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Siamo seriamente nella m.....a,ke ne pensate???

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2011 00:43
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13/09/2011 10:48
 
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Re: Re: Re: Re:
trixam, 05/09/2011 23.11:




1) Nel 1948 de gasperi aveva la maggioranza assoluta dei seggi alla camera e al senato, poteva governare da solo ma scelse di non farlo.

Ecco il punto... In un Paese che usciva da una dittatura e che pochi anni dopo avrebbe parlato di legge truffa De Gasperi capì che non era sufficiente la maggioranza dei seggi, ma era necessaria la maggioranza dei voti. Inoltre aveva la necessità di porre un argine alla sinistra DC e l'unico modo era creare una pressione da destra. Insomma con quale credibilità si poteva arginare la deriva rossa e dittatoriale se poi alla prima occasione si forzava la volontà popolare? In Italia dalla legge Acerbo il potere politico ha sempre apprezzato le forzature e solo una persona della levatura di DG poteva comprendere che in quella fase storica era necessario il consenso più vasto possibile delle forze (e quindi delle persone) democratiche, moderate e filoamericane. Inoltre le riforme liberali sono il frutto del lavoro di Corbino e quindi meno male che non scelse di governare da solo.


2) Non c'è dubbio che ogni partito ha le correnti. Ma nel pci le correnti non contavano nulla. La parola del capo era sacra. Nel partito vigeva il centralismo democratico per cui uno decideva e gli altri obbedivano complimentandosi ed esaltandosi per la vita democratica del partito.

Nella dc la destra, il centro e la sinistra erano tre partiti tra loro profondamente diversi, cosa che si ricollega fino al nascita del movimento democratico cristiano in politica. Lo stesso don luigi sturzo ebbe varie fasi intellettuali tanto che all'inizio era quasi un socialista e alla fine era quasi un liberale in prima fila a battersi contro l'eni di mattei.

Basta pensare che la dc era il partito in cui stavano Scelba e Dossetti, cioè il diavolo e l'acqua santa. La dc era unita da una serie di valori culturali in cui quello veramente comune era l'antifascismo, mentre con il comunismo la parte sinistra mantenne sempre aperto un canale di comunicazione(quello che poi nel compromesso storico), tanto che si parlava di comunismo bianco. La funzione di diga della dc contro la deriva a destra è chiarissima.
Un altro principio comune nella dc è che nessuno doveva avere il potere assoluto. Per dirne una, Giulio Andreotti, il grande burattinaio che secondo molti sta dietro a tutto il peggio del peggio, non riuscì MAI a diventare segretario della Dc.
In quel partito vigeva il principio del potere condiviso, che naturalmente finiva in lottizzazione, spartizione ecc, nessuno lo nega.
Ma non è che si può addebitare alla dc la colpa del fatto che non esistesse una valida alternativa.


Infatti io non addebito alla DC questa colpa, ma in ogni caso l'assenza di alternativa ha reso la DC una forma di dittatura moderna dove non esisteva alternativa. Ora non rileva il motivo di questa impossibilità di ricambio perché è la stessa impossibilità di ricambio a rilevare ex se. In UK una cosa del genere non sarebbe mai potuta avvenire. La conventio ad excludendum è una chiara prova dell'impossibilità di trovare una via diversa alla DC. Ora può anche essere stato necessario, ma ciò non cambia il problema fondamentale: la DC ha governato per se stessa e con assoluta certezza di ritrovarsi al governo. Le correnti interne certamente non possono essere considerate una trasposizione su un piano extraparlamentare del concetto di democrazia. In pratica "cambiavano i nomi ed organigrammi ministeriali, ma l'asse continuava a ruotare intorno allo stesso perno con varianti marginali e scarsamente influenti. Il sistema politico italiano avversa l'alternativa considerata un pericolo per la democrazia.


I democristiani ci provarono con il centrosinistra, pensando che portando una parte della classe operaia al governo avrebbero risolto. Ma quella scelta, sancita metaforicamente dalla nazionalizzazione dell'energia elettrica, fu catastrofica.
Una errore strategico di fondo, perché un pezzo della classe operaia al governo c'era già ed era il partito di saragat, l'uomo dello strappo di palazzo barberini che aveva capito tutto fin dall'inizio.


