border="0"

È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Servizio del Corriere della Sera sul mercato delle tesi.

Ultimo Aggiornamento: 06/03/2011 20:56
Email Scheda Utente
Post: 284
Post: 284
Utente Junior
OFFLINE
06/03/2011 15:54
 
Quota

Dal professor Prisco, che mi prega di postare

Ringrazio Yrtra per avere trovato e postato qui (non ci avevo pensato al copia-incolla, scusatemi...) l'appendice - alla quale facevo appunto riferimento nel mio ultimo post - ad una relazione che tenni nel 2008 a Roma, in un convegno sulla riorganizzazione dell'università. Essa contiene brani di un'e-mail inviata al preside De Giovanni, che - da pochissimo eletto - sollecitava a noi colleghi nuove idee. Valuteranno i lettori se le proposte allora fatte siano utili o no, quello che è certo (a proposito del mio riformismo o conservatorismo) è che le ho avanzate e le portai all'epoca anche in commissione didattica. Ho ricevuto ringraziamenti (nemmeno da tutti...) per lo sforzo, poi chi s'è visto s'è visto...
Email Scheda Utente
Post: 19.035
Post: 5.128
Utente Master
OFFLINE
06/03/2011 16:43
 
Quota

Ho letto le proposte che il Prof. Prisco sollevò e, devo dire, concordo solo su alcune... concordo, soprattutto, sulla necessità di mettere qualcosa di concreto nella nostra facoltà... un esame scritto che faccia redigere un atto od una qualsiasi altra cosa di pratico, di concreto... una cosa che poi, un domani, dovremmo fare... evitando, cosi, di fornire, ogni anno, al mondo del lavoro, centinaia di ebeti che, con un atto in mano, non sanno neanche cosa fare e da dove iniziare a leggere... questo è, si, un grosso problema da risolvere...

Circa la questione fuori-corso, invece, sono in totale disaccordo... cominciassero i professori in primis a pubblicare le date d'esame con qualche mese di anticipo, in modo che gli studenti possano gestirsi meglio il tempo e non, come fanno ora (anche se un leggerissimo miglioramente s'è visto), solo un mese e mezzo prima...

Trovo altresì scorrettissima la proposta di una penalizzazione sul voto di laurea o di un inasprimento delle tasse per i "lungodegenti"... ci possono essere 6.000 motivi per i quali una persona va fuori corso e non devo certamente dimostrare alla mia università che ci sono motivi particolari che mi hanno portato a questo... si dimentica, spesso, che gli studenti PAGANO per un servizio, a volte, nettamente inesistente... che ne dice, professore, di mettere un controllo del genere anche nei confronti di alcuni suoi colleghi sempre assenti o che fanno un lavoro a dir poco pessimo? Ogni tot assenze, decurtazione dello stipendio...

Ritengo, inoltre, che un altro problema, da lei non sollevato ma molto importante, è quello della "disparità" delle cattedre... non mi riferisco alla "clemenza" o "cazzimma" della stessa, cosa insita nella natura delle persone ed in alcun modo evitabile, ma ai vari programmi d'esame... ci troviamo, per la stessa materia, a portare libri diversissimi... magari, io che sono lettera A, porto un libro chiarissimo di 200 pagine... lo sfortunato che ha la lettera P, invece, porta un libro ostico di 500 pagine con relativo allungamento dei tempi di preparazione dell'esame stesso... trovo questa cosa alquanto scorretta anche se mi rendo conto che una soluzione, vista la libertà didattica dei professori, è difficile, ma non impossibile, da trovare...

Saluti [SM=x43629]
[Modificato da NiXeL101 06/03/2011 16:45]








"Che strano... ho paura, ed è la prima volta. Paura di fronte ad un uomo di cui non capisco il fine. Il coprispalla è diventato ghiaccio. Non è possibile, come è successo? Il discepolo è ormai giunto allo zero assoluto, ne è quasi il padrone. Non vi ero mai riuscito io, che sono il maestro. Lui, l'allievo, mi pone di fronte alla mia incapacità. E' strano come ora le ambizioni di una vita mi sembrino senza senso... senza senso... di fronte a quest'uomo che è ciò per cui io ho combattuto. Davanti a me vedo l'allievo che è giunto dove io non sono mai arrivato. Non ho più motivi, ormai, per essere cavaliere d'oro. Lascerò a Cristal il dominio delle energie fredde, lui ne è degno, ben più degno di me. Era davvero necessario che venisse quest'uomo a farmi capire l'inutilità della mia esistenza?"
"Non ho mai accettato quello che hai fatto, Aquarius. La tua volontà di rendermi cavaliere era estranea ai sentimenti che provavo. Eri cosi diverso da me, ma hai cercato di aiutarmi e di questo ti sono grato. Ti è costato assolvere il tuo compito di maestro. Non ho mai voluto esserti superiore."


