo: era un affastellamento di interessi, di clientele varie e basta. Adesso che il punto convergente è venuto meno, prevedo una lunga discesa verso l'abisso. Si, perchè, a meno che Berlusconi non risulti essere l'ultimo immortale, oppure abbia scoperto la pietra filosofale, dubito che si ricandidi. Io ci vedo bene Renzi al suo posto, nel nome del più becero trasformismo.
Sinistra?
Mi viene il nervoso al sol pensiero. Meglio evitare di parlarne. Sono ancora più vergognosi dei loro "avversari", non hanno identità. Questo governo dalle larghe intese è uno dei punti più bassi della storia del nostro paese. (apro una parentesi: di fronte alla mia obiezione realativa alla Bonino ministro degli esteri, qui, mi si diede implicitamente dell'ignorante dicendo di informarmi sugli enormi meriti della signora. I fatti mi han dato ragione).
Detto ciò. Non vedo l'ora di andare via da qui!
George.Stobbart
00martedì 6 agosto 2013 21:34
Re: Re:
connormaclaud, 06/08/2013 16:05:
Un paese normale si fonda su solide basi e questo non è' il nostro caso.
La forma mentis e' quella che frega:abbiamo visto come siamo andati avanti dopo il '94 e abbiamo visto cosa e' accaduto quest'anno con le elezioni,diciamo che siamo bravi a raschiare ,sempre di più' , il fondo.
Allora si è' buttata l'acqua sporca col bambino,oggi pure la tinozza, in pratica si è' costruito sul nulla,ma sul nulla nulla resiste.
In più, non è' tanto la preferenza personale,quanto la consapevolezza di quello che c' e' a disposizione di dove si può realisticamente andare a parare.
Avessi mai avuto un cent per ogni manifestazione non in regola oggi sarei più ricco di Silvio
Quindi non c' è speranza, nemmeno in un futuro prossimo? Saremo sempre governati dalla DC, intervallando con fasi che vedono governare buffoni come Berlusconi? Sei troppo drastico su, poi dipende anche dal tuo metro di paragone. Germania, Francia o Gran Bretagna, per esempio, hanno basi solidissime rispetto a noi ma è ovvio.
Io dico che per tutti c' è speranza, anche per quest' Italia disastrata.
Cosentino non temere, io non penso sempre a Berlusconi, altrimenti starei con i conati di vomito tutto il giorno
Comunque io critico tutti gli attuali leader politici, ma B. m' ispira più degli altri, che ci posso fare
maximilian1983
00mercoledì 7 agosto 2013 11:41
Re:
WeAreNemesis, 06/08/2013 21:03:
Il primo agosto ero a Roma. Ho assistito inerte (e con rabbia) alla chiusura al pubblico di via del Plebiscito e Largo Venezia. Ho assistito sconcertata alla presenza dell'esercito di Silvio (molto gentili, tra l'altro: hanno invitato tutti noi turisti ad unirci loro). Ho assistito a truppe televisive che assediavano la Cassazione ed ho dovuto cambiare la mia tabella di marcia per quel giorno perchè il centro di Roma era blindato.
Tutto ciò per dire una cosa: che schifo. Un dispiegamento di forze militari mai visto in vita mia per cosa? Per una sentenza, il cui esito un pò mi sconcerta, di un poveraccio, che almeno per me, farebbe bene a godersi gli ultimi anni della sua vita, amministrando le cospicue finanze e giocando con i nipotini.
via da qui!
Scusa... ma ogni tanto anche le sentenze fanno storia. E se non hai potuto esercitare la tua libertà di passeggiare per quella strada dovrai fartene una ragione. Magari avresti vissuto con disappunto quei mascalzoni che buttavano giù il muro di Berlino il 9 novembre del 1989, ti saresti arrabbiata e avresti dovuto cambiare strada... Oppure la mattina del 25 luglio del 1943 avresti dovuto seguire altri percorsi perchè quelli usuali impediti dai festeggiamenti per la caduta del precedente cavaliere... Insomma di cosa stiamo parlando... di viabilità?
maximilian1983
00mercoledì 7 agosto 2013 11:43
Ho letto un godibilissimo articolo di Panebianco sul Corriere. In certi spunti vi rileggo tante sollecitazioni giunte dal professore Prisco, soprattutto per la didattica.
