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Ve le ricordate le palle quadrate che ci hanno fatto con la sicurezza i nostri beneamati governanti in campagna elettorale?

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2010 13:54
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03/07/2010 08:55
 
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Manovra, per polizia e magistrati
ipotesi riduzione delle tredicesime
L'emendamento in Commissione Bilancio al Senato. Casini: "Ipotesi sconcertante". Ma il blocco nella P.A. potrà essere flessibile. Sparisce intanto l'innalzamento dei 40 anni di contributi, corretto il "refuso"

ROMA - Per le forze di polizia, i vigili del fuoco, i magistrati, i professori universitari e i diplomatici potrebbe arrivare una riduzione delle tredicesime. E allo stesso tempo sarà data la possiblità di 'esentare' alcune voci delle retribuzioni dal blocco previsto per i dipendenti del pubblico impiego. Lo prevede uno dei tre nuovi emendamenti del relatore, Antonio Azzollini, depositato in commissione Bilancio al Senato. Oltre a magistrati e polizia la riduzione, che dovrà essere decisa attraverso un Dpcm, su iniziativa dei ministri competenti di concerto con il Mef, potrebbe riguardare anche avvocati e procuratori dello Stato e il personale di carriera diplomatica (che compare interamente nella legge 165 del 2001). Mentre per i magistrati potrà essere emanato un decreto su delibera degli organi di autogoverno.

Secondo il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini si tratta di un'ipotesi sconcertante. "Spero solo che l'emendamento che prevede il taglio delle tredicesime per le Forze dell'Ordine, assieme a quelle di molte altre categorie, sia solo un nuovo clamoroso refuso di questa maggioranza sulla manovra - ha detto - Sarebbe gravissimo colpire il simbolo della legalità e della sicurezza nel nostro Paese, già vessato da una situazione in cui è contingentata persino la benzina per le auto di pattuglia. Chi è incaricato di garantire la sicurezza dei cittadini ha già subito troppe umiliazioni negli ultimi anni. Ma se questa fosse davvero la volontà del governo, contrasteremo con ogni mezzo in Parlamento questa sconcertante iniziativa".

Lo stesso decreto prevede che alcune voci vengano escluse dal blocco triennale per i dipendenti del pubblico impiego, tra cui: le variazioni dipendenti da eventuali arretrati, il conseguimento di funzioni diverse in corso d'anno e gli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva. Inoltre si stabilisce che a partire dal primo gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2013 "l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale" non potrà superare "il corrispondente importo dell'anno 2010" che dovrà essere ridotto in misura "proporzionale alla riduzione del personale in servizio".

"Conseguentemente" l'emendamento prevede, al fine di assicurare i risparmi di spesa previsti dalla manovra, la possiblità di intervenire sulla tredicesima mensilità: "La tredicesime spettante al predetto personale può essere ridotta con decreti di natura non regolamentare" del presidente del Consiglio e degli organi di autogoverno. Possono inoltre essere emanati "distinti decreti" per: il personale dirigente e non delle forze armate, dei vigili del fuoco, il personale di magistratura, i professori e ricercato universitari, per il personale di carriera prefettizia, per il personale diplomatico e il personale della carriera dirigenziale penitenziaria.

Intanto si registra un colpo d'acceleratore sull'agganciamento dei requisiti di pensionamento all'aumento dell'aspettativa di vita. Una nuova versione dell'emendamento del relatore alla manovra prevede infatti che la riforma (secondo cui l'aggiornamento dei requisiti alla speranza di vita deve esserci ogni tre anni) parta il primo gennaio del 2015. La novità della proposta di modifica è che il secondo adeguamento scatterà già dal primo gennaio 2016, e non tre anni dopo, come previsto originariamente.

Sempre sul fronte pensionistico, come annunciato ieri dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi, nella nuova versione dell'emendamento in cui non c'è nessun riferimento all'innalzamento dei 40 anni di contributi come sufficienti per andare in pensione. Era stato il titolare del Lavoro a parlare di "refuso da correggere" 1, dopo che la novità introdotta nel testo del relatore Antonio Azzolini aveva scatenato critiche feroci da parte di sindacati e opposizioni. Quindi, chi matura 40 anni contributivi può andare in pensione indipendentemente dall'età anagrafica e senza ulteriori attese.

"Non c'è problema, è tutto risolto - ha detto questa mattina Sacconi a margine dell'assemblea di Coldiretti - parliamo solo della norma relativa ai 40 anni di contributi, solo di questo segmento piccolo, purtroppo. È già risolto. E' stato risolto e il testo è stato pulito". A chi gli chiedeva come fosse stato possibile un refuso di questo tipo, il ministro ha ripetuto: "Mi spiace, è tutto risolto. Basta, la negatività è stata risolta. Risolto, risolto, non c'è più".