Email Scheda Utente
Post: 521
Post: 521
Utente Senior
OFFLINE
06/03/2011 17:14
 
Quota

Anche io concordo (in parte) con le proposte effettuate dal prof.Prisco, ma il fatto che esse non siano state messe a frutto testimonia ancora una volta come nella nostra Facoltà sia vivo e vegeto il tradizionale immobilismo. Un impulso di modifica alla didattica non può essere lasciato all'iniziativa dei singoli docenti, ferma restando la sacrosanta autonomia che caratterizza (o dovrebbe caratterizzare) l'università. Iniettare un po' di pragmatica nella nostra Università incontra sempre resistenze fortissime. Stiamo cercando di portare avanti la nostra petizione per riattivare esami penalistici (o, per meglio dire, dare anche ai ragazzi del nuovo ordinamento la possibilità di sostenerli), ma sembra anch'essa incontrare decisi ostacoli persino nell'inerzia dei miei colleghi. Concordo sulla proposta di rendere facoltativa, ma giustamente considerata, la tesi. Penalizzare i fuoricorso mi sembra una soluzione inutilmente deterrente, dovuta ad una mancata risposta alla radice del problema. A Giurisprudenza si iscrive spesso gente che non ha alternative, questo è ormai un vecchio adagio. Senza entrare nel merito di un'introduzione del numero chiuso (che io approvo), si potrebbe introdurre una decadenza dall'iscrizione se entro il primo anno accademico non si supera un tot di esami. Disincentiverebbe il fenomeno tanto "odiato" dei fuoricorso, che si potrebbe disinnescare anche introducendo sessioni di recupero esclusivamente per loro, o addirittura agire a monte, con corsi a frequenza obbligatoria. Piuttosto, non concordo sulla proposta didattica del prof.Prisco;mi sembra un po' farraginosa. Piuttosto io proporrei di reintrodurre per gli esami fondamentali (che spesso non sono più di due-tre all'anno) il corso annuale, senza estenderlo a tutti (è una vecchia ipocrisia ritenere di rispettare la dignità di ciascun insegnamento livellando). Uno studente del primo anno, così, seguirebbe fin dal primo semestre i corsi di Diritto privato e Diritto costituzionale, sostenendo gli esami in sessione estiva. Al secondo seguirebbe Economia politica e Diritto commerciale, al terzo Procedura civile e Diritto Penale e così via. Per gli altri esami si manterrebbe il corso semestrale. Il problema dei complementari troppo selettivamente orientati in determinate branche più volte è stato affrontato, proprio a proposito della petizione, di cui ben sapete. Inoltre, forse le nostre scuole non ci hanno insegnato a scrivere. Può ben essere, non ci sono dubbi. Ma perchè dall'alto della Commissione didattica non giunge la proposta di esami scritti, magari a sbarramento per l'orale, in modo da non avere, tra l'altro, sessioni d'esame che si trascinano per settimane intere?Perchè la possibilità di scrivere durante il corso deve essere un'eccezione fortunata (o sfortunata, dipende dai punti di vista) per alcuni che capitano con alcuni professori?Secondo me perchè i professori non hanno alcuna intenzione di correggere decine e decine di compiti. Sarà un cattivo pensiero, per carità, ma a pensar male si fa peccato, ma si indovina, è ben noto. Non diciamo che queste iniziative necessitano delle proposte degli studenti, perchè quando la Facoltà vuole fare qualcosa, lo fa spesso e volentieri senza gran rispetto per la volontà degli studenti.
Saluti
Email Scheda Utente
Post: 285
Post: 285
Utente Junior
OFFLINE
06/03/2011 17:36
 