Semplifichi abbondantemente una scelta che risultò necessaria anche per il disastro di Tambroni. Non dimentichiamo che o si diventa fan della governabilità tout court (tu evidentemente lo sei) oppure ci si interroga sulle possibilità di governare democraticamente e con condivisione. In un parlamentarismo compromissorio cercare alleanze è fondamentale. Il Csx nasce anche per ragioni storiche più ampie (crisi blocco sovietico, pontificato di Giovanni XXIII ed elezioni di Kennedy). La necessità di rappresentare il movimento operaio è anche la diretta conseguenza della pressione che deriva dal mondo latifondista e dalla grande imprenditoria affarista. Provare a porre un argine risultò fondamentale e l'unico sbocco era la sx. In realtà dimentichi che l'apporto della sx fu così scarso che lo stesso PSI entrò in crisi. A parte la scuola media obbligatoria, la nazionalizzazione dell'energia elettrica (mi domando quanto realmente avversata da Confindustria [Agnelli e la Fiat ne furono ben lieti e non si preoccuparono per le loro aziende, chissà perché.. forse tanto deriva rossa non era] e dalla stessa Edison) e la riforma del diritto di famiglia, il PSI non riuscì in nulla. Moro in quella fase storica è passato come l'uomo che minacciava le riforme ed è da lì che nasce il doppio tempo (prima stabilizzare poi riformare... cioè la mentalità tipica italiana per la quale bisogna riformare, ma poi con calma appena si può .. ma non si può mai). Inoltre a riprova di quanto la DC abbia portato sempre sulle sue posizioni le scelte di governo c'è la questione del referendum. Concedere il divorzio pretendendo l'istituzione del referendum, sperando di poterlo abrogare, mi sembra un'ottima prova della mentalità DC.



Che all'interno della dc ci fossero gli sperperatori di denaro pubblico a mitraglia è chiaro come il sole, nessuno vuole dire che la dc era il paradiso terrestre. Ma gli sperpreratori ebbero la netta prevalenza nel partito quando fu stretta l'alleanza con quel psi dove i lombardiani e i de martiniani spopolavano, un psi che non era ancora pronto per il governo.

O forse con il PSI di Craxi? Dimentichi che gli anni '80 sono stati guidati da gente che sull'onda della crescita economica sperperava denaro pubblico appaltando al partito la pubblica amministrazione (il Psi è stato uno strumento di potere).


Giocando di sponda con questi la sinistra dc ebbe la prevalenza nel partito, mettendo in minoranza gli eredi della tradizione de gasperiana.


3) Questa storia del debito pubblico è una cosa piuttosto penosa, tipica dello stalinismo storiografico che ha fatto di craxi il capro espiatorio di una stagione politica di cui craxi visse da leader solo la fase finale.
Mi sembra cosa notoria che l'esplosione de debito pubblico negli anni ottanta fu dovuto al cambio dei metodi contabili e di gestione del debito adottati dal 1981 dopo il patto ciampi-andreatta.
Fino al 1981 esisteva una legge che obbligava la banca d'italia ad acquistare il debito pubblico non sottoscritto dagli investitori. In questo modo lo stato esternalizzava il debito e poteva sottostimarlo. I nostri creditori annusarono la fregatura, per altro usata da altri stati, tanto che nel 1978 per concederci una serie di prestiti ci obbligarono ad adottare le legge finanziaria.
Nel 81 ci fu il patto con cui la banca d'Italia si liberò dal cappio che minava la sua indipendenza e tutto il debito che era stato messo fuori bilancio fu contabilizzato, portando all'esplosione che infatti nella serie storica si verifica immediatamente nel 1982 con il governo spadolini.

Infatti qua non stiamo parlando di ciò che è avvenuto prima di Spadolini, ma dopo.. sarà anche stalinismo, ma la cronologia purtroppo prescinde dalle idee politiche. Dopo Spadolini Craxi.. Paragoniamo il debito pubblico di inizio anni 80 con quello di fine anni 80?


4) Negli anni ottanta si ebbe il secondo tempo del boom economico. Quello degli anni sessanta era stato un boom solo urbano, negli anni ottanta invece si generalizzò con la massificazione dei consumi e la nascita della vera società di massa e di una nuova classe media, come gli operai specializzati delle aziende post fordiste del nord est che votavano psi e che poi si trasferirono armi e bagagli alla lega nord.
Il psi ebbe la maggior crescita elettorali in quelle zone toccate dal nuovo benessere, perché la nuova classe media emergente vedeva in craxi il suo leader. So che è inaccettabile, ma è così.

E' accettabilissimo, ma non vedo cosa c'entri con ciò che dicevo


Crazi era un leader europeo rispettato, uno che si poteva permettere di sfidare l'ira degli stati uniti e sopportare una crisi diplomatica con il nostro maggior alleato. Sia chiaro che Craxi aveva torto marcio, ma il fatto di mantenersi fermo sulle sue posizioni gli suscitò l'ammirazione di molti, compreso lo stesso reagan che poi lo invitò alla casa bianca e lo fece parlare al congresso degli Usa.

