La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha messo la parola fine alla vicenda giudiziaria di Carlo Giuliani. L’Italia è stata assolta con formula piena nel secondo e definitivo giudizio, dopo che nel primo grado erano stati pronunciati dubbi sull’esecuzione dell’inchiesta sulla tragica vicenda del G8 genovese. La famiglia di Carlo Giuliani ha promesso un’ulteriore battaglia legale, questa volta in sede civile, ma dopo un simile iter processuale una sentenza sfavorevole allo Stato italiano è altamente improbabile.
La chiusura giudiziaria della vicenda Giuliani mette alcuni punti fermi su un caso che ancora oggi divide molte coscienze nel nostro Paese. La legittima difesa di Mario Placanica è ormai indisputabile, e non ci sono state coperture per altri responsabili – mai trovati – dello sparo letale. Anche se questo giudizio non sarà condiviso da molti, è però difficilmente sostenibile che la pessima gestione dell’ordine pubblico possa generare un diritto all’aggressione. Neanche per gli episodi più incivili capitati nella caserma di Bolzaneto, successi comunque dopo gli scontri mortali di Piazza Alimonda. La Corte di Strasburgo su questa si è espressa su questo con altrettanta chiarezza.
Il G8 del 2001 rimane ancora una ferita aperta nel nostro Paese, e il mancato chiarimento dei suoi aspetti più controversi – perquisizione della Diaz, violenze sui fermati a Bolzaneto e una gestione della piazza troppo repressiva – ha lasciato molti problemi aperti. Negli anni però le forze dell’ordine hanno evitato nuovi passi falsi, mentre purtroppo la protesta in piazza ha flirtato troppo spesso con la violenza. E su questo aspetto non ci può essere nessuna giustificazione.