Quota

dal professor Prisco, che mi prega di postare

Caro NiXel, grazie della lettura e del commento. E' inutile però scaldarsi, tanto sono proposte che nessuno ha veramente preso in considerazione. Comunque: il programma degli insegnamenti con più cattedre si può coordinare e mi risulta che lo si faccia (direttamente però non lo so, perché non ho doppioni); anche un maggior controllo sui professori potrebbe essere attuato (dovreste provvedere anche voi a segnalare scorrettezze, chiedendo magari uno sportello tipo cassetta per le lettere, per depositarvi segnalazioni anche non firmate...); a me le date degli esami le chiedono ormai a gennai dell'anno per tutto l'anno accademico e così ho stabilito il 18 del mese come data fissa di inizio (se non è sabato, domenica o altra festa),per favorire la programmazione degli studenti; però, a pensarci è ridicolo pretendere una programmazione a così lungo termine, o forse beneaugurante: nessuno di noi sa se dopo sei mesi (o anche meno) sarà ancora vivo o se non avrà preso l'infarto lui o una malattia uno in famiglia...; i fuori corso esistono infine solo in Italia. Non ho scritto che andrebbero penalizzati immotivatamente, ma che andrebbero penalizzati se restano tali senza giustificato motivo; si può anche avere anche una delusione d'amore o una crisi esistenziale e bloccarsi, ma questo sballa il sistema, se accade sui grandi numeri, perché l'università è costruita normalmente affinché si seguano corsi e si diano esami; se invece si è avuta una malattia, personale o in famiglia, o si vive una difficoltà economica, ad esempio, si sarebbe giustificati e allora si dovrebbe essere aiutati. In realtà, io penserei a "contratti" individuali degli studenti con l'università, flessibili in base alle circostanze: c'è chi ci vuole mettere più tempo per laurearsi, chi meno (ad esempio perché lavora), chi parte in un modo e poi deve adattarsi. Non si può trattare tutti alla stessa maniera, perché nell'università si è formalmente uguali, da studenti, ma sostanzialmente diversi per circostanze di partenza o successive e per obiettivi; domanda e offerta formativa dovrebbero quindi essere adeguate a circostanze diverse, venendo monotorats con attenzione ogni situazione. Le persone in condizioni socio-ecomiche deboli, ma meritevoli, dovrebbero in particolare essere aiutate con borse di studio, e/o servizi a basso costo (tipo preferenze in residenze studentesche,se esistessero...). Questa non è una mia invenzione, lo prescrive semplicemente la Costituzione! Personalmente mi fido molto del professor Trombetti, già nostro rettore e oggi assessore regionale all'università. Non ne faccio una questione politica, ma di sua grande competenza in materia. Dopodiché...in Germania un ministro si è pochi giorni fa dimesso per avere largamente copiato una tesi di dottorato, in Giappone un suo collega lo ha appena fatto per avere accettato una donazione di modestissimo valore economico - per sostegno politico - da una cittadina straniera (lì questo è vietato). Con il costume pubblico generale italiano voi le vedete possibile anche da noi queste prassi corrette? Non vi sarebbe in realtà bisogno di riforme, se fossimo diversi e all'inverso il dubbio è che ogni riforma (pur se buona sulla carta) possa venire qui affossata da cattive o del tutto mancanti - ovvero capziose - applicazioni.
Email Scheda Utente
Post: 6.747
Post: 7.152
Utente Master
OFFLINE
06/03/2011 17:41
 
