giusperito, 02/10/2010 0.54:
La fiera delle banalità.. Non farò il difensore di Felice o della religione, ma mi sembra che si stia parlando del nulla.
Criticare Felice per la sua fede è quanto di più assurdo possa sentire. Ognuno è libero di manifestare il suo credo. Non state parlando di teologia, ma del fastidio che qualcuno creda.
Ognuno è libero di farsi fregare come meglio crede.. se posso decidere di morire, posso decidere anche come farmi fregare.
Beh, ci vedo una contraddizione in termini. Se uno si fa fregare, è perché non è consapevole della fregatura. Mi viene in mente il "siamo usciti dalla crisi" a reti unificate, tanto per dire.
Comunque il punto non è criticare chi crede - la critica al dogma è inutile e perdente-, quanto criticare la speculazione sulla fede.
Personalmente ritengo che alcuni tipi di credenze (diciamo quelle totalizzanti, che nel tempo eliminano il margine di autodeterminazione etica, morale, politica etc dell'individuo) traggano origine da una marcata debolezza individuale, e siano accompagnate da una certa 'ignoranza' -concetto molto vago, diciamo da una certa assenza di sano spirito critico.
Proprio questi due aspetti fanno si che alcuni credenti possano essere gabbati de gli speculatori possano guadagnare su di essi.