La riforma più difficile
Così come non c'è mai stata nessuna Seconda Repubblica, la condanna di Berlusconi non farà nascere la Terza. La Repubblica è una soltanto, sempre la stessa. Che cambino o meno uomini, partiti o leggi elettorali. Ed essendo la stessa, le sue tare e i suoi conflitti di fondo si perpetuano. Così è per lo squilibrio di potenza fra magistratura e politica, uno squilibrio che secondo molti, compreso lo scomparso presidente della Repubblica Francesco Cossiga, risale a molto tempo prima delle inchieste di Mani Pulite di venti anni fa.
Al momento, apparentemente, tutto è come al solito: con Berlusconi e la destra contrapposti alla magistratura e la sinistra abbracciata ai magistrati. Gli uni reagiscono a quella che ritengono una orchestrata persecuzione. Gli altri si aggrappano alla magistratura, un po' per antiberlusconismo, un po' perché una parte dei loro elettori considera i magistrati (i pubblici ministeri soprattutto) delle semi-divinità o giù di lì, e un po' perché sperano in trattamenti «più comprensivi» di quelli riservati alla destra.
Ma lo squilibrio di potenza c'è (anche i magistrati più seri lo riconoscono) e, insieme alla grande inefficienza del nostro sistema di giustizia, richiederebbe correttivi. Una seria riforma della giustizia, del resto, l'ha chiesta anche il presidente della Repubblica, di sicuro non sospettabile di interessi partigiani.
Ma la domanda è: può un potere debole e diviso imporre una «riforma» a un potere molto più forte (e molto più unito) contro la volontà di quest'ultimo? Frugando in tutta la storia umana non se ne troverà un solo esempio.
La magistratura è l'unico «potere forte» oggi esistente in questo Paese e lo è perché tutti gli altri poteri, a cominciare da quello politico, sono deboli. Non permetterà mai al potere debole, al potere politico, di riformarla. Certo, si potranno forse fare - ma solo se i magistrati acconsentiranno - interventi volti ad introdurre un po' più di efficienza: sarebbe già tanto, per esempio, ridurre i tempi delle cause civili. Ma non ci sarà nessuna «riforma della giustizia» se per tale si intende una azione che tocchi i nodi di fondo: separazione delle carriere, trasformazione del pubblico ministero da superpoliziotto in semplice avvocato dell'accusa, revisione delle prerogative e dei meccanismi di funzionamento del Csm, cambiamento dei criteri di reclutamento e promozione dei magistrati, riforma dell'istituto dell'obbligatorietà dell'azione penale, eccetera. La classe politica, in tanti anni, non è riuscita nemmeno a varare una decente legge per impedire la diffusione pilotata delle intercettazioni. Altro che «riforma della giustizia».
Il problema va aggredito da un'altra prospettiva. C'è un solo modo per porre rimedio allo squilibrio di potenza: rafforzare la politica. Ci si concentri su provvedimenti che possano ridare, col tempo, forza e legittimità al potere politico: una seria riforma costituzionale che renda più efficace l'azione dei governi, un radicale cambiamento delle modalità di finanziamento dei partiti, una drastica contrazione dell'area delle rendite politiche, delle rendite controllate e distribuite dai politici nazionali e locali (vera causa, al di là della demagogia, degli altissimi costi della politica).
Ci si concentri, insomma, su alcune cause certe della debolezza, e della mancanza di credibilità, che affliggono il potere politico. Solo così sarà possibile avviare un processo che porti ad annullare lo squilibrio di potenza. Anche se ci vorranno anni per riuscirci.
Al momento, dunque, non si può fare nulla in materia di giustizia? Qualcosa forse sì, ma richiede lungimiranza (perché i frutti si vedrebbero solo dopo molto tempo). Si affronti il problema là dove tutto è cominciato: si rivoluzionino i corsi di studio in giurisprudenza (e pazienza se i professori di diritto strilleranno). Si incida sulle competenze, e sulle connesse «mentalità», di coloro che andranno a fare i magistrati (ma anche gli amministratori pubblici). Si iniettino dosi massicce di «sapere empirico» in quei corsi. Si riequilibri il formalismo giuridico con competenze economiche e statistiche, e con solide conoscenze (non solo giuridiche) delle macchine amministrative e giudiziarie degli altri Paesi occidentali. Si addestrino i futuri funzionari, magistrati e amministratori, a fare i conti con la complessità della realtà. È ormai inaccettabile, ad esempio, che un magistrato, o un amministratore, possano intervenire su delicate questioni finanziarie o industriali senza conoscenze approfondite di finanza o di economia industriale. È inaccettabile che gli interventi amministrativi o giudiziari siano fatti da persone non addestrate a valutare l'impatto sociale ed economico delle norme e delle loro applicazioni. Il diritto è uno strumento di regolazione sociale troppo importante per lasciarlo nelle mani di giuristi puri.