Quota

Egr. prof. Prisco,
le sue opinioni e proposte sono condivisibili anche se come lui ben sa,o realisticamente prevede,rimarranno lettera morta:escamotage o brogli per tesi e/o esami sono sicuramente condannabili ma bisogna decontestualizzare il singolo episodio e il fenomeno per capire le radici profonde che hanno portato a tutto ciò.
"Abbiamo fatto l'Italia, ora facciamo gli italiani" si diceva,ma qualcosa nel meccanismo è andato male e ci ritroviamo quelli che siamo;credo Professore che noi giovani d'oggi non siamo altro che il prodotto che voi generazione precedente state lasciando all'Italia e lo dico senza rammarico ma con una nota dolente perchè,se ci sono stati errori,sono stati commessi prima da chi ci ha preceduti e poi commessi ancora di più da noi.La nostra classe dirigente,quella di cui fa parte e che ha contribuito a creare,ha dato questo risultato quindi
se la generazione attuale è il fallimento chi ci ha traghettato è il fallito.
Inutile nasconderci dietro ad un dito o,per dirla spudoratamente,un velo di ipocrisia;il sistema italiano non è passato,ma trapassato,abbiamo docenti la cui età media supera perfino quelle della mummie(mi permetta la battuta),non c'è ricambio generazionale con annesse idee ma cosa più importante Professore non c'è più lo spirito e la voglia di insegnare;quello che Lei fa,il suo modo di insegnare,interloquire,confrontarsi ecc ecc sono prodotto raro nella nostra università e Lei,come parte integrante del sistema,sa come funziona il tutto,gli """intrallazzi""",le vie preferenziali e "gli aiuti umanitari" [SM=x43831]
Allora se si devono giudicare gli studenti che usano escamotage,si giudichino il sistema universitario nel loro complesso e solo allora vedremo il marcio che c'è dietro le persone(naturalmente ho comparato come ha fatto lei precedentemente la situazione degli studenti con quella dei professori e assistenti;non nego che ci siano perle rare ma visto il suo atteggiamento del fare un'erba un fascio prendo esempio da Lei che,data la sua cultura e saggezza,mi insegna) e poi vedremo chi debba essere giudicato o addidato da semplici classificazioni.
La verità Professore è che è facile ergersi da grande riformatore dietro un computer o a congressi ma lei,nel concreto e nella realtà,cosa fa?(è una domanda,non un'accusa)e i suoi colleghi?Le chiedo Professor Prisco se lei,in tanti anni di onorata carriera,non è mai stato testimone di qualche episodio "ambiguo" che abbiano destato tanto disprezzo come quello dimostrato in questo caso;e se non lo è stato lo può chiedere anche ai suoi colleghi?
Perchè se non è cosi allora tutto ciò vuol dire che noi non siamo altro che i figli ingrati di un'Italia "modello mulino bianco" e Voi "genitori sfortunati".



Vi invito a vedere questo video che troverà sicuramente illuminante

www.youtube.com/watch?v=F6sWC1VmJkY
[Modificato da (antomar) 06/03/2011 17:43]
Email Scheda Utente
Post: 19.046
Post: 5.139
Utente Master
OFFLINE
06/03/2011 17:51
 
Quota

Preciso, innanzitutto, che non mi sono minimamente scaldato anche perchè, eventuali modifiche del genere, vista la "velocità" con le quali vengono di solito adottate, non riguarderanno di certo la mia carriera universitaria... [SM=x43668]

Mi rendo perfettamente conto, quindi, che si tratta di un mero discorso fatto tra "amici" che non avrà alcuna ricaduta pratica... e poi, su internet, è difficile percepire i toni...

Fatta questa piccola premessa, devo dire che lei è uno dei pochi (posso citare, in tal senso, anche il prof. Guizzi, o Pinto e pochi altri) che ha questa apertura nei confronti degli studenti nel comunicare le date... moltissimi altri suoi colleghi, invece, mettono date, da un mese all'altro, con una distanza di 10 giorni... ad esempio, un appello il 20 Febbraio, l'altro il 02 Marzo... questo, a conti fatti, vuol dire perdere un appello, altrochè... [SM=x43606]

Inoltre... la semestralizzazione delle date, personalmente, potrebbe servirmi molto... e non è una cosa che dico solo io... ammettendo pure che "stamm sott o ciel", quindi oggi ci siamo e domani no, vorrei anche sottolineare che, a 23 anni, è molto poco probabile che ciò accada (SGRAT SGRAT) [SM=x43668]... poi... potrebbe accadere a me, ad un altro ed un altro ancora, ma ci saranno altri 1500 che stanno una bellezza e gradirebbero non dover fare le corse od improvvisare una organizzazione degli esami (magari pezzi grossi come le procedure o commerciale) in 50 giorni... anche perchè, a voi professori, non penso costi alcunchè...

