per tutti quelli che sono intervenuti in questa discussione
Vi inoltro la riposta del ragazzo che ha creato il gruppo,spero che un giorno(non lontano)riusciate a farvi un'idea vostra,a dubitare,a pensare con la vostra testa e con cognizione di causa.
Mi spiace sinceramente leggere commenti tanto superficiali da parte di chi parla di giustizia. Evidentemente i giudici che hanno condannato questi ragazzi avranno letto gli atti e dimostrato le accuse, piuttosto che gli eloquenti chi se ne frega.
Parlate di qualcosa di cui avete solo sentito parlare in televisione e di cui non avete letto nulla. Certo, i processi non si fanno su Facebook e non è mia intenzione farne.
Quello che intendo è comunque dare voce ad una persona condannata all'ergastolo con un alibi provato, senza aver ucciso nessuno. 3 pentiti lo accusano infatti di aver pianificato il duplice omicidio il pomerigggio precedente e Paolo Leoni era al lavoro, con un cartellino timbrato. Nella sentenza si legge che un alibi non inattaccabile è sostanzialmente irrilevante. Un triplice omicidio e un'induzione al suicidio punite con 20 anni di carcere, che tra indulto e semilibertà finiranno presto, farebbe un po' ridere se non fosse tragico. Nella sentenza è scritto: "Le rilevate divergenze sul movente dei delitti, peraltro, sono inidonee ad inficiare l’attendibilità delle chiamate in quanto non possono ritenersi significative di volontario mendacio". Lo trovate un concetto giuridico? Sono a disposizione qualora qualcuno intenda sottoporre domande serie, in caso contrario vi invito ad astenervi da ulteriori inutili commenti.
"Per gli ultimi due commenti, mi spiace aver sconvolto il quieto vivere, ma
il ragazzo di cui si parla
non ha ucciso proprio nessuno, come già
sottolineato. Evidentemente lo sconvolgimento è tale da non consentire
nemmeno di analizzare i fatti.
Oltre questo, non permetto a nessuno di darmi della testa vuota; non mi
sembra di aver offeso nessuno e pretendo lo stesso rispetto da parte di chi,
fra l'altro, non conosce me e dimostra di non sapere nulla di quanto io sto
parlando sostenuto da elementi circostanziati."