Come saprete,a dicembre dell'anno scorso per la terza volta ho tentato gli scritti.Al momento ancora non mi sono giunte notizie circa l'esito,ma dentro di me nutro non pochi dubbi alla luce delle due precedenti esperienze.
Ho 30 anni,non guadagno niente,continuo ad essere a carico dei miei genitori.Questa situazione mi pesa davvero molto.Il mio dominus non mi riconosce niente,mi ripete che sono liberissimo di andarmene e che rispetto ad altri praticanti io sarei più fortunato perchè un minimo(ma minimo)rimborsino me lo riconosce,ma io non guardo all'orticello altrui,guardo al mio campo e non vedo niente di buono. Sto pertanto iniziando a prendere in considerazione l'idea di lasciar perdere,perchè è evidente che se le cose sono andate così è perchè ci deve essere qualcosa che non va in me,o perlomeno qualcosa che non vuole che sia questa la mia strada.Visto che la vita è breve e che non si è giovani per sempre,tanto vale a questo punto mettersi alle spalle tutto,rimboccarsi le maniche e cercare un'altra strada. Sono molto deluso e amareggiato,ma in fondo nessuno mi impone per forza di diventare il principe del foro Giuseppe Bosso,in una regione che ha il doppio degli avvocati del sud della Francia. Qualche rimpianto forse inizio ad averlo per il passato,quando avrei dovuto pensare a cosa avrei voluto fare da grande e mi sono buttato su una facoltà che,inutile nascondercelo,è il rifugium peccatorum degli eterni indecisi,di chi pensa che preso un pezzo di carta poi sarà facile sistemarsi,ma forse era così venti,trent'anni fa.Il mondo è cambiato davvero alla svelta,e se in passato la laurea era un punto di arrivo oggi è un punto di partenza nella selva oscura del precariato.Spero perdonerete questo mio sfogo,ma oggi 16 agosto 2010 sto iniziando davvero a pensare che nella vita non ho mai combinato un cazzo di buono,e i risultati si stanno vedendo.