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Di Pietro: "L'opposizione ha il dovere di proporre un'alternativa"

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2011 14:54
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22/06/2011 22:06
 
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www.youtube.com/watch?v=0xvKPuu56EA



Presidente del consiglio, innanzitutto la ringrazio per ascoltare, questa volta, anche la voce dell’opposizione.
Ho ascoltato anch’io con attenzione il suo intervento questa mattina, e posso dire con serenità che lei ha delineato alcune fotografie che sono un dato di fatto da cui bisogna partire. Il Capo dello Stato le ha chiesto di venire qui a verificare se lei aveva ancora una maggioranza. Lei ha detto, e i fatti le danno ragione che la maggioranza di 317 deputati di ieri è più numerosa di quella di 314 voti del 14 dicembre. Quindi c’è una maggioranza in Parlamento, e questo Parlamento non è in grado, oggi, di offrire un alternativa per far uscire un governo diverso in questa legislatura.
Noi dell’Italia dei valori ci siamo battuti e ci battiamo perché cambi legislatura al più presto, ma sappiamo che la legge dei numeri è quella che è e da qui dobbiamo ripartire. Lei mi darà atto che noi dell’Idv abbiamo fatto e vogliamo fare un’opposizione durissima al suo governo, a cui una cosa rimproveriamo: l’aver creato “una nuova divisione del Paese”, ha detto il collega Tabacci, ma io dico una nuova divaricazione sociale nel paese. L’aver creato, cioè, un Paese dove pochi stanno troppo bene e troppi stanno troppo male. Quel che più le rimproveriamo è l’aver creato una nuova categoria di poveri, una nuova categoria di persone che non hanno speranza per il futuro.
Lei però ha detto oggi una cosa che deve far riflettere noi dell’opposizione. Il presidente del consiglio ha detto che ci sono secondo lui tre o quattro opposizioni, che non c’è una chiara identità di programma e che non riusciamo a esprimere una leadership in grado di proporci come alternativa. Bene, io credo che noi dobbiamo sfidarlo su questo campo, proprio perché altrimenti ci limiteremmo a chiedere il voto ai cittadini in forma di plebisicito positivo o negativo sull’attività di governo di Berlusconi.
Noi riteniamo che i cittadini abbiano già dato una risposta. La hanno data con le elezioni amministrative. La hanno data ancor più con i referendum. Hanno detto che, dopo l’illusione creata dal governo Berlusconi, oggi c’è una delusione. Lo hanno detto perché con i referendum hanno mandato tre messaggi precisi. Ventisette milioni di cittadini sono andati a votare nonostante fosse stato detto loro di non andarci e nel 95% dei casi hanno detto che vogliono che l’art. 3 della Costituzione sia uguale per tutti: per chi governa e per chi è governato. Quindi i cittadini hanno già detto che c’è una divaricazione tra la maggioranza numerica di questo Parlamento e la volontà della maggioranza reale del Paese.
Al massimo tra due anni ci saranno le elezioni. Io penso che ci dobbiamo battere perché siano il più presto possibile, ma dobbiamo partire da un dato di realtà: che difficilmente questo governo si schioderà prima di due anni. Quindi abbiamo due anni per costruire questa alternativa. Ma dobbiamo cominciare da subito.
