Politica
20/03/2011 - L'ASSEMBLEA NAZIONALE DI FUTURO E LIBERTA' A ROMA
Muro lascia il PdL e passa a FLi
"Scelta di cuore e di cervello"
Il deputato campano Luigi Muro
Il deputato subentra a De Siano
Il gruppo così torna a quota 29
a Montecitorio. Il vicepresidente Bocchino: «Mai alleanze col PD»
ROMA
Luigi Muro lascia il Pdl e passa a Fli. È questa la sorpresa della prima Assemblea Nazionale di Futuro e Libertà a Roma.
Il deputato napoletano è subentrato alla Camera al posto del dimissionario Domenico De Siano che ha optato per l’incarico di consigliere regionale in Campania. Il gruppo di Fli a Montecitorio torna così a quota 29 parlamentari anche se sul numero definitivo pesa il ritorno di Giulia Cosenza nel Pdl, annunciato nelle scorse settimane ma non ancora formalizzato.
«Come dice il presidente Fini - ha detto Muro prendendo la parola - ora inizia una traversata a piedi nel deserto». Poi chiarisce ai suoi nuovi "colleghi"
le ragioni che lo hanno spinto a lasciare il Pdl per passare tra le file di Futuro e Libertà.
«Non ho voluto scappare - spiega - Ho voluto parlare con il presidente Berlusconi, i coordinatori, i capigruppo ed il coordinatore regionale. A tutti ho detto che non intendevo proseguire» e che «la mia è una scelta non di mero calcolo, ma di riflessione politica». «Al cuore non si può comandare - sottolinea Muro - Il mio cuore ed il mio cervello mi hanno imposto di venire in Fli. Non so se sarò rieletto deputato ma non l’ho fatto fino a 50 anni posso anche non farlo più». «Sono un umile rappresentante di una classe dirigente del Sud che non vuole prebende - conclude - contraria alla nascita di tanti piccoli partiti nel Mezzogiorno».
Intanto, intervenendo all'assemblea a Roma, il vicepresidente di Fli Italo Bocchino ha sottolineato con forza che nelle prossime elezioni amministrative
Fli «non sarà mai alleato con la sinistra e con il Pd». Il parlamentare ha invece sottolineato che «in alcune realtà sarà possibile la convergenza con il Pdl e l’alleanza con liste civiche». La priorità verrà comunque data «al
nuovo polo». Bocchino ha ribadito che Fli è una forza di centrodestra che non ha nessuna intenzione di spostare il suo asse politico. Quanto alle riforme ha fatto sapere che «è possibile mettersi seduti attorno a un tavolo con il Pd perchè
le regole delle istituzioni debbono essere condivise. Altro sono gli accordi per il governo».
Poi Bocchino non ha risparmiato una sferzata al premier:
«Silvio Berlusconi non è legittimato a governare perchè ha perso la sua maggioranza sia sull’unità nazionale che sulla politica estera». E ha aggiunto che «il Pdl pagherà tutto questo elettoralmente, soprattutto perchè
il premier si è lasciato piegare dagli interessi della Lega Nord».
Fonte: La Stampa 20/03/2011
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.