Uhhhh pure Berlusconi ha parlato al Congresso... mamma mia che statisti



In quel periodo l'Italia, che per la prima volta superò il pil della gran bretagna e della francia, dava l'immagine di un paese fortemente all'avanguardia e gli italiani se ne sentivano orgogliosi. Molte di quelle si rivelarono pie illusioni, i fondamentali non era solidi, ma questo è il dato di fatto come emerse.


Il problema che il Pil è un dato come un altro.. così come il deficit, così come il reddito pro capite... cosa dimostra se non la crescita della produzione? Cosa dica in ordine alla ricchezza di uno Stato ancora non mi è chiaro


5) Sull'equazione craxismo=berlusconismo, prima di esprimermi vorrei capire quali sono le argomentazioni che sostengono la tesi.
Perché io conto queste: B e Craxi erano amici, Craxi fece dei favori a B, alcuni Craxiani come Brunetta e Sacconi sono poi confluiti in forza Italia.
Di tutti questi gli argomenti politici che permettono di sovrapporre i due fenomeni quali sarebbero? No perché ragionando così bisogna sempre ricordare non so, che il custode del santuario dell'antiberlusconismo, Micromega, cioè il conte Paolo Flores D'arcais, quello che dà voce a travaglio, Dm, DP e co, era un craxiano di ferro. In base all'argomentazione, dovrei concludere che anche l'antiberlusconismo è craxiano?

Io invece vorrei capire dove sta la politica. Non so, l'idea della leadership carismatica? (Non dite ad Obama che è Craxiano per favore).
I cortigiani? Craxi che si scopava una pornostar famosa?

All'inverso a parte il taglio dei 3 punti cosa ha fatto? Diamo atto ad Amato di aver iniziato le privatizzazione e di aver abolito la scala mobile, benché abbiamo fatto la patrimoniale per le stesse ragioni (ergo tutto questo buon governo non c'era).
La governabilità esasperata in una leadership accentratrice è lo strumento migliore per usare la cosa pubblica a proprio uso e consumo. La lottizzazione del potere e della pa, la diffusione della corruzione a tutti i livelli, l'assenza di contrasto alla criminalità organizzata, la sostituzione dell'interesse pubblico con l'interesse di parte e di corporazione, la diffusione degli ordini professionali, il vivere estremamente sopra le proprie possibilità, l'organizzazione criminosa della previdenza.
Insomma le linee guida di questo governo.








[Modificato da giusperito 13/09/2011 10:54]
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Re: Re: Re:
federico.2, 04/09/2011 19.17:




Hehehehe, ti ringrazio per avermi incluso nella cerchia degli utenti "normali" (=non pseudocomunisti). Cmq alla fine è davvero paradossale pensare che il nemico numero uno dei giovani sinistrati italiani è proprio il Pres. del Cons. più socialista della storia d'Italia... [SM=x43820]



Voglio portare alla vostra attenzione quest'articolo:
MILANO - L'Italia avrebbe chiesto alla Cina di provvedere a un «significativo» acquisto di titoli di Stato: contatti ci sarebbero stati tra esponenti dell'esecutivo, tra cui il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, i responsabili della Cassa Depositi e Prestiti e Lou Jiwei, presidente della China Investment Corporation, la «Cic», il braccio operativo del governo cinese sui mercati internazionali. L'indiscrezione è stata diffusa nella serata di lunedì dal sito del Financial Times e ha avuto un effetto immediato sugli indici delle Borse americane: Wall Street, che aveva aperto in rosso ed era stata negativa per quasi tutta la seduta, ha messo a segno un recupero nel corso dell'ultima ora di contrattazione sia con il Dow Jones (+0,63%) che con il Nasdaq (+1,11%).

E così siamo arrivati ad un punto tale da svendere la nostra sovranità ai cinesi pur di mandare avanti il carrozzone dei privilegi per qualche altro anno? Inoltre pare che i cinesi siano interessati all'enel e all'eni (a mio giudizio tra le migliori imprese italiane). Mi viene in mente quando in molti invocavano i dazi contro le aggressive esportazioni della cianfrusaglia cinese...dopo una tale operazione altro che dazi...saremo una loro colonia economica da spolpare... [SM=x43619] [SM=x43614]



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Mie Osservazioni....
A mio modesto parere, fino a quando non verranno varate norme atte ad aumentare il potere d'acquisto dei cittadini la situazione andrà sempre peggio. Si intaccano gli ammortizzatori sociali, si aumentano le tasse e così via, ma non ci si rende conto che il denaro concreto disponibile nelle tasche degli italiani è sempre meno. Quindi, se non si riesce ad arrivare a fine mese con questo livello di tassazione, figuriamoci aumentando le tasse cose potrebbe succedere...Non Mi Piace per Niente!!!