I cittadini hanno già mandato a dire a questo governo che non condividono le politiche dell’illusione che sono state portate avanti in politica estera, nella politica economica, nelle scelte energetiche, nella politica giudiziaria. Hanno detto che vogliono riformare la giustizia? Ne parleremo. Ma certo hanno detto che non vogliono più leggi ad personam. Ma noi? Qual è il nostro programma? Qual è la nostra coalizione? Qual è il nostro modo per scegliere la leadership? E’ su questo che ancora oggi siamo in crisi. Ho sentito l’on. Martino chiedere, prima: “Voi cosa offrite in alternativa?”. Bene io lo devo dire davanti a tutti, pubblicamente: non lo so. Non lo so perché non ho ancora avuto una riunione con gli altri leader dei partiti dell’opposizione. Non lo so, e qui lo chiedo pubblicamente, davanti al Paese. Se c’è un partito di maggioranza relativa ha il dovere oggi di convocarci per vedere cosa fare. Non può aspettare più un minuto.
Ci è stato detto che dobbiamo fare le primarie. Su che cosa, per quale programma, con chi? Io non me la sento di chiedere ai cittadini di votare per un leader senza sapere per fare cosa e dove mi porta. Perché non me la sento di portare il Paese verso un oscuro premier che magari parla bene e affabula tanto, ma che poi, in concreto, non so se ha in capo un mondo liberale, un mondo fatto anche di economia basata sulla libera concorrenza, un mondo basato sulla meritocrazia, sull’efficienza del servizio pubblico…
Vorrei ricordare che l’Idv è un partito politico che fa parte dei liberaldemocratici a livello internazionale e nel Parlamento europeo, e io non ci sto più a sentir dire ogni volta che si parla dell’opposizione “la sinistra”. L’opposizione a questo governo è fatta non solo dalla sinistra. E’ fatta da forze politiche che mettono insieme e devono mettere insieme con grande responsabilità la solidarietà, della sinistra, la difesa delle fasce più deboli, della sinistra, la legalità, della destra sociale, la capacità di mettere insieme solidarietà e libero mercato in modo che anche la meritocrazia sia un valore e non diventi mero assistenzialismo.
Abbiamo dimostrato di saper fare opposizione. Se oggi stiamo discutendo di tre temi fondamentali come quelli dei referendum è grazie all’opposizione dell’Idv che su questi temi ha avuto il coraggio e l’umiltà di andare avanti fino in fondo. Oggi siamo qui e vogliamo discutere di un progetto e di un programma. Vogliamo sapere in che cosa consiste questo programma.
Ecco perché noi chiediamo a gran voce di dare una risposta concreta e positiva alla richiesta del governo. Dice che vuole vedere un’alternativa? Facciamogliela vedere. Dice che vuole dedicare i prossimi due anni ad alcun riforme su cui ha chiesto che l’opposizione dia una mano? Presidente del consiglio, io non so cosa voglia dire “dare una mano”, però la sfido.
Lei ha detto che vuole fare una riforma fiscale e tributaria. Porti domani mattina dal 12,5% al 20% la tassazione della speculazione finanziaria, e io gliela voto. Porti domani mattina un aumento delle risorse finanziarie e umane e delle strutture per far funzionare la giustizia e io sono pronto a discutere. Lei porti l’eliminazione del reato di immigrazione clandestina, che non c’entra niente con la sistemazione del problema dell’immigrazione, e noi lo discuteremo e lo voteremo. Lei rimetta in discussione la defiscalizzazione degli investimenti, anche con riferimento ai fondi Fas, e noi siamo pronti a discutere.
Lei ha chiesto all’opposizione di essere forte e coerente. Io la sfido, ma porti dei provvedimenti che servono al Paese. Non porti più leggi ad personam, perché ilPpaese le ha detto che quelle non le dobbiamo discutere più. Io non so se lei avrà il coraggio di farlo, ma una cosa è certa: che l’opposizione ha il dovere di proporre un’alternativa.
E allora amico Luigi Bersani comincia tu, perché a te spetta il dovere, l’onore e
[Modificato da tigrottoo 22/06/2011 22:10]
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Mi domando se questo intervento non produca più divisioni che unioni. Tuttavia il problema è reale, chiaro e serio. Serve un programma concreto ed un leader fedele a quel programma.

