Benché il "legittimo impedimento" sia stato ristretto nell'applicazione da una sentenza della Corte Costituzionale e l'esperienza comparata non mi faccia scandalizzare sul proposito di mettere temporaneamente in salvaguardia chi governa, voterò e dirò sì per le considerazioni che spiego sotto, di carattere generale.
Il risultato abrogativo di un referendum non può essere rimesso in discussione prima di cinque anni: sul nucleare ne riparliamo quindi - semmai - più in là, se e quando le centrali fossero diventate più sicure e viva la Germania (saggia anche a proposito dell'intervento - il suo appunto no - in Libia)
Considerazioni generali: a) un referendum è uno strumento rozzo (o sì, o no), ma ha un sovrappiù di significato politico che va oltre lo stretto risultato dei quesiti, ove si abrogasse una legge o parte di essa che vi è sottoposta (ad esempio, quelli sulla legge elettorale agli inizi degli anni Novanta non implicavano necessariamente un risultato maggioritario, ma così furono letti) e perciò b)
data la mia sensibilità politica, dare un ulteriore colpo all'affossamento finalmente avviato del berlusconismo non ha prezzo...per tutto il resto c'è Mastercard