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Storielle

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2010 22:48
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22/11/2010 01:17
 
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la seconda andrebbe in raptus
Tutti i giorni, molto presto, arrivava in ufficio la Formica produttiva e felice.
Là trascorreva i suoi giorni, lavorando e canticchiando una vecchia canzone d'amore.
Era produttiva e felice ma, ahimè, non era supervisionata.
Il Calabrone, gestore generale, considerò la cosa impossibile e creò il posto di supervisore,
per il quale assunsero uno Scarafaggio con molta esperienza.
La prima preoccupazione dello Scarafaggio fu standardizzare l'ora di entrata e di uscita e
preparò pure dei bellissimi report.
Ben presto fu necessaria una segretaria per aiutare a preparare i report, e quindi assunsero una
Ragnetta, che organizzò gli archivi e si occupò del telefono.
E intanto la formica produttiva e felice lavorava e lavorava.
Il Calabrone, gestore generale, era incantato dai report dello Scarafaggio supervisore, e così finì
col chiedere anche quadri comparativi e grafici, indicatori di gestione ed analisi delle tendenze.
Fu quindi necessario assumere una Mosca aiutante del supervisore e fu necessario un nuovo computer
con stampante a colori.
Ben presto la Formica produttiva e felice smise di canticchiare le sue melodie e cominciò a lamentarsi
di tutto il movimento di carte che c'era da fare.
Il Calabrone, gestore generale, pertanto, concluse che era il momento di adottare delle misure:
crearono la posizione di gestore dell'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
L'incarico fu dato ad una Cicala, che mise la moquette nel suo ufficio e fece comprare una poltrona
speciale. Il nuovo gestore di area - chiaro ebbe bisogno di un nuovo computer e quando si ha più di un
computer è necessaria una rete interna.
Il nuovo gestore ben presto ebbe bisogno di un assistente (Remora, già suo aiutante nell'impresa
precedente), che l'aiutasse a preparare il piano strategico e il budget per l'area dove lavorava
la Formica produttiva e felice.
La Formica non canticchiava più ed ogni giorno si faceva più irascibile."Dovremo commissionare uno
studio sull'ambiente lavorativo, un giorno di questi", disse la Cicala.
Ma un giorno il gestore generale, al rivedere le cifre, si rese conto che l'unità, nella quale
lavorava la Formica produttiva e felice, non rendeva più tanto.
E così contattò il Gufo, prestigioso consulente, perché facesse una diagnosi della situazione.
Il Gufo rimase tre mesi negli uffici ed emise un cervellotico report di vari volumi e di vari
milioni di euro, che concludeva: "C'è troppa gente in questo ufficio." E così il gestore generale
seguì il consiglio del consulente e licenziò la Formica incazzata, che prima era produttiva e felice.

Morale:
Non ti venga mai in mente di essere una Formica produttiva e felice.
E' preferibile essere inutile e incompetente.
Gli incompetenti non hanno bisogno di supervisori, tutti lo sanno.
Se, nonostante tutto, sei produttivo, non dimostrare mai che sei felice. Non te lo perdoneranno.
Inventati ogni tanto qualche disgrazia, cosa che genera compassione.
Pero', se nonostante tutto, ti impegni ad essere una Formica produttiva e felice,
mettiti in proprio, almeno non vivranno sulle tue spalle calabroni, scarafaggi, ragnetti, mosche,
cicale, remore e gufi.





Un fattore comprò un cavallo da monta, un esemplare stupendo!!!
Lo pagò una fortuna ma dopo un mese il cavallo si ammalò.
Così il fattore disperato chiamò il veterinario:
- beh... il suo cavallo ha un virus, deve prendere queste medicine
per 3 giorni, dopo il terzo giorno vengo a controllare, se non si sarà
ripreso dovremo abbatterlo!
Il porco lì vicino ascoltò tutta la conversazione.
Dopo il primo giorno di medicinali tutto era come prima!
Il porco si avvicinò al cavallo e gli disse:
- forza amico, alzati!
Il secondo giorno la stessa cosa, il cavallo non reagisce.
- Dai amico, alzati, altrimenti dovrai morire! - lo avvisò il porco.
Il terzo giorno gli diedero la medicina ma... niente!
Il veterinario arrivo e disse:
- purtroppo non abbiamo scelta, dobbiamo abbatterlo perchè ha un
virus e potrebbe contagiare gli altri cavalli!
Il porco sentendo questo, corre verso il cavallo per avvisarlo:
- daje vecchio mio, il veterinario è arrivato, forza, ora o mai più!
Alzati subito, dai!!!
Subito il cavallo diede un sussulto, si alzò e cominciò a correre!
- Miracolo!!! Dobbiamo festeggiare - gridò il fattore.
- Facciamo una festa! AMMAZZA IL PORCO!

Morale della storia: "Fatti sempre i cazzi tuoi!"
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22/11/2010 01:47
 
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Un giorno, apparve un piccolo buco in un bozzolo; un uomo che passava per caso, si mise a
guardare la farfalla che per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco.
Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa
dimensione. Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non
avesse più la possibilità di fare niente altro. Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla:
prese un temperino ed aprì il bozzolo.La farfalla uscì immediatamente. Però il suo corpo era
piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento. L’uomo
continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si
aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare. Non
successe nulla! In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per
terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate.Non fu mai capace di volare. Ciò
che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era
che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla
potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare.