Sono d'accordo con gli ausilii ai meritevoli in non buone condizioni economiche, ma ripeto che trovo poco giusta la questione dei fuori corso... anche perchè, qui nella nostra realtà, ci vogliono 20 secondi, non di più, ad ottenere un falso certificato medico che dice che per 2 mesi sono stato a letto, impossibilitato... una situazione del genere non farebbe altro che farvi avallare cose illegali, un po' come ha detto lei stesso per la questione delle tesi... insomma, "fatta la legge, trovato l'inganno"... per questo ritengo sia più corretto dare maggiori possibilità di organizzazione agli studenti... magari un appello apposito per i fuori corso... date migliori (il che vuol dire semplicemente rispettare l'intervallo di 30 giorni tra una data e l'altra)... tenere presente l'esistenza dell'appello di Dicembre... rendere noto, attraverso circolare magari, a moltissimi suoi colleghi, che i mesi di Luglio e Marzo arrivano oltre il 15° giorno... spesso, infatti, sono situazione del genere che "spezzano" i passi e fanno perdere degli appelli agli studenti che, di conseguenza, allungano la loro militanza alla Federico II...

Il tutto, ripeto, glielo dico come se stessimo parlando in un bar, da amici... senza alcuna cattiveria nè rabbia... [SM=x43813]

Saluti [SM=x43629]
[Modificato da NiXeL101 06/03/2011 17:54]








"Che strano... ho paura, ed è la prima volta. Paura di fronte ad un uomo di cui non capisco il fine. Il coprispalla è diventato ghiaccio. Non è possibile, come è successo? Il discepolo è ormai giunto allo zero assoluto, ne è quasi il padrone. Non vi ero mai riuscito io, che sono il maestro. Lui, l'allievo, mi pone di fronte alla mia incapacità. E' strano come ora le ambizioni di una vita mi sembrino senza senso... senza senso... di fronte a quest'uomo che è ciò per cui io ho combattuto. Davanti a me vedo l'allievo che è giunto dove io non sono mai arrivato. Non ho più motivi, ormai, per essere cavaliere d'oro. Lascerò a Cristal il dominio delle energie fredde, lui ne è degno, ben più degno di me. Era davvero necessario che venisse quest'uomo a farmi capire l'inutilità della mia esistenza?"
"Non ho mai accettato quello che hai fatto, Aquarius. La tua volontà di rendermi cavaliere era estranea ai sentimenti che provavo. Eri cosi diverso da me, ma hai cercato di aiutarmi e di questo ti sono grato. Ti è costato assolvere il tuo compito di maestro. Non ho mai voluto esserti superiore."


Email Scheda Utente
Post: 1.153
Post: 1.153
Utente Veteran
OFFLINE
06/03/2011 18:35
 
Quota

Caro professore, si può essere consevatori alla De maistre o alla Burke, oppure alla Fuoché. Io credo che lei non appartenga a nessuna delle due categorie e il mio etichettarla così era una provocazione. Diceva Tony Blair che i più grandi conservatori del mondo sono i progressisti che non vedono la realtà dei problemi che vorrebbero risolvere.
Quando lei a volte ha preso le difese, anche acriticamente, di certi suoi colleghi che si contraddistinguono per la faccia di bronzo, si comportava da conservatore.
Così come quando ha difeso, anche lì un po' acriticamente, la proposta di riforma forense che è un atto autoritario ed illiberale, tipico della degenerazione dello stato legislativo dominato dalle lobbies.
Come sono dei conservatori, temo della peggior specie, gli studenti quando mettono in atto i comportamenti che lei ha giustamente evidenziato.
Da entrambe le parti delle barricate ci sono dei torti e quindi torniamo sempre alla questione di Lenin: “che fare”?

Io in linea di principio condivido le sue proposte, anche se alcune le giudico un po' furbe.
Per esempio quello del sistema delle borse di studio e della penalizzazione dei fuori corso lo trovo ovvio.
Naturalmente agli studenti istintivamente non piace, perchè non riflettono sul fatto che in un sistema come il nostro dove la quasi totalità del finanziamento è carico della fiscalità generale, denaro dei contribuenti lo chiamano in altri paesi, tasca di pantalone lo chiamiamo in Italia, i fuoricorso oltre ad essere un danno per sé stessi, distruggono risorse che spetterebbero agli studenti che vengono dopo e che avranno ancora meno opportunità, alla faccia dei doveri di solidarietà dell'art 2 della cost.
Ma per fare questo ci vorrebbe un cambiamento della nostra politica universitaria.
Noi abbiamo un modello pubblico e atomistico, ci sono sedi universitarie anche sulle cime dei monti vicino alla baita del nonno di Heidi.
In accordo alla concezione italiana che scuola e università sono pensate più per chi deve lavorarci, con il seguito di clientele, che per chi deve studiarci.
Lo stato dovrebbe smettere di finanziarie le università a casaccio e finanziare invece gli studenti. Così si potrebbero introdurre rette elevate per permettere alle università di essere adeguatamente finanziate. Rette che i più ricchi pagherebbero, mentre i meno abbienti, ma meritevoli, avrebbero borse di studio assegnate in base al merito. Un sistema che troverei molto più adeguato alla costituzione.
L'istituo Bruno leoni ha fatto uno studio in merito sulla sostenibilità di un sistema di questo tipo, che produrrebbe molta più equità e aumenterebbe la propensione delle università ad offrire servizi di qualità.
Il modello attuale dell'università sotto casa è disgregante, scoraggia la mobilità studentesca, tranne di chi è ricco naturalmente e può scegliere davvero, e fossilizza la parte giovane della popolazione impedendole di formare una reale comunità con un pensiero indipendente e una sua identità politica e sociale.
Ma questo è un discorso sui massimi sistemi, che resterà lettera morta temo.
Anche perchè quando qualcuno prova a cambiare qualcosa le folle coreane scendono in piazza a difendere "la scuola e l'università di tutti(chi?)".

