Claudio Scazzi cerca fortuna in Tv e si rivolge a Lele Mora

@MAYA@83, 16/11/2010 19.09:

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"Sto a Milano e ho chiesto a Mora se aveva in mente qualcosa per me. Non mi dispiacerebbe la televisione". Lo ha dichiarato al settimanale Oggi, in edicola da domani, Claudio Scazzi, il ventiquattrenne fratello dell'adolescente Sarah uccisa ad Avetrana, che ha incontrato il notissimo agente dello spettacolo Lele Mora. "Credo di avere delle potenzialità e per questo mi sono rivolto a Mora. Se non lo sa lui cosa farmi fare...", dice il ragazzo. A Oggi, Claudio nega di voler tentare la strada dello spettacolo cavalcando la popolarità raggiunta a causa di una tragica storia di cronaca: "A un'agenzia di Torino, che mi proponeva di diventare il nuovo Azouz Marzouk (la cui famiglia fu sterminata nella strage di Erba, ndr) ho già detto no". E non nasconde la delusione per la risposta di Lele Mora: "Dice che non vado bene, non sono fatto la Tv". Mora si sarebbe detto disponibile, durante i suoi eventi, a consentire al giovane di presentare il progetto di un canile da realizzare in memoria di Sarah e di raccogliere fondi. Secondo il settimanale, la bocciatura che il "professor" Mora ha pronunciato sul suo futuro televisivo non avrebbe convinto Claudio Scazzi. Che, accompagnato dal padre e da un legale, avrebbe visitato altre agenzie milanesi

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@MAYA@83, 16/11/2010 19.09:

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"Sto a Milano e ho chiesto a Mora se aveva in mente qualcosa per me. Non mi dispiacerebbe la televisione". Lo ha dichiarato al settimanale Oggi, in edicola da domani, Claudio Scazzi, il ventiquattrenne fratello dell'adolescente Sarah uccisa ad Avetrana, che ha incontrato il notissimo agente dello spettacolo Lele Mora. "Credo di avere delle potenzialità e per questo mi sono rivolto a Mora. Se non lo sa lui cosa farmi fare...", dice il ragazzo. A Oggi, Claudio nega di voler tentare la strada dello spettacolo cavalcando la popolarità raggiunta a causa di una tragica storia di cronaca: "A un'agenzia di Torino, che mi proponeva di diventare il nuovo Azouz Marzouk (la cui famiglia fu sterminata nella strage di Erba, ndr) ho già detto no". E non nasconde la delusione per la risposta di Lele Mora: "Dice che non vado bene, non sono fatto la Tv". Mora si sarebbe detto disponibile, durante i suoi eventi, a consentire al giovane di presentare il progetto di un canile da realizzare in memoria di Sarah e di raccogliere fondi. Secondo il settimanale, la bocciatura che il "professor" Mora ha pronunciato sul suo futuro televisivo non avrebbe convinto Claudio Scazzi. Che, accompagnato dal padre e da un legale, avrebbe visitato altre agenzie milanesi

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@MAYA@83, 16/11/2010 19.09:

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"Sto a Milano e ho chiesto a Mora se aveva in mente qualcosa per me. Non mi dispiacerebbe la televisione". Lo ha dichiarato al settimanale Oggi, in edicola da domani, Claudio Scazzi, il ventiquattrenne fratello dell'adolescente Sarah uccisa ad Avetrana, che ha incontrato il notissimo agente dello spettacolo Lele Mora. "Credo di avere delle potenzialità e per questo mi sono rivolto a Mora. Se non lo sa lui cosa farmi fare...", dice il ragazzo. A Oggi, Claudio nega di voler tentare la strada dello spettacolo cavalcando la popolarità raggiunta a causa di una tragica storia di cronaca: "A un'agenzia di Torino, che mi proponeva di diventare il nuovo Azouz Marzouk (la cui famiglia fu sterminata nella strage di Erba, ndr) ho già detto no". E non nasconde la delusione per la risposta di Lele Mora: "Dice che non vado bene, non sono fatto la Tv". Mora si sarebbe detto disponibile, durante i suoi eventi, a consentire al giovane di presentare il progetto di un canile da realizzare in memoria di Sarah e di raccogliere fondi. Secondo il settimanale, la bocciatura che il "professor" Mora ha pronunciato sul suo futuro televisivo non avrebbe convinto Claudio Scazzi. Che, accompagnato dal padre e da un legale, avrebbe visitato altre agenzie milanesi

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sissy forte, 16/11/2010 19.44:

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Oltre allo schifo della vicenda specifica, credo che ormai ci sia un vero e proprio fenomeno sociale su cui interrogarsi e che a lungo a dare darà vita a conseguenze assolutamente deleterie.
E' l'idea dei 15 minuti di fama per tutti di Andy Wsrhol che si fonde con "bene o male purché se ne parli" di Oscar Wilde a formare un ibrido mostruoso.
Ormai esiste un circuito di "visibilità" , di "fama" in senso molto lato, in cui è possibile entrare purché ci sia qualcosa di cui parlare. L'imperativo è apparire e non importa come. Anche denigrarsi, anche sentirsi additare come "mostri" va bene. L'importante è entrare nel giro. E' il personaggio che prende il sopravvento sulla persona, con la conseguenza che tutto ciò che di buono connota un uomo, se non interessante, non serve.
Tutto si riduce al più sterile chiacchiericcio. Se lo si riesce ad attirare su di se, anche prendendo a sprangate una vecchietta per poi mettersi a correre in mutande cantando "Somewhere over the rainbow", è cosa buona e giusta.
E' la cultura del nulla.

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napulitanboy, 16/11/2010 20.11:

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Ognuno è libero...

anche libero di fare schifo quanto gli pare...

Certo che, però, al peggio non c'è mai limite

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