Lo squilibrio di potenza permarrà a lungo. La politica, per venirne a capo, deve ispirarsi a una antica tradizione militare cinese. Le serve una «strategia indiretta». Sono sconsigliati gli attacchi frontali.
maximilian1983
00mercoledì 7 agosto 2013 11:46
Oggi, invece, sempre sul Corriere, il prof. Ainis poneva (lasciandola irrisolta) il problema della decadenza del cavaliere dal seggio di senatore.
L'AFFANNO INTERPRETATIVO DELLE LEGGI
L'incertezza del diritto
Carta vince, carta perde. Ma a vincere, in questo caso, è la carta bollata. Quella che raccoglie la lingua del diritto, non le lingue dei politici. Un'esperienza inedita, quantomeno alle nostre latitudini. Anche perché il diritto parrebbe sottomesso alla politica: dopotutto ogni legge non è che il veicolo d'una decisione politica. Nell'affaire Berlusconi succede tuttavia il contrario. Succede che il leader più popolare dell'ultimo ventennio venga sconfitto dal diritto, anziché dagli elettori. E dunque, conta di più la regola o il consenso? Nel dubbio, lo scontro politico ha ormai cambiato segno: dai vecchi cavalli di battaglia siamo passati a una gara fra cavilli, dopo le leggi ad personam subentrano le interpretazioni ad personam . Ma almeno in questo non c'è nulla di nuovo: le leggi si applicano ai nemici e si interpretano per gli amici, diceva Giolitti.
Tutto comincia con la sentenza della Cassazione, attesa come un'ordalia sulle sorti del governo; e già qui c'è una nota singolare, perché gli esecutivi cadono nelle assemblee legislative, non nelle aule giudiziarie. Alla condanna dell'illustre imputato segue la sua ineleggibilità sopravvenuta, in forza della legge Severino; però la decadenza deve pur sempre pronunziarla il Parlamento, e in Parlamento c'è chi vi s'oppone, perché altrimenti la sanzione avrebbe un'efficacia retroattiva. Se ne parlerà, semmai, alle prossime elezioni. Dove Berlusconi è incandidabile, giacché chi sia stato condannato a pene superiori ai due anni sprofonda in un limbo elettorale per sei anni; ma intanto che si candidi, poi sarà pur sempre il Parlamento prossimo venturo a interpretare la validità della sua candidatura. Sempre che, nel frattempo, non sopravvenga un provvedimento di clemenza: da qui il pressing su Napolitano per la grazia, uno scudo giuridico contro il bastone della legge. Peccato tuttavia che il potere di grazia venga a sua volta circoscritto da una sentenza costituzionale (la n. 200 del 2006). E che quest'ultima ne renda l'uso problematico rispetto a Berlusconi, nonostante i precedenti di Sallusti e dell'agente Cia che rapì Abu Omar.
Questa sfida tra politica e diritto si ripete pure nell'accampamento avverso. Che altro significa, difatti, la querelle che oppone giustizialisti e garantisti di sinistra? E quale altro valore assume l'estenuante dibattito sulle primarie del Pd? Chi le vorrebbe chiuse ai militanti, chi aperte ai passanti: questione di regole, per l'appunto. Ma le regole vengono stirate da ciascuno in base al proprio tornaconto, e infatti la vera posta in gioco è il successo di Renzi alle primarie. Senza dire della legge elettorale, un incubo giuridico sia a destra che a sinistra. Perché su entrambi i fronti c'è chi vorrebbe andare presto alle elezioni, magari già in ottobre. E perché non è possibile lo scioglimento anticipato delle Camere, non almeno prima di dicembre, quando la Consulta emanerà un verdetto sul Porcellum . In caso contrario il nuovo Parlamento rischierebbe di morire mentre è ancora in fasce, essendo stato eletto tramite una legge ormai incostituzionale.
Potremmo rallegrarci del ruolo esercitato dal diritto nella nostra vita pubblica. Ma alla fine della giostra potremmo anche uscirne più malconci. Se alla forza delle regole si sostituirà l'interpretazione capziosa delle regole. E se i politici, non avendo più un'idea politica da consegnare agli elettori, si trasformeranno in altrettanti legulei. I sintomi già ci sono tutti.