Per Piero Fassina, responsabile Economia e lavoro del Pd, "non c'è stato nessun refuso. L'emendamento, infatti, è stato scritto direttamente dal ministero dell'Economia. La retromarcia di Sacconi è dovuta, quindi, alle contraddizioni del governo, alla superficialità e all'approssimazione con cui intervengono sui diritti dei lavoratori". Ancora più duro l'ex ministro Cesare Damiano: "L'armata brancher-leone ha colpito ancora: un altro scivolone del governo, questa volta sulle pensioni di anzianità. Deve intervenire il ministro Maurizio Sacconi che declassa un grave incidente a semplice refuso. L'importante è che il governo faccia marcia indietro sul tentativo di allungare la permanenza al lavoro per coloro che hanno maturato i 40 anni di contributi. Nessuna delle riforme precedenti, Maroni e Damiano, aveva toccato questo diritto pensionistico. Il Partito democratico si batterà anche per impedire che questi lavoratori siano coinvolti nelle nuove finestre mobili".

"Mai una volta che si sbaglino a vantaggio dei cittadini - commenta il capogruppo dell'Idv in commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti - il governo ogni tanto prova a far passare qualche porcheria nelle more di un emendamento, poi vede la reazione sdegnata e fa finta che sia stato un errore". Sacconi, fa notare il senatore, "poco prima aveva detto che quella controriforma non avrebbe interessato una grande platea di cittadini, poi ha fatto marcia indietro parlando di refuso".



ma ke vergogna.ke schifo. ke sfascio.
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03/07/2010 10:27
 
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Re:
J.Rebus, 03/07/2010 8.55:

Manovra, per polizia e magistrati
ipotesi riduzione delle tredicesime...
per Casini un'ipotesi sconcertante. "... l'emendamento che prevede il taglio delle tredicesime per le Forze dell'Ordine, assieme a quelle di molte altre categorie, ... gravissimo colpire il simbolo della legalità e della sicurezza nel nostro Paese, già vessato da una situazione in cui è contingentata persino la benzina per le auto di pattuglia. Chi è incaricato di garantire la sicurezza dei cittadini ha già subito troppe umiliazioni negli ultimi anni. Ma se questa fosse davvero la volontà del governo, contrasteremo con ogni mezzo in Parlamento questa sconcertante iniziativa".

...

Per Piero Fassina, responsabile Economia e lavoro del Pd, "non c'è stato nessun refuso. L'emendamento, infatti, è stato scritto direttamente dal ministero dell'Economia. La retromarcia di Sacconi è dovuta, quindi, alle contraddizioni del governo, alla superficialità e all'approssimazione con cui intervengono sui diritti dei lavoratori". Ancora più duro l'ex ministro Cesare Damiano: "L'armata brancher-leone ha colpito ancora: un altro scivolone del governo, questa volta sulle pensioni di anzianità. Deve intervenire il ministro Maurizio Sacconi che declassa un grave incidente a semplice refuso. L'importante è che il governo faccia marcia indietro sul tentativo di allungare la permanenza al lavoro per coloro che hanno maturato i 40 anni di contributi. Nessuna delle riforme precedenti, Maroni e Damiano, aveva toccato questo diritto pensionistico. Il Partito democratico si batterà anche per impedire che questi lavoratori siano coinvolti nelle nuove finestre mobili".

"Mai una volta che si sbaglino a vantaggio dei cittadini - commenta il capogruppo dell'Idv in commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti - il governo ogni tanto prova a far passare qualche porcheria nelle more di un emendamento, poi vede la reazione sdegnata e fa finta che sia stato un errore". Sacconi, fa notare il senatore, "poco prima aveva detto che quella controriforma non avrebbe interessato una grande platea di cittadini, poi ha fatto marcia indietro parlando di refuso".


ma ke vergogna.ke schifo. ke sfascio.




Dopo gli interventi sui tempi di prescrizione, contro le intercettazioni, etc., quest'ennesima mortificazione delle Forze dell'Ordine e della Legalità, nonostante le promesse elettorali,
è sempre più chiaro quali siano gli obiettivi reconditi dietro le esigenze di tagli alla spesa ricordati da Tremonti.