Ma cosa si sono detti tutto quel tempo B. e DP?
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Re:
giusperito, 23/06/2011 11.03:

Mi domando se questo intervento non produca più divisioni che unioni. Tuttavia il problema è reale, chiaro e serio. Serve un programma concreto ed un leader fedele a quel programma.

Ma cosa si sono detti tutto quel tempo B. e DP?



solitamente nel Pd le critiche vengono prese molto male
basti pensare ai "rottamatori"...
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23/06/2011 12:03
 
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Re:
giusperito, 23/06/2011 11.03:

Mi domando se questo intervento non produca più divisioni che unioni. Tuttavia il problema è reale, chiaro e serio. Serve un programma concreto ed un leader fedele a quel programma.

Ma cosa si sono detti tutto quel tempo B. e DP?




Il PD dovrebbe svegliarsi. Non comprendo cosa abbia avuto da festeggiare Bersani nelle scorse settimane quando è sceso in piazza: dal risultato elettorale delle elezioni comunali è uscito fuori un dato chiarissimo: il PDL ha perso tantissimi consensi. Di più ne ha persi il PD che perde il 30% di elettori!! Il PD ha preso, in termini percentuali, meno voti di quanti ne ha presi quando ha perso alle ultime elezioni politiche. E' l'unico partito di opposizione che regredisce.

Il centrosinistra non può più campare dicendo "berlusconi è cattivo" (e questo discorso vale per tutta l'opposizione, anche quella di centro!). Il Paese ha compreso che Berlusconi è inadatto a governare e democraticamente lo ha sancito chiaramente nelle ultime tornate elettorali, ma il Paese ha compreso anche che una reale alternativa non c'è. E Di Pietro che in passato ha fatto dell'antiberlusconismo la sua unica linea politica, oggi ha compreso che sull'antiberlusconismo non si può campare più e che per vincere è necessario che il Paese sappia cosa la coalizione di centrosinistra possa offrire diversamente dall'attuale maggioranza: ad esempio in tema di energie alternative, in materia economica, in materia ambientale, sulla questione occupazione e precariato, sulla giustizia. Il centrodestra ha fallito su questi temi. Ma il centrosinistra che idee ha su questi temi?

Per quanto riguarda la chiacchierata con Berlusconi alla Camera Di Pietro ha dichiarato: "Berlusconi si è avvicinato al mio banco per dirmi che tutto ciò che stava facendo era nell'interesse del Paese. Gli ho risposto che per l'interesse del Paese sarebbe meglio se si dimettesse e andasse a casa".
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23/06/2011 12:26
 
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Concordo con ciò che dici.. l'unica cosa i dati che citi sui voti del PD da dove l'hai presi? Mi interessano, ma non li avevo trovati sul web. Mi puoi mandare un link o un documento?
Grazie

La dichiarazione di DP è scontata.. vorrei sapere cosa si sono detti davvero (con ciò non dico che trescano, ma mi domando che senso abbia per B. andare da DP a dirgli le cose della dichiarazione... l'avesse fatto con Casini avrei capito, ma che pensa che DP lo possa appoggiare?)
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23/06/2011 13:25
 
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Re:
giusperito, 23/06/2011 12.26:

Concordo con ciò che dici.. l'unica cosa i dati che citi sui voti del PD da dove l'hai presi? Mi interessano, ma non li avevo trovati sul web. Mi puoi mandare un link o un documento?
Grazie

La dichiarazione di DP è scontata.. vorrei sapere cosa si sono detti davvero (con ciò non dico che trescano, ma mi domando che senso abbia per B. andare da DP a dirgli le cose della dichiarazione... l'avesse fatto con Casini avrei capito, ma che pensa che DP lo possa appoggiare?)



In realtà i dati non li ho presi dal web o da un particolare articolo. Sono valutazioni personali. Alle elezioni politiche su scala nazionale il PD prese il 34% dei voti nazionali.

Su scala comunale (citando solo le città più grandi dal sito del Ministero degli interni) alle ultime elezioni il pd ha preso le seguenti percentuali:
- 18% a Cagliari;
- 16% a Napoli;
- 28% a Milano;
- 34% a Torino;

Il Pd, a mio parere, dovrebbe chiedersi perchè molte persone hanno preferito votare Vendola o Di Pietro, oppure affidare i loro voti al qualunquismo di Beppe Grillo.

Sul dialogo Berlusconi-Di Pietro non so. Per quello che leggo dai giornali pare che Berlusconi si sia andato a complimentare e che Di Pietro gli abbia ribadito che dovrebbe dimettersi. Anche a me piacerebbe sapere filo e per segno cosa si son detti perchè a me fa molta impressione vederli vicini.
[Modificato da tigrottoo 23/06/2011 13:28]
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23/06/2011 14:55
 