7 agosto 2013 |
WeAreNemesis
00mercoledì 7 agosto 2013 12:05
Re: Re:
maximilian1983, 07/08/2013 11:41:
Scusa... ma ogni tanto anche le sentenze fanno storia. E se non hai potuto esercitare la tua libertà di passeggiare per quella strada dovrai fartene una ragione. Magari avresti vissuto con disappunto quei mascalzoni che buttavano giù il muro di Berlino il 9 novembre del 1989, ti saresti arrabbiata e avresti dovuto cambiare strada... Oppure la mattina del 25 luglio del 1943 avresti dovuto seguire altri percorsi perchè quelli usuali impediti dai festeggiamenti per la caduta del precedente cavaliere... Insomma di cosa stiamo parlando... di viabilità?
Ma che significa? Cioè, secondo te è giusto che per una sentenza si fa tutta questa caciara? Io dicevo solo che è impensabile dare tutta questa importanza! Onestamente, non credo sia questa una sentenza che fa storia. Io sono dell'idea che l'indifferenza è il maggior disprezzo, se si volesse "mettere da parte" Berlusconi non gli si dovrebbe dare tutta questa visibilità (tranne che su Mediaset, ovvio).
Non ti infastidisce che per un singolo uomo si blocchi un intero paese? Che per un singolo uomo tutte le tv nazionali siano impegnate a discutere della sentenza, dei suoi esiti e dei suoi possibili sviluppi?
Da vent'anni in questo paese, la vita di Berlusconi è di dominio pubblico. Da vent'anni, in questo paese Berlusconi è la politica. Muove i suoi fili come un burattinaio. La Sinistra non ha altra identità se non quella dell'anti-berlusconismo.
Perchè? Perchè gliel'hanno permesso. Sarebbe stato un bel passo in avanti dare a questo avvenimento la giusta importanza, senza esagerare, senza dare pure a questa vicenda l'inevitabile sapore della "commedia all'italiana".
Ma ovviamente così non è stato.
Sinceramente, non riesco a capire perchè hai accostato una semplicissima sentenza, come se ne hanno tutti i giorni, alla caduta del muro o alla Liberazione. Mi sa che i contesti sono un pò diversi.
connormaclaud
00mercoledì 7 agosto 2013 12:44
Re: Re: Re:
George.Stobbart, 06/08/2013 21:34:
Quindi non c' è speranza, nemmeno in un futuro prossimo? Saremo sempre governati dalla DC, intervallando con fasi che vedono governare buffoni come Berlusconi? Sei troppo drastico su, poi dipende anche dal tuo metro di paragone. Germania, Francia o Gran Bretagna, per esempio, hanno basi solidissime rispetto a noi ma è ovvio.
Io dico che per tutti c' è speranza, anche per quest' Italia disastrata.
Cosentino non temere, io non penso sempre a Berlusconi, altrimenti starei con i conati di vomito tutto il giorno
Comunque io critico tutti gli attuali leader politici, ma B. m' ispira più degli altri, che ci posso fare
La mentalità degli elettori è sempre la stessa ed il ricambio generale,la tanto osannata rottamazione, vuol sostituire mediocri già arrivati con mediocri ambiziosi e in cerca di sistemazione,per la serie <se dobbiamo fare 30 facciamo 31>.
Gli italiani non hanno idee,non hanno valori forti, sono i meno patriottici della galassia e,in questa situazione, il centro è l'unica uscita degna di essere menzionata perchè il solo ad adattarsi bene a questo popolo e a portare meno contrapposizioni del kaiser.
Sbagli non una,ma mille volte se limiti la critica ai soli leaders e politici di spicco,loro rappresentano i più "puliti" della comitiva,sono tutti gli altri perfetti sconosciuti ad essere il grande male ed i nuovi "mostri", qualche conferma l'ho avuta anche all'indomani delle elezioni, sono ancor peggio dei vecchi.
Per l'italia non c'è speranza perchè non vuole essere salvata.
@max: condivido il primo articolo
@wan: sapessi quante volte a roma sono stato bloccato a causa di manifestazioni antiberlusconiane,ma se avessi detto una sola parola sarei stato tacciato di essere uno sporco fassssssista.
George.Stobbart
00mercoledì 7 agosto 2013 14:08
Connor, la mia era una battuta rivolta a cosentino, molte altre volte anch' io ho criticato gli italiani. Alla fine non m' interessa quale parte politica vada al governo, l' importante è che ci sia un governo che faccia i nostri interessi, non i loro, ma questa è un' utopia ancora più grande, lo so.
Max, ma davvero vuoi fare certi paragoni? Credi seriamente che si possano paragonare certi avvenimenti storici con i pagliacci (sul palco e sotto il palco) del PdL?
maximilian1983
00mercoledì 7 agosto 2013 14:08
Re: Re: Re:
WeAreNemesis, 07/08/2013 12:05:
Ma che significa? Cioè, secondo te è giusto che per una sentenza si fa tutta questa caciara?