Il taglialegna



Un povero taglialegna sta abbattendo un albero nella foresta, quando gli
cade l'ascia nel fiume. Si mette a piangere disperato e gli appare Nettuno
che gli chiede:
- Perché piangi?
Il taglialegna gli spiega che la sua ascia è caduta nel fiume e che non
potrà più lavorare e mantenere la sua famiglia. Allora Nettuno si tuffa nel
fiume e riappare dopo un po' con un'ascia d'oro.
- E' questa? - chiede.
- No. - risponde il taglialegna.
Allora Nettuno si tuffa di nuovo nel fiume e riappare dopo un po' con
un'ascia d'argento.
- E' questa? - chiede.
- No. - risponde ancora il taglialegna.
Infine Nettuno si rituffa e riemerge con un'ascia di ferro.
- E' questa? - chiede.
- Sì.
Nettuno lo ammira per la sua onestà e gli dona tutte e tre le asce. L'uomo
torna a casa tutto felice. Giorni dopo, il taglialegna sta passeggiando nel
bosco con la moglie. La donna all'improvviso cade nel fiume. L'uomo si
mette
a piangere disperato e gli appare Nettuno che gli chiede:
- Perché piangi?
Il taglialegna gli spiega che sua moglie è caduta nel fiume, allora Nettuno
si tuffa nel fiume e riappare dopo un po' con Monica Bellucci.
- E' questa tua moglie? - chiede Nettuno.
- Sì!!! - risponde prontamente il taglialegna.
Nettuno ribatte:
- Sei un falso impostore!!!
- No, no, cerca di capire, se io avessi detto di "no", tu saresti ancora
sceso nel fiume e saresti tornato con Manuela Arcuri, se io avessi detto di
"no" anche a lei, ti saresti tuffato nuovamente e saresti tornato con mia
moglie, io ti avrei detto che era lei e tu mi avresti dato tutte e tre le
donne. Però io sono un pover'uomo e non posso prendermi cura e rendere
felici tre donne in una volta!
Morale: ogni volta che un uomo dice una bugia è per una ragione nobile,
onorevole e utile.
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22/11/2010 09:51
 
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E se la formica non fosse produttiva di suo?
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22/11/2010 13:45
 
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la formica è ontologicamente produttiva :D.. se non fosse produttiva ci penserebbe la parte produttiva ad aiutarla (solidarietà).. certo non ci penserebbero cicale e co.


cmq

arriviamo ad un accordo preliminare: la morale dell'ultima storiella è condivisa :D..
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22/11/2010 19:22
 
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Re:
giusperito, 22/11/2010 13.45:

la formica è ontologicamente produttiva :D.. se non fosse produttiva ci penserebbe la parte produttiva ad aiutarla (solidarietà).. certo non ci penserebbero cicale e co.


cmq

arriviamo ad un accordo preliminare: la morale dell'ultima storiella è condivisa :D..




Apprezzo moltissimo l'aggettivo "ontologicamente", però non regge [SM=x43668]
Continuo: se la parte produttiva delle formichine dis-ontologizzate (questo termine mi rende il nipotino idiota di Derrida) e improduttive fosse la maggioranza -formichine napoletane insomma-?


ps. si l'ultima è condivisibile [SM=x43612]
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22/11/2010 20:00
 
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Re: Re:
Massimo Volume, 22/11/2010 19.22:




Apprezzo moltissimo l'aggettivo "ontologicamente", però non regge [SM=x43668]
Continuo: se la parte delle formichine dis-ontologizzate (questo termine mi rende il nipotino idiota di Derrida) e improduttive fosse la maggioranza -formichine napoletane insomma-?


ps. si l'ultima è condivisibile [SM=x43612]




refuso: se la parte improduttiva fosse la maggioranza
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22/11/2010 22:09
 
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Non cambierebbe nulla in ordine all'inutilità di ciò che sta sopra...

detto ciò dovremmo ammettere all'inverso che la condizione della formica sia l'improduttività.. e se l'improduttività fosse una condizione ambientale e non personale?


p.s. l'ontologico sulla formica è stato spontaneo..
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23/11/2010 06:43
 
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Re:
giusperito, 22/11/2010 22.09:

Non cambierebbe nulla in ordine all'inutilità di ciò che sta sopra...

detto ciò dovremmo ammettere all'inverso che la condizione della formica sia l'improduttività.. e se l'improduttività fosse una condizione ambientale e non personale?


p.s. l'ontologico sulla formica è stato spontaneo..




D'accordissimo: per questo è tanto più difficile da invertire, come fenomeno. Storicamente la struttura dei rapporti politici e, contestualmente, di lavoro, in particolare nel meridione, è stata assorbita dal meccanismo della clientela. Il bassolinismo è emblematico in questo, e se attualmente la produttività del lavoro pubblico è assolutamente inadeguata è, come dicevi, per motivi ambientali e culturali.
Per questo, dico, è molto difficile invertire la rotta.
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23/11/2010 22:48
 
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Che sia difficile è ovvio.. ma se condividiamo che è una condizione ambientale (nella storiella sarebbero tutti gli altri insetti al di fuori della formica), perché non limitare l'insieme burocratico pleonastico imposto dall'alto?
Sul problema culturale siamo d'accordo, ma concordando anche che nessuno è portatore della verità dobbiamo puntare a stimolare gli uomini attraverso incentivi. Dobbiamo spiegare agli uomini perché non conviene da un punto di vista economico questo tipo di Stato. Comunque credo concordiamo su un'altra questione: non andiamo oltre tanto sui massimi sistemi non siamo d'accordo.

In conclusione concordiamo su un sacco di cose
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