| | | | Post: 455 Post: 455 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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10/07/2011 14:54 | |
Giusperito, è molto interessante il documento che hai linkato. E' palese come in questo momento di crisi e di necessità di raggiungere il pareggio di bilancio (per far almeno sperare al mercato che dal 2014 in poi riusciremo per lo meno a non aumentare il rapporto debito pubblico/pil) il governo scelga sempre di attuare politiche di fiscalità "regressive". In Italia si è riconfermata la cultura politica di criminalizzare e colpire il piccolo risparmio ed il lavoro dipendete, e mi chiedo quanto queste politiche, nonostante ci diano una boccata di ossigeno sul piano dei conti pubblici (vista la facilità e l'immediatezza con cui è possibile realizzare il prelievo) giovino per quanto concerne la crescita considerando che vanno a comprimere inevitabilmente i consumi aggregati (meno crescita=meno imposte=aumento tasse+tagli servizi)...inoltre la manovra è poco chiara, se ora si sta assistendo ad un aumento generalizzato delle gabelle, non oso immaginare come sarà la pressione fiscale nel periodo 2013-2014 ed i tagli ai servizi...i mercati non possono non considerarlo in previsione dell'affidabilità del sistema Italia, in previsione anche degli effetti destabilizzanti che i tagli ai servizi essenziali possono avere a livello politico, e paradossalmente la cura può aggravare il problema se alimenta perplessità. In conclusione secondo me il titolo del topic che hai scelto è azzeccatissimo... |
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