Il bello deve ancora venire!
maximilian1983
00mercoledì 7 agosto 2013 14:14
Re:
Max, ma davvero vuoi fare certi paragoni? Credi seriamente che si possano paragonare certi avvenimenti storici con i pagliacci (sul palco e sotto il palco) del PdL?
Ma insomma, è mai possibile che bisogna dire sempre le cose seguendo un percorso letterale? Era evidente lo sfottò a nemesis che si lamentava di un problema di viabilità, manco fosse stata una lesione della sua libertà insopportabile! Ciò non toglie che perdere di vista che quello che è successo è molto importante per il nostro paese lo considero di una miopia intellettuale inescusabile. E poi... perchè quelli che sono diversi da te dovrebbero essere dei "pagliacci"?
WeAreNemesis
00mercoledì 7 agosto 2013 14:53
Re: Re:
maximilian1983, 07/08/2013 14:14:
Max, ma davvero vuoi fare certi paragoni? Credi seriamente che si possano paragonare certi avvenimenti storici con i pagliacci (sul palco e sotto il palco) del PdL?
Ma insomma, è mai possibile che bisogna dire sempre le cose seguendo un percorso letterale? Era evidente lo sfottò a nemesis che si lamentava di un problema di viabilità, manco fosse stata una lesione della sua libertà insopportabile! Ciò non toglie che perdere di vista che quello che è successo è molto importante per il nostro paese lo considero di una miopia intellettuale inescusabile. E poi... perchè quelli che sono diversi da te dovrebbero essere dei "pagliacci"?
Mi sa che non sono stata chiara, purtroppo. Io non mi lamento della viabilità. E' normale che mi infastidisco se sono in vacanza e quel giorno non posso fare un giro al centro, ma pazienza. A me fa rabbia tutta l'importanza che viene data! Io non credo che per Berlusconi, per una sentenza si debba fermare un paese intero e l'intera fascia televisiva pomeridiana e serale. Per quanto mi riguarda, nel bene o nel male si è ancora una volta dimostrata che Berlusconi regge le redini del nostro paese, ed io questo non lo tollero più.
Comunque, maximillian, non credo tu possa negare che l'esercito di Silvio è un pò una pagliacciata. E' un pò una pagliacciata festeggiare per questa condanna. E' un pò una pagliacciata tutta la manifestazione in atto, tutte le accuse, recriminazioni e il successivo processo per l'interdizione che ne seguirà.
L'Italia, diciamocelo, è tutta una pagliacciata.
Attendo la guerra civile di Sandro Bondi. Non se sia peggio questo o che si rimetta a scrivere poesie.
George.Stobbart
00mercoledì 7 agosto 2013 14:57
Re: Re:
maximilian1983, 07/08/2013 14:14:
Max, ma davvero vuoi fare certi paragoni? Credi seriamente che si possano paragonare certi avvenimenti storici con i pagliacci (sul palco e sotto il palco) del PdL?
Ma insomma, è mai possibile che bisogna dire sempre le cose seguendo un percorso letterale? Era evidente lo sfottò a nemesis che si lamentava di un problema di viabilità, manco fosse stata una lesione della sua libertà insopportabile! Ciò non toglie che perdere di vista che quello che è successo è molto importante per il nostro paese lo considero di una miopia intellettuale inescusabile. E poi... perchè quelli che sono diversi da te dovrebbero essere dei "pagliacci"?
Boh..sarò stato io a non vederlo evidente lo sfottò, ma se l' intento era quello ritiro ciò che ho detto.
Non sono pagliacci quelli "diversi" da me, io posso trovare interessante il pensiero di una persona di qualsiasi fede politica o posso stimare chiunque indipendentemente dalla sua preferenza di voto, ma reputo pagliacci tutti i servitori del "duce" (lo gridavano anche in piazza), da Brunetta alla Santanchè, da Alfano a Giovanardi, persone senza spina dorsale e senza idee, in attesa della ciotola con gli avanzi del padrone, reputo pagliacci tutti quelli che per 10 euro si vendono la faccia andando a manifestare ridicolizzando la stessa volontà popolare che elegge anche il PdL, reputo un pagliaccio Berlusconi che per 20 anni non ha fatto altro che gettare fango sull' Italia a livello internazionale, che per l' Italia non ha fatto niente e si è creato un salvacondotto politico alle condanne che dovevano arrivare già 20 anni fa, ma questo davvero solo che è "miope intellettualmente" non lo riesce a vedere.
PS. NON SONO DI SINISTRA. Perlomeno non di questa sinistra.