Mi preoccupano non poco le tante e varie possibili conseguenze,
anche sul lungo termine: tra le nuove generazioni di poliziotti potrebbero mancare quelle giovani menti più brillanti che, potendo scegliere, opteranno per professioni più gratificanti e meglio retribuite... solo per dirne una... [SM=x43639]

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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Re: Re:
Etrusco, 03/07/2010 10.27:




Dopo gli interventi sui tempi di prescrizione, contro le intercettazioni, etc., quest'ennesima mortificazione delle Forze dell'Ordine e della Legalità, nonostante le promesse elettorali,
è sempre più chiaro quali siano gli obiettivi reconditi dietro le esigenze di tagli alla spesa ricordati da Tremonti.

Mi preoccupano non poco le tante e varie possibili conseguenze,
anche sul lungo termine: tra le nuove generazioni di poliziotti potrebbero mancare quelle giovani menti più brillanti che, potendo scegliere, opteranno per professioni più gratificanti e meglio retribuite... solo per dirne una... [SM=x43639]




manco a farlo apposta...io vorrei proprio fare il commissario.... [SM=x43668]
non so se però sono una mente brillante [SM=x43668]


fuor di o.t., io abdrei a prendere quelle persone,espressione della maggioranza e gli farei vedere il video dove ci abboffano le palle loro i rumeni ecc... [SM=x43619]
[Modificato da J.Rebus 03/07/2010 12:04]
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Auto, divise e commissariati
Sacrifici del 35% per la polizia
Sindacato pronto ad "azioni eclatanti. Anche i Prefetti sul piede di guerra per il mancato adeguamento dei contratti
di VALENTINA CONTE

ROMA - Le volanti in garage, la divisa estiva senza cambio, i commissariati senza luce, gli straordinari non pagati e l'ultimo elicottero acquistato nel 1997. "I poliziotti vogliono contribuire alla crisi, ma così si rischia prima la paralisi, poi la chiusura". Gli uomini (e le donne) che assicurano la sicurezza del territorio protestano contro i tagli della manovra. Lo fa l'Associazione nazionale funzionari di polizia comprando un'intera pagina di Repubblica, con un manifesto dal titolo "Sicurezza a rischio". Lo fanno i sindacati di polizia che nei gazebo hanno raccolto già 100 mila firme a sostegno. E martedì prossimo, in una riunione aperta anche a carabinieri, esercito, guardia di finanza, forestali, potrebbero decidere "un'azione eclatante".

Non proprio un'atmosfera serena, che si unisce al malumore dei prefetti (hanno manifestato al Capranica di Roma due giorni fa) per il mancato adeguamento dei contratti, i tagli e la minaccia (rientrata) di abolire le prefetture o delegarne le funzioni alle questure. "Colpire la polizia è indebolire lo Stato", si accalora Giuseppe Tiani, segretario del Siap. La contabilità dell'austerity imposta a tutto il comparto sicurezza da Tremonti si salda alla legge 133 del 2008, quella di Brunetta. "Sommati i due effetti, i tagli arrivano al 35% del bilancio per il 2011: 1,67 miliardi di euro per tutti, 557 milioni per la polizia", racconta Felice Romano, segretario del Siulp. "Ma veniamo da anni di sacrifici pesanti (263 milioni in meno nel 2009, 283 nel 2010), l'età media dei poliziotti è alta, le strutture carenti, il fondo per le missioni (pattugliamenti, accompagnamenti alla frontiera, indagini) in rosso di 30 milioni, 40 mila unità in meno entro il 2015 per il blocco del turn over, il fondo per acquistare pistole, munizioni, giubbotti antiproiettile ridotto dell'80% e il fondo della polizia per il riordino, 780 milioni, "ritirato" dalla manovra".

I poliziotti della mobile di Napoli hanno una sola divisa estiva, niente cambio. A Roma sono operative solo 12 volanti con 24 poliziotti per il turno 24h: dieci anni fa erano 21 con 64 poliziotti. La questura di Foggia è rimasta al buio per una settimana per un fusibile saltato, 60 euro di spesa. Il 60% tra imbarcazioni, elicotteri e aerei sono a terra per mancanza di pezzi di ricambio e benzina. Chiude il commissariato di Chiaiano, quello vicino alla discarica. Così pure la scuola di Campobasso, nuova e a costo zero, e il Centro di formazione linguistica di Milano dove i poliziotti imparano le lingue, cinese e arabo compreso.