Per quanto riguarda la singola facoltà, io condivido alcune proposte, soprattutto quella su una rivista on line per gli studenti.
Ne aggiungo una, si potrebbe importare dagli stati uniti l'idea del bar camp.
In Italia lo ha fatto la Luiss e ha ottenuto un notevole successo. Mi sembra uno strumento notevole per aumentare la partecipazione e la circolazione delle idee.

In generale credo però che bisognerebbe spezzare quella sorta di patto occulto che regge la facoltà per cui al 95% degli studenti interessa prendere l'esame non importa come e al 95% dei professori interessa assecondare questa tendenza.
Anche se in definitiva non credo che questo sia possibile davvero.

Una cosa che però potrebbe essere fatta è quella di dare maggiore libertà formativa. Mi sembra inaccettabile che solo 3 esami siano a scelta, spesso poi con scelte tra una gamma di materie "varie ed eventuali". Io credo che resi obbligatori i fondamentali, si dovrebbe permettere allo studente, magari con l'aiuto di tutor, di indirizzare il proprio percorso per sviluppare le competenze che più gli sono congeniali in modo che dalla facoltà possano uscire sia persone che vogliono fare l'avvocato civilista, sia quelle che vogliono fare gli amministratori o lavorare in borsa.
Email Scheda Utente
Post: 1.884
Post: 1.884
Utente Veteran
OFFLINE
06/03/2011 19:14
 
Quota

Forse gli studenti dovrebbero iniziare a migliorare il sistema dall'interno, per quanto possibile.

Come?

Per esempio valutando criticamente i propro docenti. Andando a vedere il loro cv su internet e giudicandoli negativamente non perchè danno voti bassi ma perchè, per esempio, non hanno pubblicato nulla di significativo, non hanno alcuna esperienza di studio all'estero oppure perchè le loro lezioni aggiungono poco al testo etc.

Lo studente che si priva del piacere di scrivere la tesi appaltandola ad uno squattrinato è da stigmatizzare prima di tutto perchè non ha la passione e l'interesse che ci si attenderebbe da una persona che trascorre cinque anni della propria vita sui libri di diritto.

Concordo con buona parte delle cose scritte da Trixam. Qualche anno fa ero alle prese con la mia tesi di laurea. L'argomento l'avevo scelto io, impegnandomi a reperire la bibliografia. Per avere quante più indicazioni possibile scrissi ad alcuni studiosi che si erano occupati dell'argomento. Mi colpì la risposta di uno di loro, il prof. Zeno Zencovich, il quale mi fornì prontamente tutte le indicazioni che gli avevo chiesto in una mail molto dettagliata.

Alla mia risposta, nella quale esprimevo sorpresa per la sua inusuale disponibilità (non ero un suo studente nè frequentavo il suo ateneo), replicò con queste parole:

è molto semplice: basta pensare che l'università è
un servizio pubblico e che non è stata costruita per i
professori ma perchè gli studenti imparino (così
come le ferrovie non sono fatte per i ferrovieri e gli
ospedali per i medici e gli infermieri)...





06/03/2011 20:15
 
Quota

Re:
.pisicchio., 06/03/2011 19.14:

Forse gli studenti dovrebbero iniziare a migliorare il sistema dall'interno, per quanto possibile.