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Dal blog di Antonio Di Pietro: "Che altro dovevo fare, menargli?"
Molte persone si sono chieste e mi hanno chiesto che cosa mi sono detto con il presidente del consiglio ieri nell’aula di Montecitorio. La curiosità è lecita ma per molti nella domanda c’era un pizzico di malizia, come se quelle due parole scambiate pubblicamente volessero dire chissà che.
Innanzitutto preciso che è stato il Presidente del consiglio ad avvicinarsi a me e non io a lui. Poi io gli ho detto direttamente quello che cerco di dirgli indirettamente da mesi: che se ne deve andare, che per il bene del Paese dovrebbe avere il senso di responsabilità di lasciare il governo anche se ha ancora una maggioranza parlamentare che però non significa più niente dal momento che è stata comprata e che non corrisponde più alla maggioranza reale del Paese.
Tutto qui. E che altro dovevo fare, menargli?
Tanto dovevo dire a Silvio Berlusconi e tanto gli ho detto, anche se non credo che mi darà retta, purtroppo.
Però qualcosa voglio dire anche sui sospetti e sulle malignità che si sono moltiplicate dopo quel colloquio. Io mi batto contro Berlusconi e contro il berlusconismo da 16 anni. Molti di quelli che si sono scandalizzati per quel colloquio mi hanno criticato per anni dicendo che facevo un’opposizione troppo intransigente. Se oggi parliamo di Berlusconi quasi già al passato è in grandissima parte grazie ai referendum voluti, contro il parere di tutti, solo da noi dell’Italia dei valori.
Nessuno con un grano di sale in zucca può pensare che io sia diventato berlusconiano. E allora perché tutte queste critiche incomprensibili? Secondo me perché io non mi accontento di un plebiscito che metta fine al berlusconismo ma voglio che il centrosinistra si dia un programma politico che non può più essere solo dire no a Berlusconi e alle sue leggi. Mi dispiace tanto per chi si risente, però devo insistere. Se vogliamo non solo vincere ma anche governare e fare qualcosa di buono per questo Paese dobbiamo capire prima cosa vogliamo fare, con chi e perché.
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23/06/2011 17:55
 
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Sta cosa del tradimento la trovo leggermente ridicola.
Non capisco perché B. abbia sentito la necessità di parlargli, per di più coprendosi con la mano il volto...
mah...

La verità è che DP sta portando avanti un discorso che negli anni passati era stato ostracizzato stesso da lui. In verità la sinistra oggi ha vinto perché B. si è manifestato nella sua totale inconsistenza. L'unica speranza è un programma ed una leadership chiara e fedele ad alcune direttive fondamentali.

Il calcolo che fai è sbagliato matematicamente parlando.
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23/06/2011 18:49
 
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Di Pietro parla bene ma io proposte dal pd non ne vedo ancora..Bersani ripete:mettiamo al lavoro al centro dell'attenzione...ok; e allora mi dica,Bersani,quali sono le sue intenzioni in materia di lavoro?Cosa propone per sconfiggere questa piaga del precariato? Dovrebbe perlomeno avere una risposta chiave
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23/06/2011 19:01
 
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non mi aspettavo questa cosa da Di Pietro. Cosa gli avrà detto?
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23/06/2011 19:14
 
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se si andasse al voto domani la sinistra sarebbe guidata da bersani senza ombra di dubbio (come ha sostenuto anche di pietro). Se invece si aspettasse la morte naturale dell'attuale governo per me la strada da seguire per i partiti di sinistra sarebbe quella tracciata da milano con primarie aperte a tutte le forze della sinistra . in questo senso secondo me sta lavorando anche di pietro (con l'appoggio di vendola) il punto sta nel fatto che il pd sa benissimo che le primarie possono riservare sorprese e quindi cerca il dialogo anche con casini .dalle ultime elezioni amministrative ne è uscito un di pietro trasformato(secondo me sta lavorando per candidarsi a premier). Ma è solo una mia sensazione.
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23/06/2011 19:16
 
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Re:
Giubo, 23/06/2011 19.01:

non mi aspettavo questa cosa da Di Pietro. Cosa gli avrà detto?



Di pietro stava per fatti suoi e Berlusconi si è avvicinato per dirgli che condivideva parte del suo discorso.

Non è tollerabile che i media strumentalizzino una situazione del genere! Pensare che Di Pietro possa essersi berlusconizzato solo perchè Berlusconi gli si è avvicinato è assurdo.
Se il Berlusconismo è in fase di declino è grazie soprattutto all'opposizione di Di Pietro e dell'Italia dei valori.