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13/09/2011 15:03
 
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Salvatore permettimi. La tua preoccupazione è fuori bersaglio. In un'economia globale è normale che si dipenda dai soldi di qualcun altro, anzi non solo dai soldi, ma, per esempio, anche dagli idrocarburi della Russia. Siamo più collegati e più dipendenti di ciò che sembra in superficie. Cameron stamattina è partito per la Russia, mentre a Londra si intensifica l'attività delle spie russe. Insomma necesse est... Il debito pubblico italiano è nelle mani dei risparmiatori solo per metà. Il resto è nelle mani degli stranieri. Possedere debito pubblico di uno Stato non crea una sorta di protettorato. Certo la Cina avanzerà pretese per fare questo favore all'Italia, ma al momento il problema è più piccolo dell'ipotesi di mancato acquisto. Il vero problema sarà avere i soldi per pagare gli interessi su questi nuovi titoli. Ecco il vero problema.. stiamo spostando solo di qualche mese o anno la fine (speriamo che si riesca almeno a spostare). In realtà pare che l'Ue sia prossima a chiederci un'ulteriore manovra.. appena i tassi si alzano è necessario recuperare altro denaro per coprire gli interessi e via così all'infinito finché non ci sarà una manovra seria e un cambiamento di rotta.
Ora la domanda è: ci sarà? Basti pensare che parallelamente alla manovra si sta discutendo l'introduzione di altri 20 ordini professionali (alcuni sono stati proposti dal csx). In pratica stiamo involvendo... possiamo contenere il deficit, ma stiamo uccidendo il pil (l'effetto recessivo dell'Iva). Inutile sperare nel pareggio entro il 2013, perché le prospettive di crescita sono sovrastimate.
Aumentando le tasse, aumenterà l'evasione fiscale, cioè diminuirà la base imponibile ergo diminuirà il gettito per lo Stato... se poi si prova a spostare la tassazione sui consumi si avrà una riduzione dei consumi e il discorso torna ad essere lo stesso di sopra. La loro unica speranza è aumentare le tasse in settori a domanda rigida (in parte con l'iva ci sono riusciti)...
Non sarebbe forse il caso di fallire? Un piccolo default, il governo che salta, il Paese che ha paura.. e finisce questo continuo azzardo morale.. sempre too big to fail?...
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14/09/2011 23:59
 
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Re:
giusperito, 13/09/2011 15.03:

Salvatore permettimi. La tua preoccupazione è fuori bersaglio. In un'economia globale è normale che si dipenda dai soldi di qualcun altro, anzi non solo dai soldi, ma, per esempio, anche dagli idrocarburi della Russia. Siamo più collegati e più dipendenti di ciò che sembra in superficie. Cameron stamattina è partito per la Russia, mentre a Londra si intensifica l'attività delle spie russe. Insomma necesse est... Il debito pubblico italiano è nelle mani dei risparmiatori solo per metà. Il resto è nelle mani degli stranieri. Possedere debito pubblico di uno Stato non crea una sorta di protettorato. Certo la Cina avanzerà pretese per fare questo favore all'Italia, ma al momento il problema è più piccolo dell'ipotesi di mancato acquisto. Il vero problema sarà avere i soldi per pagare gli interessi su questi nuovi titoli. Ecco il vero problema.. stiamo spostando solo di qualche mese o anno la fine (speriamo che si riesca almeno a spostare). In realtà pare che l'Ue sia prossima a chiederci un'ulteriore manovra.. appena i tassi si alzano è necessario recuperare altro denaro per coprire gli interessi e via così all'infinito finché non ci sarà una manovra seria e un cambiamento di rotta.
Ora la domanda è: ci sarà? Basti pensare che parallelamente alla manovra si sta discutendo l'introduzione di altri 20 ordini professionali (alcuni sono stati proposti dal csx). In pratica stiamo involvendo... possiamo contenere il deficit, ma stiamo uccidendo il pil (l'effetto recessivo dell'Iva). Inutile sperare nel pareggio entro il 2013, perché le prospettive di crescita sono sovrastimate.
Aumentando le tasse, aumenterà l'evasione fiscale, cioè diminuirà la base imponibile ergo diminuirà il gettito per lo Stato... se poi si prova a spostare la tassazione sui consumi si avrà una riduzione dei consumi e il discorso torna ad essere lo stesso di sopra. La loro unica speranza è aumentare le tasse in settori a domanda rigida (in parte con l'iva ci sono riusciti)...
Non sarebbe forse il caso di fallire? Un piccolo default, il governo che salta, il Paese che ha paura.. e finisce questo continuo azzardo morale.. sempre too big to fail?...