Come?

Per esempio valutando criticamente i propro docenti. Andando a vedere il loro cv su internet e giudicandoli negativamente non perchè danno voti bassi ma perchè, per esempio, non hanno pubblicato nulla di significativo, non hanno alcuna esperienza di studio all'estero oppure perchè le loro lezioni aggiungono poco al testo etc.Lo studente che si priva del piacere di scrivere la tesi appaltandola ad uno squattrinato è da stigmatizzare prima di tutto perchè non ha la passione e l'interesse che ci si attenderebbe da una persona che trascorre cinque anni della propria vita sui libri di diritto.

Concordo con buona parte delle cose scritte da Trixam. Qualche anno fa ero alle prese con la mia tesi di laurea. L'argomento l'avevo scelto io, impegnandomi a reperire la bibliografia. Per avere quante più indicazioni possibile scrissi ad alcuni studiosi che si erano occupati dell'argomento. Mi colpì la risposta di uno di loro, il prof. Zeno Zencovich, il quale mi fornì prontamente tutte le indicazioni che gli avevo chiesto in una mail molto dettagliata.

Alla mia risposta, nella quale esprimevo sorpresa per la sua inusuale disponibilità (non ero un suo studente nè frequentavo il suo ateneo), replicò con queste parole:

è molto semplice: basta pensare che l'università è
un servizio pubblico e che non è stata costruita per i
professori ma perchè gli studenti imparino (così
come le ferrovie non sono fatte per i ferrovieri e gli
ospedali per i medici e gli infermieri)...









come si potrebbe tradurre tutto questo in termini di un'azione concreta?
molto bella quella risposta,ed e' la vera chiave di tutto il discorso.
E'vero che gli studenti devono impegnarsi anche loro per migliorare l'universita',ma limitarsi a dire questo e' come chiedere ai soli cittadini di sconfiggere la camorra mediante denunce.
Email Scheda Utente
Post: 286
Post: 286
Utente Junior
OFFLINE
06/03/2011 20:37
 
Quota

Dal professor Prisco, che mi prega di postare

Cari ragazzi, qui si sta sviluppando un dibattito importante, altro che discussioni artificiali... Trixam dice cose molto condivisibili e così pure chi - Pisicchio, mi pare - invita alla valutazione dei professori (già lo si fa, ma non sui curricula vitae). Questo è un momento in cui l'università conosce un ennesimo processo di riforma, come sapete. Trovare il modo di avanzare proposte è utile a tutti e tenete presente che il preside De Giovanni è aperto al nuovo, quando il nuovo è serio. Perché non organizzate un'assemblea studentesca dopo un'ottima istruttoria sulle diverse questioni, con proposte specifiche finali? Se mi invitate, ci vengo (e ascolto: devono essere le vostre proposte, non le mie, io ho altre sedi e occasioni per esprimerle).
Un'ultuma osservazione: Vincenzo Zeno Zencovich è bravo e persona cortese, ma - non per dire - anche io rispondo a chiunque mi interpelli su questioni di mia competenza, mica solo ai miei studenti o a quelli della facoltà. Diamine, si tratta di elementare cortesia e di ben intendere il proprio ruolo. Buona serata e grazie davvero di questa discussione
Email Scheda Utente
Post: 524
Post: 524
Utente Senior
OFFLINE
06/03/2011 20:56
 
Quota

Quella della valutazione dei professori fatta dagli studenti secondo me, detta così, è una proposta un po' demagogica. Sicuramente il riscontro didattico è importante (non certo con quegli stupidi e vacui questionari che ci sottopongono di volta in volta) ma non può costituire valutazione da sè a tutto tondo. Certamente si potrebbe premere affinchè i prof rendano pubblico il loro curriculum vitae. Troppo alto è il rischio che venga premiato l'essere accomodante piuttosto che formativo (basti guardare le frotte di persone che scelgono determinati complementari non certo perchè folgorati dall'amore per quelle materie, ma perchè là il 30 è più raggiungibile). In pratica, sarebbe soltanto una facile tentazione.Nè tantomeno, a mio parere, riuscirebbe a sradicare il malcostume connesso a determinate cattedre (scarsa organizzazione, didattica scadente e quant'altro).Come d'altronde i fantomatici questionari e la loro inutilità continua a dimostrare.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:07. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com