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23/06/2011 19:42
 
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Re:
mikele88uni, 23/06/2011 19.14:


se si andasse al voto domani la sinistra sarebbe guidata da bersani senza ombra di dubbio (come ha sostenuto anche di pietro). Se invece si aspettasse la morte naturale dell'attuale governo per me la strada da seguire per i partiti di sinistra sarebbe quella tracciata da milano con primarie aperte a tutte le forze della sinistra . in questo senso secondo me sta lavorando anche di pietro (con l'appoggio di vendola) il punto sta nel fatto che il pd sa benissimo che le primarie possono riservare sorprese e quindi cerca il dialogo anche con casini .dalle ultime elezioni amministrative ne è uscito un di pietro trasformato(secondo me sta lavorando per candidarsi a premier). Ma è solo una mia sensazione.



Penso che sia prima necessario scrivere un programma, un patto di alleanza tra i partiti, e poi si fanno le primarie. Non penso sia possibile il contrario.

Di Pietro ha soltanto smesso i panni di opposizione (ed ha dimostrato a mio parere di averla saputa fare meglio di chiunque altro!) per vestire quelli di alternativa.

Come candidato Premier a me piacerebbe sicuramente Di Pietro, ma probabilmente credo che l'equilibrio si possa raggiungere con Bersani.



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23/06/2011 19:44
 
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Re: Re:
tigrottoo, 23/06/2011 19.16:



Di pietro stava per fatti suoi e Berlusconi si è avvicinato per dirgli che condivideva parte del suo discorso.

Non è tollerabile che i media strumentalizzino una situazione del genere! Pensare che Di Pietro possa essersi berlusconizzato solo perchè Berlusconi gli si è avvicinato è assurdo.
Se il Berlusconismo è in fase di declino è grazie soprattutto all'opposizione di Di Pietro e dell'Italia dei valori.





Guarda, l'assurdo qui è stato oltrepassato. Siamo ai limiti del ridicolo: il che riflette il modo di fare giornalismo attuale.


23/06/2011 20:28
 
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Re: Re:
tigrottoo, 23/06/2011 19.42:



Penso che sia prima necessario scrivere un programma, un patto di alleanza tra i partiti, e poi si fanno le primarie. Non penso sia possibile il contrario.

Di Pietro ha soltanto smesso i panni di opposizione (ed ha dimostrato a mio parere di averla saputa fare meglio di chiunque altro!) per vestire quelli di alternativa.

Come candidato Premier a me piacerebbe sicuramente Di Pietro, ma probabilmente credo che l'equilibrio si possa raggiungere con Bersani.







se il pd resta questo,e se si ostina a cercare ancora un'alleanza con l'udc,credo che non uscira' mai dal suo pantano.
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24/06/2011 00:20
 
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Re: Re: Re:
--letizia22--, 23/06/2011 20.28:




se il pd resta questo,e se si ostina a cercare ancora un'alleanza con l'udc,credo che non uscira' mai dal suo pantano.




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24/06/2011 00:58
 
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In verità la vittoria non è mai orfana e tutti ora si sentono già saliti sul carro dei vincitori.
Ribadisco che non ho i dati specifici per fare calcoli sulla tenuta dei partiti, ma non credo si possa parlare di trionfo.
Napoli fa storia a sé e la vittoria è di DM che ha sfruttato il suicidio del PD, perché questo non va sottovalutato.
A Milano Pisapia ha vinto perché Berlusconi è andato a dettare l'agenda alla Moratti e l'elettorato moderato gli ha preferito Pisapia che era effettivamente moderato. B. ha provato a chiedere il plebiscito ed ha perso. Questo è un dato rilevante per analizzare la sconfitta elettorale. Il risultato del referendum non c'entra nulla con le preferenze politiche, perché altrimenti dovremmo dire che la destra voleva il nucleare e la privatizzazione dell'acqua, ma non staremmo parlando della destra italiana.
Non dimentichiamo che Torino, Bologna e Cagliari erano già di csx. Insomma non facciamo diventare un test locale un test nazionale. DP sa bene che i numeri del suo partito fatta eccezione di Napoli non tirano tantissimo. Il voto si è disperso tantissimo, perché si sono moltiplicati i partitini in particolare al sud. Ogni elezione fa storia a sé e al momento il cdx perde perché a causa di B. non riesce a trovare l'appoggio del centro. Se il centro va con il cdx, la partita è finita prima di cominciare. Sommate i voti di Pasquino a quelli di Lettieri e fate la stessa cosa a Milano... Purtroppo il centro non è stato conquistato e spostarsi a sinistra è legittimo, ma non necessariamente vincente.
Molti elettori potrebbero pensare a un B. PdR e prendere un premier moderato, esultando di avere B. fuori dai coglioni ma sempre a vegliare su di loro.
Il problema vero della sinistra è che manca di credibilità. Secondo me è il motivo per cui per anni non ha vinto. In fondo ha vinto solo quando una persona che sembrava seria, valida e di elevato profilo (prodi) si è presa la responsabilità di opporsi a B. Negli altri casi non ha avuto credibilità. L'elettore non si fida di DP e Vendola né trova nel PD qualcuno degno di attenzione. Ora posso anche capire che DP e Vendola piacciano a chi è già di sinistra, ma non necessariamente a chi ancora non lo è. Vendola o DP difficilmente riusciranno ad acquisire la credibilità di cui necessitano. La loro unica speranza sarebbe un B. ricandidato premier dopo altri due anni di non governo, ma se il cdx va con un altro candidato di elevato profilo allora il discorso cambia. Se viene candidato Tremonti, salvatore di patria (giustamente), diventa difficile vincere. Insomma la situazione è precaria, ma queste amministrative stanno dando speranze superiori alla realtà.
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24/06/2011 07:01
 