Ne vogliamo parlare? Sull'Italia e sulla sua politica economica hai già detto molte cose, aggiungerne altre significherebbe sparare sulla croce rossa.
C'è un altro problema, forse il principale. Per quanto tempo la BCE continuerà ad appiattirsi sulla politica monetaria voluta dai tedeschi? La FED non ha timore a varare un probabile QE3 e la BCE, in periodo di crescita bassissima, pensa ad aumentare i tassi per mettere la Germania al sicuro dallo spauracchio dell'inflazione?
Negli USA il costo del denaro è praticamente zero, ciò significa che in termini reali il saggio d'interesse è negativo. Questo comporta che le banche addirittura guadagnano ad indebitarsi con operazioni di REPO presso la banca centrale. In una situazione del genere, le investment bank americane concorrono sul mercato con una marcia in più, quasi un doping. L'Europa che fa? Guarda? Vogliamo strozzare con un aumento dei tassi anche quel poco di crescita che ci sarà ? La verità è che la Germania ha molte responsabilità nell'attuale crisi dell'euro. Prima i tentennamenti della Merkel sulla prima tranche di aiuti alla Grecia, che hanno fatto schizzare ancora di più gli spread dei titoli, ora le incommentabili dimissioni di Stark sulla politica di acquisto dei titoli italiani e spagnoli da parte della BCE. Cosa pretendono i tedeschi? Vogliono farci fallire? In Germania pensano davvero che un fallimento dei PIIGS sia indolore per il sistema bancario tedesco? Mi manca Kohl.



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15/09/2011 19:32
 
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Concordo in pieno... anche se credo che in Germania si stia facendo anche un altro ragionamento.
Se diamo a Tremonti e a Berlusconi la sicurezza di acquistare i titoli italiani, questi continuano ad azzardare. In fondo la manovra è nato con un saldo nel 2014, praticamente fu un atto di terrorismo. Ora senza qualche importante schiaffo sul muso questi non rinsaviscono, posto che, e davvero non ci credo, ci sia la possibilità che rinsaviscano. Nemmeno in questi giorni hanno avuto un moto di dignità e un briciolo di amor di patria. Si poteva e si può usare questa crisi per riformare questo Paese. E' l'alibi che in condizioni normali questo Paese non avrebbe. Nessuno vuole le riforme, ma la crisi le avrebbe giustificate. Ora, invece, si continua con la follia illiberale. Basti pensare che, con l'appoggio dell'opposizione, sono stati introdotti altri 20 ordini professionali.
Insomma questi sono terroristi.
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15/09/2011 21:25
 
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Re:
giusperito, 15/09/2011 19.32:

Concordo in pieno... anche se credo che in Germania si stia facendo anche un altro ragionamento.
Se diamo a Tremonti e a Berlusconi la sicurezza di acquistare i titoli italiani, questi continuano ad azzardare. In fondo la manovra è nato con un saldo nel 2014, praticamente fu un atto di terrorismo. Ora senza qualche importante schiaffo sul muso questi non rinsaviscono, posto che, e davvero non ci credo, ci sia la possibilità che rinsaviscano. Nemmeno in questi giorni hanno avuto un moto di dignità e un briciolo di amor di patria. Si poteva e si può usare questa crisi per riformare questo Paese. E' l'alibi che in condizioni normali questo Paese non avrebbe. Nessuno vuole le riforme, ma la crisi le avrebbe giustificate. Ora, invece, si continua con la follia illiberale. Basti pensare che, con l'appoggio dell'opposizione, sono stati introdotti altri 20 ordini professionali.
Insomma questi sono terroristi.




Tutto vero, però gli schiaffi sul muso, come li chiami tu, hanno conseguenze devastanti sui mercati. Il problema è che quando lo spread sale, anche le tasse che pago sono destinate a salire.



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16/09/2011 00:43
 
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Re: Re:
JuanManuelFangio, 15/09/2011 21.25:




Tutto vero, però gli schiaffi sul muso, come li chiami tu, hanno conseguenze devastanti sui mercati. Il problema è che quando lo spread sale, anche le tasse che pago sono destinate a salire.




Concordo, ma davvero a me l'unica speranza sembra la palingenesi.
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