E poi gli stipendi, bloccati al 2010. Il neo promosso questore guadagnerà meno di un suo sottoposto: ha la funzione ma non il riconoscimento economico. E se un poliziotto, ferito in un'operazione, torna in servizio dopo la malattia, non va più in strada perché non ci sono i soldi per gli straordinari, i turni di notte e i festivi. Rimane in ufficio, come 3 mila suoi colleghi utilizzati come portieri, autisti e centralinisti nelle prefetture e al ministero degli Interni: l'equivalente di 3 volanti in più, nelle 24 ore, per ogni provincia italiana. "Restituite i poliziotti alla polizia", scrivono nel manifesto.

(03 luglio 2010) © Riproduzione riservata
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03/07/2010 13:54
 
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Polizia, lo stop della Lega: ""No ai tagli"
La Russa: "Pronti a levare quella norma"
Bricolo: "E' una funzione fondamentale per la sicurezza del Paese e nessuno può pensare di mettere le mani sui loro stipendi". Protestano i sindacati. La Difesa e il Viminale: "Ipotesi neppure presa in considerazione"
ROMA - "Non siamo disposti a tagliare la tredicesima alle forze di polizia, ai carabinieri e ai vigili del fuoco. Stiano tranquilli poliziotti e carabinieri: la Lega Nord si è già attivata affinché non siano penalizzati. Svolgono una funzione fondamentale per la sicurezza del Paese e nessuno può pensare di mettere le mani sui loro stipendi". Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato, mette in chiaro la contrarietà del Carroccio all'emendamento del relatore al decreto fiscale che prevede il taglio delle tredicesime per le forze di polizia. 1 E lo fa mentre la protesta per i tagli cresce e diventa trasversale. Al punto che il governo cerca di correre ai ripari: "Tremonti leverà quella norma - assicura il ministro della Difesa Ignazio La Russa - e mi ha preannunciato che con ogni probabilità eliminerà anche la semplice possibilità, facoltativa, di optare per questa soluzione, anziché per il taglio degli aumenti a seguito di promozioni". Una linea concordata con il ministro dell'Interno: negli ambienti del Viminale si conferma che Roberto Maroni e La Russa si sono sentiti telefonicamente e che hanno deciso non vi sarà alcun ipotesi di taglio della tredicesima per le forze dell'ordine.

Il testo presentato da Azzolini suscita malumori anche all'interno del Pdl. Chiaro il senatore del Pdl Giuseppe Valditara: "Non sono disposto a votare questi tagli".

Durissime le opposizioni. Per il leader del Pd, Pierluigi Bersani, "ormai stiano impazzendo. E questo perché se un governo conservatore in Inghilterra attacca la rendita finanziaria, qui in Italia invece si attaccano le tredicesime di poliziotti e insegnanti. Tutto questo vuol dire che si è davvero persa la testa". L'Idv attacca, per bocca di Antonio Borghesi: "Se questa norma non viene eliminata, il governo completerà il massacro del settore che si trova già in gravissime difficoltà a causa della legge Brunetta del 2008".

Infine tornano a farsi sentire i sindacati di polizia. 2 "La manovra resta iniqua ed i correttivi proposti dalla maggioranza in Commissione sul taglio delle tredicesime ci indignano - affermano Giuseppe Tiani, segretario del Siap, ed Enzo Letizia, segretario dell'Anfp. "Si colpiscono umiliando i figli e le moglie dei poliziotti durante le festività natalizie che sono il simbolo dell'unità familiare - sostengono le due organizzazioni sindacali - Si è così ottusi, pure, da non capire che i commercianti aspettano il Natale per prendere una boccata d'ossigeno che lenisca un po' il lungo periodo di crisi".

E si fanno sentire pure i magistrati, altra categoria colpita dagli interventi sulle tredicesime. "Siamo in attesa di chiariementi da parte del governo - dice il segretario dell'Anm Giuseppe Cascini - La misura non è quantificabile, perché il taglio della tredicesima può essere o del 10% o di tutta, e la differenza è abissale".

Dopo le proteste arriva la dichiarazione di La Russa: "Questa ipotesi non è neanche stata presa in seria considerazione né da me né dal ministro Maroni con cui mi sono sentito questa mattina. L'abbiamo notificato pubblicamente e io ho appena finito di parlare con Tremonti che ne ha preso atto. In parole povere, sia da me che da Maroni è stato specificato che anche ove la norma che dà la facoltà di optare per il taglio delle tredicesime venisse inserita, noi fin da ora dichiariamo che non intendiamo avvalercene in nessun caso. In sintesi non vi è nessuna ipotesi che prevede la possibilità di un taglio delle tredicesime per il personale del comparto sicurezza". "Rimane aperta - conclude il titolare della Difesa - la richiesta di considerare la particolarità del comparto sicurezza per quanto riguarda l'aumento degli stipendi a seguito delle promozioni".

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