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ovviamente non ci credo nemmeno un po',tigrotto..ma è vero che se la sinistra si aspetta di vincere così sta fresca
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27/06/2011 02:25
 
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Re: Re: Re:
napulitanboy, 23/06/2011 19.44:




Guarda, l'assurdo qui è stato oltrepassato. Siamo ai limiti del ridicolo: il che riflette il modo di fare giornalismo attuale.




in effetti hai proprio ragione, è un pò che leggendo i giornali online vedo strafalcioni enormi, fra cui i più frequenti sono titoli completamente sballati che fanno capire il contrario del reale.

A parte questo, Di Pietro mi ha sinceramente stupito. Non mi era mai piaciuto come politico perchè si limitava ad attaccare in modo spesso scomposto e poco utile B. anzichè evidenziarne la politica fallace e proporre alternative. Difetto fra l'altro di tutta la linea politica della sinistra che si è mostrata veramente troppo inconsistente. Onestamente il di pietro di prima si stava riducendo a personaggio-attrazione tant'è che lo stesso Santoro marciava molto su questa cosa aspettandosi da lui determinate reazioni.

Adesso invece sembra aver subito qualche trasformazione cerebrale, è molto più deciso e sostanzioso e sembra darsi da fare nel verso giusto. Il problema rimane lo stesso però: Bersani è ancora a capo della sinistra e da molti ne viene considerato l'emblema. Dal mio punto di vista è un personaggio troppo poco carismatico e soprattutto poco concreto. Finchè la sinistra seguirà il suo modello e non si proporrà con un programma politico concreto e plausibile vedo una sua vittoria come altamente improbabile.
[Modificato da rennasuper 27/06/2011 02:26]




~Luca
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27/06/2011 03:10
 
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Re: Re: Re: Re:
rennasuper, 27/06/2011 02.25:




in effetti hai proprio ragione, è un pò che leggendo i giornali online vedo strafalcioni enormi, fra cui i più frequenti sono titoli completamente sballati che fanno capire il contrario del reale.

A parte questo, Di Pietro mi ha sinceramente stupito. Non mi era mai piaciuto come politico perchè si limitava ad attaccare in modo spesso scomposto e poco utile B. anzichè evidenziarne la politica fallace e proporre alternative. Difetto fra l'altro di tutta la linea politica della sinistra che si è mostrata veramente troppo inconsistente. Onestamente il di pietro di prima si stava riducendo a personaggio-attrazione tant'è che lo stesso Santoro marciava molto su questa cosa aspettandosi da lui determinate reazioni.

Adesso invece sembra aver subito qualche trasformazione cerebrale, è molto più deciso e sostanzioso e sembra darsi da fare nel verso giusto. Il problema rimane lo stesso però: Bersani è ancora a capo della sinistra e da molti ne viene considerato l'emblema. Dal mio punto di vista è un personaggio troppo poco carismatico e soprattutto poco concreto. Finchè la sinistra seguirà il suo modello e non si proporrà con un programma politico concreto e plausibile vedo una sua vittoria come altamente improbabile.



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